Masquerade ha scritto:Molto bello ciò che hai scritto Anuar. Mi ha strappato un sorriso e te lo dice una che non è per niente romantica, anche se è stata una sognatrice un tempo. Ora sono decisamente troppo realista. Ho avuto una grande maestra di realismo: la vita.
Grazie

Anche il realismo è un sogno, hai mai ascoltato "L'isola che non c'è" di Edoardo Bennato
Rispecchia il mio modo di vedere il mondo, perché siamo noi umani a plasmare il mondo, è il nostro pensiero a plasmare la realtà, sono le azioni e le reazioni che compiamo ogni giorno a cambiare il mondo, da una carezza a una rapina.
Se un giorno ci alzassimo tutti quanti in ogni luogo della terra e decidessimo che questa in cui viviamo è l'isola che non c'è, che non c'è posto per povertà e guerre, allora saremmo stati capaci di cambiare il mondo con una semplice idea.
E non sono forse le idee a cambiare il mondo?
Quindi beh, son capace di essere realista, ma credo profondamente che sia meglio essere un sognatore.
Masquerade ha scritto:E tuttavia una domanda: In una società idilliaca, che bisogno ci sarebbe di imporsi delle regole?
Le regole purtroppo servono qui, in questa società per niente idilliaca. Le regole servono per mettere in ordine e per mantenere l'ordine, laddove il caos regnerebbe sovrano.
Perché dentro e fuori di noi il caos tenta sempre di prevalere.
Il tutto ricordando che le regole sono fatte anche per essere infrante.![]()
Un mondo idilliaco è errato per definizione, non può esistere, semplicemente perché se a me piace sognare e a te no, se a me piace un mondo caldo e ricco d'amore e a te no, se a me piace un mondo si tecnologico ma più eco-sostenibile, mentre tu preferisci non avere tecnologie, sarebbe un mondo idilliaco per me, ma per te sarebbe semplicemente un'ennesima scomoda realtà pensata da un alto.
Siamo un mondo ricco di differenze culturali, e differenze di pensiero, e creare un mondo che piaccia a tutti, è impossibile, ci si avvicinerebbe un mondo dove la madre di tutte le leggi è la tolleranza verso l'altrui idee, e pensieri, ma servirebbero comunque un minimo di regole sociali per non distruggerlo.
Masquerade ha scritto:Una sola forse dovremmo tenerci cara: la regola dell'Amore vero. Quello che inizia proprio in noi verso di noi. Perché se ti ami, sai anche dare amore. E se ami, la fonte di quell'amore, che idealizziamo nel cuore, saremo noi ad alimentarlo e a prendercene cura, per poi poterlo condividere con altri. Condividere. Non consegnare ad altri.
Son d'accordo.