cos'e' la morte dentro

siete sicuri di saperlo....?

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I tanti ritratti dell'Amore: condividiamo gioie e dolori e cerchiamo di imparare dalle nostre esperienze.
Inoltre, se vogliamo saperne di più e cerchiamo delle risposte sul sesso, se abbiamo dubbi o se viviamo male la nostra sessualità, possiamo discuterne in questo forum, che si dedica anche alle proprie tendenze omosessuali etero o transex.

cos'e' la morte dentro

Messaggioda giorgio frulli » 04/09/2014, 18:34



Cari ragazzi,leggo e vedo nei Vs. post che molti di Voi parlano di morire dentro,tuttavia con alle spalle un importante vissuto(56) anni mi chiedo se veramente c'e'qualcuno che abbia intensamente avvertito il "big cill" e' indiscutibilmente vero che ognuno di noi ha una soglia di sensibilita diversa per cui e' difficile"misurare" l'entita' del dolore,ma quanti di noi presenti e trapassati(suicidati), hanno conosciuto o credono di conoscere il dolore?spesso il dolore non ha voce,non ha internet,non si pone la questione di cosa fare il sabato sera,la sofferenza rode,corrode in maniera silente subdola fino ad esplodere in gesti o manifestazioni eclatanti o al suicidio,di questi ultimi ne ho conosciuti abbastanza bene quattro e pur conoscendo parte delle loro sofferenze mai da nessuno di loro mi sarei aspettato giungesseroal punto di non ritorno.Aggiungo che la depressione e'tipica dei paesi piu' industrializzati, poiche' quando stringi tra le braccia un figlio al quale non sai come dare da mangiare ed il cuore ti si lacera per lui,non hai tempo di pensare altuo "io", guardate in qualche ospedale(magari rep.oncologico), o in reportage il volto dei genitori che hanno perso un figlio allora si capisce che talvolta ci crucciamo per delle frivolezze delle quali potremmo benissimo fare a meno guardate il volto della Madonna nella pieta'di Michelangelo,guardate la paura nell'urlo di Munch,leggte i sepolcri di Foscolo e se sapremo ascoltare vedere leggere intuire capiremmo che certi nostri problemi sono solo,o meglio risiedono solo nelle nostre menti noi(non mi esimo),cerchiamo il meglio ovvero e'cio' che ci augureremmo,ma pensiamo anche a cio'che di peggio ci potrebbe essere e allora molti di noi forse riusciremmo a fare dell'ironia per la condizione che c'e'data di vivere....un ultimo consiglio poi non rompo piu'mi sono presntato a cene con hostesss da un milione a sera(non a letto eh!),ho avuto ed ho donne bellissime cosi' come per le auto ed anche per i viaggi eppure l'unica vera serenita' la ho trovata nella preghiera,ma non in quella imposta dai genitori,quella che e'sorta spontaneamente dall anima ed auguro ad ognuno di voi di trovare anche voi quel conforto di cui ogniindividuo ha bisogno tanti cari saluti
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giorgio frulli
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Messaggioda colombabianca » 18/11/2014, 11:38



