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Perché non succede mai che vada tutto bene?

MessaggioInviato: 23/01/2021, 0:47
da SVeritas
Mi spiego meglio: perché non c’è mai un periodo della vita dove ogni sfera sia a posto? Quella amicale, quella familiare, quella amorosa e universitaria/lavorativa? In questo periodo, per quanto sia un momento duro nella vita di ognuno di noi perché ci sentiamo inevitabilmente imprigionati, mi sento di dire che ho fatto molti passi avanti, nel senso che sto cercando di smussare gli angoli del mio carattere o della mia personalità che trovo più ostici. Sto cercando di dipendere meno dalle altre persone e di farmi meno aspettative, sono riuscita a migliorare il mio umore, non dico di essere totalmente uscita dalla depressione ma non ho più quelle crisi terribili che avevo prima, dove piangevo continuamente e spesso mi tagliavo. Ho ripreso peso, cerco di tenermi in forma, cerco di vedere le mie amiche più che posso e con la mia famiglia è tutto a posto. Con l’università ho avuto un blocco ma ora sono riuscita a rimettermi in carreggiata, eppure... ho ricevuto l’ennesimo ‘’palo’’ in amore, e questo mi ha ferita. So che non è tutto lì, so che si può vivere anche senza (per quanto io faccia una gran fatica), ma questo mi ha ricordato che non va mai davvero tutto bene, deve sempre esserci qualcosa che va a sgretolare tutto il resto e che sistematicamente ti impedisce di essere felice, di dire ‘ho davvero tutto ciò che posso desiderare’. Io non l’ho mai o quasi mai pensata questa frase. C’è sempre qualcosa che mi rende triste o infelice. Non voglio lamentarmi, sono una persona molto fortunata, però non sono felice, principalmente perché ho capito, crescendo, che la maggior parte delle persone, ti deluderà. Tante persone sono superficiali, mediocri, insensibili, egoiste. Hanno tutte interessi in comune che io non condivido. Hanno tutte la stessa superficialità di fondo, che le rende anche felici (tanto non riescono ad andare oltre la Mediaset alla televisione, quindi non capiranno mai neanche cosa significa soffrire).
È una fortuna essere persone profonde ed ipersensibili? Oppure è più considerabile come una condanna a sentire tanto e troppo? Io ormai ho fatto pace con me stessa, sono fatta così e non posso ne voglio cambiare, posso avere a che fare con poche persone, ma davvero fidate e compatibili con me, e mi va bene così. Il resto della gente, non la capirò mai. Per il resto, spero di non continuare a venire rifiutata a vita, perché ogni volta, qualcosa dentro di me si disintegra, e ricado nel buco nero dal quale sono uscita a fatica.

Perché non succede mai che vada tutto bene?

MessaggioInviato: 23/01/2021, 10:05
da Penna
Io credo che le cose non vadano mai completamente bene perché tendiamo verso il miglioramento. Risolto un determinato problema, è normale che la mia aspirazione sia quella di affrontare il successivo. Faccio un esempio personale: quest'estate ero afflitto e mi autolesionavo in vari modi perché non sopportavo la paura di rimanere senza lavoro. Ho trovato lavoro, bene. Prossimo passo essenziale: trovare un altro lavoro fuori dalla mia regione, che ho sempre odiato. Questi sono i due obiettivi fondamentali. Poi probabilmente mi preoccuperò di aumentare le mie relazioni sociali, anche se ad ora lo reputo un problema minore. Da ciò che dici hai risolto molte questioni complesse, e su altre ci stai lavorando. Fai in modo che la parte di te che desidera e desidera sia compensata dalla coscienza di aver raggiunto dei traguardi: da come scrivi si vede che stai ascoltando progressivamente anche questa parte, il che è ottimo!

Attenzione per il resto: hai ricevuto un palo in amore, ok, questo aspetto non ti soddisfa ancora nella vita, ma non è detto che non verrà in futuro: pazienza e concentrazione su te stessa e i tuoi gusti. Quando qualcuno ti dà un bel palo, semplicemente non era fatto/a per te, anche se tu potevi credere il contrario. Ma non lasciare che ciò "disintegri" gli altri successi. Un palo è un palo, nient'altro.

