Domanda per soli uomini

LGBT (Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transessuali).
I tanti ritratti dell'Amore: condividiamo gioie e dolori e cerchiamo di imparare dalle nostre esperienze.
Inoltre, se vogliamo saperne di più e cerchiamo delle risposte sul sesso, se abbiamo dubbi o se viviamo male la nostra sessualità, possiamo discuterne in questo forum, che si dedica anche alle proprie tendenze omosessuali etero o transex.

Domanda per soli uomini

Messaggioda Mustafà » 24/02/2018, 21:18



Vorrei fare una domanda rivolta ai soli uomini.
Sono le risposte degli uomini che terrò maggiormante in considerazione e particolarmente a quelli tra voi,anche se immagino non siano molti su questo forum, che hanno avuto parecchie esperienze alle spalle, o almeno più di due o tre e magari diverse tra loro,sia di sesso sia di innamoramento e amore.
Non posso impedire alle donne di rispondere, fatelo pure, ma terrò conto prevalentemente delle opinioni maschili.

E' da tempo che sto vagliando le mie dinamiche interiori anche sul sesso e l'amore rendendomi conto che cose che tempo fa consideravo normali e giuste, forse, invece che essere giuste sono solo l'influenza di interferenze genitoriali,dei traumi infantili sulla sessualità e delle dinamiche familiari.

Si distingue spesso fra sesso e amore dicendo che esiste il solo sesso, e il sesso con l'amore.

Io riesco a pensare al solo sesso anche se non c'è verso di riuscire a farmi avanti per primo nel cercare solo sesso, ma se mi innamoro è come se il sesso diventasse una colpa, come se nei primi periodi dell'innamoramento mi sentissi in colpa nel pensare sessualmente alla ragazza oggetto dell'innamoramento. Mi viene quasi l'angoscia.
Un tempo la consideravo una cosa quasi normale, quasi come fosse una cosa superiore,addirittura più spirituale, ma da tempo ho iniziato a pensare che è solo un problema relativo alla simbiosi con la madre e ad una eccessiva influenza materna che impedisce al maschio di diventare uomo e lo trasforma nel "bravo ragazzo". Oltre ad aver avuto proprio dalla madre pesanti giudizi sulla mia sessualità.

Quindi vorrei un parere da uomini che hanno avuto sia esperienze di sesso che esperienze di innamoramento e capire se questa cosa capita anche ad altri: vi capita di sentirvi in colpa o angosciati nel pensare al sesso con la ragazza di cui siete innamorati? Come se la degradaste? Intendo prima di averlo fatto,non dopo,dopo no nemmeno a me,anche se comunque resto parecchio inibito.

Per favore solo risposte serie...
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Messaggioda Einstein » 24/02/2018, 22:16



Io nelle mie esperienze ho sempre considerato l'amore come una cosa che non può prescindere anche dal sesso.
Invece mi è capitato di fare solo sesso senza amore.
Ultimamente però mi è pure capitato di essere innamorato ma di avere una sorta di inibizione a fare sesso, inibizione non saprei dovuta a cosa esattamente.
Di sicuro non all'influenza dei genitori.
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Messaggioda Alessandro2 » 24/02/2018, 22:38



Io ho avuto 4 esperienze di solo sesso (nel senso di rapporti sessuali). L amore non so cosa sia. Non saprei come rispondere alla tua domanda.
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Messaggioda Cuoretriste » 24/02/2018, 22:45



Non sono un uomo, ma provo a buttare giù una risposta lo stesso, probabilmente stai solo facendo una distinzione dicotomica delle due cose (nella tua mente eh, una cosa del tutto irrazionale ed inconsapevole) e questo si, può avere a che fare con il pudore imposto dall'ambiente familiare. Come ha detto nero, l'amore non può prescindere dal sesso, altrimenti parliamo di amicizia, di affetto... stai facendo una distinzione troppo rigida che dipende dal fatto che probabilmente vedi il sesso come una cosa "sporca eproibita" (del resto dici che non riesci a farti avanti solo per il sesso ai primi appuntamenti) anziché vederlo come una cosa del tutto fisiologica.
Penso che comunque dovresti parlarne con uno psicologo visto che qui, probabilmente, nessuno è del mestiere e puo aiutarti ben poco.
Evita di pensare al problema è le cose dovrebbero venire più naturali, se pensi che pensando al sesso svaluti la persona che ami, inevitabilmente la cosa ti andrà a creare inibizione e ad alimentare il tuo problema.
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Messaggioda Mustafà » 24/02/2018, 22:47



nero_71 ha scritto:Io nelle mie esperienze ho sempre considerato l'amore come una cosa che non può prescindere anche dal sesso.
Invece mi è capitato di fare solo sesso senza amore.
Ultimamente però mi è pure capitato di essere innamorato ma di avere una sorta di inibizione a fare sesso, inibizione non saprei dovuta a cosa esattamente.
Di sicuro non all'influenza dei genitori.


No, anche per me l'amore non può prescindere dal sesso. Mi riferivo solo ai primi tempi dell'innamoramento, i primi giorni o settimane, prima di farlo la prima volta per capirci.
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Messaggioda Mustafà » 24/02/2018, 22:51



Cuoretriste ha scritto:Non sono un uomo, ma provo a buttare giù una risposta lo stesso, probabilmente stai solo facendo una distinzione dicotomica delle due cose (nella tua mente eh, una cosa del tutto irrazionale ed inconsapevole) e questo si, può avere a che fare con il pudore imposto dall'ambiente familiare. Come ha detto nero, l'amore non può prescindere dal sesso, altrimenti parliamo di amicizia, di affetto... stai facendo una distinzione troppo rigida che dipende dal fatto che probabilmente vedi il sesso come una cosa "sporca eproibita" (del resto dici che non riesci a farti avanti solo per il sesso ai primi appuntamenti) anziché vederlo come una cosa del tutto fisiologica.