Il dolore peggiore è quello che non si riesce a comunicare. Perchè tutti soffriamo, chi più e chi meno. Ma la differenza sta nel riuscire ad esprimere questo dolore, a comunicarlo, buttarlo fuori in qualche modo. Io vedo che le persone che stanno peggio sono quelle che a causa del dolore hanno tagliato i ponti con tutti e tutto.
Se parli della depressione allora il discorso è specifico perchè la depressione toglie vitalità, energie e voglia di vivere. Quindi è un tipo di dolore specifico che influenza molto anche la vita di ogni giorno.
Ci sono persone che soffrono, per ansia, per fobie, per vari disturbi, ma non tutte queste persona hanno la vita reale compromessa dal disturbo di cui soffrono. Quindi magari riescono a lavorare, ad avere una famiglia, ad avere amici, e altre cose.
Nella depressione invece ( nel caso di quella chiamata "maggiore"ossia quella permanente, non legata a nessun evento triste specifico) la persona non riesce più a fare nulla di quello che faceva prima e perde ogni impulso alla vita.
Tu parli poi dei paesi industrializzati e quindi di secoli recenti, ma ti ricordo che anche quando non c'era ancora il capitalismo morivano di fame molti figli di contadini, per un raccolto andato a male magari. Prova a leggere i "Malavoglia" di Giovanni Verga, non si parla di fabbriche ma di pescatori, eppure si muore lo stesso di fame e di miseria.
La depressione non viene perchè uno non ha da mangiare, ma perchè non riesce a trovare più dentro di sè le risorse per superare quel momento e trovare del cibo in un modo o nell'altro. Ci sono barboni che vivono per strada, non hanno nulla e non hanno soldi, eppure riescono a mangiare ogni giorno e non si lasciano morire.
La cosa che mi rattrista di più è stata leggere che paghi una hostess per avere una compagnia. Con questa cosa che hai detto qui non so cosa tu volessi comunicare, ma sicuramente non è una cosa piacevole. Si possono avere molti soldi ed essere soli lo stesso, oppure avere soldi e non avere più voglia di fare le cose.
Tu sei diventato così?
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Messaggioda La Musica del Vento » 18/11/2014, 12:22



giorgio frulli ha scritto:guardate in qualche ospedale(magari rep.oncologico), o in reportage il volto dei genitori che hanno perso un figlio allora si capisce che talvolta ci crucciamo per delle frivolezze delle quali potremmo benissimo fare a meno guardate il volto della Madonna nella pieta'di Michelangelo,guardate la paura nell'urlo di Munch,leggte i sepolcri di Foscolo e se sapremo ascoltare vedere leggere intuire capiremmo che certi nostri problemi sono solo,o meglio risiedono solo nelle nostre menti noi(non mi esimo),cerchiamo il meglio ovvero e'cio' che ci augureremmo,ma pensiamo anche a cio'che di peggio ci potrebbe essere e allora molti di noi forse riusciremmo a fare dell'ironia per la condizione che c'e'data di vivere....un ultimo consiglio poi non rompo piu'mi sono presntato a cene con hostesss da un milione a sera(non a letto eh!),ho avuto ed ho donne bellissime cosi' come per le auto ed anche per i viaggi eppure l'unica vera serenita' la ho trovata nella preghiera,ma non in quella imposta dai genitori,quella che e'sorta spontaneamente dall anima ed auguro ad ognuno di voi di trovare anche voi quel conforto di cui ogniindividuo ha bisogno tanti cari saluti


giorgio sei molto gentile per il tuo augurio :)

Devo dissentire su un punto che hai scritto, a difesa di persone con disturbi come i miei (depressione).
Più del 90 per cento delle persone che muoiono per suicidio rientrano in questa categoria.
Se non conosci di cosa si tratta, dico solo che un depresso sta talmente male che vede solo il proprio dolore, non quello degli altri.
E non lo fa di certo apposta.
è come dire a una persona con la febbre a 41, "guardate gli altri che soffrono". Ciò alimenta solo di più il senso di colpa già molto presente in questi disturbi.
Stessa cosa per l'ironia. è un percorso estremamente complicato.
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Re: R: cos'e' la morte dentro

Messaggioda elelfa77 » 18/11/2014, 13:42



La Musica del Vento ha scritto:
giorgio frulli ha scritto:guardate in qualche ospedale(magari rep.oncologico), o in reportage il volto dei genitori che hanno perso un figlio allora si capisce che talvolta ci crucciamo per delle frivolezze delle quali potremmo benissimo fare a meno guardate il volto della Madonna nella pieta'di Michelangelo,guardate la paura nell'urlo di Munch,leggte i sepolcri di Foscolo e se sapremo ascoltare vedere leggere intuire capiremmo che certi nostri problemi sono solo,o meglio risiedono solo nelle nostre menti noi(non mi esimo),cerchiamo il meglio ovvero e'cio' che ci augureremmo,ma pensiamo anche a cio'che di peggio ci potrebbe essere e allora molti di noi forse riusciremmo a fare dell'ironia per la condizione che c'e'data di vivere....un ultimo consiglio poi non rompo piu'mi sono presntato a cene con hostesss da un milione a sera(non a letto eh!),ho avuto ed ho donne bellissime cosi' come per le auto ed anche per i viaggi eppure l'unica vera serenita' la ho trovata nella preghiera,ma non in quella imposta dai genitori,quella che e'sorta spontaneamente dall anima ed auguro ad ognuno di voi di trovare anche voi quel conforto di cui ogniindividuo ha bisogno tanti cari saluti


giorgio sei molto gentile per il tuo augurio :)

