Sting ha scritto:Blue Sunset, la cosa più importante in assoluto è amare, soltanto dopo subentra il rispetto.
In realtà Sting è esattamente il contrario. In non sono costretta ad amare tutti (e ci mancherebbe), ho invece l''OBBLIGO a trattare tutti con rispetto in quanto essere umani. Rispettare gli altri non significa però anteporre il bene degli altri al nostro. Deve esserci equilibrio. La libertà degli altri finisce dove inizia la mia e viceversa e il mondo va male perché nessuno riesce a trovare un equilibrio tra queste due cose.
Inoltre se tu ami veramente una persona, non la lasci, altrimenti la tua è una finta di convenienza o comunque non vero amore.
Infatti se si lascia una persona è perché l'amore non c'è più, ma NON SIGNIFICA CHE NON CI SIA MAI STATO. Ci sono persone che si innamorano ma dopo 5, 10, 30 anni scoprono che l'amore è svanita. Succede. E non c'è nulla di malvagio o contorto in ciò. L'importante è che le persone siano consapevoli di quello che provano in ogni momento. Non è giusto stare insieme a qualcuno se non la ami così come non puoi il giorno prima dire "TI amo" e il giorno dopo "mi hai stufato, ciao", perché l'amore così come nasce piano piano, gradualmente finisce (ma gradualmente, non da un giorno all'altro). L'importante è sempre come si gestiscono le cose, con che maturità. Come dicevo prima, avere rispetto sempre e comunque, anche quando si smette di amare. Questo è un dato di fatto.
Poi se tu hai una tua concezione di amore sempre verde, ovvero che secondo te nel momento in cui ti innamori sicuramente amerai quella persona per tutta la vita e non la lascerai mai, puoi pensarlo Sting. Ognuno di noi vive l'amore in modo diverso. L'importante è essere onesti ed essere consapevoli del fatto che è una nostra visione, e che esistono anche altri modi di vivere un sentimento. Poi è questione anche di fortuna: qualcuno trova la persona giusta e la vuole amare per tutta la vita, ma per l'altra persona l'amore può finire perché si rende conto che tu per lei non sei l'anima gemella.
Si può giudicare i sentimenti? No. Nessuno se li sceglie. Si può discutere su come gestirli? Assolutamente sì. Soprattutto se vanno a ledere te stesso o gli altri.
Perciò ti auguro di vivere un amore da te veramente gradito per poi essere lasciata e vedere cosa si prova. Non perché voglio vedere il tuo male ma perché è sempre facile parlare quando una cosa non ti riguarda. Poi dopo se ti capita allora ti lamenti, a quel punto non ne hai il diritto. Perciò parlo di cattiveria e strafottenza, perché la gente è fatta così.
Intanto, Sting, mi hai fatto sorridere.... perché tu non mi puoi augurare proprio niente. Per vari motivi:
1) Non ne hai il diritto. Ma è quasi buffo che tu sia convinto di avere questo diritto, di augurare il male a qualcuno. Ma, e questo è un dato di fatto, non ce l'hai. Non hai questo potere sulle persone, tanto meno su di me.
2) Ho vissuto "un amore da me veramente gradito" e sono stata lasciata, e nel parlare ad Einstein ho tenuto presente di questa cosa, ovvero della mia esperienza, di come mi sono sentita e di come se sono uscita.
3) Non ho fatto o detto nulla di male, perché il mio intento era far vedere un altro punto di vista ad Einstein, come fanno anche altre persone. E l'unico che può dirmi in faccia se ho detto qualcosa di sbagliato o che può far soffrire è Einstein, e non qualcun altro, perché è alla sua esperienza che stavo parlando. Il mio intento è dare la mia opinione per aiutare, non attaccare. Se poi il mio scopo non lo raggiungo può dirmelo solo il diretto interessato, non qualcun altro.
So solo che le mie parole ti hanno colpito e fatta sentire male
La mia non è stata una reazione emotiva, ma razionale. Parlando di categorie hai esposto una realtà parziale, hai detto una cosa inesatta e poco obiettiva, e io mi sono sentita in dovere di correggerti.
Semmai sei tu che hai reagito in maniera fin troppo emotiva e ti ho fatto star male. Infatti non mi hai chiesto "BlueSunset, ma tu hai mai provato una sofferenza simile?", hai dato per scontato non fosse così. E mi hai augurato di soffrire, reazione palesemente di pancia, che indica che non hai minimamente riflettuto sulle mie parole.
Perciò ti invito a farti un esame di coscienza, perché è per il tuo bene.
Non ce n'è bisogno, perché so benissimo quando sbaglio e quando no. E dovessi dire qualcosa di sbagliato, ripeto, ne parlo con il diretto interessato per arrivare ad una maggiore comprensione e a un dialogo il più chiaro possibile. Spero accada anche con te. Mi dispiace che stai male, Sting.