Essere gay mi rende infelice..

LGBT (Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transessuali).
I tanti ritratti dell'Amore: condividiamo gioie e dolori e cerchiamo di imparare dalle nostre esperienze.
Inoltre, se vogliamo saperne di più e cerchiamo delle risposte sul sesso, se abbiamo dubbi o se viviamo male la nostra sessualità, possiamo discuterne in questo forum, che si dedica anche alle proprie tendenze omosessuali etero o transex.

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Messaggioda SVeritas » 07/02/2021, 21:54



C'è stato un periodo, tutto quello relativo alla mia adolescenza, durante il quale fingevo con me stessa di essere eterosessuale e frequentavo dei ragazzi. Ma anni fa ho smesso di farlo, in quanto ero stanca di fingere, stanca di passare del tempo con persone per le quali non provavo assolutamente nulla solo per sentirmi etero, uguale agli altri. I sentimenti non arrivavano mai, ed io speravo invano. Mai provato nulla per i ragazzi, mai stata male per uno di loro. Per questo mi sentivo invincibile, perché quando ci lasciavamo, io non soffrivo mai. Avevo un discreto successo con i ragazzi, perché mai con le ragazze sarebbe dovuto essere diverso? Così ho smesso di fingere, mi sono dichiarata con tutti e ho iniziato ad accettare che amo le donne. Amo tutto di loro, e non mi vergogno di ammettere di essere lesbica: è ciò che sono, non devo vergognarmene, non è una scelta, e non c'è niente da accettare, è semplicemente così. Non è questo che mi fa soffrire, non è l'essere lesbica, ma cosa comporta l'essere lesbica.. da quando ho iniziato ad avere le prime esperienze con le ragazze, nell'80% dei casi sono stata lasciata. Non parlerei di rifiuti (tendenzialmente, ma ci sono stati anche quelli) in quanto è più un lasciarmi o bidonarmi dopo una frequentazione.. ho iniziato ad amare, mi sono innamorata per la prima volta della mia prima ragazza e mi sembrava di toccare il cielo da quanto ero felice. Ero finalmente innamorata di una ragazza e felice con lei. Dopo pochi mesi, mi ha lasciata perché non mi amava. Ero a pezzi, ma dopo qualche tempo mi sono ripresa, seppur soffrendo tanto (ancora non immaginavo che sarebbe sempre stato cosi). Ho avuto altre relazioni e sono stata lasciata anche da loro, seppur per motivazioni diverse. Ho sofferto tanto anche in questi casi. Dopodiché ho avuto varie frequentazioni ma è sempre finita, o quasi sempre, per scelta loro. Le motivazioni solitamente sono queste: o danno la colpa al mio carattere troppo ''morbido'' e al mio essere troppo buona con loro (a quanto pare alcune prediligono essere trattate male, bah), o non si riescono ad accettare, o si vergognano di dirlo ai genitori/ farsi vedere con una donna, o semplicemente spariscono senza darmi alcuna motivazione (questa va per la maggiore).
Io vi giuro che con i ragazzi non ho mai avuto nessuno di questi problemi, anche perché non c'è niente da accettare nell'essere etero, è socialmente accettata come cosa. Mai stata trattata così da un ragazzo. Non capisco perché essendo lesbica devo avere questa situazione tremenda con le donne (e vi giuro che dopo tanti anni è difficile parlare di sfiga, a me sembra più destino). Non capisco e sto iniziando a farmi tante domande: magari non è la mia strada. Gli uomini non mi attraggono minimamente, però forse nemmeno le donne sono il mio destino, evidentemente.. magari devo semplicemente rimanere sola. Credo molto in Dio (non sono assolutamente cattolica, sarebbe un paradosso visto il mio orientamento sessuale) però sono credente e penso che ci sia un motivo se non fa altro che andarmi male con le donne. Ripeto, non significa che la mia strada sono gli uomini perché so per certo che non è così. Ma sono così stanca di soffrire per delle ragazze, vi giuro che ormai le vedo come le sirene di Ulisse.. ho completamente perso tutta la stima in me stessa e sono così stanca di soffrire.
Voi cosa ne pensate?
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Messaggioda DxShine » 07/02/2021, 22:44



