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Dovrei lasciarlo?

MessaggioInviato: 02/07/2017, 19:32
da paralyzed
Io ringrazio chiunque di voi legga tutto e abbia la forza di rispondermi, ho davvero bisogno di qualcuno con cui parlare e confrontarmi. Non riesco a parlare con nessuno dal vivo... e anche qui mi è molto difficile esternare le mie preoccupazioni. Quindi grazie in anticipo.

Più o meno dieci mesi fa conobbi un ragazzo (che chiamerò X) su un gruppo di whatsapp di amici di un'amica. Ci feci subito amicizia, così come con tutti, e fin dal primo momento, ognuno di loro si rese conto dell'affinità che avevamo io e questo ragazzo X. Entrambi amavamo la stessa musica, ci piacevano gli stessi film e avevamo caratteri simili. Dopo circa due mesi di frequentazione e di uscite in gruppo o non, ci mettemmo insieme. Ero felice con lui, nonostante stessi passando un periodo orribile in famiglia a causa di problemi di salute di mio padre.
Io sentivo che potevo parlargli di qualsiasi cosa e per lui era lo stesso.
Stiamo insieme da poco più di sette mesi, ma già un mesetto e mezzo fa ho cominciato a dubitare dei miei sentimenti. Ne parlai con la psicologa della scuola con cui avevo fatto degli incontri, ma lei non fece altro che aumentare il mio spossamento dicendomi: "sei giovane, sai quanti altri ragazzi trovi, se è quello che senti lascialo, tanto non sarà il tuo Vero Amore".
Ma sì, dai, mettiamoci a lasciare persone ad minchiam, spezzando i cuori, "tanto sei giovane".
Ma adesso vi spiego perché sento questo peso.
Dopo qualche settimana da quando ci eravamo conosciuti su whatsapp, lui su questo gruppo notò che c'era qualcosa che non andava in me. Mi sentiva triste e lo capiva da come parlavo. Così io gli scrissi in privato e dopo poco cominciai a raccontargli tutti i miei problemi. Non sapevo neanche perché lo facevo, con nessuno mi aprivo così facilmente. Gli dissi come mi sentivo, il mio senso di inutilità, il mio vuoto, la mia tristezza perenne, il non sentirmi parte di niente e di non avere sogni a cui aspirare. Quello che mi colpì è che lui mi ascoltò con comprensione e mi disse che aveva i miei stessi problemi. La cosa di cui mi sono accorta è che quando mi sono resa conto di essere innamorata di lui, stavo piangendo e lui stava cercando di farmi stare meglio. Eravamo entrami due anime perse e disperate che cercavano in qualche modo di salvarsi. Lui cercava di trovare il suo coraggio grazie a me ed io cercavo di riempire il mio vuoto. Ma una volta lui mi disse: "proviamo a riempire questo nostro vuoto facendoci forza a vicenda, ma il vuoto che abbiamo non parte dall'amore". Io non so da dove parta questo vuoto, ma su una cosa aveva ragione: non era dall'amore. E quindi cercavo di di riempirlo con qualcosa che non bastava in realtà. E forse è per questo che ho iniziato ad avere i miei dubbi... Dopo essermi resa conto che lui non riempiva il mio vuoto, mi accorsi che non mi rimaneva più niente. Niente.

Mi ero innamorata di lui perché ero persa. Ma l'amore non salva le persone, non in questo caso almeno, e soprattutto non quando entrambi sono nella stessa situazione. Io nella mia depressione e lui nella sua, entrambi a non fare nulla, entrambi a non cambiare.
E così è da questo mese che sono sempre più scontenta. Sto ricadendo in quell'abisso profondo. Lo chiamo per sentirlo, per cercare di rendermi conto che mi sbaglio, ma lui se ne sta sulle sue, sta a telefono ma fa altre cose. Ci mette tempo a rispondere alle domande che gli faccio o alle frasi che dico, tanto che è distratto, così gli aggancio il telefono per rabbia e dico che è caduta la linea, e con una scusa o un'altra per non doverlo risentire, gli dico che non posso richiamarlo. E se sono triste lo contatto, ma lui ci mette ore a rispondermi... non si connette mai su whatsapp; e se gli scrivo: "sto male, aiutami", lui dopo ore mi fa: "uhm. Che hai?".
Ma poi dal vivo mi dice "eddai perché hai la faccia triste, che c'è?" ed io sono sempre costretta a fingere un sorriso, giusto perché non sono pronta ad affrontare l'argomento.
Come se non bastasse, l'ultima volta che ci siamo visti, mi aveva detto: "Ti amo tanto, tanto, tanto..."
Io gli sorrisi e lo baciai. Ma dentro soffrivo ancora di più dopo quelle parole.
Mi sento questo peso, non voglio lasciarlo, perché so quanto ci starebbe male ed io non voglio che stia male, sta avendo problemi all'università, non riesce a studiare, sta spesso male per questo, ed io vorrei stargli vicino ed amarlo come lui ama me. Ma non voglio neanche tenermi tutto dentro e fingere un amore che non so se provo ancora o meno...

