Adrien ha scritto:Sì, ma anche lì viene fuori tutto e il contrario di tutto:
A review paper, surveying 67 other studies, reported rates of extrapair paternity, in different societies, ranging from 0.4% to over 50%.
A me pare che stai usando la statistica in senso contrario al suo scopo, ovvero per "offuscare" la verità (magari con un forte bias sulla selezione delle fonti)...
Certo a volte emergono dati contrastanti, ma se uno vuole capire, può trovare dei criteri che spiegano - almeno in parte - le discrepanze:
- In società diverse si tradisce più o meno (ovvio che Svezia e Afghanistan non abbiano lo stesso livello...!)
- In Paesi diversi le analisi del DNA possono essere diffuse o assenti
- Dove non ci sono analisi oggettive (DNA), la sincerità delle dichiarazioni può essere alta o bassa
- I dati estremi sono anomalie, o c'è una scala progressiva? (se la maggior parte degli studi si pone nel range 5-10%, gli estremi di 0,4 e 50 non sono significativi)
Credo che con dati del genere ognuno possa trovare conferma ai propri preconcetti preferiti.
Credo che scegliendo solo i dati che aderiscono al nostro preconcetto, possiamo supportare qualsiasi tesi
Però i fatti spesso sono sotto i nostri occhi.
Quando parlo di monogamia che difficilmente funziona, mi vedo circondato da persone che la patiscono, che si lamentano dei tradimenti, o i cui matrimoni sono falliti. Non mi sembra proprio che questi siano preconcetti, ma fatti comuni nella nostra società.