Feticismo - considerazioni

LGBT (Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transessuali).
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Inoltre, se vogliamo saperne di più e cerchiamo delle risposte sul sesso, se abbiamo dubbi o se viviamo male la nostra sessualità, possiamo discuterne in questo forum, che si dedica anche alle proprie tendenze omosessuali etero o transex.

Feticismo - considerazioni

Messaggioda Derapage » 26/02/2021, 11:03



wavesequence ha scritto:
JonasQuinn ha scritto:In una società che per forza di cose ha dovuto espandere e aprire la propria mente da un punto di vista del sesso, c è ancora un argomento che,secondo me, rimane un tabù. Una vergogna. Una cosa da non dire. Un ricerca del piacere personale da nascondere. Il feticismo.

Ne esistono molti, variati, conosciuti o meno. Diffusi o meno.

Perché nel 2018, dove credo che ognuno di noi, attinga a un qualche feticismo, siamo costretti a limitarci nel parlare di questo, spesso anche soffocando definitivamente questi desideri per paura di essere considerati "malati"? Il feticismo è una perversione (intesa nel senso negativo del termine)? Perché non si riesce ad uscire dall'imbarazzo e dichiararsi se non a persone con "gusti" simili ai tuoi? Non parlo solo della vita reale, non dico che dobbiamo sentirci liberi di andare dal nostro macellaio e dirgli: "oh, buongiorno, sa che mi eccita essere sculacciato da 50enni vestiti da pokemon?", ma parlo anche di contesti meno invasivi della propria sfera personale. Qui ad esempio. Mi risulterebbe strano e imbarazzante parlare anche solo in questo post di un mio di un mio feticismo, anche se alla fine non vi conosco. Voi, ci riuscireste? Vi vergognate dei vostri desideri più intimi? Giudichereste quelli degli altri? C'è qualcosa di cui non tollerereste neppure l'idea che a qualcuno possa piacere e provereste schifo per quella persona solo per questo?

Premetto che non ho letto le altre risposte, un po' perché stamattina sono di fretta, perché sono iscritto da pochissimi minuti, un poì perché non vorrei essere influenzato dai pareri altrui. Se dico qualcosa di gà detto, me ne scuso.

Personalmente convivo, più o meno pacificamente, con il feticisimo e le parafilie dall'età adolescenziale, ma ho scoperto veramente di cosa si trattasse solo quando sono riuscito ad accedere ad internet per sviluppare la tesi di laurea, quasi una trentina di anni fa.
Ho scoperto di essere attratto da tematiche abbastanza ostiche come la dominazione e la sottomissione, il feticismo per la pelle nera, stivali con i tacchi alti, il latex ecc.
Da allora la mia vita non è stata più la stessa, perché mi sono sentito un "malato" un "diverso" un "famolostranista" e ho sviluppato dei sensi di colpa spaventosi.
Il problema, a mio avviso, è duplice: 1) molto difficile trovare partner che assecondino certe esigenze; 2) molto difficille trovare specialisti e terapeuti che siano in grado di affrontare simili tematiche.
Ricordo che uno dei miei "sfoghi" era quello di scrivere piccoli racconti a sfondo sadomasochistico e, dopo aver conseguito la laurea ebbi un senso di smarrimento fortissimo, tanto che decisi di affidarmi ad una terapeuta (tra l'altro pure una donna molto avvenennte) per un breve percorso. Affrontate questioni di carattere generale per qualche seduta, verso la conclusione della terapia breve (che volevo infatti fosse tale) consegnai uno di questi miei scritti.
Si trattava di un piccolo thriller dove il malcapitato viene sedotto da una donna, successivamente sequestrato, trasformato in oggetto sessuale per qualche giorno e poi fatto sparire. Eros e thanatos allo stato puro.
Con mio grande disappunto, la terapeuta, dopo aver letto il racconto mi disse che non si sentiva in grado di affrontare una tematica simile.

A valle di questi ragionamenti, però, viene da chiedersi se sia giusto mettere limiti alle proprie inclinazioni di natura sessuale. È giusto rinunciare a qualcosa che piace, in nome di una sessualità più ordinaria e, se vogliamo, monotona?



