Quanto conta l'aspetto fisico?

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Quanto conta l'aspetto fisico?

Messaggioda kathellyna » 04/09/2020, 16:34



oggi sto particolarmente male per diversi motivi quindi vomito qui due o tre crudezze:

l'aspetto fisico non ha importanza solo per quanto riguarda gli argomenti di cui tratta questa sezione del forum, cioè amore, sesso e dinamiche di coppia.

è bene ricordare infatti che gran parte della gente accetta e condivide l'idea per cui le persone brutte debbano evitare non solo i lavori per cui l'aspetto fisico è importante per davvero tipo modello o attore, ma anche tutti quelli che prevedono di stare a contatto con il pubblico, quindi cameriere, commesso, cassiera, segretaria ecc. e limitarsi a svolgere i lavori di ufficio perché "così non li vede nessuno".
ovviamente pure per questi lavori, se possibile, molto spesso si preferisce assumere un belloccio anziché un brutto. poiché l'interazione delle ossa craniofacciali con lo spazio circostante non influisce in alcun modo sulla capacità di servire al bar o al ristorante e nemmeno su quella di passare i prodotti alla cassa, risulta evidente che le ragioni di questa preferenza siano da ricercare in ciò che spesso viene chiaramente ammesso: "se vado a cena fuori o in negozio e a servirmi c'è un cesso mi passa la fame/la voglia di comprare". a chi non trova nulla di strano in questa frase chiedo di pensare a cosa accadrebbe se al posto di "cesso" ci fosse "straniero", "donna", "transessuale" "disabile" ecc.

la "discriminazione" [forse è una parola forte, ma alla fine questo è] verso i brutti inizia dall'infanzia e prosegue per tutta la vita. i bambini non sono angeli innocenti che successivamente vengono rovinati dalla terribile società degli adulti; sono stata una bimba brutta ed era chiaro come il sole che gli altri bambini scappassero [anche letteralmente] da me preferendo trascorrere il tempo con le persone più carine.
in un mondo in cui la bruttezza viene schifata pure da chi cagа ancora nel pannolino e di "condizionamenti sociali" ne sa poco e nulla, è chiaro che "body positive" e robe simili non siano altro che una moda del momento che funziona solo in certe parti dei social. se la ragazza armena che si vede ovunque in questi giorni non fosse una modella di gucci ma la vicina di casa che fa confusione la mattina presto o la collega antipatica, quasi tutti quelli che ora dicono che è "bellissima a modo suo" non esiterebbero un attimo a descriverla come cesso, befana, inguardabile. la gente è SCHIFATA dalla bruttezza fin dalla nascita e gli imbarazzanti eufemismi come "bellezza non convenzionale", "bellezza da scoprire" fanno ridere i polli, sono chiaramente falsi e perfettamente INUTILI.

non so se esiste un istinto naturale di disgusto verso la bruttezza nella specie umana ma non mi stupirebbe affatto, anzi mi auguro che vengano svolti al più presto studi scientifici per dimostrarne l'esistenza, per poter mettere la parola fine una volta per tutte a frasi fatte quali "conta il carattere", "è dentro che devi cambiare", "se tutti ti rifiutano è colpa del modo in cui ti comporti". e anche se questo "carattere" contasse qualcosina, che qualità sociali potrà mai sviluppare qualcuno che è stato schifato da sempre perché la natura gli ha dato un corpo poco attraente? tra chi vedeva gli altri bimbi scappare poiché brutto e veniva lasciato da solo e chi invece già da quando non sapeva neppure cosa ci fosse nelle proprie mutande aveva un sacco di altra gente attorno poiché belloccio, chi dei due ha più probabilità di diventare socievole, allegro, solare e a suo agio in mezzo agli altri? e chi invece di ritrovarsi timido, chiuso, incapace di stare al mondo?