Magari lavorerei su questo aspetto delle altre persone, perché vedo che tendi a ritenere che molti deludano per loro natura intrinseca, magari perché superficiali, mediocri ecc...: non è detto. Semplicemente non soddisfano le nostre aspettative (e menomale! E' bello avere delle aspettative che ci permettano di selezionare), ma non è detto che chi è superficiale non soffra. Forse, confrontandoci con persone superficiali, i loro problemi sembreranno ridicoli rispetto a quelli di persone più profonde che aspirano a qualcosa di più "importante", ma non è detto che sia così, ogni persona ha il suo modo di viversi un problema, piccolo o grande che sia.

Sull'ultimo punto: è una fortuna essere profondi e sensibili oppure una condanna? Né l'uno né l'altro. E' come sei, o meglio come sei in questo momento e come tu ti rappresenti. Rinunceresti a un braccio, una gamba, un dito volontariamente? Magari no, e perché dovresti? Allora perché rinunciare a una parte di te dal punto di vista mentale e caratteriale? Non pensare che rinunciandovi soffriresti di meno, semplicemente soffriresti diversamente. Vedo che negli altri apprezzi la profondità e la sensibilità, allora è giusto che tu apprezzi queste caratteristiche anche in te stessa!

Buona giornata :)

Perché non succede mai che vada tutto bene?

MessaggioInviato: 23/01/2021, 10:06
da TheDarkKnight
A me capita ogni tanto di restare solo senza aver comunque raggiunto nulla di quello che poco prima mi mancava eppure non sentire più il peso di quell'assenza che poco prima non riuscivo a sopportare, vorrei poter prolungare tale sensazione e mantenerla il più possibile, avrei finalmente raggiunto la pace dei sensi. Io non credo che si possa vivere come dici anche senza amore, ad esclusione di quello derivato da una classica relazione tra due persone, l'amore scaturisce anche dal contatto con animali, amici, famigliari, natura e quant'altro, probabilmente ti stavi riferendo alla prima tipologia elencata ma se tutti prima o poi decidono di condividere se stessi con qualcuno forse non è un'alternativa proprio così valida come potrebbe sembrare. Io non conosco nessuno che non abbia nel breve o lungo periodo stretto rapporti affettivi di un certo tipo con l'altro sesso, tutti mi hanno da sempre parlato di fidanzati, mariti, mogli o conoscenze intime quindi ne deduco che sarebbe un caso più unico che raro. Se ora in questo momento a me proponessero di diventare asessuale credo che accetterei all'istante, alla fine si tratta solo di un impedimento mentale tanto è vero che quando sono molto attratto da qualcuno finisco per annullarmi e rimodulo le priorità per ottenere solo dell'utilissima sofferenza.

PS. Scusa se quando scrivo per dare un'opinione a qualcuno tendo a mettermi in mezzo, ma fuori di qua sono gli altri a proiettare su di me le loro vite, io anche se ormai vengo sistematicamente ignorato da tempo ovunque mi limito a farlo qui, mentre altri ricevendo tutta la considerazione possibile sia qui che fuori si ritrovano nella fortunata posizione di poter esprimere consigli diretti basati sulla propria esperienza personale.

Perché non succede mai che vada tutto bene?

MessaggioInviato: 23/01/2021, 21:56
da Navigator63
SVeritas ha scritto:Mi spiego meglio: perché non c’è mai un periodo della vita dove ogni sfera sia a posto?

Per due ragioni molto semplici, ma che i più tendono a ignorare o negare:
1. La vita non è fatta per farci contenti o renderci felici
2. Gli esseri umani non sono "progettati" per la felicità

1. Quindi è normale che le cose non vadano mai tutte bene. Perché dovrebbero? Non è nell'ordine naturale delle cose.
Questo è stato anche spiegato da vari grandi pensatori:
- Il filosofo Karl Popper ha scritto un libro chiamato "Tutta la vita è risolvere problemi"
- Budda ha concluso che "La vita è sofferenza" (cioè vivere comporta inevitabilmente della sofferenza).

2. Le priorità del nostro cervello sono due: sopravvivere e riprodurci. Infatti le paure ci dominano, e la felicità ha una priorità bassa per la nostra mente.
Inoltre non siamo mai contenti o del tutto appagati, o lo siamo per breve tempo.

