Eppure, la maggior parte delle coppie (e specialmente i matrimoni - il mio articolo è dedicato alle relazioni a lungo termine) partono con l'idea del "per sempre". Quando ci si sposa ci si promette "Finché morte non ci separi".
E qua ci sta bene, scusa la volgarità censurata, un bel "e grazie al cà!". Mi pare più che logico e razionale, e non dettato da sentimenti o innamoramento, il fatto che due persone che si trovano, stanno bene insieme, mettiamoci pure che si amano anche se sta cosa pare non piacerti troppo, a meno che non partano con l'idea di "vediamo come va, finchè va va, finchè dura fa verdura", pensino "stiamo insieme per sempre". Dov'è la cosa sbagliata? E' un'illusione? Un sogno? Non si vive nella costante illusione o sogno di riuscire sempre a migliorare, ad avere ciò che si vuole, a stare bene? Questo di solito aiuta anche ad andare avanti, a migliorarsi.
Il risltato è che le persone - mediamente - NON sono preparate alle difficoltà delle relazioni a lungo termine: credono che lo stato dell'innamoramento continuerà.
Non voglio ripetere la censura di sopra, ma scusa, tu sei nato imparato? Dovresti conoscere quella cosa chiamata "esperienza", in qualsiasi ambito si possa parlare. No perchè le persone non sono preparate nemmeno alle difficoltà dello studio, alle difficoltà di avere e fare un lavoro, nessuno è preparato per niente. Si incomincia, si prova, si inciampa, si sbaglia, si fa esperienza.
Prova ad andare da una ragazza che ti piace, e proporti dicendo "Stiamo insieme? Però sappiamo che niente dura in eterno...!". Quanto credi che apprezzerà il tuo realismo?
Le persone vogliono sognare. Quindi io dico "Sognate, ma siate consapevoli dei rischi - altrimenti vi farete molto male".
Prova ad andare da un tuo paziente (parto sempre dal presupposto che sia psicologo o cose simili) e dirgli "stai male? Sei depresso? Hai istinti suicidi?Sappi che niente dura in eterno, alla fine, in un modo o nell'altro morirai comunque. Ed in tutti i casi tieni presente che la terapia può non funzionare." Prova ad andare da una coppia che vuole avere un figlio e digli "potreste non riuscire a portare avanti la gravidanza fino alla fine. Il bambino potrebbe non sopravvivere al parto. Comunque potrebbe nascere con malattie. Se tutto ciò non fosse, potrebbe prendergli una polmonite mortale a 4 anni, o festeggiando i 18 anni ubriacarsi e schiantarsi contro un albero. Se questo ancora non fosse, potrebbe ritrovarsi senza lavoro, senza nessuno, senza genitori perchè pure voi un giorno morirete. E comunque tutto finisce, un giorno morirà d certo." In sostanza, tutto finisce, quindi tanto vale lasciar perdere anche il solo provarci.
Bel discorso del c***o, ora si.
Errore.
Forse non ci arrivi tu (se fosse come dici tu, discipline quali psicologia, sociologia, antropologia, economia comportamentale... non esisterebbero)
Ma le statistiche ci presentano fatti precisi. Per esempio che in Italia il 48% dei matrimoni finisce. Non ci vuole un genio per capire "48%".
No no, non sono del tutto deficiente, ci arrivo, così come arrivo a capire che psicologia, sociologia, ma anche la medicina stessa, non sono scienze esatte, ci sono migliaia di variabili ambientali e personali che fanno si che niente vada bene per tutti, perchè se così non fosse gli psicologi sarebbero santoni con un paio di sedute risolvono tutti i problemi di una persona, i medici degli dei che facendo 4 analisi ti diagnosticano all'istante il problema e te lo risolvono in un attimo.
Tutte queste scienze possono dare degli spunti, delle linee guida, anche alcune certezza, ma mai una verità assoluta.
E le statistiche lasciamole perdere, anche queste indicano solo un certo trend generale, quindi? Il 48% dei matrimoni finisce? Non ci si deve più sposare? Anche perchè penso che pure se la percentuale fosse più bassa l'idea sarebbe sempre quella. Ma ripeto, anche solo dal concepimento di un bambino, sono alte le possibilità che ci siano problemi, considerando gravidanza, parto e la salute nel neonato nei primissimi mesi. Quindi non fate bambini, sia mai. Così come ricordiamoci che gli aerei cadono, le barche affondano e le macchine si schiantano, quindi tutti a piedi che sennò si rischia di rimanere coinvolti in incidenti di qualsiasi natira (e pure andando a piedi non v'è certezza).
O ancora, hai un brutto male, devi operarti, ma le statistiche dicono che il 48% delle operazioni finiscono male. Mi raccomando, non operatevi e non curatevi.
Certo sulla psiche umana non ci sono certezze assolute. Ma si possono accertare tendenze con buona approssimazione.
Poi se uno non riesce a capirle, o è troppo pigro per farlo, vabbeh...
E ribadisco, tendenze, e quindi?
Mah.