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Non riesco ad avvicinarmi ai ragazzi. Non è un problema di autostima, tutti mi dicono che sono molto carina, eppure non riesco ad instaurare un rapporto con i ragazzi che vada oltre l'amicizia. Esco abbastanza spesso e tutto, eppure non ho ancora trovato qualcuno che mi abbia colpito subito. Tutte le volte mi faccio un sacco di paranoie, del tipo "non mi convince, non so se ci starei, non mi ci vedo con lui, e se poi ci rimango male?, non so se fidarmi ecc..."; non riesco a lasciarmi andare quando si tratta di cose serie. Il primo bacio l'ho dato a 15 anni ad un compagno di liceo a cui piacevo e voleva stare con me. Io ci avevo ripensato e gli avevo risposto che non volevo avere un ragazzo in classe, essere sempre sulla bocca di tutti. Un anno dopo si è messo con un'altra mia compagna, che oggi è una delle mie migliori amiche, e ci è rimasto per tre anni. Quante volte mi sono mangiata le dita, ripensando che se avessi detto di sì forse quella storia fantastica l'avrei vissuta io... Cosi mi ritrovo a 20 anni senza mai aver avuto un ragazzo serio. Vi è mai capitato qualcosa di simile? Se poi, in questo momento un po' difficile anche per altri motivi, qualche ragazza (parlo soprattutto alle ragazze) che ha più o meno la mia età, è di milano e ha voglia di uscire, parlare, andare al cinema o fare shopping, per conoscere qualcuno di nuovo (ovviamente dopo essersi conosciuti meglio qui) al di fuori del solito giro di amici, io ci sono volentieri! (sono nuova, qualcuno mi potrebbe spiegare come funziona questo sito? i messaggi privati, gli amici, i gruppi ecc... grazie)

C'è una sezione del forum che si chiama proprio "Come funziona il sito". Puoi partire da questo topic:

viewtopic.php?f=64&t=18148

ah ok grazie mille!

Penso che pensare troppo già in partenza finisca per bloccare ogni sorta di relazione, se ogni possibile persona con cui ti trovi bene inizi a fare tutto quell'elenco di domande sarà difficile che qualcuno abbia mai una possibilità con te... se ti piace qualcuno fai quello che ti senti in tranquillità, sei sempre in tempo a fermarti a troncare qualcosa che non va come volevi, frequentare qualcuno non vuol dire avere delle catene devi poter prenderti qualche rischio prima o poi devi darti modo di capire cosa vuoi e cosa ti piace realmente e non solo ipoteticamente nella fantasia e per farlo devi lasciarti andare.

Concordo con cassiopea.

Inoltre devi sapere che se vuoi avere storie serie devi saper andare oltre le apparenze, molto spesso le persone non mostrano tutto di se a tutti, spesso si limitano a vivere il mondo per inerzia, lasciandosi trascinare dalla quotidianità e questo spesso finisce con il seppellire il vero io della gente.
Altre volte cercano di assomigliare a ciò che la gente vorrebbe che loro fossero, o altre cercano di essere ciò che vorrebbero essere stati ma non riescono ad essere.
Se vuoi davvero scovare il vero io della gente, devi passare più tempo.

Il mondo di oggi è una vetrina, ma non tutto si può fare con un semplice sguardo.

Mia cara, ho qualche anno in più e ne ho viste di cotte e di crude, ma questa tua situazione non è poi così rara, anzi. Non è detto che sia sbagliata comunque, ognuno ha i suoi tempi. Se tu dovessi esprimere come ti fa sentire questa situazione come risponderesti? Che ti fa stare male? Che ti fa sentire un vuoto? Che ti fa sentire irrealizzata?

Arya98 ha scritto:Tutte le volte mi faccio un sacco di paranoie, del tipo "non mi convince, non so se ci starei, non mi ci vedo con lui, e se poi ci rimango male?, non so se fidarmi ecc..."; non riesco a lasciarmi andare quando si tratta di cose serie.

A me sembra che hai un problema di forte insicurezza, che potrebbe essere anche legato all'autostima fragile (l'autostima non è solo questione di aspetto; non sai quanti bellissimi sono pieni di angosce...).
Quindi fatichi a rischiare, a metterti in gioco, ed usi scusanti per proteggerti.

