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Nella mia classe c’è un ragazzo, ogni volta che mi penso a lui sento una sensazione strana, potrebbe essere una cotta, ma quando immagino me e lui fare cose mi viene il disgusto, cosa è questa sensazione?

benvenuto.

Più o meno come cantava Carmen Consoli: confuso e felice.

Dagoberto ha scritto:Nella mia classe c’è un ragazzo, ogni volta che mi penso a lui sento una sensazione strana, potrebbe essere una cotta, ma quando immagino me e lui fare cose mi viene il disgusto, cosa è questa sensazione?

Dipende da quali inclinazioni sessuali hai, se sono già definite oppure in via di consolidamento. Hai già avuto esperienze? O solamente a livello platonico?

Ensō ha scritto:

Dagoberto ha scritto:Nella mia classe c’è un ragazzo, ogni volta che mi penso a lui sento una sensazione strana, potrebbe essere una cotta, ma quando immagino me e lui fare cose mi viene il disgusto, cosa è questa sensazione?

Dipende da quali inclinazioni sessuali hai, se sono già definite oppure in via di consolidamento. Hai già avuto esperienze? O solamente a livello platonico?

Mi definisco etero, mi viene il disgusto a pensare a una relazione tra due maschi, non che sia omofobo,ho avuto esperienze con ragazze.

Dagoberto ha scritto:

Ensō ha scritto:

Dagoberto ha scritto:Nella mia classe c’è un ragazzo, ogni volta che mi penso a lui sento una sensazione strana, potrebbe essere una cotta, ma quando immagino me e lui fare cose mi viene il disgusto, cosa è questa sensazione?

Dipende da quali inclinazioni sessuali hai, se sono già definite oppure in via di consolidamento. Hai già avuto esperienze? O solamente a livello platonico?

Mi definisco etero, mi viene il disgusto a pensare a una relazione tra due maschi, non che sia omofobo,ho avuto esperienze con ragazze.

A volte le definizioni stanno un po' strette, tutto può accadere e non c'è nulla di cui scandalizzarsi. Potrebbe anche essere una cotta non necessariamente a carattere sessuale, tipo quella sensazione che si prova quando si stravede per qualcuno. Si potrebbe trasformare in un'amicizia dai forti legami, per me è un bel sentimento.

Ensō ha scritto:

Dagoberto ha scritto:

Ensō ha scritto:

Dagoberto ha scritto:Nella mia classe c’è un ragazzo, ogni volta che mi penso a lui sento una sensazione strana, potrebbe essere una cotta, ma quando immagino me e lui fare cose mi viene il disgusto, cosa è questa sensazione?

Dipende da quali inclinazioni sessuali hai, se sono già definite oppure in via di consolidamento. Hai già avuto esperienze? O solamente a livello platonico?

Mi definisco etero, mi viene il disgusto a pensare a una relazione tra due maschi, non che sia omofobo,ho avuto esperienze con ragazze.

A volte le definizioni stanno un po' strette, tutto può accadere e non c'è nulla di cui scandalizzarsi. Potrebbe anche essere una cotta non necessariamente a carattere sessuale, tipo quella sensazione che si prova quando si stravede per qualcuno. Si potrebbe trasformare in un'amicizia dai forti legami, per me è un bel sentimento.

Anche se fosse una cosa a carattere sessuale non mi scandalizzzerei, ma non penso lo sia, di solito quando provo un sentimento di quel tipo per qualcuno penso spesso a come sarebbe bello stare insieme a quel qualcuno, in questo caso invece mi fa schifo il pensiero di me e lui che facciamo quello che tipicamente fa una coppia, ho pensato a questa sensazione a lungo e penso sia ammirazione.

Hai provato ad instaurare un legame di amicizia?

Ensō ha scritto:Hai provato ad instaurare un legame di amicizia?

Ultimamente, ci stiamo avvicinando di più, non con solo lui con la classe in generale, ma non è che ci parliamo spesso, anche perché non abbiamo quasi nulla in comune

Dagoberto ha scritto:

Ensō ha scritto:Hai provato ad instaurare un legame di amicizia?

Ultimamente, ci stiamo avvicinando di più, non con solo lui con la classe in generale, ma non è che ci parliamo spesso, anche perché non abbiamo quasi nulla in comune

A volte gli estremi si toccano. Certo avere interessi comuni, aiuta sicuramente a conoscersi meglio, ma, in ogni caso per rafforzare l'ammirazione nei suoi confronti o per diminuirla, frequentarsi diventa l'imperativo categorico.