Ciao, Io penso che sono molto pochi i veri gay... quelli che lo sono proprio di natura, fin dal proprio intimo più profondo e presumo siano solitamente casi di reincarnazioni irrisolte, nel senso che devono elaborare traumi o esperienze mai superate. La maggior parte è condizionamento socioculturale, nonché quasi certamente anche chimico, genetico già fin nelle prime fasi della gestazione, esistono agenti teratogeni che influiscono sulla sessualità del nascituro (più o meno testosterone o estrogeno, a seconda del sesso). Per cui molta gente si sente gay perché ha livelli alterati di queste sostanze, o loro influenti, e ne è totalmente inconsapevole. Ovviamente questa è una mia teoria, ma spiegherebbe molti casi in cui la vita omosessuale alla lunga non li rende né renderà mai felici. Infatti ce ne sono stati in cui tramite trattamento adeguato di rielaborazione dei vissuti traumatici, ormai rimossi, familiari e sessuali (spesso problemi col genitore di sesso opposto) tornano felicemente ad una vita sessuale eterodiretta. Prova ad indagare se questo è il tuo caso... Se non ti senti a posto nemmeno da lesbica, ti direi di tentare anche questa strada, che tra l'altro implica anche la religione, se ci credi. ^^

Ovviamente io non voglio cambiare nessuno, ma obiettivamente... ci sono tante ragioni e tanti motivi per cui una vita omosessuale non sarà mai pienamente realizzante della propria unicità e della propria individualità... mi chiedo quanto saranno felici alla fine coloro che hanno imitato una vita eterosessuale nell'omosessualità, probabilmente anche per paura di affrontare l'altro sesso, perché è molto più semplice trattare le dinamiche del proprio stesso sesso avendole già conosciute, sperimentate e praticate abbondantemente... Il discorso è lungo, ma non sto ad esplicare troppo, non vorrei attirarmi le ire di qualche omosessuale. Però è vero che molto spesso non si conosce nessuno che abbia mai trovato il vero amore in questo stile di vita, sono pressoché rarissimi casi... il più delle volte è una girandola di lasciarsi e prendersi, quasi sempre solo per sesso che alla fine... è tutto ciò che tiene in piedi questo tipo di rapporto. :mmm:

Se qualcuno vuole smentirmi... va benissimo, non è un problema. ^_^
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Messaggioda maffo » 07/02/2021, 23:00



Purtroppo le coppie gay non sono ancora completamente (anzi... Forse per nulla) accettate nella nostra società... Mi spiace per tutti i giudizi e le critiche con cui ti ritrovi a combattere... È che influenzano anche le ragazze che frequenti :\

È chiaro che gli uomini non ti interessano... Ed è proprio per questo motivo che non ti hanno mai ferita... :)

Con le ragazze invece senti di poter avere una vera relazione... È fa anche più male quando e se ti devi separare... O vieni rifiutata...



Un ultimo pensiero... Tra 15 anni cosa sarà l'unica cosa che conta? Le 100 ragazze che ti hanno detto di no o sono sparite nel nulla.... O l'unica ragazza con cui avrai un rapporto sincero e con cui vivrai il resto della tua vita? :hug:

Continua a cercare... Nessuno è fatto per rimanere solo
Everybody needs somebody giusto? :hi:
Guarda su youtube.com
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Messaggioda Ātman » 08/02/2021, 12:11



Credo che al momento dovresti prima di tutto pensare a te stessa, dedicarti ai tuoi impegni e interessi, crescere con pazienza. Non puoi far dipendere la tua autostima e il tuo benessere dal riscontro che ottieni da altre persone, che magari sono ancora confuse sulla loro identità, o semplicemente superficiali; e comunque inaffidabili.

