Benny16 ha scritto:Aggiungo che purtroppo di solito l'avvenenza fisica è direttamente proporzionale all'arroganza e al senso di superiorità. [...]
Il problema è che la ragazza bella spesso e volentieri si mette in una posizione di superiorità nel rapporto, comportandosi come se tutto le fosse dovuto e come se contassero solo i suoi bisogni.
E' molto spesso vero ma, per par condicio, rammento che
esattamente lo stesso succede con gli uomini belli.
Di cui infatti le donne si lamentano spesso per il loro egocentrismo, narcisismo e tendenza a fare quello che vogliono loro (incluso
fare sesso ma senza volere una relazione).
Quindi non è una "tara" delle donne,
è una caratteristica delle persone molto attraenti - che quindi hanno molto potere.E si sa, il potere corrompe.
Chi si relaziona con una persona molto avvenente, non essendolo a sua volta, vive una
relazione "sbilanciata" perché l'altro ha molto più potere (
il potere della bellezza più volte citato in questo thread). Come ho già scritto,
quando un partner ha più potere domina la relazione, e facilmente se ne approfitta.
Il lato ironico di queste relazioni "sbilanciate" è che la parte "debole" difficilmente riconosce che
il problema è creato dalla sua "dipendenza dalla bellezza". Preferisce dare la colpa all'altro... dimenticando che l'ha scelto lui/lei!
Probabilmente una donna meno affascinante mi permetterebbe di avere una relazione più equilibrata e sopportabile, ma a scapito dell'attrazione fisica.
Hai centrato il problema.
Può essere letto - ancora una volta - in termini di potere: se io perseguo qualcuno che ha più "valore di mercato" di me (e quindi più potere), che sia una persona attraente, ricca, famosa, carismatica, ecc.:
1) Farò fatica a conquistarla (avendo meno valore)
2) Una volta "conquistata", ne sarò dipendente
3) Lei avrà più potere nella relazione, e quindi tenderò ad esserne sottomesso (almeno finché mi stufo e chiudo... ma allora perché tutto lo sbattimento per arrivarci?

)
La soluzione, IMHO, sta nel mezzo: trovare una partner che sia su un livello di valore simile al mio (con cui quindi non c'è uno squilibrio di potere, coi relativi conflitti), che sia anche
ragionevolmente attraente. In sintesi,
per stare bene è importante sapersi accontentare (specialmente nelle relazioni).
L'ambizione è utile a spingerci avanti, ad evolverci, ma l'ambizione eccessiva ci porta molta più frustrazione che soddisfazione.
Sbaglio a cercare la ragazza bella?
Non è un errore in sé, è molto naturale (tutti desideriamo istintivamente il meglio)... ma porta a tutti i problemi suesposti.
Lo stesso accade, p.es., a una donna che vuole un uomo molto ricco che la mantenga.
Quand'anche lo trovasse, la posizione di potere di lui farà sì che lei ne sia dipendente, e lui la comandi e la condizioni (e la scarichi quando gli garba).
Non è questione di giusto o sbagliato, c'è da chiedersi "Ne vale la pena? Voglio davvero infilarmi in un simile ginepraio?".
Si deve per forza rinunciare a un po' di attrazione fisica per avere un rapporto emotivamente sano?
Io credo di sì.
O meglio, credo che puntare a qualcuno che abbia più valore (di mercato) di noi, sia poco sano, perché crea - appunto - una relazione sbilanciata.
Credo che per vivere bene sia importante
non dare troppo retta a certi nostri istinti (incluso
il "riflesso condizionato" che ci spinge ad inseguire la bellezza) che giocano a sfavore della nostra felicità.
E' un po' come col cibo: se dessimo retta ai nostri istinti, mangeremmo sempre pizza, patatine e gelati

Ovvio che questo va a discapito della nostra salute... quindi se vogliamo stare bene scegliamo il cibo con più razionalità.
Nelle relazioni è lo stesso:
farsi dominare da emozioni e istinti ci porta spesso "fuori strada".