Ho notato che la mia tesi per cui
scegliamo i partner in base ai bisogni che soddisfano risulta ostica ai più.
Una spiegazione che mi do è che
la maggior parte delle persone non è ben consapevole dei propri bisogni emotivi, affettivi, istintivi profondi. Per cui non riescono a vedere il collegamento tra questi bisogni e le reazioni che suscitano; vedono solo queste ultime.
E' un po' come se io andassi a dire a qualcuno "Per stare bene fisicamente hai bisogno di carboidrati, grassi, proteine, vitamine e minerali", però lui non sa nulla di biologia, per cui mi risponde "Ma di che parli? Per stare bene io ho bisogno di mangiare, mica di quelle cavolate lì!".
Lui non vede gli elementi di cui parlo; vede solo che dopo aver mangiato si sente meglio (vede solo la reazione al cibo).
Allo stesso modo, chi non è consapevole dei propri bisogni vede solo le conseguenze:
"Sto con Tizio perché mi fa stare bene, perché lo amo, perché sono felice con lui" (ovvero vede gli
effetti e li considera
cause).
Per spiegarmi meglio proverò a citare un esempio capitato a me...
Anni fa ebbi una relazione con una donna inglese di nome Lynda. Avevamo una forte intesa intellettuale (1), molta stima reciproca (2), un intenso affetto (3), molti interessi in comune (incluso suonare) (4), ed anche a livello erotico stavamo assai bene insieme (5). Lei era talmente presa che acquistò una chitarra da tenere a casa mia per quando veniva (cosa che non fai per l'avventura di un weekend).
Dopo un paio di mesi però tornò a farsi vivo un suo ex - chiamiamolo "Rex" - con cui c'erano tutti gli elementi citati (1-5), ma in più era benestante e le offriva la possibilità di vivere in giro per il mondo. Poiché altri bisogni di Lynda erano la voglia di viaggiare (6) ed il lasciare un lavoro che non sopportava più (7), vediamo chiaramente che Rex soddisfaceva più bisogni di Lynda di quanto potessi fare io.
Ed è per questo che dopo una fase di dubbi Lynda scelse Rex (ovviamente lei non l'ha espressa in questo modo, questa è una mia ricostruzione).
Una volta considerato tutto il quadro, appare chiaro che:
- Sono stati i bisogni da 1 a 5 a sollecitare il reciproco interesse ed il coinvolgimento sentimentale che io e Lynda abbiamo provato. Non ci sarebbe stato lo stesso coinvolgimento se, invece di quei cinque, avessimo trovato nel partner solo la soddisfazione di uno o due.
- Anche Rex poteva soddisfare gli stessi bisogni in modo simile. Ma la disponibilità a soddisfare anche i bisogni 6 e 7 l'ha messo in netta posizione di vantaggio rispetto a me.
Chi più offre, più vince.
- Se Rex fosse stato poco appagante sui bisogni 1-5, ma comunque capace di soddisfare 6 e 7, Lynda si sarebbe trovata in un
dilemma: chi avrebbe scelto? Ovviamente dipende dalla priorità che ciascun bisogno aveva per Lynda (ciò varia da persona a persona); alla fine, avrebbe vinto l'uomo che le offriva di più nel complesso, ovvero la maggiore soddisfazione dei suoi bisogni (*) - che le persone normalmente definiscono come "Mi rende felice".
(*) (Da notare che ciò sarebbe accaduto anche se Lynda non avesse avuto alcuna consapevolezza dei propri bisogni; essi ci influenzano a prescindere.)
Da ciò credo sia evidente quanto i bisogni di ciascuno influenzino la scelta di un partner piuttosto di un altro... evidente purché siamo in grado di vederli e comprenderli. In caso contrario tenderemo a spiegare le scelte sentimentali in modo superficiale, con luoghi comuni, o confonderemo gli effetti con le cause; oppure diremo che "
l'amore è un mistero".
Spero che questo esempio abbia permesso di rendere più comprensibile la mia tesi. Sono curioso di sentire le vostre opinioni...