Non so più quello che voglio, neanche quello che sento.

Mi ha chiesto di uscire, avrei voluto non lo chiedesse, perché so che devo affrontare l'argomento, ma non so come, non so cosa dire, sono terrorizzata...

Dovrei lasciarlo?

MessaggioInviato: 02/07/2017, 19:43
da Riccardina
La femmina non dovrebbe essere sempre a disposizione del maschio, ad assecondare le sue voglie e a non sentire risposte quando il maschio ha altro a cui pensare.

Dovrei lasciarlo?

MessaggioInviato: 02/07/2017, 19:46
da Anuar
Non ho avuto molta esperienza d'amore, però posso dirti prendendo esempio dai miei errori, che vomitare in un rapporto tutti i tuoi pesi i tuoi problemi le tue paure, è deleterio per la coppia stessa.
Vale sia per lui che per te, darsi forza a vicende è "ok", ma fino ad un certo punto, perché altrimenti la coppia diventa un gruppo di terapia, iniziano le ansie del tipo "oddio ora mi tocca stare con lei" oppure "che palle ora mi tocca stare con lui", dipende da come la vedi.

Hai provato a palare con un esperto di questo vuoto che senti? Magari può aiutarti a capire da cosa è causato.

Per quanto riguarda l'essere distratti, è capitato anche a me, quando la mia ex si comportava così era di un odioso, ancora oggi non ho mai saputo i veri motivo del perché era così distratta.

Dovrei lasciarlo?

MessaggioInviato: 02/07/2017, 19:48
da kathellyna
benvenuta.

Dovrei lasciarlo?

MessaggioInviato: 02/07/2017, 20:13
da Jul
Ciao,
Inizio dicendoti che anche a me gli psicologi davano la stessa risposta. Come se una relazione non avesse una propria intricata consistenza.

Per quanto riguarda la comune depressione, ti dirò che spesso può diventare una forza comune. Questo ragazzo, però, non mi sembra avere i tuoi stessi problemi, guardando ad affermazioni come "sorridi". Chi è depresso sa che non c'è nulla di peggiore in simili affermazioni. Quindi, perché avrebbe dovuto dirlo? Probabilmente continuerò a dubitare della realtà dei suoi problemi fino a quando non mi sarà dimostrato il contrario.


Venendo a te, mi sembra palese che tu non sia innamorata... ma nulla è mai detto. Immagina per un attimo che nessun tuo pensiero o azione possa arrecare danno agli altri e poniti poi la domanda:"Lo amo?". Se la risposta è orientativamente un secco "no", è quasi sicuro che il sentimento iniziale, sempre che ci sia stato, non ci sia più.

Sei stata proprio tu ad affermare che questa relazione ti è servita per riempire un vuoto. Allora non mentire a te stessa. Non mentire agli altri. Non mentire a questo ragazzo. Ti sembra corretto fingere di amare qualcuno per tamponare un tuo vuoto?

Nessuno vuole arrecare danno agli altri, ma quanto è più dannoso negare la libertà ad una persona, tenendola stretta a se, contro nostro desiderio? Spero che condividerai che una libertà negata è essa stessa una prigionia. Se vuoi davvero bene a questa persona, condividi con essa i tuoi sentimenti, parla con lui. Tutti abbiamo sofferto per delle pene d'amore ed anche lui sarà capace di affrontare una delusione, sempre che anche lui non provi lo stesso, ma chi può dirlo se tu non dici nulla?

Amati, ama gli altri. Fai la cosa giusta, anche se può ferire.

