Ciao a tutti,
ho 29 anni e questo è il mio primo post in questo forum.
Vi spiego cosa mi ha spinto a scrivere.
Ogni volta che ho una relazione sentimentale do il massimo fin dall'inizio. Sono premuroso, gentile, ho spirito di sacrificio per l'altra, empatico ( fin troppo! ). Insomma mi butterei sotto un treno per far stare bene la partner.
Mi è successo anche di cominciare a frequentare una ragazza che non mi piacesse particolarmente, con la quale non avrei mai pensato di voler avere una storia, ma quando lei mostra interesse per me e mi fa capire esplicitamente che le piaccio e che vorrebbe una storia con me, tutto cambia.
Da quel momento in poi perdo la testa ( in senso positivo ) e dedico tutto me stesso a quella persona.
Il problema è che essendo così coinvolto emotivamente, quando l'altra persona fa qualcosa di male nei miei confronti o semplicemente perde interesse, io sto malissimo. Divento molto ansioso e insicuro di me stesso.
Generalmente queste storie finiscono malissimo per me.
Mi è capitato che l'altra dia per scontato il mio amore e se ne approfitti.
Ogni volta mi ripeto che la prossima volta sarò più freddo e distaccato, vorrei essere addirittura *******. Ma non ci riesco!
A volte invece penso che sia giusto essere così, che sia una cosa buona e che se trovassi qualcuno che la pensa come me sarei finalmente felice.
Ho letto dell'esistenza di questo "disturbo" la dipendeza affettiva, ma non riesco a capire se si tratti effettivamente di questo o se semplicemente sono fatto così. Insomma se non ci sia qualcosa di sbagliato in me.
Per darvi un po' di contesto, devo aggiungere che ho pochissimi ( o nessuno ) amici e che esco raramente con loro. Per vari motivi, tra cui il lavoro, mi sono trasferito in una nuova città e non sono ancora riuscito a farmi una vita sociale. Immagino che questo possa peggiorare la mia "dipendenza" ( se di questo si tratta ), verso ogni nuova ragazza che frequento e mi mostri delle attenzioni.