"si tu parli di bambini, ma poi si cresce". giusto. più che giusto. si cresce e ci si rende conto che scappare alla vista di una persona brutta non è più socialmente accettabile, quindi ci si limita ad evitarla. chi è brutto sa che molto spesso ha solo due possibilità: o viene rifiutato pure in amicizia perché chi ha problemi di aspetto fisico viene automaticamente percepito come "sfigato" e quasi nessuno ha interesse a conoscerlo, o assume il ruolo dell'ombra.
i vostri amici escono insieme e vi invitano solo una volta ogni tanto? siete ombre. la vostra migliore amica bff per sempre è una bellissima ragazza che vi usa per scattare le foto da inserire su instagram e per scaricare a voi i bruttoni che ci provano con lei? siete ombre. i bellocci approcciano voi ma solo per chiedervi il contatto della suddetta amica? siete ombre. nelle foto la differenza estetica con i vostri amici è tale che sembrate di due specie diverse e vi chiedete come possano accettare di passare il tempo con voi? siete ombre. la vostra amichetta vi usa per lamentarsi dei problemi col fidanzato stronzо e per farsi fare dei favori e non vi considera anche se siete sempre gentili e disponibili? siete ombre. nella vostra compagnia vi sentite fuori luogo e il vostro ruolo è quello di ridere alle battute del socialone egocentrico che si mette in mostra? siete ombre. il socialone fa battute su di voi e non potete offendervi né replicare perché è già tanto se vi hanno accettati? siete ombre. vi è stato proposto di andare alla festa giusto perché così ci saranno più invitati ma quando vi recate lì rimanete tutto il tempo in disparte? siete ombre. continuate ad uscire con quei due o tre amici con cui avete poco e nulla in comune ma che conoscete dai tempi della scuola perché l'insegnante li ha pregati di farvi uscire con loro in quanto gli facevate pena e adesso continuate per abitudine e per sentirvi un po' meno falliti socialmente? siete solo e soltanto ombre.

e ancora, maggiore è la differenza estetica tra voi e qualcun altro, più sarete percepiti "diversi" e schifati. se avete la sensazione che le persone più belle vi trattino meglio dei vostri [nostri] simili, è perché i vostri simili ricorrono all'acidità per evitare che possiate anche solo pensare di provarci o per non sembrare ancora più "sfigati" con un altro sfigato appresso, i bellocci si ritengono così irraggiungibili per voi che questa possibilità non la prendono nemmeno in considerazione. non dovete mai per nessun motivo provare a fare amicizia con una persona bella del sesso che vi interessa nella speranza che poi nasca dell'altro, neanche se la persona in questione è gentile con voi e non vi evita come tutti gli altri, perché la sua gentilezza non è dovuta al suo interesse nei vostri confronti ma a uno di questi tre motivi: 1) pietà/compassione; 2) consapevolezza del vostro interesse e desiderio di sfruttarvi per i suoi comodi; 3) differenza estetica tale da farle dimenticare che siete della stessa specie, un tipo di gentilezza molto vicina a quella che si riserva agli animali e ai bambini. se anche portate a questa persona un mazzo di rose rosse e un anello di oro e diamanti, la reazione sarà più simile a quella della maestra che riceve un disegno con un cuore da parte di un bambino che a quella da voi sperata.

la bellezza è oggettiva ed è misurabile in una scala da 1 a 10. la soggettività esiste solo per persone di livello estetico simile, preferire megan fox ad adriana lima o jordan barrett a david gandy non vuol dire niente. nessuno o quasi preferisce una bruttona all'attrice e alla modella citate sopra e chi va con la bruttona probabilmente è disposto a darla in pasto ai maiali per poter avere in cambio un sorriso da parte della modella o dell'attrice. chi è stato destinato dalla natura al livello più basso della scala, se salva qualcuno da morte certa si troverà successivamente denunciato per molestie; chi invece supera tutti gli altri in bellezza può anche mettersi a fare il serial killer e avrà la fila di persone fuori casa che attendono impazientemente di essere uccise da lui pur di farsi toccare da una tale meraviglia, tipo i cattivoni dei film o dei cartoni.

l'attrice di cui siete innamorati o l' "influencer" modella che vi dice che siete belle così come siete, se potesse decidere di mandare noi e tutti gli altri brutti a lavorare nel sottosuolo per non doverli più vedere lo farebbe senza la minima esitazione. la nostra vita non è mai iniziata.
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kathellyna
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Messaggioda Friedrich II » 04/09/2020, 17:29



