Mi sta lasciando, vorrei morire! +w+

[Mela.a.Pois]

In sei anni di rapporto non si era mai reso conto di ciò che pensavi della sua famiglia?
In sei anni non avete mai avuto un confronto su questi motivi se non adesso?
In sei anni non avete mai preso in considerazione l'idea di voi come nucleo indipendente?

Spunto di riflessione per il prossimo futuro: parlare

Ti racconto una storia (non capitata a me ma ad un mio carissimo amico), in dieci anni di rapporto non stavano mai soli, sempre in gruppo, sempre in compagnia.
3 mesi di convivenza e salta la coppia.
Il progetto di convivenza (e la convivenza stessa) sono un salto nel buio per la coppia, uno scossone bello e buono, se non hai almeno un' idea di chi hai di fronte (le persone non si conoscono mai fino in fondo) scoppia la bomba.
Che può scoppiare in qualsiasi momento ben inteso, ma se le premesse son queste forse è il caso che anche tu rifletta sul vostro rapporto.

mamma mia, povero il tuo amico! ma noi veramente non siamo stati per poco tempo soli, anzi, abbiamo fatto vacanzine soli in montagna, abbiamo passato giornate intere soli. Lui sapeva di come mi sentivo io nei confronti della sua famiglia ma a lungo andare ammetto che ho taciuto al massimo per amor suo.. lui ha sin creduto che tutto fosse frutto dell'invidia di una mia vecchia amica che, peraltro, non ho più frequentato perchè si, obiettivamente sapeva mettere zizzania ed essere invidiosa, ma, nonostante i suoi toni, su certi fatti non ha mai avuto granchè torto. E lì, bon, lui credeva che fosse tutto bellino e coccoloso o che almeno ci fosse questa parvenza.. ma io non posso accettare troppo questa 'parvenza'.. e convivendo anche solo a metà, ho sbottato.
Era un annetto neanche che progettavamo.. siccome io avevo appena preso in mano quest'attività. E io immaginavo di abitare chissà dove, in cascina, in paese da me.. ma lui restava dell'idea, cascine a parte, di restare nella casetta da lui. Io non ero troppo persuasa ma alla fine ho accettato, siccome secondo lui sua mamma non avrebbe dato problemi. Mi fido, iniziamo a dormire, cenare e far colazione a giorni alternati, intanto ci facciamo venire qualche idea su come arredare e tutto... e quando siamo di là, dai genitori, zacchete!
''e non essere come mio marito''
''e non fare anche tu così, non è che poi fai così anche tu?''
''e non so se i tuoi genitori a casa te l'hanno mai insegnato, ma blablabla..''
''guarda che poi ste cose lui non se le fa da solo, devi fargliele tu!''
''e chi sarebbe questo qua che hai nominato?''
''non si parla degli ex!''
...eccetera. All'inizio tacevo, portavo pazienza, avevo pietà.. ma le cose son andate avanti troppo. E vedevo sempre quel trattare come un bimbo il mio ragazzo ''oh il mio bambino'', ''oh la mia mammetta''.... era veramente troppo..

[Mela.a.Pois]

Credo che il problema lo si debba affrontare alla radice e se fossi in te farei due cose:
La prima, andare a parlare con sua madre, senza il figlio davanti.
La seconda, limitare i discorsi riguardanti altri ragazzi, così da smentire del tutto le tesi della madre e in modo da evitare una possibile reazione negativa del figlio.

parlar con lei è come parlare a un altro muro.. si, lo so, ma parlavamo io e lui, lei si intrometteva.. è che lei come può permettersi di insinuare cose d sto genere, è ovvio che ho solo occhi per il figlio! E anche se stessi parlando di un ex sul serio, che modo è venirmi a dire così? sono davvero sconfortata °_° anche perchè se lui dovesse guardare sbavando miss mondo e io mi 'arrabbio' in modo scherzoso... anche quella volta che lui guardava in tele una 'miss' e io ho fatto giusto la scenetta ridendo di dargli una bottiglietta di plastica vuota in testa xD, piano, sua mamma s'è messa in mezzo: ''perchè? se tu vedessi degli uomini, scusa?cosa faresti?''.....

