Essere single è una croce

[Alessandro2]

Cuoretriste se siamo qua (almeno parlo per me) è perché sono alla fine della corsa.

Chi lo decide che questa è la fine della corsa? Disperarsi e riflettere su quanto siamo nati sfigati non aiuta di certo, passi solo un periodo più o meno lungo di disperazione che non ti aiuta a crescere, quando passeranno un po' di anni ti renderai conto del tempo che hai sprecato a disperarti al posto di fare una qualsiasi altra cosa che poteva farti stare meglio, parlo per esperienza e non per moralismo.
In situazioni depressive è meglio fare che non fare, alla depressione richiama altra depressione. Con questo non voglio dire "hai avuto delle delusioni? Sei single da tutta la vita? Non ti preoccupare, ci sono persone che hanno problemi maggiori, rimettiti in gioco e tutto passa" che è una grandissima stupida frase di circostanza. Nemmeno io ho mai avuto una relazione, anche io ho sempre avuto solo delusioni (ed elencarle una per una non serve), anche io non so cosa fare per ovviare a tutto ciò, ma entrare in un loop di disperazione per ciò non mi aiuterà ne ad uscire dal mio stato depressivo ne tanto meno a trovare una relazione. non dico che "va bene così", ma solo che questa cosa non deve influenzare lo schifo che sto vivendo.
Se posso permettermi, cosa hai fatto per ovviare alla tua situazione sentimentale? Hai pensato un po' a te o passi la maggior parte della tua giornata a pensare che ogni volta che esci con qualcuna ti darà 2 di picche?

Che cosa ho fatto? Ho provato a parlare con delle ragazze , sia dal vivo sia via chat. Ho proposto loro di uscire. Ho pensato un po' a me? Negli ultimi due tre anni no, è un declino di interessi, di passatempi, in più ho dei problemi fisici che prima non avevo. Penso che riceverò un due di picche se uscirò con qualcuna? Già uscire per un caffè sarebbe una conquista.

[Alistar]

@Alessandro2 non è per nulla facile!
Non voglio assolutamente fare il fenomeno!, ma anche io ho grossi difetti fisici, di cui uno mi ha fatto prendere delle risate in faccia e altre umiliazioni che non sto a descrivere... ma darsi per vinti non porta a nulla... prova lo stesso... a me è andata bene e ho trovato una persona stupenda che mi accetta anche per i miei difetti... prima di trovarla mi ero ormai dato per vinto... poi è anche molto avere fotuna...

[Premio Nobel]

Vi ricordo che potete usufruire di 3 aiuti: il 50:50, la telefonata a casa e l'aiuto del pubblico..

Provo io a rispondere alla tua domanda: Credo che il problema qui posto trascenda un po' quello che si possa fare o meno.
In fondo si potrebbe sempre dire: se tu puoi risolvere il tuo problema della solitudine, impegnati e lo risolverai, rattristarsi non serve a niente.
Se tu non puoi risolvere il tuo problema della solitudine, anche se ti rattristi non risolverai nulla, tanto vale pensare ad altro
In ogni caso disperarsi è inutile.
Questo ragionamento, quindi può essere esteso ad ogni problema.

Credo che questo ragionamento, alla base di quanto ho citato, abbia un errore di fondo.
E' probabile che persone che abbiano dei problemi abbiano cercato di risolverli, più o meno razionalmente, anche sbattendoci la testa più volte, ma senza risolvere il problema.
Magari, ho anche capito qual'è il problema, ma non so risolverlo: ti faccio il mio esempio, io so di essere timido, di essere insicuro perchè ho sempre e solo ricevuto rifiuti e di essere un po' chiuso rispetto agli altri - infine non conosco molte persone e quindi difficilmente posso fare nuove conoscenze.

