Forum di aiuto su Paura e Ansia: Disturbo ossessivo-compulsivo (DOC), Disturbo d’ansia generalizzato (GAD), Disturbo da attacco di panico (DAP), Disturbo post-traumatico da stress, Disturbi del sonno, Fobie sociali o semplici (omofobia, agorafobia, etc).
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da elelfa77 » 21/11/2014, 20:59
Stasera mi sono decisa ad andare dal medico e farmi prescrivere un'ansiolitico.
Sono anni che soffro d'ansia e che la somatizzo in tutti i modi possibili. L'ansia unita a varie preoccupazioni mi ha portato anche ad una forma depressiva che ho curato con lymbitril e wellbutrin fino a pochi mesi fa. Mi sentivo finalmente bene e su mia richiesta ma con approvazione del medico ho sospeso i farmaci. Sono stata benissimo per 3 mesi, poi poco alla volta l'ansia si è rifatta viva. Non mi sento depressa in questo momento, un po' giù, ma solo entro i limiti dati da una pressione ansiosa forte e continua.
Così alla fine ho ceduto a richiedere un'asiolitico che il medico mi ha dato senza batter ciglio. Come la cosa più normale del mondo. solo che per me non lo è.
So che sbaglio...ma mi sento come sconfitta. So che, se necessario, è giusto ricorrere ai farmaci e che io non sono a rischio dipendenza perché ne ho troppa paura. Ma se, di fatto, non riesco a star bene senza un ausilio farmacologico...non è una forma di dipendenza? La differenza è che io non cerco quella sostanza compulsivamente ma anzi devo lottare con me stessa per cedere a prenderla...ma la realtà delle cose non cambia...vince sempre lei...
Sono l'unica a sentirsi così?
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da Franti73 » 21/11/2014, 23:12
Per quanto possa servire... un abbraccio forte
Con l'augurio che presto gli stati d'ansia possano essere solo un brutto ricordo.
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da Clementine » 21/11/2014, 23:15
amoreeeee

quando hai bisogno scrivimi, io ti ascolto, ok?
Non mollare, come tu dici a me!
Ti abbraccio forte

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da elelfa77 » 22/11/2014, 9:45
Grazie per il sostegno!

Serve Franti...serve! Clem, tranquilla non intendo mollare, non l'ho fatto in tempi peggiori...e poi se no non posso più dirlo a te

Solo...a volte mi sembra di essere una pazza per questa mia fobia degli psicofarmaci, e probabilmente lo sono visto che sembra che nessuno abbia i miei stessi timori, neppure in questo posto dove non penso di essere l'unica a farne uso. Va beh! Non mi occorre uno psicologo per capire da dove mi arriva quindi: vedo di farmela passare, abbasso la testa e prendo l'aiuto di cui pare abbia ancora bisogno.
Un abbraccio grande ad entrambi.

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da jaemes » 24/11/2014, 20:25
elelfa77 ha scritto:Sono anni che soffro d'ansia e che la somatizzo in tutti i modi possibili
in che modo somatizzi ? puoi dirmi i sintomi ?
hai in mente altre soluzioni oltre i farmaci ?
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da Giskard » 24/11/2014, 20:55
Ti capisco, da questo punto di vista ti somiglio.
Anche io ho questo impulso a risolvere le cose, la mia psicanalista lo chiama impulso a mettere a posto.
Voglio risolvere definitivamente, non voglio mettere una toppa momentanea, preferisco vivere in mezzo al problema che evitarlo momentaneamente.
Questo però, almeno a me , porta a un rimuginìo continuo che al posto di risolvere non fa che amplificare.
Ora sono in terapia proprio per questo motivo, ho un problema, irrisolvibile, eppure io sono sempre lì col pensiero, cerco una soluzione che non esiste (nel mio caso, non nel tuo).
Quindi penso che "staccare" un po' dall' ansia non può che farti bene
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da elelfa77 » 24/11/2014, 21:13
Nodo alla gola, la sensazione continua e compulsiva di avere qualcosa da deglutire fino ad infiammare la gola e sentirsi come se mancasse il respiro, contrazioni muscolari invalidanti a cui i classici voltaren e muscoril nn facevano un tubo, senso di pressione all'altezza dello stomaco o del cuore, nausea, tachicardia, bruciore di stomaco, mal di testa, nevralgia, giramenti di testa, brividi...
L'unica soluzione che mi viene in mente sarebbe che il mio compagno trovasse un lavoro...aiuterebbe la serenità. So che la mia ansia non è comunque giustificata solo da questo perché ho affrontato periodi ben peggiori ma certo aiuterebbe. Se poi ti riferisci ad un percorso psicologico in verità ci credo poco, sia perché l'unica esperienza che ho avuto non mi ha portato da nessuna parte (forse sono stata sfortunata nella scelta del professionista) sia perché ho conoscenti che vanno dallo psicologo da una vita e non hanno comunque risolto nulla. Hai problemi analoghi?
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da jaemes » 24/11/2014, 22:18
Ciao elelfa77, sullo psicologo mi trovi abbastanza d'accordo.
Io dopo molto tempo (e sto ancora lavorandoci) comincio a capire le cause che scatenano Ansia e Sintomi
la strada è lunga ma mi ha molto aiutato scrivere e annotare su un quaderno la situazione.
Tu parli di un compagno, del fatto che non lavora,
Hai notato se il pensiero a questo specifico problema scatena l'ansia ?
Quando ti vengono i Sintomi, cosa sta succedendo (ho è appena successo) ai tuoi pensieri o quali erano le circostanze ?
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da elelfa77 » 25/11/2014, 0:29
È praticamente costante

Come un flusso negativo che ti attraversa il corpo in forme diverse ma non ti molla. Quello del lavoro è sicuramente un pensiero molto presente. Non sono giovanissima, vorrei provare ad avere un bimbo per cui ovviamente questo è un tarlo abbastanza costante.
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da sensiblefriday » 26/11/2014, 0:06
Guarda anch'io ho problemi simili ai tuoi se ti può essere di conforto.

Io spesso ho paura, ansia; inoltre ho paura che quest'ansia che provo si noti e che quest'ansia mi faccia sentir male. Così sorge anche la paura di sentirmi male davvero, di svenire o di vomitare. sembra di stare in una camera a gas quando mi succede. Non riesco a razionalizzare il tutto e sto malissimo. Eppure la mia parte conscia sa che molto probabilmente dall'esterno non traspare praticamente niente. Bah!!
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