Non è facile descrivere una relazione a parole ma cercherò di non dilungarmi troppo e di essere chiara. Io e S. siamo stati insieme due anni (abbiamo 25 anni entrambi). I primi mesi sono stati bellissimi e sentivo il sentimento crescere, da parte di entrambi. Lui è un ragazzo abbastanza introverso e riservato, non parla neanche tanto con i suoi genitori, anzi, ritiene di essersi sentito sempre molto solo in famiglia. Questo lo ha portato ad essere un tipo abbastanza freddino e autonomo.
Io invece sono una persona molto solare, affettuosa e adoro la mia famiglia, con la quale condivido tutto, ogni mio stato d'animo.
Nel tempo ho cercato di farlo aprire, di essere carina e comprensiva con lui ma sentivo sempre che mi mancava qualcosa. Lui non è il tipo romantico che tanto sogno e le attenzioni venivano sempre meno, come se mi desse quasi per scontata. Non era geloso perchè diceva che si fidava ciecamente di me, sapendo i miei valori. Non mi faceva sorprese e quando gliele facevo io non sembrava nemmeno così contento; dovevo sempre proporre io di fare qualcosa la domenica.. lui accettava sempre ma non mostrava nessun tipo di entusiasmo.
Quest'anno è stato un anno molto difficile per entrambi: lui lavorava a tempo pieno in un'azienda e stava frequentando l'ultimo anno della magistrale e io mi sono laureata e ho iniziato a cercare lavoro (passaggio complicato al giorno d'oggi, si sa.. sopratutto se si lavora nel campo sociale) e in più si è ammalata mia mamma (sta facendo la chemioterapia). Lui mi è stato abbastanza vicino, non dico che mi ha lasciata sola, però non come avrei voluto. Ci vedevamo due sere a settimana per un paio d'ore ed eravamo entrambi molto stanchi e preoccupati per le varie cose quindi ci limitavamo a parlare un po' e poi a fare l'amore (quel lato non è mai andato male). Il sabato sera eravamo quasi sempre fuori con gli amici e spesso anche la domenica, avendo due compagnie diverse. Lui inoltre è abbastanza fissato con lo sport quindi 3 giorni a settimana aveva il suo impegno irrimandabile in palestra. C'erano giorni in cui avrei avuto bisogno di lui ma non glielo dicevo per non essere pesante e lui continuava tranquillo con le sue abitudini. Io lo capisco, perchè gli impegni erano davvero tanti ma mi sono sentita un po' trascurata.
Dunque, entrambi stressati, ci siamo allontanati: non c'era più tanto dialogo e lui era sempre più freddo e apatico, non aveva voglia di nulla e ogni cosa che facevo sembrava futile. In vacanza sembrava ci fossimo ritrovati ma il sogno è durato troppo poco. Tornati dalle vacanze, vedendolo nuovamente distante e concentrato solo su di lui, non ce l'ho più fatta e, a malincuore (perchè lo amo), ho deciso di lasciarlo. E' passato un mese da quel giorno e lui ha continuato a scrivermi dicendomi che ha sbagliato, che ci tiene davvero a me e che non sa cosa darebbe per essere diverso ma che per lui è davvero dura, anche se mi ama. Sostiene che vorrebbe cambiare e impegnarsi di più, con me. Mi ha fatto mandare un mazzo di rose con un biglietto con altre scuse e continua a chiedermi di vederci. Sabato ho ceduto e ci siamo visti. Abbiamo parlato e l'ho visto piangere, abbiamo pianto, entrambi. Io sento che ci tiene ma ho paura del suo carattere, della sua freddezza, della sua serietà.
Io ho bisogno di una persona affettuosa, che ci sia, che sappia ridere e che abbia voglia di vivere. Lui non è stato così per molto ma non so se davvero era lo stress o se è fatto così. Sono davvero combattuta perchè da un lato vorrei abbracciarlo forte e dargli un'altra possibilità, con la consapevolezza del duro lavoro che ci starebbe dietro; dall'altra mi chiedo se potrei farcela e soprattutto se lui davvero potrebbe cambiare per amore. Sono una persona abbastanza concreta e razionale e non credo tanto nei cambiamenti. Però lo amo e non voglio perderlo. Che fare?
Vi ringrazio di cuore anticipatamente!
