In un primo momento, quando la paura ti mangia vivo, la prima cosa che ti viene in mente è quella di scappare di fronte al problema, di metterti al riparo. Su questo siamo d'accordo! Ma in un secondo momento, quando la testa ha il tempo di pensare, quando la tua mente trova lo spazio per ragionare, quello è il momento di agire, di passare all'attacco, di guardare in faccia la paura! Perché se non la guardi in faccia, non potrai mai vederla per quello che è veramente. Avrai sempre paura dell’idea che ti sei fatto! Avrai sempre paura di una creazione di pura fantasia!
Che cos'è la paura se non un'idea generata dalla nostra fantasia? "Ho paura perché se faccio o non faccio questo potrebbe succedermi o non succedere quello". Quante volte avete avuto paura che accadesse qualcosa che invece non è mai accaduta? Quante volte vi aspettavate un finale per poi stupirvi che sia accaduto l'esatto contrario?
Spesso le paure più forti sono le più irrazionali.
Ansia. Attacchi di panico. Disturbo ossessivo-compulsivo. Sono tutti generati da paure. Aiuterebbe sapere che la paura è fantasia? Non lo so, forse. Ma sicuramente aiuta far lavorare la mente come fosse il vostro investigatore privato personale, incaricato di trovare la veridicità di queste paure e di scoprire se queste vengono generate da una base concreta, in altre parole, verificare ciò che è reale e ciò che non lo è. Usare la propria volontà per battagliare contro la propria volontà. Se stessi VS se stessi sul ring della difficoltà, e chi vince conquista la coppa della Liberà.
Spesso agiamo di istinto. Cos'è l'istinto se non un meccanismo che si consolida con la crescita personale, con le esperienze e gli errori fatti?
Un giorno lessi di un caso in cui si raccontava di sua bambina sui 12 anni e del fatto che il padre fosse facile a pardere i nervi e a mollarle un ceffone per ogni minima cosa. Ebbe un giorno a tavola, erano tutti i familiari riuniti e capitò che la persona che si trovava accanto alla bambina allungò il braccio per prendere l'acqua e subito la bambina si proteggette il volto. D'istinto. Chiaramente non avrà fatto per tutta la vita così, ma questo meccanismo di difesa si sarà modificato, e ci sono molteplici modi in cui può essere mutato. Così l'istinto di ognuno di noi deriva non solo dai geni (l'istinto di autoconservazione) ma dal proprio percorso di vita.
Una cosa è certa: VOI NON SIETE INDIFESI.
Nella giungla il cerbiatto forse può spaventarsi della tigre. Ma nel nostro mondo, dove siamo costituzionalmente tutti uguali (non intendo tanto di fronte alla Legge, quanto dal punto di vista fisico, con due mani e due piedi, una voce e i denti della dimensione che hanno tutti), non abbiamo nessuno di cui aver paura. Lì nella giungla forse un paio di artigli e di canini fanno sì la differenza ma qui tra esseri umani conta solo la mente. E' la mente che fa la differenza! C'è chi la sa usare e chi no. Ed è tutta questione di tentativi e di sbagli. Più alleni la mente, più entri nelle situazioni della vita, più sbagli e più prendi contatto con la realtà, più vivi esperienze che in futuro si ripresenteranno. E’ come un complito in classe, lo fai, lo sbagli, scopri quali sono stati gli errori, ti si ripresenta lo stesso compito e… BINGO! Sai già cosa fare! Non dobbiamo per forza pretendere che arrivi qualcuno a insegnarcelo, ma almeno pretendiamolo da noi stessi. E poi guardate, ci sarà sempre chi sarà disposto a darvi suggerimenti e consigli sul cosa fare, chi sarà disponibile a condividere la sua esperienza con voi affinché non cadiate sui suoi stessi ostacoli. Le stesse fiabe che vi propongono sottoforma di cartoni animati, sono tutti insegnamenti di vita per voi. Cappuccetto Rosso che non doveva fermarsi nel bosco, Biancaneve che non doveva accettare niente dagli sconosciuti, Aladdin che non doveva cedere alla tentazione di arricchirsi nella caverna delle meraviglie...
Tutto attorno a voi può farvi da punto di riferimento.
Sforzatevi di usare la testa e avrete il mondo in mano! Dove per "mondo" non intendo mica il mondo intero, ma semplicemente il VOSTRO mondo, quello fatto dalle persone con cui siete in contatto, da ciò che costruite, una famiglia, una attività, una vostra identità.
I bulli per esempio, che fanno tanto paura ai bravi ragazzi. Sappiate che il male è dentro ognuno di noi. In alcuni è stato in un angolino della personalità, al buio, a dormire. "Non sono capace di farmi rispettare. Non sono capace di alzare la voce, non sono capace di rispondere a tono a chi mi fa un torto, non sono questo tipo di persona!".... Sbagliato! Sostituite il "non sono capace" con il "non voglio".
Risvegliare una piccola dose di male che riposa dentro di noi non vuol dire rispondere con la stessa moneta alle provocazioni, non vuol dire essere cattivi. Vuol dire sfruttare l’energia e la forza di cui disponiamo, vuol dire essere consapevoli di essere stati attaccati e di doversi difendere. Pensate che le guerre siano solo quelle tra soldati armati di spade e pistole? Che tali guerre siano finite? Sbagliato! L'attacco alla persona è già una guerra. C’è un vostro pari che vuole appropriarsi della vostra serenità e della vostra personalità per usarla a suo piacere, per poterci scherzare su, per poterci sfogare sopra le proprie frustrazioni, per potersi passare il tempo e combattere la noia, per poter conquistare altre persone e farsi forte di un gruppetto di discepoli, tutto a scapito della vostra vita! Venire in propria difesa quindi non è solo un diritto ma è anche un dovere. Dovere per chi? Per voi! Per la personalità che vi popola dentro, nelle vostre vene e nei vostri cuori. Sapersi difendere è anche un modo per costruire la propria identità, per fortificare la persona che un giorno, avendo una famiglia, avrà il dovere di difendere. Un giorno, non sarete più solo voi, ma a vostro carico ci saranno anche altre persone, le persone che vi amano. Sappiate difendere voi stessi e saprete difendere anche i vostri cari.
A tutti fa piacere essere lasciati in pace. Non avere nessuno che gli rompe i co*****i, avere qualcuno al suo servizio che gli risolve i problemi e sbriga le faccende scomode, qualcuno che fa le cose al posto suo, o qualcuno messo lì pronto a dare il suo aiuto, ma è dunque così che volete vivere tutta la vita? A 40 anni alle spalle di mamma e papà, o di una moglie o di un marito o peggio dei vostri stessi figli? Perché la cosa peggiore che possiate fare sarebbe quella di appoggiarvi ai vostri figli. Parafrasando, sarebbe la situazione in cui un adulto di 60 kg cerca di mettersi in braccio a un bambino di 20 kg. Ci sarebbe da fargli i complimenti!!
Pensate a tutto quello che può accadervi di male e che può farvi paura. Pensateci ora, e io vi chiedo: è così spaventoso?
“Ho paura a dichiararmi, ho paura di essere menato dai bulli, ho paura di confessare un mio errore, ho paura delle iniezioni, ho paura a chiedere aiuto, ho paura di mostrarmi fragile, ho paura di rimanere solo, ho paura di perdermi ho paura a tuffarmi…”
E’ così spaventoso?
Vi propongo un bel gioco, provate a elencare le vostre paure e chi legge le paure degli altri, provi a dare delle soluzioni.