Dovrei lasciarlo?

MessaggioInviato: 02/07/2017, 20:20
da paralyzed
Anuar ha scritto:Non ho avuto molta esperienza d'amore, però posso dirti prendendo esempio dai miei errori, che vomitare in un rapporto tutti i tuoi pesi i tuoi problemi le tue paure, è deleterio per la coppia stessa.
Vale sia per lui che per te, darsi forza a vicende è "ok", ma fino ad un certo punto, perché altrimenti la coppia diventa un gruppo di terapia, iniziano le ansie del tipo "oddio ora mi tocca stare con lei" oppure "che palle ora mi tocca stare con lui", dipende da come la vedi.

Hai provato a palare con un esperto di questo vuoto che senti? Magari può aiutarti a capire da cosa è causato.

Per quanto riguarda l'essere distratti, è capitato anche a me, quando la mia ex si comportava così era di un odioso, ancora oggi non ho mai saputo i veri motivo del perché era così distratta.


La cosa peggiore è che per lui va tutto bene, tra di noi tutto è perfetto, siamo una coppia magnifica. E non voglio rovinare la sua favola perfetta. Questo perché anche se non credo di essere più innamorata, ci tengo ancora a lui, voglio che stia bene, voglio che riprenda a studiare e che possa essere felice. Ma non so se io sarò ancora felice a stare con lui.

L'unico esperto è stata la psicologa della scuola quest'anno. Tre incontri (ne avremmo fatti almeno 5 o 6 se non li avesse rimandati quasi tutti), ma dopo l'entusiasmo iniziale che una persona mi stesse finalmente ascoltando e capendo, poi ho capito che quella che ascoltava - come al solito - ero io, quella che parlava sempre era lei, ma non sempre le cose che diceva c'entravano con quello che io avevo detto prima. Mi sono sentita quasi presa in giro da lei.
"Ho quasi 60 anni, ma sono più viva di te", "esci e divertiti, sei ragazza", "lascialo, tanto sei adolescente e avrai altri amori".

E comunque anche a me capita spesso di essere un po' distratta, ma quando siamo a telefono, a lui capita almeno 8 chiamate su 10.
Questo non ha fatto altro che abbassare tutta la mia passione.

Dovrei lasciarlo?

MessaggioInviato: 02/07/2017, 20:45
da paralyzed
Jul ha scritto:Ciao,
Inizio dicendoti che anche a me gli psicologi davano la stessa risposta. Come se una relazione non avesse una propria intricata consistenza.

Per quanto riguarda la comune depressione, ti dirò che spesso può diventare una forza comune. Questo ragazzo, però, non mi sembra avere i tuoi stessi problemi, guardando ad affermazioni come "sorridi". Chi è depresso sa che non c'è nulla di peggiore in simili affermazioni. Quindi, perché avrebbe dovuto dirlo? Probabilmente continuerò a dubitare della realtà dei suoi problemi fino a quando non mi sarà dimostrato il contrario.


Venendo a te, mi sembra palese che tu non sia innamorata... ma nulla è mai detto. Immagina per un attimo che nessun tuo pensiero o azione possa arrecare danno agli altri e poniti poi la domanda:"Lo amo?". Se la risposta è orientativamente un secco "no", è quasi sicuro che il sentimento iniziale, sempre che ci sia stato, non ci sia più.

Sei stata proprio tu ad affermare che questa relazione ti è servita per riempire un vuoto. Allora non mentire a te stessa. Non mentire agli altri. Non mentire a questo ragazzo. Ti sembra corretto fingere di amare qualcuno per tamponare un tuo vuoto?

Nessuno vuole arrecare danno agli altri, ma quanto è più dannoso negare la libertà ad una persona, tenendola stretta a se, contro nostro desiderio? Spero che condividerai che una libertà negata è essa stessa una prigionia. Se vuoi davvero bene a questa persona, condividi con essa i tuoi sentimenti, parla con lui. Tutti abbiamo sofferto per delle pene d'amore ed anche lui sarà capace di affrontare una delusione, sempre che anche lui non provi lo stesso, ma chi può dirlo se tu non dici nulla?

Amati, ama gli altri. Fai la cosa giusta, anche se può ferire.


