La presa in giro del "lavora su te stesso"..

[Griffon]

Io non ho criticato la tua visione della vita (non mi sarei mai permesso).. ho solo trovato poco sensata (e "umana") l'affermazione che hai fatto, sul trovare gioia semplicemente dalla consapevolezza di aver dato tutto anche senza aver MAI ottenuto niente (E non intendo niente IN CAMBIO. Il senso non era quello) - .. sottolineando come le cose che hai detto sono per me semplicemente molto influenzate da una visione religiosa (cattolica) e che non c'è niente di assurdo - e nemmeno di sbagliato o prettamente egoistico - nell'aspettarsi degli effetti e delle conseguenze positive alle cose che in buona fede e con impegno e sforzo si provano a fare.

E tutto questo con il consumismo, il guadagno o l'agire solo per "ricavare" qualcosa .. o con una visione materialista e utilitaristica della vita e dei rapporti umani non ha nulla a che fare.

Non é la mia visione della vita, é una filosofia di vita che si segue e puoi benissimo criticarla.
Spiegami meglio il concetto di dare tutto senza ottenere niente, cioè mi pare che stai forzando il concetto tu dai tutto però ti aspetti qualcosa di ritorno e affermi che non è uno scambio. Magari se fai un esempio capisco, leggerò.

[crisbil]

Lavorare su sè stessi è un lavoro personale, un favore che fai a te per non farti ancora del male.
Non è una bugia, ma una realtà bella grossa ed evidente. Significa che in ogni cosa che fai, ogni conversazione, ogni tuo atteggiamento, devi cercare se sbagli e se si in cosa!
è una cosa fattibile e meravigliosa migliorarsi e fidati che è vero! 'Basta' trovare il problema e tutto viene da sè. Anche se il primo step è il più doloroso di tutti. Ci ho messo 10 anni a capire cosa non andava, ora pian piano sono libera.

Io pure son 10 anni che ci provo... e son pure migliorato sotto tanti aspetti perché ho compreso tante cose sbagliate dei miei atteggiamenti o comportamenti... ma cambiare non mi ha fatto risolvere i problemi, cioè la solitudine sostanzialmente... anzi, nonostante questa consapevolezza in più (o forse proprio a causa di essa ?) a mia situazione è drasticamente peggiorata e basta... anche perché capire non significa poi affatto poter risolvere.

Ad esempio una volta capito che l'insicurezza e la poca assertività non vanno bene se vuoi interessare gli altri... non è che per magia uno diventa sicuro di sé stesso ed estremamente assertivo.. per cui , pur avendo chiaro cos'è che non va, ci puoi fare ben poco.. Anche perché simularle certe cose - tipo la sicurezza in sé stessi - non è neanche possibile.. la gente si rende conto istintivamente di troppe cose...

Per cui.. sì, credo che quel che dici sia vero... ma che poi per arrivare a risolvere le problematiche che si hanno e per riuscire a stare meglio non basti affatto questo lavoro che si fa su sé stessi .. perché ci son sempre altri fattori, su cui non hai nessun controllo o possibilità di intervento, che hanno un peso e un'influenza enorme... (tra cui, anche, l'età.. )

[crisbil]

Spiegami meglio il concetto di dare tutto senza ottenere niente, cioè mi pare che stai forzando il concetto tu dai tutto però ti aspetti qualcosa di ritorno e affermi che non è uno scambio. Magari se fai un esempio capisco, leggerò.

Beh.. è abbastanza semplice: che uno si impegna, prova a fare e dare il meglio che può.. in ogni contesto che si ritrova ad affrontare.. che vivi e affronti le cose cercando di non dare fastidio a nessuno e di non fare del male.. di capire gli altri.. di rispettare ogni esigenza altrui (anche quando non avviene l'opposto).. E non perché ti aspetti un corrispettivo ma perché pensi sia giusto così...

Poi passa il tempo.. e un giorno ti svegli che hai quasi 50 anni.. che sei del tutto solo , non hai un conoscente che sia uno.. non hai vissuto, non hai mai avuto una relazione (ma manco molto meno di quello ho avuto) , e ti accorgi che alle persone non interessi e non piaci ... MAI.. a NESSUNO - e ti viene pure detto - e che c'è sempre, a prescindere dall'impegno che ci metti e quanti sforzi fai e da quello che dai - anche tutto -, c'è sempre qualcuno che viene preferito a te - SEMPRE - e che tu non diventi mai la scelta di nessuno, manco per iniziare la più superficiale delle conoscenze ...

Per cui una domanda su cosa è servito lavorare su te stesso (nel mio caso : a niente, visto che sto talmente male che... ) e diventare una persona sotto molti aspetti migliore (anche molto migliore) di quella che eri 20 o 30 anni prima... te la fai ...
E' pure legittima, direi. Come pure lo sconforto. La disperazione.

