Vi siete mai sentiti scoraggiati in amore?

[Amelia_S]

Premetto di essere ancora giovane, però la mia idea sull'amore, in qualche modo, credo di essermela fatta. Ho avuto cinque relazioni, di cui una durata tre anni, con alti e bassi (anche se mi duole ammetterlo, più bassi che alti) e non escludo di poter essere io il problema. Arrivavo ad un punto in cui l'altra persona mi stancava, mi deludeva e, di conseguenza, mi ponevo sempre la solita domanda: "Lo amo davvero, o meglio, l'ho mai amato?". So per certo di essere una sognatrice, a volte esagero nel fantasticare sulla mia vita futura e sul mio futuro marito, a volte ho creduto di aspettarmi troppo dal mio partner e che, così facendo, non potevo che uscirne sconfitta. In un modo o nell'altro riuscivo a scovare sempre piccoli difetti nel mio fidanzato, con cui mi ritrovavo faccia a faccia e che mi facevano meditare sul fatto che non avrei potuto convivere con essi fino alla fine dei miei giorni. Molti di voi mi diranno che semplicemente non ho trovato l'amore della mia vita, tuttavia io sono più incline a pensare che magari ci siano persone semplicemente non adatte ad amare, oppure che non troveranno mai l'anima gemella la cui personalità è completamente affine alla propria, come me. Il motivo per cui sto scrivendo è proprio questo, vorrei sapere se c'è qualcuno fra di voi che si è trovato nella mia stessa situazione, a fare pensieri simili, e se ne ha tratto delle conclusioni. Sono io troppo esigente, che cerco quella perfetta sintonia che riesca ad esistere senza scendere a compromessi? Oppure l'amore è proprio questo, doversi "accontentare" ogni giorno e chiudere un occhio su tutto ciò che non ci piace dell'altra persona?

[Alone]

Dici che nel tuo fidanzato riuscivi a scovare sempre piccoli difetti, ma questo perchè nessuno resta stabile per sempre. Ogni persona, col tempo, almeno un po' cambia, venendosi a creare nuovi pregi e difetti che prima erano sconosciuti. Nessuno è perfetto, tutti hanno sempre dei difetti e dei pregi. Se nessuno accettasse quelli altrui, il genere umano sarebbe estinto da tempo Bisogna accettare anche i difetti dell'altra persona, non solo i pregi, esattamente come ci aspettiamo accada nei nostri confronti. Non si può costruire un rapporto con qualcuno altrimenti. Se si vuol stare veramente vicino ad una persona, se si tiene davvero a lui/lei, l'accetti così com'è giorno dopo giorno

[La Musica del Vento]

Benvenuta sul forum, amica mia.

L'amore è un delicato e avvolgente universo, sempre nuovo e in continuo mutamento, e soprattutto da scoprire.

Può essere che facendoti una tua idea di come dovrebbe essere l'amore, tu sia rimasta impigliata nei tuoi stessi fili, quelli che ne delimitano i confini. Chiedendoti basterà?, sarà sempre così? non fai altro che imprigionare il tuo sentimento dentro una gabbia, con sbarre che ogni giorno la rendono più piccola, finché un giorno quello spazio non ti starà insopportabilmente stretto.

Ognuno ha un proprio modo di amare, e non si ama mai nessuno allo stesso modo.

<< Arrivavo ad un punto in cui l'altra persona mi stancava, mi deludeva e, di conseguenza, mi ponevo sempre la solita domanda: "Lo amo davvero, o meglio, l'ho mai amato? >> Cara Amelia, questo soltanto tu lo puoi sapere. Nessuno è in grado di darti una risposta su ciò che hai provato o stai provando. Una cosa è certa: più ci si focalizza sui perché, meno risposte otterremo.

[Amelia_S]

Bisogna accettare anche i difetti dell'altra persona, non solo i pregi, esattamente come ci aspettiamo accada nei nostri confronti. Non si può costruire un rapporto con qualcuno altrimenti.

