Uscire dalla depressione post-divorzio

Buonasera a tutti,
la mia storia si potrebbe definire patetica.
La mia ex-moglie mi ha abbandonato a maggio e ad agosto abbiamo divorziato (divorzio diretto, ci siamo sposati all'estero).
Dal giorno dell'abbandono praticamente una parte di me è morta per sempre. Amavo molto mia moglie, la vedevo come la donna che ho sempre sognato, dolce, intelligente e sensibile, la madre ideale per i miei futuri figli.
Mi sento molto in colpa, ho distrutto il matrimonio come un cretino, preso dalla mia negatività e dallo stress del superlavoro. Avrei dovuto dedicare più tempo a mia moglie per aiutarla ad ambientarsi in Italia. Mi sento un uomo veramente orrendo.
Il peggio sono poi tutti quelli, genitori e parenti compresi, che cercano di dirmi che sono stato "fortunato", che il mondo è pieno di donne e boiate di questo tipo. E' come se ridicolizzassero il mio dolore.
Ho provato a chiedere aiuto ad uno psicoterapeuta ma vedo il vuoto anche lì.
Ad aggravare il tutto vanno ad aggiungersi tre tentativi di costruire un rapporto nuovo, tutti falliti miseramente appena prima di cominciare.
Il fatto è che amo ancora la mia ex-moglie, mi manca da morire e non riesco ad uscire da questo tunnel.
Ho perso l'interesse per ogni cosa, il tutto amplificato dal fatto che nella provincia squallida in cui vivo è difficile conoscere gente nuova e tutti gli amici sono sposati o conviventi.
Sento come se la situazione peggiori giorno dopo giorno e molte volte ormai ho il desiderio di farla finita, non vedendo altra via d'uscita.
Mi sento come un uomo disgustoso dentro e fuori.
Spero di non avervi annoiato troppo.
Ciao.
la mia storia si potrebbe definire patetica.
La mia ex-moglie mi ha abbandonato a maggio e ad agosto abbiamo divorziato (divorzio diretto, ci siamo sposati all'estero).
Dal giorno dell'abbandono praticamente una parte di me è morta per sempre. Amavo molto mia moglie, la vedevo come la donna che ho sempre sognato, dolce, intelligente e sensibile, la madre ideale per i miei futuri figli.
Mi sento molto in colpa, ho distrutto il matrimonio come un cretino, preso dalla mia negatività e dallo stress del superlavoro. Avrei dovuto dedicare più tempo a mia moglie per aiutarla ad ambientarsi in Italia. Mi sento un uomo veramente orrendo.
Il peggio sono poi tutti quelli, genitori e parenti compresi, che cercano di dirmi che sono stato "fortunato", che il mondo è pieno di donne e boiate di questo tipo. E' come se ridicolizzassero il mio dolore.
Ho provato a chiedere aiuto ad uno psicoterapeuta ma vedo il vuoto anche lì.
Ad aggravare il tutto vanno ad aggiungersi tre tentativi di costruire un rapporto nuovo, tutti falliti miseramente appena prima di cominciare.
Il fatto è che amo ancora la mia ex-moglie, mi manca da morire e non riesco ad uscire da questo tunnel.
Ho perso l'interesse per ogni cosa, il tutto amplificato dal fatto che nella provincia squallida in cui vivo è difficile conoscere gente nuova e tutti gli amici sono sposati o conviventi.
Sento come se la situazione peggiori giorno dopo giorno e molte volte ormai ho il desiderio di farla finita, non vedendo altra via d'uscita.
Mi sento come un uomo disgustoso dentro e fuori.
Spero di non avervi annoiato troppo.
Ciao.