Dico la mia in poche parole. È senza dubbio vero che la bellezza facilita nelle relazioni sociali, non solo in quelle amorose, ma anche in quelle d'amicizia. Bisogna però vedere il rovescio della medaglia, ovvero che diverse persone cercano dei partner che in quella presunta scala oggettiva della bellezza si collocano ad un livello basso. Potrei fare diversi esempi suffragati da persone che ho conosciuto realmente: ci sono donne che preferiscono gli uomini pelati; ci sono ragazzi gay che preferiscono uomini avanti con l'età oppure grassi; ci sono uomini che subiscono il "fascino della bruttezza" nelle donne; ecc. ecc. Certo, questi esempi sono una minoranza rispetto alla totalità; ma 1) ciò non impedisce la loro ricerca da parte di chi si ritiene non attraente, anzi dovrebbe incentivarla; 2) tutto questo riguarda solo l'ambito delle relazioni sociali e certi lavori, mentre in tutti gli altri ambiti della vita la bruttezza non costituisce certo un handicap. Ovviamente le relazioni sociali sono un aspetto fondamentale per la vita di molte persone; ma, come detto, la bruttezza non le preclude. La personalità può essere un handicap molto più grave; e a volte - come nel mio caso - è una vera e propria patologia ad impedire i rapporti sociali, che con l'aspetto fisico c'entra poco o nulla e che non può essere curata con la chirurgia estetica.
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Messaggioda Purtroppoqui » 04/09/2020, 21:14



kathellyna ha scritto:oggi sto particolarmente male per diversi motivi quindi vomito qui due o tre crudezze


A volte ho davvero paura a leggere quello che scrivi davvero ahahah cioè alla fine dici sempre cose vere ma con una durezza spaventosa


kathellyna ha scritto:non so se esiste un istinto naturale di disgusto verso la bruttezza nella specie umana ma non mi stupirebbe affatto, anzi mi auguro che vengano svolti al più presto studi scientifici per dimostrarne l'esistenza, per poter mettere la parola fine una volta per tutte a frasi fatte quali "conta il carattere", "è dentro che devi cambiare", "se tutti ti rifiutano è colpa del modo in cui ti comporti". e anche se questo "carattere" contasse qualcosina, che qualità sociali potrà mai sviluppare qualcuno che è stato schifato da sempre perché la natura gli ha dato un corpo poco attraente?


Mi chiedo se abbiamo intorno persone che vivono nella nostra stessa situazione e magari non ci accorgiamo neanche. Possibile che si capiti sempre in mezzo solo a persone belle? :imbarazzo:
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Messaggioda Purtroppoqui » 04/09/2020, 21:20



Friedrich II ha scritto:Ovviamente le relazioni sociali sono un aspetto fondamentale per la vita di molte persone; ma, come detto, la bruttezza non le preclude. La personalità può essere un handicap molto più grave; e a volte - come nel mio caso - è una vera e propria patologia ad impedire i rapporti sociali, che con l'aspetto fisico c'entra poco o nulla e che non può essere curata con la chirurgia estetica.


Ma non è forse come cresciamo e come veniamo trattati che incidono sulla personalità? Ognuno nasce con un carattere predisposto in modo diverso ma alla fine si cresce in base alle relazioni dell'infanzia e sopratutto dell'adolescenza. Quindi per me l'aspetto fisico indirettamente influisce molto anche sulla personalità. Ci sono sempre le eccezioni per fortuna ma se penso a una persona che viene sempre esclusa dagli altri fin da piccola non vedo come possa crescere allegra, solare e simpatica verso gli altri
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Messaggioda kathellyna » 07/09/2020, 18:42



Purtroppoqui ha scritto:
kathellyna ha scritto:oggi sto particolarmente male per diversi motivi quindi vomito qui due o tre crudezze


A volte ho davvero paura a leggere quello che scrivi davvero ahahah cioè alla fine dici sempre cose vere ma con una durezza spaventosa


kathellyna ha scritto:non so se esiste un istinto naturale di disgusto verso la bruttezza nella specie umana ma non mi stupirebbe affatto, anzi mi auguro che vengano svolti al più presto studi scientifici per dimostrarne l'esistenza, per poter mettere la parola fine una volta per tutte a frasi fatte quali "conta il carattere", "è dentro che devi cambiare", "se tutti ti rifiutano è colpa del modo in cui ti comporti". e anche se questo "carattere" contasse qualcosina, che qualità sociali potrà mai sviluppare qualcuno che è stato schifato da sempre perché la natura gli ha dato un corpo poco attraente?


