Martedì ho tentato il suicidio, finendo in ospedale.
Adesso sono strettamente controllata e non potrò utilizzare il cellulare, finché il magistrato non avrà deciso che fare del mio caso.
Il mio ragazzo, forse dovrei dire ex... Non ne sapeva nulla. Nonostante mi fossi ubriacata e fossi fuori di me, non gli ho scritto nulla. Le ultime parole che ha sentito da me, erano un incoraggiamento per la palestra...
Dopo che ha saputo il motivo della mia sparizione (ha contattato mia sorella perché non aveva mie notizie e non riusciva a rintracciarmi), è diventato strano...
A fatica, una volta riavuto almeno il portatile, gli ho scritto su telegram, per dirgli che mi dispiaceva, per manifestargli la mia paura di aver rovinato tutto, per ricordargli quanto ci tenessi... Lui visualizzava sempre subito, ma non rispondeva mai.
La paura dell'abbandono si faceva strada dentro di me, prepotente e dirompente...
Poi, stamattina, scopro che mi ha bloccata ovunque, senza una spiegazione, senza un perché...
Ho provato a chiamarlo, ma lui attaccava prontamente. Gli ho lasciato mille messaggi, per esprimergli il mio rammarico e la mia incredulità...
Lui sapeva dei miei problemi, sapeva dei miei pensieri, sapeva che avevo già tentato il suicidio, eppure diceva che gli andavo bene così, diceva di amarmi, diceva che meritavo di essere felice e che lui avrebbe fatto di tutto per questo. Aveva promesso che non se ne sarebbe andato, che saremmo stati noi due insieme, contro tutti e contro tutto, per sempre; che la nostra storia sarebbe stata grandiosa... E poi tutto è sfumato, così, in un battito di ciglia.
Io non riesco a farmene una ragione. Non ci riesco. Non capisco come una persona possa svegliarsi una mattina e decidere di cancellarti dalla sua vita in questo modo, dopo quello che c'è stato e soprattutto, in un momento simile...
Io ci tenevo davvero, io lo amavo... Mi ero ripromessa di far funzionare le cose stavolta, di non fare casini... Ma anche stavolta ho distrutto tutto e mi sento una merda.
Vorrei non aver fallito.