E visto che non hai un cazz0 di niente.. ma proprio niente.. dal lavoro a qualsiasi altra cosa serve a qualsiasi creatura vicente per stare UN MINIMO bene non ce l'hai e nemmeno la trovi .. che tutti continuano COME SEMPRE HAN FATTO ad ignorarti COME SE NON ESISTESSI o - se sei tu a prendere l'iniziativa - ti invitano (più o meno cortesemente) a rivolgerti altrove... facendoti capire che non vai bene... che gioia o conforto, ora, a quasi 50 anni, in queste condizioni disastrose, posso trovare dall'aver fatto del mio meglio (quasi) sempre e provato a dare tutto quello che avevo e potevo.. senza però esser riuscito a vivere una cosa bella che sia una - E CON LE COSE CHE VANNO SEMPRE PEGGIO, esponenzialmente.. E LE POSSIBILITA' DI RECUPERARLE CHE ORMAI NON CI SONO PIU' -., che gioia o soddisfazione posso trovarci .. adesso.. .io... che sto così male da non farcela veramente più ... davvero ........ io proprio lo so... come non so nemmeno più che fare .. adesso.....

[Griffon]

Beh.. è abbastanza semplice: che uno si impegna, prova a fare e dare il meglio che può.. in ogni contesto che si ritrova ad affrontare.. che vivi e affronti le cose cercando di non dare fastidio a nessuno e di non fare del male.. di capire gli altri.. di rispettare ogni esigenza altrui (anche quando non avviene l'opposto).. E non perché ti aspetti un corrispettivo ma perché pensi sia giusto così...

Poi passa il tempo.. e un giorno ti svegli che hai quasi 50 anni.. che sei del tutto solo , non hai un conoscente che sia uno.. non hai vissuto, non hai mai avuto una relazione (ma manco molto meno di quello ho avuto) , e ti accorgi che alle persone non interessi e non piaci ... MAI.. a NESSUNO - e ti viene pure detto - e che c'è sempre, a prescindere dall'impegno che ci metti e quanti sforzi fai e da quello che dai - anche tutto -, c'è sempre qualcuno che viene preferito a te - SEMPRE - e che tu non diventi mai la scelta di nessuno, manco per iniziare la più superficiale delle conoscenze ...

Per cui una domanda su cosa è servito lavorare su te stesso (nel mio caso : a niente, visto che sto talmente male che... ) e diventare una persona sotto molti aspetti migliore (anche molto migliore) di quella che eri 20 o 30 anni prima... te la fai ...
E' pure legittima, direi. Come pure lo sconforto. La disperazione.

E visto che non hai un cazz0 di niente.. ma proprio niente.. dal lavoro a qualsiasi altra cosa serve a qualsiasi creatura vicente per stare UN MINIMO bene non ce l'hai e nemmeno la trovi .. che tutti continuano COME SEMPRE HAN FATTO ad ignorarti COME SE NON ESISTESSI o - se sei tu a prendere l'iniziativa - ti invitano (più o meno cortesemente) a rivolgerti altrove... facendoti capire che non vai bene... che gioia o conforto, ora, a quasi 50 anni, in queste condizioni disastrose, posso trovare dall'aver fatto del mio meglio (quasi) sempre e provato a dare tutto quello che avevo e potevo.. senza però esser riuscito a vivere una cosa bella che sia una - E CON LE COSE CHE VANNO SEMPRE PEGGIO, esponenzialmente.. E LE POSSIBILITA' DI RECUPERARLE CHE ORMAI NON CI SONO PIU' -., che gioia o soddisfazione posso trovarci .. adesso.. .io... che sto così male da non farcela veramente più ... davvero ........ io proprio lo so... come non so nemmeno più che fare .. adesso.....

Cosa ti aspettavi dalla vita?
Com'è il tuo rapporto con le donne?
Cosa pensi Delle donne?
Come ti immaginavi a quest'età?
Cosa ti é andato storto?
Se ti trovassi in una buca senza nulla cosa faresti?
Se vuoi rispondimi in privato e ne parliamo non sto scherzando... forse ti risponderò con calma

[Chiamami come ti pare]

Credo che la mia situazione è molto diversa dalla tua, se io ho perso il periodo adolescenziale, tu hai perso il post adolescenza che è peggio. Non so cosa poterti dire, perchè per quanto simili le nostre situazioni. Questo è accaduto in età differenti e questo cambia di molto mi sa.

