Disforia di genere

LGBT (Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transessuali).
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Disforia di genere

Messaggioda Aspera » 20/11/2019, 18:04



Laremi ha scritto:Essere una donna transessuale in italia oggi è sicuramente più facile di 20 anni fa, ma non è assolutamente così semplice, sia economicamente che moralmente, e avere una famiglia che ti supporti e che ti aiuti sicuramente aiuta. I dati statistici dicevano che tipo il 40% delle persone transessuali che non hanno il supporto della famiglia tenta il suicidio, è un dato spaventosamente alto.

In più questo è un altro mio problema che sto trattando con la psicologa, io non sono in grado di arrivare allo scontro con i miei, non solo su questo ma su tutto, finisco col sentirmi in colpa e fare ciò che dicono loro.

Penso sia assolutamente "normale" non essere in grado di affrontare i propri genitori in una situazione come questa. Tutti cerchiamo approvazione, stima e affetto da parte di chi ci ha cresciuto. Anche se razionalmente sappiamo che sbagliano.
A prescindere dal problema (transessualità o altro), rimanere soli e isolati dalla propria famiglia, crea dolore. Quindi no, direi che "fottersene e andare per la propria strada" non sia proprio la strada meno dolorosa. Sarebbe meglio cercare un confronto, un compromesso, una mediazione. Ovviamente, se non ci si riesce, bisogna trovare il coraggio e la forza per andare avanti da soli. Ma un tentativo è giustissimo farlo.
Dunque: in bocca al lupo!
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Re: Disforia di genere

Messaggioda malika » 20/11/2019, 18:14



Il tentativo lo devi fare e te lo consiglio, ma non ricattare te stessa. Capisco anche cosa possano provare i tuoi, come già detto giustamente ci vorrà del tempo per avvicinarvi. Non ti aspettare subito comprensione, avranno bisogno anche loro di elaborare la cosa.
Solo non metterla sul " se non lo comunico non faccio la transizione, ma ho paura di farlo" (hai capito cosa intendo?) devi andare avanti per il tuo obiettivo. Ti sto spronando perché vorrei anche io avere un obiettivo come te a cui giungere per stare bene con me stessa. Credimi anche io sto lottando ed è dura non avere approvazione da chi ti circonda quindi capisco.

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Messaggioda Nautilante » 20/11/2019, 19:07



Ciao Laremi innanzitutto devo farti i miei più vivi complimenti, finalmente sei sbocciata !!!! Finalmente hai preso coscienza e sei libera di essere te stessa.
Quindi perchè vergognarsi ? Nessuno può vergognarsi di quello che è, semplicemente perchè non puoi essere nient'altro, sei nata così , è tutta la vita che sei così, i problemi arrivano quando provi ad essere altro, quindi smettila e cammina a testa alta.
Forse, il problema, è il disprezzo ? Il disprezzo delle persone cui vuoi bene può essere estremamente doloroso, ma non dovresti cercare la loro approvazione, dovrebbero farti pena perchè sono rinchiusi nella loro visione ristretta.
Quando li incontrerai non pensare a come loro ti giudicano, mostra invece loro quanto la tua nuova consapevolezza ti abbia reso felice e libera.
Mostrati radiosa e trattali con tenerezza e pazienza, perchè adesso i bambini sono loro e tu dovrei essere.... Te stessa.

Non sarà facile, non sarà breve, ma è la cosa giusta.
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Messaggioda Laremi » 21/11/2019, 0:00



Aspera ha scritto:Penso sia assolutamente "normale" non essere in grado di affrontare i propri genitori in una situazione come questa. Tutti cerchiamo approvazione, stima e affetto da parte di chi ci ha cresciuto. Anche se razionalmente sappiamo che sbagliano.
A prescindere dal problema (transessualità o altro), rimanere soli e isolati dalla propria famiglia, crea dolore. Quindi no, direi che "fottersene e andare per la propria strada" non sia proprio la strada meno dolorosa. Sarebbe meglio cercare un confronto, un compromesso, una mediazione. Ovviamente, se non ci si riesce, bisogna trovare il coraggio e la forza per andare avanti da soli. Ma un tentativo è giustissimo farlo.
Dunque: in bocca al lupo!