Io purtroppo non riesco a viverci molto serenamente, ci sono giorni dove non mi interessa e penso che alla fine non si fa del male a nessuno e giorni dove penso al perché sono così, a come affronterò una futura relazione ( sempre se ne avrò una ).
Spesso mi torna il ricordo di quando ero quasi arrivato nel muro con la macchina , sicuro che avrei cancellato questo problema e tutti quelli che la vita mi avrebbe riservato, a volte rimpiango di non aver avuto abbastanza coraggio da farlo ma alla fine sarei stato egoista nei confronti dei miei genitori che avrebbero avuto dei danni economici enormi tra macchina e funerale e non potevo lasciare quel peso su di loro.
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Messaggioda wavesequence » 26/02/2021, 11:57



Il suicidio non è MAI la soluzione, anzi significa di aver, vigliaccamente, accettato il proprio fallimento. È la soluzione troppo semplice al problema complesso che è la vita, però è quella sbagliata.
Più che altro, facciamo parte di una tipologia di persone che classificherei “borderline”, ai limiti, perché come non è “normale” provare eccitazione sessuale adottando condotte sadiche verso un nostro simile, così non lo è cercando l’umiliazione e la sottomissione con una donna - soggetto notoriamente contraddistinto da istinto materno, portato alla protezione.
Un ulteriore problema sta anche nella difficoltà, da un lato, di trovare specialisti che possano riportarci sulla retta via e dall’altro di trovare partner che assecondino ed abbiamo esigenze speculari alle nostre.
Un’altra mia, neanche tanto velata, preoccupazione è quella di entrare in una progressiva spirale di reciproco coinvolgimento, tale per cui l’asticella si alzi sempre di più e da un semplice gioco di ruolo si arrivi ad esiti che portino a danni fisici permanenti.
Però, ritornando a prima, capisco che non trovare soddisfacimento alle proprie pulsioni ed inclinazioni crei una frustrazione sempre crescente.
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Messaggioda Lena » 10/03/2021, 8:46



Ciao.
Mi ritrovo parzialmente in quello che è stato scritto: per anni mi sono sentita sbagliata e deviata dalla norma (complice anche i toni molto giudicanti con cui si parla di parafilie con estrema facilità).
Nella sfera intima io sono sadica, mi dà piacere infliggere dolore ed umiliazioni (consensualmente, ovviamente!)
Da ragazzina scrivevo racconti erotici di uomini che venivano imprigionati, legati ed umiliati da donne, che erano sempre in posizioni di potere.
Per tanto tempo ho creduto di avere qualcosa di deviato dentro di me, ma poi un giorno ho scoperto di non essere l'unica e che quello che mi piace ha un nome e rientra nel bdsm (in cui rientra anche il feticismo).
Ho scoperto che ci sono feste, aperitivi ed occasioni d'incontro fra persone che hanno in comune il bdsm. Mi sono immersa totalmente in questo mondo, ho provato un senso d'appartenenza tanto grande che con il tempo i dubbi hanno smesso di tormentarmi.
Magari non tutti se la sentono di esporsi così ma voglio solo dire una cosa: non siete sol*, qualunque fantasia abbiate.
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Messaggioda wavesequence » 10/03/2021, 11:59



Lena ha scritto:Ciao.
Mi ritrovo parzialmente in quello che è stato scritto: per anni mi sono sentita sbagliata e deviata dalla norma (complice anche i toni molto giudicanti con cui si parla di parafilie con estrema facilità).
Nella sfera intima io sono sadica, mi dà piacere infliggere dolore ed umiliazioni (consensualmente, ovviamente!)
Da ragazzina scrivevo racconti erotici di uomini che venivano imprigionati, legati ed umiliati da donne, che erano sempre in posizioni di potere.
Per tanto tempo ho creduto di avere qualcosa di deviato dentro di me, ma poi un giorno ho scoperto di non essere l'unica e che quello che mi piace ha un nome e rientra nel bdsm (in cui rientra anche il feticismo).
Ho scoperto che ci sono feste, aperitivi ed occasioni d'incontro fra persone che hanno in comune il bdsm. Mi sono immersa totalmente in questo mondo, ho provato un senso d'appartenenza tanto grande che con il tempo i dubbi hanno smesso di tormentarmi.
Magari non tutti se la sentono di esporsi così ma voglio solo dire una cosa: non siete sol*, qualunque fantasia abbiate.

Mi dispiace solo di non abitare a Firenze o in zone limitrofe :lol:
Da un certo punto di vista, però, sarebbe un'ulteriore croce, per il semplice fatto che ho già una relazione affettiva, di lunga data, che non mi soddisfa da questo lato. Soffro già abbastanza così per non essere corrisposto. Sapere di avere una concittadina con inclinazioni compatibili con le mie, non farebbe altro che aumentare lo strazio esistenziale.
Voglio precisare che il mio livello di masochismo è tutt'altro che patologico, si attesta invece ad un livello più ludico, nel senso che mi piace ed eccita giocare alla Padrona ed allo schiavo, ma cum granu salis.
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Messaggioda Navigator63 » 13/03/2021, 3:44



JonasQuinn ha scritto:In una società che per forza di cose ha dovuto espandere e aprire la propria mente da un punto di vista del sesso, c è ancora un argomento che,secondo me, rimane un tabù. Una vergogna. Una cosa da non dire. Un ricerca del piacere personale da nascondere. Il feticismo.

