ho perso da solo chi amavo per colpa delle emozioni, dovevo seguire l'istinto

Estate 2019: io 21 anni lei 34. ci conosciamo al lavoro e nasce tra noi qualcosa. lei voleva "giocare" all'inizio, ma stando con me capì che ero pieno di qualità. lei si sentii importante come non capitava da tempo. non era amore, ma forte infatuazione. io partì all'estero. In quei mesi mi disse in una lettera "tu mi accetti come sono, non mi è mai capitato, spesso le persone volevano cambiarmi", "per come mi tratti sei la persona che io MERITO", "sei unico, raro, di quelli difficili da trovare, sei un'anima limpida e buona", "spero di non innamorarci per la differenza d'età, è un mio limite". dopo 3 mesi per lei finì. a fine ottobre mi invitò a casa, mostrai dei miei "difetti" e dopo una settimana (il 2 novembre) si trovò un altro, per lei eravamo "fidanzatini", ero io che ero preso e la consideravo la mia fidanzata. mi invitò comunque a casa per fine dicembre. Il 27 novembre non mi invita più perchè capisce che ero ancora preso. Io la continuai a cercare perchè volevo vederla anche senza nulla, lei mi urlò al telefono. I primi di dicembre mi volta le spalle, a febbraio mi disse che fossi opprimente.
Era la mia prima a livello sentimentale, a 21 anni. prima non ho mai avuto nulla.
4 luglio 2020: so che il 6 partirò e la rivedrò. Quella notte del 4 luglio mi accorgo che lei la amo. Partire era la mia occasione. Ma mi sono lasciato prendere dalle emozioni e dall'ansia, lei dopo 3 gg mi dice che tra noi non ci sono uscite, prendendosela per un episodio (vado davanti alla sua porta, lei mi vede da fuori, scrivo "giuro ero lì casualmente" per imbarazzo. Si incazza "fai questo dopo mesi che non ci vediamo?! non sei cresciuto per nulla! la situazione tra noi se tornare lo decido io". Ci rimango male e faccio la figura di chi è rimasto sotto, perdendo autostima. ero innamorato per la prima volta in vita mia, lei mi evitava. Il 20 luglio mi confido con un'amica, le dico "abbiamo avuto una storia, io ho fatto degli errori ma sento che la amo, tra pochi giorni le lo dico". Il giorno dopo questa le lo va a dire "mi ha detto che avete avuto una storia". Lei si infuria, la notte mi chiama e mi parla. io succube e innamorato. "sono qui per lavoro, i fatti miei non si devono sapere. non sei un mio ex, non era una storia, non ho sofferto. tra me e te non tornerà più nulla.". io volli dirglielo, alla fine dopo averla cercata le lo scrissi, lei non mi rispose. era un messaggio con scuse per gli errori sentimentali.
Mi sento di aver perso una persona che mi voleva bene e che io, nonostante la mia confusione, ho provato amore. ma rivederla mi ha fatto star male.
Ma di fatto sento che non ho ascoltato il mio istinto vista l'impulsività e l'ansia nel rivederla.
- sapevo di non andare davanti alla porta, ma l'ho fatto,
- scrissi il messaggio per imbarazzo,
- non le dissi che l'amassi al primo incontro,
- non sapevo se confidarmi ma lei non mi parlava,
- non le dissi "ti amo" al secondo incontro,
- le scrissi il messaggio quando potevo, anche se ormai non volle più parlarmi, aspettare un confronto, anche se non avrebbe cambiato idea.
E niente, mi sono dimostrato a chi provavo amore (la mia "ex" donna, 13 anni più grandi) fragile, ansioso, succube, avevo forti pulsioni, andai in ossessione. Insomma , lei mi disse "non pensavo che le cose dopo un anno andavano così, ti ho voluto bene, a mai più"...
Era la mia prima a livello sentimentale, a 21 anni. prima non ho mai avuto nulla.
4 luglio 2020: so che il 6 partirò e la rivedrò. Quella notte del 4 luglio mi accorgo che lei la amo. Partire era la mia occasione. Ma mi sono lasciato prendere dalle emozioni e dall'ansia, lei dopo 3 gg mi dice che tra noi non ci sono uscite, prendendosela per un episodio (vado davanti alla sua porta, lei mi vede da fuori, scrivo "giuro ero lì casualmente" per imbarazzo. Si incazza "fai questo dopo mesi che non ci vediamo?! non sei cresciuto per nulla! la situazione tra noi se tornare lo decido io". Ci rimango male e faccio la figura di chi è rimasto sotto, perdendo autostima. ero innamorato per la prima volta in vita mia, lei mi evitava. Il 20 luglio mi confido con un'amica, le dico "abbiamo avuto una storia, io ho fatto degli errori ma sento che la amo, tra pochi giorni le lo dico". Il giorno dopo questa le lo va a dire "mi ha detto che avete avuto una storia". Lei si infuria, la notte mi chiama e mi parla. io succube e innamorato. "sono qui per lavoro, i fatti miei non si devono sapere. non sei un mio ex, non era una storia, non ho sofferto. tra me e te non tornerà più nulla.". io volli dirglielo, alla fine dopo averla cercata le lo scrissi, lei non mi rispose. era un messaggio con scuse per gli errori sentimentali.
Mi sento di aver perso una persona che mi voleva bene e che io, nonostante la mia confusione, ho provato amore. ma rivederla mi ha fatto star male.
Ma di fatto sento che non ho ascoltato il mio istinto vista l'impulsività e l'ansia nel rivederla.
- sapevo di non andare davanti alla porta, ma l'ho fatto,
- scrissi il messaggio per imbarazzo,
- non le dissi che l'amassi al primo incontro,
- non sapevo se confidarmi ma lei non mi parlava,
- non le dissi "ti amo" al secondo incontro,
- le scrissi il messaggio quando potevo, anche se ormai non volle più parlarmi, aspettare un confronto, anche se non avrebbe cambiato idea.
E niente, mi sono dimostrato a chi provavo amore (la mia "ex" donna, 13 anni più grandi) fragile, ansioso, succube, avevo forti pulsioni, andai in ossessione. Insomma , lei mi disse "non pensavo che le cose dopo un anno andavano così, ti ho voluto bene, a mai più"...