[Mela.a.Pois]

Anche se lui mi trattava benissimo, nel complesso mi sono sentita sempre l'ultima rotellina del carro... e va beh, ok, lui conosce me da 6 anni e la sua famiglia da 32, i suoi amici da 20.. ma se vuoi davvero farti una vita e una famiglia con me, non potrò essere sempre la rotellina che viene presa in giro dalle ruotone, ritenuta non così necessaria, ma buona per certe cose +_+.. speravo tirasse fuori un po' di carattere ma evidentemente preferisce restarsene lì così..piuttosto io per lui magicamente non sono più niente.

[Mela.a.Pois]

Siccome sono scema non ce l'ho fatta, l'ho chiamato io di nuovo.
Aveva un diverso tono, sarà perchè è passato qualche giorno.. e ldiverso tono avevo io, anche se avevo il groppone. Ha letto i miei ultimi messaggi e adesso mi dice che forse è stato troppo impulsivo.. chissà, non voglio illudermi nè niente, anche perchè so che non capirà mai a fondo i problemi che ho avuto finora.. o spero, continuo a sperare come un'ebete.. non so cosa fare, ma mi solleva tanto sapere che non vuole restare così drastico come era fino a ieri.. non so cosa pensare.

Secondo la mia famiglia se avrò questa possibilità dovrò sfruttarla per fare meglio capire le mie ragioni, sia a lui, sia alla mamma di lui, che è alla fine il fulcro dello scatafascio. O magari sta telefonata tra qualche giorno sarà servita a poco e niente.. Io ho fatto millemila primi passi, adesso dev'essere lui a chiamarmi, se qualcuno potesse picchiarmi quando alzo la cornetta..

* staremo a vedere *

[tom 2.0]

se qualcuno potesse picchiarmi quando alzo la cornetta..

MondialCasa ti aspetta

Non voglio essere drastico o cosa, ma mandare all'aria un rapporto di 6 anni per una discussione (anche se su sua madre) e troncare di punto in bianco, non è di certo un buon presupposto.
Ti consiglio comunque, se ci dovesse essere un riavvicinamento, di discutere seriamente e con calma di questa situazione (mamma, famiglia, tutto) e mettere in chiaro ogni cosa, da una parte e dall'altra, perchè se non si chiarisse il tutto sareste da punto a capo ed il tutto si potrebbe ripresentare, con conseguenze peggiori, in futuro.

[Anuar]

Che macello .

Non ho mai conosciuto qualcuno con un attaccamento così forte ai genitori , va beh detto da me non è poi cosi strano .

Secondo me se ti ama, dovrà prima o poi fare anche lui qualche passo in avanti, certo evidentemente lui è cresciuto con questo film mentale della famiglia allargata che vive tutta sotto lo stesso tetto (non giudico eh, ma l'intimità? Io non avrei mai il coraggio ) e cambiarlo significa molto probabilmente distruggere i suoi sogni, e cosa siamo noi se non la personificazione dei sogni che rincorriamo?

Per me la telefonata l'hai presa al momento giusto, senza che lui potesse conferire con sua madre, sarebbe una buona spiegazione se ci pensi , il che è un buon segno, significa che privo dell'influsso del "lato oscuro" (XD) lui è adulto.

Un'altra cosa, anche io ho avuto un rapporto lungo in passato, più o meno, e ho scoperto mio malgrado, che usare il partner come valvola di sfogo, per quanto onesto, sincero e leale sia, è una pessima idea, perché in primo luogo "dai l'impressione di essere debole (e nel mio caso "lamentoso", non sono parole mie )" ma oltre questo, si pone un problema che a lungo andare smonta la coppia, ovvero:
- se tu ti sfoghi con lui, lui con chi si sfoga? Al 70% delle volte non con te.