Mi chiedo se abbiamo intorno persone che vivono nella nostra stessa situazione e magari non ci accorgiamo neanche. Possibile che si capiti sempre in mezzo solo a persone belle? :imbarazzo:

è che più brutte di me ce ne sono assai poche.
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Messaggioda Navigator63 » 07/09/2020, 19:37



kathellyna ha scritto:non so se esiste un istinto naturale di disgusto verso la bruttezza nella specie umana ma non mi stupirebbe affatto, anzi mi auguro che vengano svolti al più presto studi scientifici per dimostrarne l'esistenza

Certo che quell'istinto esiste, e la scienza spiega anche il perché (ma se ne parla poco perché non è "PC", ed alla gente comune non piacciono i discorsi scomodi...).

In pratica, siamo istintivamente attratti dalla bellezza - e respinti dalla bruttezza - perché l'aspetto estetico funziona come indicatore di salute e possibilità di generare figli sani. E' una funzione evolutiva che ci induce a scegliere i partner con cui meglio possiamo riprodurci.
Esatto: tutto l'ambaradàn dell'attrazione, della passione, dell'infatuazione - ed anche di buona parte dell'amore - è collegato all'istinto di riproduzione :D (che vale anche quando non abbiamo alcuna intenzione di riprodurci).
Se ci fate caso, tutti i tratti che troviamo attraenti corrispondono a segni di salute (capelli folti, pelle sana) e/o buoni geni (altezza, struttura fisica) e/o buone capacità riproduttive (forma a clessidra nella donna).

Viceversa, l'evoluzione ci ha anche insegnato a vedere la bruttezza come segno non solo di "partner poco adatto alla riproduzione", ma anche di scarsa salute.
Quindi la evitiamo non solo perché esteticamente spiacevole, ma per istinto di conservazione: in natura un animale "brutto" indica un animale ammalato, quindi pericoloso (poi per noi umani civilizzati non è più così, ma i nostri istinti si basano su milioni di anni di evoluzione).

Quindi, la discriminazione di cui ti senti vittima è - come hai notato - innata ed istintiva, e la cultura non può farci molto. La democrazione e l'uguaglianza sono costrutti culturali, non naturali; ideali elevati, ma non sempre connessi alla realtà pratica.

Però voglio anche dire che la "condanna della bruttezza" non è sempre e comunque valida. Ci sono persone e situazioni dove la bruttezza perde di importanza. Cito due esempi:
- Molti anni fa conobbi la figlia di amici di famiglia, Antonella. Benché io non sia mai stato un fanatico dell'estetica, appena vidi Antonella rimasi colpito dalla sua bruttezza; aveva un viso davvero sgraziato. Ovviamente non lo espressi, e parlammo normalmente. Dopo un po', rimasi talmente colpito dall'energia e dal bel carattere di questa persona, che la vidi in modo diverso: la sua bruttezza passò in secondo piano, e lei diventò ai miei occhi una ragazza interessante e piacevole, ed anche desiderabile.
- Quando andai a vedere il film "E.T. l'extraterrestre", alla comparsa di ET rimasi impressionato dalla sua bruttezza. Ma dopo una ventina di minuiti, la sua personalità e le sue vicende mi colpirono talmente che non lo vedevo più come brutto, ma rimasi - come molti - affezionato e coinvolto ad ET. Avevo iniziato a vederlo "con gli occhi del cuore" (per usare un'espressione retorica).

Viceversa, quando incontro persone di bell'aspetto ma che poi manifestano un carattere odioso (meschine, aride, manipolatrici, crudeli), non ne sono più attratto e non le vedo più belle. E' come se avessi una vista "a raggi X" e vedo oltre la maschera, la loro "bruttezza interiore".

Ora, sono il primo a dire che è raro incontrare persone con questa sensibilità, ed esperienze simiili, però esistono.
E non lo dico per farmi vanto, ma per ricordare che, per ogni cento stupidi che fanno battute idiote sui social, c'è una persona intelligente e sensibile che sa vederti con occhi diversi. Non è facile incontrarli, ma è possibile.

Il problema è se qualcuno fisicamente brutto, condizionato dalla discriminazione estetica che ha patito, è diventato anche "brutto dentro", cioè negativo, lamentoso, pieno di odio e disprezzo.
In questo caso non c'è redenzione, perché non gli rimane più alcuna dote che possa attrarre.
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Messaggioda Purtroppoqui » 07/09/2020, 21:12



Navigator63 ha scritto:Il problema è se qualcuno fisicamente brutto, condizionato dalla discriminazione estetica che ha patito, è diventato anche "brutto dentro", cioè negativo, lamentoso, pieno di odio e disprezzo.
In questo caso non c'è redenzione, perché non gli rimane più alcuna dote che possa attrarre.


