Adrien ha scritto:AnimaInLacrime ha scritto:In realtà non è mai iniziata, non siamo ex. Eravamo amici, o almeno così pensavo perché adesso non sono più sicura di niente, ma nella nostra amicizia ci sono sempre stati dei momenti che andavano al di là dell'amicizia. Due amici non si intrecciano le mani, non parlano tenendosi per i mignoli... Ma io ero troppo piccola per capire e così pensavo fossimo amici e questo mi piaceva. Poi lui è sparito senza mai darmi una spiegazione, da quel momento ha iniziato a dire e fare delle cose che cozzano le une con le altre. Gli ho anche chiesto di lasciarmi in pace se non mi vuole e lui ha cercato di riavvicinarsi continuando a non esporsi verso di me e continua a fissarmi.
Se lui non ti ha mai detto che ti amava e non vi siete messi insieme,
avresti dovuto andarci più cauta. A volte il bisogno d'amore ci porta a ingigantire l'importanza di gesti e atteggiamenti che per l'altra persona non sono altrettanto significativi, né vincolanti. L'assenza poi di altri rapporti affettivi profondi ci porta a legarci ancor di più alla persona sbagliata, e alla fine diventa davvero difficile levarsela dalla mente.
A questo punto occupati di te e sii più cauta per il futuro, e lascia perdere lui e i suoi contorti atteggiamenti e motivazioni.
Perdonami ma in quale parte ho detto che io mi sono buttata dentro questa situazione con tutte le scarpe?
Io sono una persona che di base parte con i piedi di piombo in qualsiasi cosa, anche in cose che riguardano solo ed esclusivamente me, figuriamoci con altre persone coinvolte. Figuriamoci quando c'è un elevato rischio di sofferenza come nelle questioni di cuore.
Ecco questo era uno dei motivi per cui pensavo che non sarebbe stata una buona idea scrivere ed espormi a giudizi facili e sicuramente non intenzionalmente scritti per ferirmi ma che lo fanno perché questo per me è uno dei nervi più scoperti che ho.
Io non mi sono buttata in questa cosa, nonostante fossi follemente innamorata di lui, io sono rimasta sempre ferma, senza mai espormi, senza elemosinare, senza attaccarmi come una cozza a qualcuno che non mi vuole. Mi dispiace ma non è così che sono andate le cose e di sicuro non mi terrò questa descrizione che non mi appartiene per nulla.
Per molto tempo ho soffocato i miei sentimenti, per molto tempo sono rimasta ferma a combattere da sola contro il mio demone senza mai coinvolgerlo perché ho sempre pensato che fosse un problema mio, solo mio. E' stato lui ad avvicinarsi a me consapevole di cosa avesse davanti agli occhi, sempre.
Poi è nata l'amicizia anche se a questo punto non so quanto fosse pura amicizia ma questo ai fini della situazione non importa, non conta più nulla.
Se proprio dovessimo fare un conto strettamente matematico di gesti, esternazioni, credimi vincerebbe lui, a mani basse proprio. Ma nemmeno questo conta.
Potrò anche essere completamente sola, senza nemmeno un briciolo di affetto, ma non mi attaccherei mai ad una persona.Non rientra in quello che sono.
Io capisco che tu non possa saperlo perché giustamente non mi conosci ma non voglio passare da pazza visionaria che si illude e costruisce castelli in aria perché uno la guarda. Non è così, non è assolutamente così.
Ma nonostante questo vorrei sottolineare un'altra cosa che proprio non riesco a digerire.
Se anche fosse, se anche una persona mostrasse di desiderare affetto, di essere piena di buoni sentimenti, di tanto amore da dare, se questa persona mostrasse amore verso qualcuno, sarebbe giusto illuderla? Non credo perciò la colpa non sarebbe mia ma comunque sua. E attenzione non sto dicendo che sia una colpa non ricambiare ma che lo sia illudere.
Fermo restando che io non credo che lui sia questo mostro, e vi prego di non pensare che una solo perché è innamorata perda completamente la cognizione di cosa sia giusto e cosa non lo sia, ma non posso escluderlo.
So benissimo che dovrei dimenticarmelo, è per questo che ho scritto qui ma adesso mi rendo conto che forse non ero poi così pronta.
Sally è già stata punita per ogni sua distrazione o debolezza, per ogni candida carezza data per non sentire l'amarezza.