[Mela.a.Pois]

Che macello .

Non ho mai conosciuto qualcuno con un attaccamento così forte ai genitori , va beh detto da me non è poi cosi strano .

Secondo me se ti ama, dovrà prima o poi fare anche lui qualche passo in avanti, certo evidentemente lui è cresciuto con questo film mentale della famiglia allargata che vive tutta sotto lo stesso tetto (non giudico eh, ma l'intimità? Io non avrei mai il coraggio ) e cambiarlo significa molto probabilmente distruggere i suoi sogni, e cosa siamo noi se non la personificazione dei sogni che rincorriamo?

Per me la telefonata l'hai presa al momento giusto, senza che lui potesse conferire con sua madre, sarebbe una buona spiegazione se ci pensi , il che è un buon segno, significa che privo dell'influsso del "lato oscuro" (XD) lui è adulto.

Un'altra cosa, anche io ho avuto un rapporto lungo in passato, più o meno, e ho scoperto mio malgrado, che usare il partner come valvola di sfogo, per quanto onesto, sincero e leale sia, è una pessima idea, perché in primo luogo "dai l'impressione di essere debole (e nel mio caso "lamentoso", non sono parole mie )" ma oltre questo, si pone un problema che a lungo andare smonta la coppia, ovvero:
- se tu ti sfoghi con lui, lui con chi si sfoga? Al 70% delle volte non con te.

Anch'io ho paura dell'influsso della mamma.. per quanto lui dica che non s'intromette quanto io creda. Avrò sempre paura dell'influsso . E anch'io son stata definita lamentosa.. ma sapeste quant'è lamentosa invece sua mamma, io a confronto sono un agnellino (beh insomma.. comunque mi lamento meno.). E' anche vero quel che dici tu, è che non saprei con chi altro sfogarmi, dovrei chiamare mia mamma ogni tot sere .. il rapporto piu confidenziale l'ho avuto solo con lui, il rapporto che ho coi miei genitori è abbastanza strano, è stato davvero travagliato per anni e solo adesso, che notano in me una certa maturità mentale (spero) e indipendenza da tanti lati (economica, pratica...), è migliorato. Forse è migliorato anche perchè passo meno tempo in casa, sn sempre a lavoro.. Boh. Ma la confidenza è meno, loro son convinti che io sia la solita egoista, che non lo amo davvero, lo hanno sempre pensato, mi hanno sempre vista come quella che ''si tiene buono ciò che ha attorno per non stare sola''... è vero che io esterno moltissimo la mia paura di restare sola, se lui sparisce o se ne va lontano o via per molto.. scatta l'ansia, ho paure assurde nei suoi confronti, ingiustificate, paranoiche. Loro non sanno che il mio non voler restar sola non è ''generico''...non voglio perdere lui, gli voglio bene, e mai sarò in grado di ammettere davanti a loro ''amo il mio fidanzato''. Non so come mai , ma è così. In realtà saprei affrontare la solitudine, in una casa, a lavoro, saprei gestire tutto.. non saprei 'viverla' come dovrei, senza la persona che amo +w+... sono un po' psicotica. Se non lo fossi d'altronde non sarei qui .