Devo dissentire su un punto che hai scritto, a difesa di persone con disturbi come i miei (depressione).
Più del 90 per cento delle persone che muoiono per suicidio rientrano in questa categoria.
Se non conosci di cosa si tratta, dico solo che un depresso sta talmente male che vede solo il proprio dolore, non quello degli altri.
E non lo fa di certo apposta.
è come dire a una persona con la febbre a 41, "guardate gli altri che soffrono". Ciò alimenta solo di più il senso di colpa già molto presente in questi disturbi.
Stessa cosa per l'ironia. è un percorso estremamente complicato.

Condivido assolutamente. Un depresso vede e sente solo il proprio dolore. Se quando si sta male si avesse la capacità di guardare cosa c'è fuori di noi...staremmo sempre bene, perché razionalmente sono davvero poche le situazioni nelle quali non c'è via d'uscita. Purtroppo la depressione è precisamente questo: un muro nero che ti si para davanti senza farti vedere altro che il tuo star male, nascondendo ogni via di fuga e ogni altra persona o situazione esterna.
Su una cosa però Giorgio ha ragione. Chi soffre di depressione maggiore, chi è DAVVERO al limite difficilmente trova la forza di scrivere in un forum come questo. Chi è davvero al punto di non ritorno, si suicida senza dare troppi preavvisi. Quelli che sn su un forum come questo per lo più sn persone che stanno chiedendo aiuto, che più che il desiderio di suicidarsi hanno il desiderio di trovare qualcuno o qualcosa che li dissuada dal farlo. Per cui, ben venga il suo augurio finale!
La Musica del Vento ha scritto:
giorgio frulli ha scritto:guardate in qualche ospedale(magari rep.oncologico), o in reportage il volto dei genitori che hanno perso un figlio allora si capisce che talvolta ci crucciamo per delle frivolezze delle quali potremmo benissimo fare a meno guardate il volto della Madonna nella pieta'di Michelangelo,guardate la paura nell'urlo di Munch,leggte i sepolcri di Foscolo e se sapremo ascoltare vedere leggere intuire capiremmo che certi nostri problemi sono solo,o meglio risiedono solo nelle nostre menti noi(non mi esimo),cerchiamo il meglio ovvero e'cio' che ci augureremmo,ma pensiamo anche a cio'che di peggio ci potrebbe essere e allora molti di noi forse riusciremmo a fare dell'ironia per la condizione che c'e'data di vivere....un ultimo consiglio poi non rompo piu'mi sono presntato a cene con hostesss da un milione a sera(non a letto eh!),ho avuto ed ho donne bellissime cosi' come per le auto ed anche per i viaggi eppure l'unica vera serenita' la ho trovata nella preghiera,ma non in quella imposta dai genitori,quella che e'sorta spontaneamente dall anima ed auguro ad ognuno di voi di trovare anche voi quel conforto di cui ogniindividuo ha bisogno tanti cari saluti


giorgio sei molto gentile per il tuo augurio :)

Devo dissentire su un punto che hai scritto, a difesa di persone con disturbi come i miei (depressione).
Più del 90 per cento delle persone che muoiono per suicidio rientrano in questa categoria.
Se non conosci di cosa si tratta, dico solo che un depresso sta talmente male che vede solo il proprio dolore, non quello degli altri.
E non lo fa di certo apposta.
è come dire a una persona con la febbre a 41, "guardate gli altri che soffrono". Ciò alimenta solo di più il senso di colpa già molto presente in questi disturbi.
Stessa cosa per l'ironia. è un percorso estremamente complicato.
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