chopsuey ha scritto:Mi ripugna visceralmente. Provo un senso di nausea e repulsione profonde paragonabili alla vista del cibo durante un'indigestione pazzesca. E in effetti in un paio di occasioni mi è capitato di vomitare subito dopo.
Scusa se insisto sulle (possibili) cause, ma quando uno ha problemi così radicali, non esistono soluzioni "magiche" o esterne.
Il blocco è nella tua testa, se non ci vai a scavare, rimane lì. Non se ne va mica via, non evapora.
Da quel che scrivi, mi è subito venuto in mente la possibilità di un abuso sessuale nei primi anni di vita. Ovviamente non è detto, però spesso queste reazioni viscerali hanno dietro esperienze del genere.
Se non hai voglia di affrontare questo tema ti capisco, ma quantomeno tieni presente la possibilità.
Non mi sembra avere a che fare con l'asessualità. Se tu fossi asessuale, avresti semplicemente indifferenza verso il sesso, non repulsione.
La repulsione semmai arriverebbe se qualcuno ti ci forzasse.
Dopo ieri, non so, è scattato qualcosa nella mia testa, un cambiamento radicale. Non voglio più. non. voglio. più.
Ho detto basta.
E hai fatto bene.
Quel "non voglio più" forse è una reazione al fatto che ti sei forzata, hai cercato di farti piacere qualcosa che invece il tuo essere respinge. Fai bene a rispettare quello che senti, non credo che forzandoti risolverai qualcosa.
Col passare del tempo il disgusto è cresciuto, come un muro sempre più alto.
Un aspetto curioso dei problemi inconsci, è che la mente li nasconde (rimozione), ma essi premono per emergere (vogliono essere riconosciuti e risolti).
Il disgusto potrebbe crescere perché quel nodo dentro di te "urla" per essere affrontato. Alza il volume.
Possono mettermi in lizza per la beatificazione, visto che non voglio più saperne, la mia vita sessuale è morta all'alba dei vent'anni. R.I.P.
Però questo non risolve del tutto.
A parte che ti perdi una fetta significativa di vita, un blocco del genere influenzerà grandemente le tue relazioni, specialmente con l'altro sesso (anche non sessuali).
Sarà come un'ombra che ti segue ovunque, finché non guarderai in faccia il demone che si agita nell'ombra.