Ecco quello che spesso la gente non vuole o fa fatica a capire, e invece secondo me è una delle parti più importanti di quello che succede durante l'adolescenza. Io non odio o disprezzo nessuno, nè mi lamento perchè bisogna sempre mettersi nei panni degli altri e se fossi stato più attraente sarei stato come tutti gli altri anche di carattere. Ma la negatività e il disagio che crescendo si prova a stare intorno agli altri è una cosa che nessuno può togliere perchè non ti senti adatto per questa società. Poi ognuno reagisce a modo suo in base a tante circostanze della propria vita.
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Messaggioda Navigator63 » 07/09/2020, 22:47



Purtroppoqui ha scritto:Ma la negatività e il disagio che crescendo si prova a stare intorno agli altri è una cosa che nessuno può togliere perchè non ti senti adatto per questa società. Poi ognuno reagisce a modo suo in base a tante circostanze della propria vita.

Ma vedi, il disagio non determina la reazione. Come dici anche tu, "poi ognuno reagisce a modo suo": non è scontato.

Alcuni vivono la sofferenza come uno stimolo, e la usano per migliorarsi; altri la prendono con vittimismo, e finiscono con l'avercela col mondo.

Anch'io mi sono sentito rifiutato da tante donne perché non abbastanza bello o affascinante o mascolino.
Ma invece di sprofondare nell'amarezza e nel compiangermi, ho cercato di sviluppare in me le qualità che altre donne avrebbero potuto apprezzare (cosa che è poi successa).

La vita è dura ed essere amati non è un diritto. Una volta che l'hai capito, puoi buttarti giù, o decidere di trarre il meglio che puoi dalla situazione.
Non decidi tu le carte che la vita ti assegna; però decidi tu come giocartele.

Io rispetto chi si abbatte e non ce la fa (anch'io ho avuto a che fare con la depressione)... però incoraggio almeno a provarci.

Ho giusto rivisto stasera un esempio eclatante: Susan Boyle stupisce a 'Britains Got Talent' (video; il canto inizia a 1:15 min.).
Per chi non l'avesse mai visto: questa tizia si presenta a un talent show e dice che vorrebbe cantare professionalmente.
Poiché è brutta e sembra una casalinga sfigata, giudici e pubblico non la prendono sul serio e ridono.
Poi lei comincia a cantare e tutto cambia: i giudici si entusiasmano, il pubblico la acclama. Susan è poi divenata famosa ed ha inciso alcuni dischi.

E' una dimostrazione che la bellezza non è tutto. E se hai altre grandi qualità - e te le sai giocare bene - hai comunque delle chance.
L'unica persona senza speranza, è la persona senza qualità.
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Messaggioda Semir88 » 08/09/2020, 10:28



Purtroppo oggi giorno l'aspetto fisico conta molto, in diversi ambiti, anche in quello relazionale. Inutile negarlo.
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Messaggioda Navigator63 » 08/09/2020, 23:59



Semir88 ha scritto:Purtroppo oggi giorno l'aspetto fisico conta molto, in diversi ambiti, anche in quello relazionale. Inutile negarlo.

Infatti qui nessuno lo sta negando (io no di sicuro).
Però è importante rendersi conto che "la bellezza non è tutto", e se ti manca quella puoi investire su altre tue qualità attraenti.

Perché spesso il discorso che fai tu viene usato come alibi: "Non sono bello/a, quindi è tutto inutile: posso solo piangermi addosso e dare la colpa al mondo".
Questa è una scusa comoda che serve a fare la vittima, ma è falsa. Infatti vediamo in giro tante persone non belle, ma che comunque - per altre loro virtù - hanno comunque conquistato le loro soddisfazioni.

Voglio dire, persino Stephen Hawking (deforme, paralizzato e su sedia a rotelle) è riuscito a sposarsi! :D

Quanto al dire "oggi giorno", è falso pure quello: la bellezza è sempre stata molto importante, perché ha un valore evolutivo - quindi innato ed eterno.
Già più di 2000 anni fa, nell'antica Grecia, si esaltava la bellezza (le statue, il mito di Elena, la pederastia...). Ecchecavolo, un minimo di istruzione! ;)
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