Io ho provato quindi ad approcciarmi diversamente ed affrontare le mie insicurezze, ma non ci sono riuscito - per cui la prima cosa che secondo me dovrebbe essere offerta ad una persona che chiede un aiuto ed è in difficoltà non è tanto quella di offrire una soluzione insperata (ciò anche perchè questa stessa persona ha provato a risolvere da solo questo suo problema, ma non ci è riuscito, non tanto perchè non si sia impegnato, ma perchè è un problema probabilmente che riguarda la sua personalità e quindi non ci si può auto-comandare di non avere paura o di essere tranquilli), piuttosto quello che si può fare è consigliare, dando quindi la possibilità che questa persona segua questo consiglio e quindi riesca a risolvere da se il suo problema e non farglielo pesare (ci penso già io da solo a farmi pesare la mia solitudine, non credo serva altro).

[Unknown]

Vi ricordo che potete usufruire di 3 aiuti: il 50:50, la telefonata a casa e l'aiuto del pubblico..

Provo io a rispondere alla tua domanda: Credo che il problema qui posto trascenda un po' quello che si possa fare o meno.
In fondo si potrebbe sempre dire: se tu puoi risolvere il tuo problema della solitudine, impegnati e lo risolverai, rattristarsi non serve a niente.
Se tu non puoi risolvere il tuo problema della solitudine, anche se ti rattristi non risolverai nulla, tanto vale pensare ad altro
In ogni caso disperarsi è inutile.
Questo ragionamento, quindi può essere esteso ad ogni problema.

Credo che questo ragionamento, alla base di quanto ho citato, abbia un errore di fondo.
E' probabile che persone che abbiano dei problemi abbiano cercato di risolverli, più o meno razionalmente, anche sbattendoci la testa più volte, ma senza risolvere il problema.
Magari, ho anche capito qual'è il problema, ma non so risolverlo: ti faccio il mio esempio, io so di essere timido, di essere insicuro perchè ho sempre e solo ricevuto rifiuti e di essere un po' chiuso rispetto agli altri - infine non conosco molte persone e quindi difficilmente posso fare nuove conoscenze.

Io ho provato quindi ad approcciarmi diversamente ed affrontare le mie insicurezze, ma non ci sono riuscito - per cui la prima cosa che secondo me dovrebbe essere offerta ad una persona che chiede un aiuto ed è in difficoltà non è tanto quella di offrire una soluzione insperata (ciò anche perchè questa stessa persona ha provato a risolvere da solo questo suo problema, ma non ci è riuscito, non tanto perchè non si sia impegnato, ma perchè è un problema probabilmente che riguarda la sua personalità e quindi non ci si può auto-comandare di non avere paura o di essere tranquilli), piuttosto quello che si può fare è consigliare, dando quindi la possibilità che questa persona segua questo consiglio e quindi riesca a risolvere da se il suo problema e non farglielo pesare (ci penso già io da solo a farmi pesare la mia solitudine, non credo serva altro).

E' apprezzabile la tua risposta ma non è quella giusta..
Si continua a ragionare nel verso che fa più comodo eludendo "furbescamente" il vero nocciolo della questione..

[Unknown]

E' probabile che persone che abbiano dei problemi abbiano cercato di risolverli, più o meno razionalmente, anche sbattendoci la testa più volte, ma senza risolvere il problema.

Non ho dubbi a riguardo.. sarebbe però interessante capire se l'abbiano fatto nel modo giusto.
Perchè spesso alcuni problemi persistono in quanto ci si ostina a volerli risolvere nella maniera errata, come ci racconta l'autore del topic..
I problemi personali, a prescindere dalla loro natura, non si risolvono affidandoli nelle mani di altri. Questo concetto deve essere chiaro.
Altrimenti si alimentano tutta una serie di false speranze che hanno il potere solo di addolcire certe piaghe ma non certo di risanarle..
Quelle domande non hanno lo scopo di deprimere, anzi, ma hanno come obiettivo quello di far scattare una presa di coscienza che deve indurre innanzitutto a migliorarsi per poi proporsi agli altri..
Perchè finchè persiste quel vuoto sotto è impensabile poter costruirci qualcosa sopra.. di qualsiasi natura!!

[Alessandro2]

1) nessuno
2) niente
3) no
4) niente

Unknown queste sono le risposte che ti do adesso.
Alcuni anni fa te ne avrei date di diverse.

[Unknown]

1) nessuno
2) niente
3) no
4) niente

Unknown queste sono le risposte che ti do adesso.
Alcuni anni fa te ne avrei date di diverse.