Quello di cui ti lamenti è semplicemente la natura dell'esistenza.
Il problema è che ci aspettiamo che sia diverso, e per questo ci rimaniamo male quando veniamo - inevitabilmente - delusi.
Guardati intorno: NESSUNO è mai sempre felice, o gli va sempre tutto bene. NESSUNO.
Chi lo sembra ha una "vita da Instagram", una facciata artificiosa e mezognera.

La chiave per vivere bene è "accontentarsi", cioè saper godere del buono ("Sono contento") e accettare che a volte le cose vanno male - senza prendersela troppo o prenderla sul personale.

Lo stesso concetto vale nelle relazioni: una relazione può funzionare solo se ci "accontentiamo" del partner, pur con i suoi limiti e difetti (anche se non è una garanzia), perché se vogliamo tutto o la perfezione, la stiamo già distruggendo.
L'idea di trovare la "persona ideale" o il "partner perfetto" sono un autentico "veleno" che inquina moltissime relazioni. Sono una favola che viene usata per venderci qualcosa.

mi sento di dire che ho fatto molti passi avanti

Bene! :)
Celebra questi progressi, sentiti fiera e grata, non darli per scontati.

La vita migliora a piccoli passi. Perciò l'importante è fare passi avanti, invece che restare bloccati.
Raramente avvengono "balzi quantici". E tanti volte si fanno "due passi avanti, ed uno indietro". Perché siamo fallibili.

non dico di essere totalmente uscita dalla depressione ma non ho più quelle crisi terribili che avevo prima

E ti pare poco...!!!

Non è che ti concentri più su quello che manca o che va male... e meno sulle conquiste e gli aspetti positivi della tua vita?
Forse ti aiuterebbe coltivare un senso di gratitudine...?

di dire ‘ho davvero tutto ciò che posso desiderare’.

Quanti conosci che possano dirlo, in tutta onestà, e non solo per un breve periodo? :)

C’è sempre qualcosa che mi rende triste o infelice.

Il maestro sprituale Osho usava questa metafora: "La vita è come il cielo. A volte è sereno, a volte nuvoloso - cambia sempre. Però anche dietro le nubi oscure, è bene ricordare che il sole esiste sempre".
O come dice un vecchio detto: "Anche questo passerà".

Inoltre credo che almeno parte della tua infelicità derivi da uno stato di malessere o conflitto che hai con te stessa - più che da cause esterne.
Man mano che riuscirai a fare pace con te stessa, anche la tua infelicità tenderà a diminuire.

Tante persone sono superficiali, mediocri, insensibili, egoiste.

Vero. Ma altre no.

Parte del diventare adulti, è imparare a riconoscere le persone "luminose", ed a stare lontano da quelle "oscure".

È una fortuna essere persone profonde ed ipersensibili?

IMHO, non è la sensibilità che ti rende infelice, ma la fragilità. C'è una profonda differenza (che molti non colgono).
La sensibilità senza fragilità è un dono ed una forza.

Per il resto, spero di non continuare a venire rifiutata a vita

Il rifiuto ferisce chiunque. E' umano.

E' però addirittura devastante per le persone che mancano di amore per se stesse.
Perché quando perdono l'amore dell'altro, gli sembra che non gli rimanga più nulla.

Quando imparo ad amare me stesso, allora perdere l'amore dell'altro è ancora doloroso, ma meno devastante: perché ho comunque dell'amore con me - che nessuno può togliermi.

Perché non succede mai che vada tutto bene?

MessaggioInviato: 23/01/2021, 23:41
da Penna
Il rifiuto ferisce chiunque. E' umano.

E' però addirittura devastante per le persone che mancano di amore per se stesse.
Perché quando perdono l'amore dell'altro, gli sembra che non gli rimanga più nulla.

Quando imparo ad amare me stesso, allora perdere l'amore dell'altro è ancora doloroso, ma meno devastante: perché ho comunque dell'amore con me - che nessuno può togliermi.


Concordo, ho provato quella sensazione ed è stato un bene, in fondo mi ha permesso di imparare sul campo questo concetto.

Frase che andrebbe incorniciata ed esposta negli edifici pubblici come fanno in Corea del Nord con le foto della dinastia al potere :D