Ti do perfettamente ragione e vorrei precisare che io sono sempre ben disposta ad accettare pregi e difetti altrui, ma più quando si tratta di amicizia o legami dettati dalla parentela. Per farvi capire, ho sempre avuto questa idea (sbagliata) che siccome la vita già di per sé non è sempre in salita, l'amore nella mia mente era quel sentimento che la rendeva più bella, in qualche modo più facile da vivere. Per questo oltre ad aver paura, perché in certi casi di paura si tratta, di essere delusa in amore, ho quest'ansia costante che nulla vada per il verso giusto. Quando, per esempio, inizio ad uscire con un ragazzo, purché io sia abbastanza estroversa, ogni volta mi faccio milioni di paranoie della serie "E se oggi andasse male? E se non andasse bene come l'altra volta? E se lui capisse che non gli piaccio più?". E allora mi dico, autocommiserandomi, che senso ha?

Può essere che facendoti una tua idea di come dovrebbe essere l'amore, tu sia rimasta impigliata nei tuoi stessi fili, quelli che ne delimitano i confini. Chiedendoti basterà?, sarà sempre così? non fai altro che imprigionare il tuo sentimento dentro una gabbia, con sbarre che ogni giorno la rendono più piccola, finché un giorno quello spazio non ti starà insopportabilmente stretto.

Quindi il tuo consiglio in parte sarebbe quello di "vivere alla giornata", non pianificare né anticipare? Perdonami se rischio di risultare stupida, però è un problema che non riesco a risolvere da sola.

[La Musica del Vento]

<< Quindi il tuo consiglio in parte sarebbe quello di "vivere alla giornata", non pianificare né anticipare? Perdonami se rischio di risultare stupida, però è un problema che non riesco a risolvere da sola. >>
Amelia, non sei affatto stupida! Anzi mi sembri tutt'altro.
Esattamente come hai scritto tu, hai capito perfettamente. Inteso che non valgono come regole assolute, pianificare può essere un piacere, ma non deve diventare qualcosa su cui concentrarsi dimenticando di vivere il momento.

[Alone]

Ti do perfettamente ragione e vorrei precisare che io sono sempre ben disposta ad accettare pregi e difetti altrui, ma più quando si tratta di amicizia o legami dettati dalla parentela. Per farvi capire, ho sempre avuto questa idea (sbagliata) che siccome la vita già di per sé non è sempre in salita, l'amore nella mia mente era quel sentimento che la rendeva più bella, in qualche modo più facile da vivere. Per questo oltre ad aver paura, perché in certi casi di paura si tratta, di essere delusa in amore, ho quest'ansia costante che nulla vada per il verso giusto. Quando, per esempio, inizio ad uscire con un ragazzo, purché io sia abbastanza estroversa, ogni volta mi faccio milioni di paranoie della serie "E se oggi andasse male? E se non andasse bene come l'altra volta? E se lui capisse che non gli piaccio più?". E allora mi dico, autocommiserandomi, che senso ha?

Io non la penso come te, nel senso che bisogna accettare i pregi ed i difetti soprattutto della persona alla quale si vuol stare accanto. La parentela è un discorso a parte che non mischierei con l'amicizia e l'amore.

Quelle paranoie è normale averle se si tiene a qualcuno, ma devi cercare di non annegarci dentro altrimenti stai sempre peggio. Quando ti vengono, lasciale scorrere e pensa che, come potrebbe andare male, potrebbe anche andar bene

[Caterina]

Su questa pianeta ci sono veramente tante persone. Uno può accontentarsi e non essere felice oppure può informarsi meglio sulle aspettative dell'altro e definire meglio le proprie, dopodiché vedere se possono combaciare/ essere complementari/ compatibili
A volte, uno può farsi delle idee su una storia, sul suo sviluppo, su quello che vorrebbe... E, per non infrangere l'illusione, non va a chiarire dei puri che vede già che non vanno lisci

Però, più il tempo passa ed è vero che ciò che è risolvibile si risolve, ma i punti incompatibili si fanno sentire sempre di più. E poi uno o entrambi esplodono

Rimane solo il tempo perso

É meglio essere chiari e comunicare di più fin dall'inizio

La vita passa

[kathellyna]

benvenuta.