da Rothko » 01/12/2014, 19:18
Facciamo una prova.
Comincio a credere che oggi per una donna non valga la pena di investire tempo e sentimenti per un uomo, dato che ciò comporta "molti pro e pochi contro". Mi riferisco in particolare alla situazione italiana, ovvero all'uomo nostrano, ironicamente dipinto in tutto il mondo come impenitente latin lover ormai in decadenza, attaccato alla mamma, fissato per il calcio, per le macchine e per gli ormai superatissimi valori tradizionali della famiglia, dell'onore, della fedeltà, che spesso si manifestano in ridicoli quanto parossistici comportamenti isterici dettati dalla gelosia e dalla frustrazione. L'uomo italiano è - per dirla con Pasolini (che a sua volta si fa prestare da faccia da Orson Welles e la voce dal doppiaggio di Giorgio Bassani) - un pericoloso delinquente: conformista, colonialista, razzista, schiavista, qualunquista. L'italiano crede sempre di essere più furbo degli altri, di avere in tasca la verità, di essere più saggio e "scafato" dalla vita, avendo imparato "dalla strada", sostenendo che i libri non servono a nulla, ovviamente senza essersi mai preso la briga di leggerli. L'unica soluzione per una donna che volesse trovare un compagno degno di lei è quella di andare all'estero: è risaputo che gli svizzeri, così come i tedeschi, sono persone molto serie e affidabili. Ovviamente i nordici non sono da meno e quanto ai russi posso garantire che sono persone estremamente sensibili ed intelligenti. Tenete presente che l'Italia è l'unico paese nel quale una donna rischia di subire avances indesiderate, quasi moleste, perfino alla fermata dell'autobus o in sala d'aspetto dal dentista. L'italiano pensa solo in termini di conquista, il suo ego spropositato e gretto gli impedisce di considerare un individuo di sesso femminile appetibile come una persona prima ancora che come una preda. Arrivato alla cinquantina, l'uomo italiano decide puntualmente di "mettere la testa a posto" (ma quale testa poi? La sua testa è inesorabilmente vuota), locuzione con la quale egli intende assicurarsi un focolare domestico, ovvero una inserviente da "amare", che si occupi di lui al posto della mamma, che cucini, che stiri, che rammendi, che ogni tanto trombi anche (quando fa comodo a lui, che torna a casa stanco perché lavora!) e che si occupi amorevolmente della prole. Tutto ciò, per quanto possa sembrare universale, è uno stato di cose tipico della nostra penisola. Credete forse che in Danimarca esista questo tipo di cinquantenne? Andate a vedere, donne, andate.