La mia psicologa si è anche offerta di mediare, per aiutarmi, ma non ci riesco -.-

malika ha scritto:" se non lo comunico non faccio la transizione, ma ho paura di farlo"


Si lo dico ma poi vado avanti tipo l'altro giorno mi sono presentata con i tacchi e il vestitino nuovo dalla psicologa, e la notte dormo col pigiamino rosa dell principesse, ormai il percorso è cominciato e non credo sia possibile fermarlo.

Nautilante ha scritto:Ciao Laremi innanzitutto devo farti i miei più vivi complimenti, finalmente sei sbocciata !!!! Finalmente hai preso coscienza e sei libera di essere te stessa.
Quindi perchè vergognarsi ? Nessuno può vergognarsi di quello che è, semplicemente perchè non puoi essere nient'altro, sei nata così , è tutta la vita che sei così, i problemi arrivano quando provi ad essere altro, quindi smettila e cammina a testa alta.
Forse, il problema, è il disprezzo ? Il disprezzo delle persone cui vuoi bene può essere estremamente doloroso, ma non dovresti cercare la loro approvazione, dovrebbero farti pena perchè sono rinchiusi nella loro visione ristretta.
Quando li incontrerai non pensare a come loro ti giudicano, mostra invece loro quanto la tua nuova consapevolezza ti abbia reso felice e libera.
Mostrati radiosa e trattali con tenerezza e pazienza, perchè adesso i bambini sono loro e tu dovrei essere.... Te stessa.

Non sarà facile, non sarà breve, ma è la cosa giusta.


Grazie Nautilante, io per la prima volta in vita mia non mi vergogno sono fiera di essere donna, e vorrei gridarlo, vorrei poter mostrare ai miei che finalmente ho trovato me stessa finalmente sto bene, ma loro non hanno mai accettato il mio star male, quindi anche vedendomi star bene non credo capirebbero che ci fosse un male prima.
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La sai una cosa? Ieri ero ad un passo dall'essere felice, per un brevissimo istante ho creduto di poter vincere nella gara della vita, però naturalmente non è andata così. Mi chiedo perché mi succede sempre, ogni volta che mi sembra che stia andando tutto a posto, la vita mi sferra un pugno.

(23:24:08) (Cho): ogni anno viviamo l'anniversario della nostra morte e nemmeno lo sappiamo: ci avete mai pensato?


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Messaggioda Incazzata » 22/11/2019, 5:51



Laremi ha scritto:Ciao Amici del forum,
Spero che qualcuno si ricordi me, prima ero spesso qui a condividere con voi le mie paure, le mie ansie, e i miei pensieri.Con qualcuno di voi ci siamo anche incontrati di persona.
Sono qui per raccontarvi di me/ sfogarmi ancora una volta.
Io ho sempre avuto paura: paura di morire, paura delle malattie, paura di restare solo, paura paura e paura. Le mie paure erano ossessioni che davano vita ad un ansia ingestibile, che non mi permetteva di vivere. Ora dopo un lungo percorso con la mia psicologa forse sono arrivata ad un punto, che non avrei mai immaginato di dover affrontare in questi termine.
La realtà è che ho represso per anni il mio sentirmi del genere opposto al sesso in cui sono nata, il mio problema è che la sera andavo e vado a dormire sperando di svegliarmi in un corpo diverso dal mio, di svegliarmi e vedere la donna che sono dentro anche fuori. Io ho represso tutto questo per molto tempo e tutto questo reprimere mi ha portato alla paura all'ansia allo star male,
Ne ho parlato con pochissime persone a me vicine, e lo hanno accettato, a differenza della mia famiglia alla quale ho dovuto negare la mia condizione perchè avevano smesso anche di parlarmi, ora mi trovo a dover superare questo scoglio della mia famiglia, per essere finalmente me stessa senza maschere.

Faccio questo post perchè so che in questo posto ci sono tante persone sensibili pronti ad ascoltare lo sfogo di qualcuno, spero di non avervi annoiato troppo, un abbraccio a tutti :hug:

C'e qualche motivo per cui hai represso quello che sentivi? O l'hai fatto inconsciamente?
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