In realtà lui non mi ha mai detto cose simili a "sorridi". Sono io che sorrido fingendo di stare bene e gli dico che ero solo persa nei miei pensieri, niente di più.

Credimi, mi sono chiesta più volte se lo amo ancora o meno, ma la risposta non l'ho mai trovata. Però non voglio mentirgli, non voglio usarlo. Ho paura di ferirlo in un modo che neanche ti immagini, ma hai ragione, purtroppo hai ragione.
Non voglio fargli del male, ne ha già avuto troppo, ma non voglio neanche farlo vivere nella menzogna. E neanche io voglio vivere mentendo a me stessa.

Ho sorriso per quell' "amati" messo così, in grassetto, perché fu la stessa cosa che mi disse una mia professoressa a cui voglio bene e che ha sempre cercato di capirmi anche solo da un mio sguardo. Quindi volevo ringraziarti. :squint:

Dovrei lasciarlo?

MessaggioInviato: 02/07/2017, 20:57
da Jul
Di nulla, spero di poterti essere stata d'aiuto in qualche modo.
Spero che per prima cosa dirai a lui cosa provi.

Dovrei lasciarlo?

MessaggioInviato: 02/07/2017, 22:09
da Anuar
paralyzed ha scritto:L'unico esperto è stata la psicologa della scuola quest'anno. Tre incontri (ne avremmo fatti almeno 5 o 6 se non li avesse rimandati quasi tutti), ma dopo l'entusiasmo iniziale che una persona mi stesse finalmente ascoltando e capendo, poi ho capito che quella che ascoltava - come al solito - ero io, quella che parlava sempre era lei, ma non sempre le cose che diceva c'entravano con quello che io avevo detto prima. Mi sono sentita quasi presa in giro da lei.
"Ho quasi 60 anni, ma sono più viva di te", "esci e divertiti, sei ragazza", "lascialo, tanto sei adolescente e avrai altri amori".


Eh il problema "esperto" spero di non averlo anche io a breve, mi sono informato moltissimo dato che il 29 di questo mese andrò da un esperto, e dato che io odio non sapere a cosa vado incontro ho cercato informazioni ovunque, pare che trovarne uno "affine" a te non sia così facile, devi prendere in considerazione il metodo diagnostico in primis, e come seconda cosa devi ricordarti che è un essere umano quindi, ha dei limiti delle passioni e delle cose che non comprenderà mai, quindi in quel caso se ti trovi male devi cercarne un altro, spero davvero di non incappare in qualcosa di simile io.

paralyzed ha scritto:E comunque anche a me capita spesso di essere un po' distratta, ma quando siamo a telefono, a lui capita almeno 8 chiamate su 10.
Questo non ha fatto altro che abbassare tutta la mia passione.


Anche a me capita d'essere distratto, ma quando parlo con qualcuno di solito lo faccio al massimo delle mie attenzioni, soprattutto perché ho un cervello leggermente iperattivo, e per me e una sofferenza davvero dover aspettare la risposta, l'incertezza di sapere se ha capito o no, il pensiero d'essere ignorato, in qualche modo quei secondi diventano un eternità e sento dentro un disagio e come se mi si rivoltassero le budella, e di conseguenza divento nervoso.
Ma questo vale solo per me temo :lol:

Dovrei lasciarlo?

MessaggioInviato: 02/07/2017, 22:27
da Rermc47
Per me, che sono un povero pirla, un ragazzetto che ha ancora molto da capire su questo mondo, credo che sia sempre un bene dubitare su ogni nostra convinzione. Durante una lezione di Filosofia fu colpito dal ragionamento d'Agostino sul dubbio: Agostino affermava (a me sembra di aver capito) che noi esistiamo perchè dubitiamo. Se non dubitassimo, non esisteremmo. Forse provi qualcosa per questo ragazzo, forse no. Quello che ti consiglio è di prepararsi al peggio: non per fare il fatalista ma si prospettano tempi duri per te. Questa storia ti terrà in tensione per molto tempo, ma alla fine darà i suoi frutti. Mi sembra l'occasione giusta affrontare i propri scheletri nell'armadio: non peccare, per il tuo bene! Sono solo scheletri, alla fine. Ho detto mia perchè volevo esserti d'aiuto, anche se non so se ti sarà d'aiuto il mio consiglio: sperò che lo apprezzerai, comunque. Stammi bene.