Che tu sia etero o omosessuale, tieni presente poi che un rapporto per funzionare ha bisogno di basi solide: devono esserci affinità profonde, compatibilità, valori e progettualità condivisi.
In questa fase della tua vita ti stai ancora formando, vari aspetti di te sono ancora non sviluppati o non ti sono chiari; quindi dedicati a questo: ascoltati, matura, diventa la migliore versione versione possibile di te stessa. Non per fare colpo o attrarre una potenziale partner, ma perché è quella la base su cui costruire il proprio benessere. Le persone nella tua vita potranno andare e venire, ma ciò che costruirai interiormente non potrà togliertelo nessuno.
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Messaggioda 狐 善狐 » 09/02/2021, 9:13



SVeritas ha scritto:C'è stato un periodo, tutto quello relativo alla mia adolescenza, durante il quale fingevo con me stessa di essere eterosessuale e frequentavo dei ragazzi. Ma anni fa ho smesso di farlo, in quanto ero stanca di fingere, stanca di passare del tempo con persone per le quali non provavo assolutamente nulla solo per sentirmi etero, uguale agli altri. I sentimenti non arrivavano mai, ed io speravo invano. Mai provato nulla per i ragazzi, mai stata male per uno di loro. Per questo mi sentivo invincibile, perché quando ci lasciavamo, io non soffrivo mai. Avevo un discreto successo con i ragazzi, perché mai con le ragazze sarebbe dovuto essere diverso? Così ho smesso di fingere, mi sono dichiarata con tutti e ho iniziato ad accettare che amo le donne. Amo tutto di loro, e non mi vergogno di ammettere di essere lesbica: è ciò che sono, non devo vergognarmene, non è una scelta, e non c'è niente da accettare, è semplicemente così. Non è questo che mi fa soffrire, non è l'essere lesbica, ma cosa comporta l'essere lesbica.. da quando ho iniziato ad avere le prime esperienze con le ragazze, nell'80% dei casi sono stata lasciata. Non parlerei di rifiuti (tendenzialmente, ma ci sono stati anche quelli) in quanto è più un lasciarmi o bidonarmi dopo una frequentazione.. ho iniziato ad amare, mi sono innamorata per la prima volta della mia prima ragazza e mi sembrava di toccare il cielo da quanto ero felice. Ero finalmente innamorata di una ragazza e felice con lei. Dopo pochi mesi, mi ha lasciata perché non mi amava. Ero a pezzi, ma dopo qualche tempo mi sono ripresa, seppur soffrendo tanto (ancora non immaginavo che sarebbe sempre stato cosi). Ho avuto altre relazioni e sono stata lasciata anche da loro, seppur per motivazioni diverse. Ho sofferto tanto anche in questi casi. Dopodiché ho avuto varie frequentazioni ma è sempre finita, o quasi sempre, per scelta loro. Le motivazioni solitamente sono queste: o danno la colpa al mio carattere troppo ''morbido'' e al mio essere troppo buona con loro (a quanto pare alcune prediligono essere trattate male, bah), o non si riescono ad accettare, o si vergognano di dirlo ai genitori/ farsi vedere con una donna, o semplicemente spariscono senza darmi alcuna motivazione (questa va per la maggiore).
Io vi giuro che con i ragazzi non ho mai avuto nessuno di questi problemi, anche perché non c'è niente da accettare nell'essere etero, è socialmente accettata come cosa. Mai stata trattata così da un ragazzo. Non capisco perché essendo lesbica devo avere questa situazione tremenda con le donne (e vi giuro che dopo tanti anni è difficile parlare di sfiga, a me sembra più destino). Non capisco e sto iniziando a farmi tante domande: magari non è la mia strada. Gli uomini non mi attraggono minimamente, però forse nemmeno le donne sono il mio destino, evidentemente.. magari devo semplicemente rimanere sola. Credo molto in Dio (non sono assolutamente cattolica, sarebbe un paradosso visto il mio orientamento sessuale) però sono credente e penso che ci sia un motivo se non fa altro che andarmi male con le donne. Ripeto, non significa che la mia strada sono gli uomini perché so per certo che non è così. Ma sono così stanca di soffrire per delle ragazze, vi giuro che ormai le vedo come le sirene di Ulisse.. ho completamente perso tutta la stima in me stessa e sono così stanca di soffrire.
Voi cosa ne pensate?