Alla terza domanda vedo hai risposto NO.. Quindi nemmeno tu ti sceglieresti, giusto?
Ottime risposte!!! Promosso!!!

[Alessandro2]

Ora come ora non mi sceglierei. Certo che no.

[Premio Nobel]

E' apprezzabile la tua risposta ma non è quella giusta..
Si continua a ragionare nel verso che fa più comodo eludendo "furbescamente" il vero nocciolo della questione..

Non credo sia corretta questa affermazione o meglio secondo me non è comodo ragionare così per quanto detto sotto.
Io non sono sfiduciato perchè mi consola sentirmi vittima di qualcosa più grande di me.
Io sono sfiduciato perchè nonostante abbia cercato di impegnarmi con tutto me stesso non sono riuscito a risolvere il mio problema, la solitudine.

Di conseguenza, so che ho sbagliato, in parte so anche che cosa, ma non ho la minima idea di cosa fare per risolvere ciò - è un'ammissione tutto sommato di una sconfitta, di un fallimento, credo che ammettere di aver fallito non sia per nulla confortevole ma piuttosto triste.

Non ho dubbi a riguardo.. sarebbe però interessante capire se l'abbiano fatto nel modo giusto.
Perchè spesso alcuni problemi persistono in quanto ci si ostina a volerli risolvere nella maniera errata, come ci racconta l'autore del topic..
I problemi personali, a prescindere dalla loro natura, non si risolvono affidandoli nelle mani di altri. Questo concetto deve essere chiaro.
Altrimenti si alimentano tutta una serie di false speranze che hanno il potere solo di addolcire certe piaghe ma non certo di risanarle..
Quelle domande non hanno lo scopo di deprimere, anzi, ma hanno come obiettivo quello di far scattare una presa di coscienza che deve indurre innanzitutto a migliorarsi per poi proporsi agli altri..
Perchè finchè persiste quel vuoto sotto è impensabile poter costruirci qualcosa sopra.. di qualsiasi natura!!

Io, un po' perchè ho un'attimo di buona considerazione di me, un po' perchè ho riscontrato in passato il fatto di come gli aiuti che alcuni mi hanno cercato di offrire si siano rivelati completamente fallimentari, sono ad oggi scettico sul fatto che un'altra persona possa aiutare me ad affrontare la mia timidezza (perchè secondo me non riuscirà ad aiutarmi - ciò non vuol dire che in realtà rifiuto categoricamente i consigli che mi si danno, anzi in realtà io ascolto tutto, ma poi non riesco ad applicarli e quindi decadono).
Nonostante ciò, io di solito non mi astengo dall'ascoltare consigli che possono provenire da qualsiasi persona perchè in fondo non ho nulla da perdere: se il consiglio è sbagliato comunque non peggioro la mia solitudine, se il consiglio è migliore invece miglioro la mia condizione.

Non mi sottraggo per questo a quelle 4 domande di cui sopra (per quanto in parte secondo me sono non del tutto corrette): 1) perchè io le piaccio o è innamorata di quello che sono e l'altra persona no e quindi non sono sostituibile, ma c'è un sentimento che fa si che lei possa essere interessata a me; 2) penso di essere una persona seria e buona, credo anche di avere un bel fisico, almeno, ho ricevuto apprezzamenti per questo e credo fossero sinceri e quando mi guardo allo specchio mi piaccio; 3) non so, non credo di avere molto fascino ma credo di essere una persona che vale - diciamo che credo mi servirebbe che mi si offrisse un'opportunità; 4) me stesso

[XFedericoX]

Essere single non è una croce. Ci sono single che hanno vite di relazioni molto attive. Essere solo lo è .

Gli esseri umani hanno bisogno di affetto, di contatto umano e di poter avere rapporti sessuali.

Per gli affetti ci sono gli animali, la famiglia e gli amici più stretti...per il sesso le prostitute, le escort e le donne facili in generale.

No non funziona così, l'amore che ti da un gatto o una madre non uguale a quello che ti da una donna.
Amare qualcuno è una sensazione totalmente differente. Come è differente una zuppa inglese da una lasagna sono entrambe buone, ma totalmente differenti