Tieni conto che la vita non offre sicurezze, e le relazioni ancor meno: se vogliamo risultati, è indispensabile agire, rischiare e accettare che ci saranno errori e fallimenti.
Fare passi falsi non è una tragedia: sono esperienze necessarie per imparare, crescere e fare meglio le volte successive.

Restare immobili per paura di errori o conseguenze, invece, significa restare come "bambini" che non evolvono mai.
Quelli che aspettano la "persona giusta" al 100% per iniziare una relazione, non la troveranno mai: perché solo vivendo le relazioni impariamo ad essere capaci di crearne di valide.

Il primo bacio l'ho dato a 15 anni ad un compagno di liceo a cui piacevo e voleva stare con me. Io ci avevo ripensato e gli avevo risposto che non volevo avere un ragazzo in classe, essere sempre sulla bocca di tutti.

Vedi?
Hai lasciato che le tue paure prevalessero su quello che volevi.
Per il futuro, puoi imparare ad ascoltare meglio cosa vuoi davvero, e ad ascoltare meno i tuoi timori. Anche perché spesso abbiamo paura di cose che poi non si realizzano.

Quante volte mi sono mangiata le dita, ripensando che se avessi detto di sì forse quella storia fantastica l'avrei vissuta io...

Il passato non ritorna. Inutile piangere sul latte versato.

Piuttosto, usa quell'esperienza come insegnamento: alla prossima opportunità, pensa che anche lì potresti avere rimpianti se non la cogli.
Usala come stimolo ad agire. In fondo, nessuno può prevedere il futuro... ma di sicuro, chi non semina mai, nulla potrà raccogliere.

Vi è mai capitato qualcosa di simile?

Capita a un sacco di gente.
Anzi, puoi star sicura che qualsiasi cosa ti capita, capita anche ad altri
Capita specialmente alle persone fragili, insicure, dominate dalle paure (che sono una buona parte). Sei in buona compagnia!

Navigator63 ha scritto:
Tieni conto che la vita non offre sicurezze, e le relazioni ancor meno: se vogliamo risultati, è indispensabile agire, rischiare e accettare che ci saranno errori e fallimenti.
Fare passi falsi non è una tragedia: sono esperienze necessarie per imparare, crescere e fare meglio le volte successive.

Restare immobili per paura di errori o conseguenze, invece, significa restare come "bambini" che non evolvono mai.
Quelli che aspettano la "persona giusta" al 100% per iniziare una relazione, non la troveranno mai: perché solo vivendo le relazioni impariamo ad essere capaci di crearne di valide.

Vero, infatti io sono come un bambino...però devo anche dire che non sempre fare passi falsi non è una tragedia. Per una persona fragile un passo falso può essere un trauma. Una ferita anche grave che accumulata ad altrre crea blocchi pazzeschi.

A me è capitato il contrario.
Mi piacevano tante ragazze ma nessuna mi voleva.

Disperso ha scritto:però devo anche dire che non sempre fare passi falsi non è una tragedia. Per una persona fragile un passo falso può essere un trauma. Una ferita anche grave che accumulata ad altrre crea blocchi pazzeschi.

Vero, però ricordati che ogni evento ha l'importanza che NOI gli attribuiamo.
Siamo noi a decidere cosa significa ogni cosa (è un'interpretazione soggettiva, non un valore oggettivo), quindi possiamo sempre scegliere (magari anche andando contro il nostro impulso emotivo) che p.es. un fallimento non sia un disastro ma un insegnamento.

Per far questo, può essere necessario imparare a non lasciare che le nostre emozioni ci governino a loro piacimento.
Per esempio, una relazione conflittuale finisce: magari l'emozione mi dice "Ecco, sono un disastro, faccio fuggire tutti", ma se penso con lucidità magari arrivo a capire che era una relazione che non aveva mai veramente funzionato, ed ora è il momento di trovare una partner con cui andare più d'accordo: con questa nuova prospettiva, la fine della relazione non è una perdita ma un'opportunità

Inoltre, dobbiamo ricordare che errori e fallimenti sono inevitabili - sono parte stessa del vivere.
Quindi non si può pensare di evitarli, ma bisogna imparare ad adattarvisi e gestirli.