Credo che tu faccia una certa confusione, e/o sei poco informato :)

Forse stai parlando di "sessualità alternative", non tradizionali (quelle che in inglese vegono chiamate "alternative lifestyles", o più semplicemente kinky - diversamente dalla sessualità tradizionale o "vanilla").
Il feticismo è solo uno dei tanti "kink" (stranezza, bizzarria, anomalia): indica l'ossessione / dipendenza da una parte del corpo (es. piede) od oggetto (es. scarpa), senza la quale non vi è eccitazione o piacere.

Chiarito questo, se da una parte è vero che il sesso è stato abbastanza "sdoganato" (rispetto al passato), è anche vero che spesso la sessualità viene giudicata e condannata (specialmente se "fuori dal comune"), e molti sono imbarazzati a parlare della propria.
Il che è del tutto privo di senso, visto che fare sesso è naturale quanto mangiare :rolleyes:

Il feticismo è una perversione (intesa nel senso negativo del termine)?

Da qualche anno anche la classe medica si è aggiornata, e non definisce più la sessualità alternativa come perversione, bensì come "parafilia".
Si parla invece di perversione quando c'è un elemento patologico o pericoloso.

In pratica, qualsiasi attività sessuale è ok, purché avvenga tra adulti consenzienti.

Perché non si riesce ad uscire dall'imbarazzo e dichiararsi se non a persone con "gusti" simili ai tuoi?

Perché, in genere, diamo troppa importanza ai giudizi altrui. 8-)

Qui ad esempio. Mi risulterebbe strano e imbarazzante parlare anche solo in questo post di un mio di un mio feticismo, anche se alla fine non vi conosco. Voi, ci riuscireste?

Io sono arrivato ad accettare pienamente la mia sessualità (con molto tempo ed impegno), per cui non me ne vergogno più.
Non ho quindi problemi a parlarne, con persone di cui mi fido.

Sono però cauto nel rivelarmi con persone sconosciute, perché so che potrebbe venire usato per danneggiarmi.

Vi vergognate dei vostri desideri più intimi?

Un tempo sì, da molti anni non più.

Giudichereste quelli degli altri?

Giudico solo chi fa intenzionalmente del male agli altri.
Per il resto... per me possono fare tutto quello che gli passa per la mente (anche se a me personalmente non piace).

C'è qualcosa di cui non tollerereste neppure l'idea che a qualcuno possa piacere e provereste schifo per quella persona solo per questo?

Poiché mi interesso di questi argomenti da diversi decenni, ho sentito cose che voi umani... ;)
Ed anche se a volte mi stupisco ancora, ho imparato ad accettare tutto quanto - col limite espresso sopra.

Perché tanto la normalità non esiste :D
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Messaggioda MyNameIS_Marco » 27/05/2022, 12:49



Io mi sforzo eh ma non riesco a trovare nulla di male nell’esser feticisti, io credo che quando si è adulti e consenzienti il problema non esiste …
È normale avere diverse, non è facile trovare persone sulla stessa lunghezza d’onda …ma i problemi maggiori li hanno chi giudica gli altri …
Io stesso ho il feticismo dell’esser dominato ancor meglio se da una donna più grande …oppure vedere due donne una dominante ed una sottomessa con me legato ad una sedia ed impossibilitato a muovermi …
Non me ne vergogno affatto … perché dovrei, semplice te se qualcuno trova assurde queste mie fantasie …pazienza …
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Messaggioda Eliminato » 27/05/2022, 15:11



Non vedo nemmeno io il problema: il feticismo è un gusto e, se vissuto tra persone adulte e consenzienti, non porta alcun disagio. Anzi, potrebbe fornire pure qualcosa in più nell'ambito intimo, con conseguenze positive pure sul rapporto generale tra persone coinvolte. Non lasciate che qualcuno possa imporvi cambiamenti nella vostra reale essenza: non vergognatevene. Se anche qualcuno dovesse dirmi "non ti deve piacere la pera ma solo la mela", a me la pera continuerà a piacere. Stesso discorso dicasi per l'orientamento sessuale.
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Messaggioda Navigator63 » 27/05/2022, 21:21



MyNameIS_Marco ha scritto:Ima i problemi maggiori li hanno chi giudica gli altri …

Hai colto nel segno 8-)

Le persone sane di mente sono occupate a godersi la propria vita, non perdono tempo ad immischiarsi in quelle altrui. :rolleyes:

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(Henry Louis Mencken)
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