Massimiliano89 ha scritto:La mia esperienza da trentatreenne mi ha fatto giungere alla conclusione che a fare il primo passo - quando si tratta di approcciare una donna - debba essere l'uomo.
Partiamo col dire che ci sono in ballo sia un fattore innato che culturale:
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Innato e istintivoPer una "legge di mercato" biologica, gli uomini sono più interessati alle donne che il viceversa. Questo fa sì che
nel "mercato relazionale" la donna valga più dell'uomo (legge della domanda e dell'offerta). E' per questo che di solito è l'uomo a corteggiare (posizione sottomessa) e la donna ad essere corteggiata (posizione di potere). Dove c'è scarsità di uomini, questo rapporto si inverte e le donne prendono molto di più l'iniziativa.
Questo è dovuto in primis alle
diverse strategie riproduttive nei due sessi: il maschio tende ad accoppiarsi con ogni femmina graziosa che incontra, la femmina tende a scegliere un
maschio di "alto valore" e tenerselo (anche perché su di lei pesa il rischio di
gravidanza). In sintesi: il maschio è promiscuo,
la femmina selettiva.
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CulturaleIn molte culture - inclusa la nostra - vigono ancora codici
tradizionali che assegnano alla donna un ruolo passivo, e
sessuofobici per cui giudicano male una donna intraprendente o libertina.
Le donne in queste culture subiscono un "lavaggio del cervello" che le inibisce e le induce a non esprimere i loro desideri. Questo effetto diminuisce nelle nuove generazioni, ma non è ancora sparito.
Questo condizionamento induce anche le donne ad esprimere interesse in modo ambiguo o elusivo (faticano ad essere dirette ed esplicite, perché temono il giudizio): per cui spesso
gli uomini non capiscono i loro segnali di interesse. Le donna dice "
Gliel'ho fatto capire"... ma l'uomo quasi mai l'ha capito!

La donna non è fatta di ferro, ma di carne ed ossa, come l'uomo. Dove sarebbe questa sostanziale differenza?
Forse sei stato ingannato dalle ideologie "woke" (femministe? sinistroidi?...) degli ultimi decenni, per cui "uomini e donne sono uguali".

E' una cavolata galattica:
uomini e donne sono diversi (per molti aspetti) e lo sono sempre stati. Nei secoli passati non c'erano dubbi in proposito...
Come già detto,
la donna media è molto più desiderata dell'uomo medio: se entrambi postano un annuncio su un
sito di dating online, la prima riceverà centinaia di messaggi ma il secondo pochi o nessuno. Alla faccia dell'eguaglianza!
Queste disparità è indotta da numerosi fattori, e qui non è il caso di approfondire; basti citare:
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Le strategie riproduttive (legate all'apparato riproduttivo:
sperm is cheap, eggs are expensive)
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Il livello di testosterone (che produce il desiderio erotico - negli uomini anche 10 volte superiore)
- La forza fisica (che pone il maschio in un ruolo protettivo e la femmina nel ruolo protetto)
- Regole sociali (a loro volta influenzate da fattori biologici ed evoluzionistici: la donna va salvaguardata per assicurarsi le generazioni future, ecc.)...
L'eguaglianza è un ideale nobile, ma non corrisponde ai fatti. In pratica,
ogni persona assume un "valore" diverso a seconda di ciò che può offrire:- Tra me e un Einstein, ovviamente Einsten sarà considerato molto di più dalla società.
- Tra Plinio Fernando (che interpretava Mariangela, la figlia di Fantozzi) e Raoul Bova, ovviamente Bova sarà enormemente più desiderato.
- Tra un portatore di pene ed una di vagina, poiché i peni sono in libera offerta ovunque ma le vagine sono assai meno disponibili,
la vagina è preziosa ma il pene vale poco o nulla.
Quando incontri qualcuno che blatera di come "siamo tutti uguali", ti autorizzo a "sputargli in un occhio" (Totò docet)