[crisbil]

Credo che la mia situazione è molto diversa dalla tua, se io ho perso il periodo adolescenziale, tu hai perso il post adolescenza che è peggio. Non so cosa poterti dire, perchè per quanto simili le nostre situazioni. Questo è accaduto in età differenti e questo cambia di molto mi sa.

Già. E' come dici.

Sì, io ho perso tutto...(adolescenza e post- e età adulta, anche, ormai).. ma la cosa peggiore, quella davvero senza soluzione, orrenda, la mia condanna... quella che non mi fa dormire.. mangiare... quella che sta devastando tutto di me (anche il mio fisico.. ) ... quella per cui voglio morire adesso, è che non posso più recuperare niente... non c'è più niente di recuperabile... niente.

[Stevie]

Beh.. è abbastanza semplice: che uno si impegna, prova a fare e dare il meglio che può.. in ogni contesto che si ritrova ad affrontare.. che vivi e affronti le cose cercando di non dare fastidio a nessuno e di non fare del male.. di capire gli altri.. di rispettare ogni esigenza altrui (anche quando non avviene l'opposto).. E non perché ti aspetti un corrispettivo ma perché pensi sia giusto così...

Poi passa il tempo.. e un giorno ti svegli che hai quasi 50 anni.. che sei del tutto solo , non hai un conoscente che sia uno.. non hai vissuto, non hai mai avuto una relazione (ma manco molto meno di quello ho avuto) , e ti accorgi che alle persone non interessi e non piaci ... MAI.. a NESSUNO - e ti viene pure detto - e che c'è sempre, a prescindere dall'impegno che ci metti e quanti sforzi fai e da quello che dai - anche tutto -, c'è sempre qualcuno che viene preferito a te - SEMPRE - e che tu non diventi mai la scelta di nessuno, manco per iniziare la più superficiale delle conoscenze ...

Per cui una domanda su cosa è servito lavorare su te stesso (nel mio caso : a niente, visto che sto talmente male che... ) e diventare una persona sotto molti aspetti migliore (anche molto migliore) di quella che eri 20 o 30 anni prima... te la fai ...
E' pure legittima, direi. Come pure lo sconforto. La disperazione.

E visto che non hai un cazz0 di niente.. ma proprio niente.. dal lavoro a qualsiasi altra cosa serve a qualsiasi creatura vicente per stare UN MINIMO bene non ce l'hai e nemmeno la trovi .. che tutti continuano COME SEMPRE HAN FATTO ad ignorarti COME SE NON ESISTESSI o - se sei tu a prendere l'iniziativa - ti invitano (più o meno cortesemente) a rivolgerti altrove... facendoti capire che non vai bene... che gioia o conforto, ora, a quasi 50 anni, in queste condizioni disastrose, posso trovare dall'aver fatto del mio meglio (quasi) sempre e provato a dare tutto quello che avevo e potevo.. senza però esser riuscito a vivere una cosa bella che sia una - E CON LE COSE CHE VANNO SEMPRE PEGGIO, esponenzialmente.. E LE POSSIBILITA' DI RECUPERARLE CHE ORMAI NON CI SONO PIU' -., che gioia o soddisfazione posso trovarci .. adesso.. .io... che sto così male da non farcela veramente più ... davvero ........ io proprio lo so... come non so nemmeno più che fare .. adesso.....

Cosa ti aspettavi dalla vita?
Com'è il tuo rapporto con le donne?
Cosa pensi Delle donne?
Come ti immaginavi a quest'età?
Cosa ti é andato storto?
Se ti trovassi in una buca senza nulla cosa faresti?
Se vuoi rispondimi in privato e ne parliamo non sto scherzando... forse ti risponderò con calma

Posso risponderti anch'io tramite mp? Dato che la mia situazione è simile alla sua.

[Nuria Monfort]

Per come vedo io le cose, una delle poche certezze nella vita è che bisogna essere simili per prendersi davvero. Una persona intollerante, razzista, misogina, frivola e poco colta si circonderà di persone con le stesse qualità, per il semplice fatto che qualcuno tanto diverso da lui non lo vorrebbe avere né come amico, né come amante. Cosa cerchi tu? Di che tipo di persone ti vuoi circondare? Vuoi le amicizie e le donne che ha lui? Allora lavora su te stesso per acquisire le "qualità" che consentono a lui di avere questo tipo di vita. Se lo giudichi in maniera negativa, non puoi poi essere invidioso del tipo di amicizie e donne che gli stanno accanto. Lavorare su se stessi vuol dire capire ciò che si desidera ed agire in modo da poterlo ottenere. Se desideri avere accanto persone con una mentalità simile alla tua ovviamente farai più fatica. In un mondo in cui la frivolezza regna sovrana, quelli che desiderano qualcosa in più sono la minoranza.