Si è quello che sospetto pure io, una dicotomia nella mia mente. Si, credo che inconsciamente vedo il sesso come sporco e proibito, e credo anche di sapere qual'è il trauma di base, ma ora non lo spiegherò quì.
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Messaggioda Navigator63 » 07/03/2018, 11:25



Disperso ha scritto:Vorrei fare una domanda rivolta ai soli uomini.

Ti dirò la mia e preavviso che a volte suonerò provocatorio, ma tiri in ballo argomenti "pesanti" su cui grava molta disinformazione, e ne approfitto per fare un po' di "pulizia".

E' da tempo che sto vagliando le mie dinamiche interiori anche sul sesso e l'amore rendendomi conto che cose che tempo fa consideravo normali e giuste

La cosiddetta "normalità" non esiste. Sono solo convenzioni arbitrarie, che variano tra epoche e culture.
Chi insiste sulla normalità, spesso cercando di condizionare gli altri, spesso sono persone confuse, spaventate o insicure, che usano la normalità come "stampella" o la usano per controllare gli altri.

Si distingue spesso fra sesso e amore dicendo che esiste il solo sesso, e il sesso con l'amore.

Certo.
Come esistono solo il blu e il rosso, o solo il gelato alla vaniglia e quello al cioccolato ;)

La realtà è un campo di infinite possibilità, ed esistono infinite sfumature e combinazioni.
Quando io faccio sesso, in genere passo dalla grande tenerezza all'animalità ed oltre, e viceversa. E' fare sesso? E' fare l'amore? Si può mettere un'etichetta? Secondo me no.

se mi innamoro è come se il sesso diventasse una colpa, come se nei primi periodi dell'innamoramento mi sentissi in colpa nel pensare sessualmente alla ragazza oggetto dell'innamoramento.

Ha tutta l'aria di un condizionamento moralistico e sessuofobico, che da noi proviene spesso da una matrice cattolica (o comunque religiosa).

Un tempo la consideravo una cosa quasi normale, quasi come fosse una cosa superiore,addirittura più spirituale

Questo è un caso comune: chi ha condizionamenti moralistici spesso li interpreta come superiorità morale (qui ne ho visti diversi esempi).

Peraltro fin dall'antichità c'è stato un filone di pensiero che ha demonizzato la corporeità e la sessualità (p.es. dai Greci a Cartesio), ed ha attribuito al puro pensiero - o al puro sentimento - una nobiltà negata invece al corpo.
Col risultato che le persone sono dissociate, in conflitto coi propri istinti più basilari e naturali, ed in perenne lotta contro se stessi. :facepalm:

ho iniziato a pensare che è solo un problema relativo alla simbiosi con la madre e ad una eccessiva influenza materna che impedisce al maschio di diventare uomo e lo trasforma nel "bravo ragazzo".

E' una possibilità.
Storicamente le donne hanno teso a giudicare e reprimere la sessualità maschile, perché per molti versi non corrisponde ai loro interessi. Questo col femminismo di "terza ondata" ha raggiunto livelli da inquisizione.

vi capita di sentirvi in colpa o angosciati nel pensare al sesso con la ragazza di cui siete innamorati?

Questo non mi è successo, ma ricordo che molti anni fa giudicavo la mia sessualità (anch'io avevo un bagaglio da "bravo ragazzo" e una madre "ingombrante"), e per esempio provavo disagio fisico o persino dolore durante l'orgasmo. Segno che non accettavo l'esperienza e non mi lasciavo andare.
Col tempo mi sono accettato maggiormente e non mi è più successo.

IMO, sarebbe utile un bel lavoro di consapevolezza (vedere ed esplorare questi giudizi e blocchi interiori) e pulizia (riconoscere la loro insensatezza e lasciarli andare, sostituendoli con una visione positiva e sana della sessualità).
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Messaggioda Mustafà » 07/03/2018, 21:32



Per normalità non intendevo rispetto ad altri, intendo ciò che ritenevo normalità dentro di me, una condizione radicata e come tale presa per giusta in modo ingenuo.

Più che condizionamenti moralistici o avuto un truma legato ad un giudio molto pesante sulla mia sessualità in giovane età,un giudizio di mia madre.

Si, quello della superiorità morale per nascondere un'insicurezza o un disagio è dilagante, ed è una cosa che si radica profondamente, anche aparentemente debellata rischia di tornare.
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Messaggioda Navigator63 » 08/03/2018, 0:53



Disperso ha scritto:Per normalità non intendevo rispetto ad altri, intendo ciò che ritenevo normalità dentro di me, una condizione radicata e come tale presa per giusta in modo ingenuo.

Ma quello che credi normale dentro di te, sempre da altri ti è arrivato :)

Non nasciamo con una morale innata (se non magari per alcuni impulsi di base, e non sarei nemmeno sicuro). La assorbiamo dalle persone intorno a noi, che ci insegnano la loro versione di "bene" e "male".
Poi uno si ritrova adulto e crede che quella sia la "sua" morale, ma per i più è semplicemente ereditata.

Per costruire la propria visione etica, occorre mettere in discussione tutto ciò in cui si crede, chiedersi perché ci crediamo, su che basi, se corrisponde alla nostra realtà e visione del mondo.

Più che condizionamenti moralistici o avuto un truma legato ad un giudio molto pesante sulla mia sessualità in giovane età,un giudizio di mia madre.

Ok.
Ma se tua madre ha giudicato quell'episodio, appare probabile che ti abbia trasmesso i suoi giudizi negativi anche in altri modi - magari più sottili.
Per un bambino, anche solo uno sguardo della madre può assumere un enorme significato.
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