Ragazz* vi scrivo perché ho bisogno di dare voce a questo pensiero, questa sensazione, prima che mi faccia ancora più male.
Vi do un po' di contesto. Sono un ragazzo\uomo\persona di trentacinque anni, vivo per i fatti miei, in una città diversa da quella in cui sono nato ma in cui ho trovato tante persone che mi vogliono bene. Tanti amici e amiche che mi fanno sentire apprezzato, stimato e amato.
Cinque anni fa ormai è terminata la mia ultima (e unica) relazione stabile durata qualche anno (non che di non stabili ce ne siano state molte, se non una cosetta di un paio di settimane, anni prima, che neanche volevo veramente). Era una relazione destinata a finire ed è giusto che sia finita (né sono convinto ora come lo ero prima).
Quando la storia è finita una parte di me si è sentita sollevata perché ero esausto. In mezzo al dolore e alla solitudine del primo periodo post fine rapporto, c'era un pensiero che mi risollevava. Mi dicevo: "sono stato anni e anni senza nessuna relazione amorosa nella mia vita, soffrendoci anche non poco (pur senza praticamente mai mostrarlo) però ora, dopo questa relazione, magari mi sono sbloccato". Invece, come potete immaginare, non è stato così.
Nel corso di questi quattro anni non ho avuto uno straccio di relazione, flirt o situazione in cui sia concretamente successo qualcosa (anche solo un bacio). Sul perché mi lambicco il cervello da tempo ma per ora vorrei glissare.
Quello che vorrei raccontarvi è quest'emozione che sto avendo da qualche mese a questa parte, della quale non riesco a liberarmi, che mi fa sentire in colpa, oltre ad alimentare la mia ansia sulla "gravità" del mio stato psicologico.
Ogni volta che qualcuno, una mia amica, un mio amico, mi racconta di qualcosa legato a una relazione, un flirt, un Tinder date e via dicendo io m'infurio.
Sento una forte rabbia, ma proprio in petto. Chiaramente non la mostro e cerco di rispondere in maniera utile e gentile, ascoltando quello che il mio interlocutore ha da dirmi, non mostrandomi infastidito, ma sono molteplici le serate, le giornate, in generale i momenti, che sulla carta sarebbero stati belli e spensierati, che sono stati rovinati da questa mia reazione.
Mi sento escluso, mi sento escluso dalla possibilità di trovare qualcuno con cui dividere la vita, di poter vivere il brivido d'innamorarmi, ma anche dalla semplice possibilità di divertirmi una sera.
Forse la rabbia arriva dalla percezione di un'ingiustizia… come se veramente fosse colpa di qualcuno (di qualche persona nello specifico, di qualche categoria) ma so bene, razionalmente, che non è così. Nessun complotto, ma semplicemente una situazione che sto vivendo. Sono sicuro di avere anche io colpa in questa cosa ma è la colpa di chi non sa come uscirne… e questo genera frustrazione.
Quindi oscillo tra rabbia e frustrazione e non è per niente piacevole.
Lo so benissimo che ci sono problemi più seri e qualche volta questo pensiero, così come purtroppo vederli da vicino, mi ha aiutato a mettere le cose in una prospettiva migliore e non farle pesare sul mio stato emotivo.
Che cosa vi devo dire? E' dura.
Per darvi un minimo di contesto, non sono una persona che ha problemi particolari a socializzare, ho tanti buoni amici che mi vogliono bene e un certo numero di persone che, a detta loro, mi reputano una persona intelligente, simpatica, di qualche forma di talento, insomma in qualche modo interessante.
Eppure… eppure non sento di avere alcun tipo di attrattiva sul genere femminile se non proprio con persone in estrema difficoltà.
Per dirvela tutta: l'unica volta che sono piaciuto a una ragazza che mi piacesse
è successo con una persona che, per tutta una serie di condizioni (amici dell'ex scomparsi etc) si è trovata quasi da sola.
Vedete, questa considerazione proprio non mi aiuta a rinfrancarmi, a stare bene, a superare questo concetto che io non abbia nessun tipo di spendibilità, di relazione o anche e forse soprattutto SESSUALE.
E' questo il fatto. Magari, mi correggo, ho anche una spendibilità di relazione, per le stesse ragioni per cui i miei amici, le persone che mi vogliono bene, mi trovano "una bella persona", ma sento di non avere alcun valore, alcuna attrattività sessuale.
Non mi sono mai trovato brutto, principalmente nella media, a volta più carino, a volte più brutto.
Però purtroppo i pensieri tendono ad aggregarsi e, se non trovo nessuno, la mia sfiducia
dice che è anche perché sono brutto (tra l'altro in questi ultimi quattro anni ho messo anche un po' di pancetta… non tanta e su un fisico magro).
In questi cinque anni:
1) ho installato quattro app d'incontri, ottenendo giusto due appuntamenti (per di più senza particolare coinvolgimento) e una manciata di match.
2) non ho MAI avuto una notizia del tipo "oh, vedi che tizia ha chiesto di te", cosa che sento di tanto in tanto per amici e amiche.
3) quelle poche volte in cui, per sbaglio sembrava che ci stessi provando (ma poi non era neanche così) ho ricevuto dei preventivi no.
4) neanche con Hinge, app in cui posso mandare una prima frase per farmi conoscere, riesco a ottenere nulla e questo è ancora più frustrante.
Quest'ultimo punto sembra infatti a corroborare la mia idea che io non sia in grado di trasmettere la minima attrattività fisica, giacché le cose che normalmente dico su Hinge non sono peggio di quelle che dico nella vita reale (e che contribuiscono a costruire l'immagine piacevole che alcune persone hanno di me) ma nonostante ciò, anche se la ragazza magari mi trova simpatico, decide di non procedere. Perché lo fa? perché è evidente che siamo entrambi su Hinge in cerca di partner e lei, qualcosa di quel tipo con me lo esclude categoricamente, quindi tanto vale non matchare.
Non so se sia vero o sia un delirio, così come non so se parte di questi fallimenti siano alimentati proprio da quest'atteggiamento di mettere tutto sotto uno scoraggiante cappello. Sono confuso e sono in un loop.
Scusate lo sfogo, anche patetico me ne rendo conto, con tutti i problemi che affliggono questo mondo. Ne avevo proprio bisogno.
Vi auguro ogni bene.