Privo dell'influsso come tu dici, è vero che ha tutto un altro atteggiamento nei miei confronti. Basta però una parola dell'amico di turno o la frecciata della mamma che lui 'corre' a stare dalla loro parte, e io questo non lo posso sopportare di nuovo. Con me è meraviglioso, perfetto, unico nel suo genere, è l'uomo da sposare... se però è lontano da casa . Ho idea che se le cose dovessero ritornare, sarò sempre io quella che dovrà fare il passetto e tornare in quella casetta. Cercherò di impuntare di nuovo le mie ragioni, però dall'altra parte non posso perdere una persona così... non so, voglio capire quanto davvero tiene alla mia felicità nonchè la nostra. A tratti sono demotivata, a pensare a come sembrava facile per lui troncare, è una cosa che rimuginando mi delude un sacco.. so che ho detto anche cose riprovevoli e quindi potrei anche giustificarlo.. ma io non sono della stessa pasta sua.. non avrei fatto quel che ha fatto lui, forse perchè sono cresciuta in un ambiente familiare opposto al suo.. E mi demotiva il fatto di dover tornare lì a subire.. se non subissi, se quella ***********************gnaugnau si facesse i capperazzi suoi, se lui stesse veramente con me e fossimo davvero la coppia che dovremmo essere... non ho un cacchio di problema a stare lì. Ma tutto quello che non ci dovrebbe essere c'è stato, e per me era soffocante. A tratti invece sento che lui mi manca un botto e posso fare l'ameba per amor suo, ma non vorrei ricascare nel solito giro.. sono dubbiosissima, magari mi faccio adesso ste fisime per poi sentirmi dire tra qualche giorno che è comunque finita e che non è vero che si è sentito impulsivo..

[Maura]

Da alcune cose che hai scritto sembra quasi che tu ti metta in competizione per il suo affetto, con la madre e con gli amici.
Se questo è vero, anche solo un po', forse è il caso farsi due domande. Non va bene che tu ti senta in competizione con altri affetti della sua vita.

Ps il mio amico non è povero, e' un imbecille bello e buono, le storie si vivono giorno per giorno a due, senza contorni vari.
Non ci si sveglia una mattina e all'improvviso non c'è dialogo.


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[LostCassiopea]

''e non essere come mio marito''
''e non fare anche tu così, non è che poi fai così anche tu?''
''e non so se i tuoi genitori a casa te l'hanno mai insegnato, ma blablabla..''
''guarda che poi ste cose lui non se le fa da solo, devi fargliele tu!''
''e chi sarebbe questo qua che hai nominato?''
''non si parla degli ex!''
...eccetera. All'inizio tacevo, portavo pazienza, avevo pietà.. ma le cose son andate avanti troppo. E vedevo sempre quel trattare come un bimbo il mio ragazzo ''oh il mio bambino'', ''oh la mia mammetta''.... era veramente troppo..

Questa donna ha sicuramente problemi anche nel suo rapporto !
Anche se invadente e fastiosa, non trovo nulla di strano nelle cose che dice, non tutti i genitori accolgono con gioia che il figlio si crei una famiglia nel suo caso secondo me è in totale ansia e paranoia e quindi ogni cosa che la mette in allarme lei ti repplica credo anche che nel tempo se vede il suo povero bimbo felice e ben accudito potrebbe smettere.
Nonostante questo non è piacevole immaginare anni in cui questa persona studia scrupolosamente ogni cosa che vede e che dici per a suo modo "raddrizzarla " dove non le sta bene(maniaca del controllo? ),quindi devi proprio scegliere tu consapevolmente di accettare questo poi se abita vicino la cosa è amplificata.

[Mela.a.Pois]

Da alcune cose che hai scritto sembra quasi che tu ti metta in competizione per il suo affetto, con la madre e con gli amici.
Se questo è vero, anche solo un po', forse è il caso farsi due domande. Non va bene che tu ti senta in competizione con altri affetti della sua vita.

Mah, io non mi sento in competizione, o almeno, non è così dal mio punto di vista. A me viene spontaneo pensare che lui sia la mia priorità. Ovviamente non è stato così da subito, è diventata una priorità nel tempo, non ho escluso amici e famiglia per lui.. ma fino a qualche giorno fa per me lui era la prima cosa, prima che andare contro di lui sarei andata contro amici e famiglia, o comunque avrei trovato un compromesso tra amici o famiglia e lui, per non fare stare male lui, non ''per non fare stare male te io allora me ne sto con la mia famiglia''.