Ciao,
Perdona la fretta con cui scriverò queste parole e che probabilmente mi farà mangiare qualche concetto, ma l'urgenza di risponderti era troppa. Ho letto con attenzione e la prima cosa che mi sento di dirti è che sei stata molto forte a dichiararti pubblicamente così giovane, e la seconda è che vorrei non ci fosse bisogno di dirti una cosa del genere, perché tu non hai dichiarato nulla di "eccezionale" o particolare. Dovrebbe essere la normalità, in una società normale, cosa che per alcuni purtroppo ancora non è (prima o poi si evolveranno anche loro, tranquilla).
In ogni caso mi sembri molto, molto sicura di quello che provi. Se con i ragazzi non senti quello che provi per le ragazze, è chiarissimo ciò che cerchi. Non pensare di chiamare in causa il destino o Dio, perché il primo ce lo facciamo da soli e il secondo sarebbe soltanto felice di vedere le "creature che ha creato" (detta così è orribile, sa di Frankenstein) essere felici a loro volta. Tutti quelli che ti diranno il contrario sono degli idioti o si nascondono dietro a un fantomatico Dio per spargere il loro disprezzo e la loro intolleranza.
Ti mando un abbraccio per ora, ma sei una ragazza intuitiva e intelligente e sono sicura che questi dubbi saranno solo passeggeri.
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Messaggioda Navigator63 » 17/02/2021, 1:48



SVeritas ha scritto:da quando ho iniziato ad avere le prime esperienze con le ragazze, nell'80% dei casi sono stata lasciata.

E tu, giustamente, ti stupisci che sia così diverso dall'esperienza coi maschi.

Ovviamente possono esserci tanti motivi, ma posso dire uno di questi è che le donne sono più problematiche (intendo a livello relazionale).
Più esigenti, più pretenziose, più idealistiche, più mutevoli.
Gli uomini sono - mediamente - più semplici: se uno sta bene con te, difficilmente solleva problemi (e infatti questa è stata la tua esperienza).

Una dimostrazione è che i due terzi delle separazioni sono iniziate dalle donne.
E non è colpa dei loro uomini: infatti la % di separazioni è simile anche nelle coppie lesbiche. Quindi sono proprio le donne ad essere più problematiche e instabili nelle relazioni.

Dopo pochi mesi, mi ha lasciata perché non mi amava.

L'idealizzazione dei sentimenti (comune in una cultura romantica), fa sì che si esalti la passione della fase iniziale di innamoramento, chiamandola amore... e quando questa si affievolisce (come è normale che sia), si crede che "L'amore è finito" e si passa alla persone successiva, cercando una nuova infatuazione.
Si confonde l'amore con le "farfalle nella pancia".

Questo succede anche agli uomini... ma nelle donne è praticamente la norma. Un fenomeno accentuato dai media, che trasmettono una visione utopica delle relazioni (stile hollywoodiano).

Le motivazioni solitamente sono queste: o danno la colpa al mio carattere troppo ''morbido'' e al mio essere troppo buona con loro (a quanto pare alcune prediligono essere trattate male, bah)

Purtroppo non conosco l'ambiente lesbico, per cui non posso pronunciarmi a riguardo.

Però è un fenomeno abbastanza comune tra le donne etero: preferire uomini "bastardi" perché - in realtà - le femmine sono attratte da maschi con caratteristiche "Alfa" (forte, deciso, sicuro di sé, egocentrico, virile, ecc.).
Mi chiedo se questa pulsione istintiva (che ha radici evolutive) resti comunque presente anche nelle donne lesbiche. :confused:

o non si riescono ad accettare, o si vergognano di dirlo ai genitori/ farsi vedere con una donna

Ovviamente questo è un fatto specifico per le relazioni LGBT, e in alcuni casi sarà dovuto a quello.
Ma non credo che sia la spiegazione per tutte.

o semplicemente spariscono senza darmi alcuna motivazione (questa va per la maggiore).

E' un lamento molto comune anche tra gli uomini (riguardo le donne) :)

Una spiegazione che ci diamo è che le donne, specialmente oggi ai tempi dei social, sono abituate ad essere circondate da attenzione e spasimanti; quindi "saltellano" dall'uno all'altro.
Non saprei però se questo può valere anche nell'ambito LGBT.

Mai stata trattata così da un ragazzo.

Ora hai provato cosa vuol dire vivere le relazioni da uomo... Welcome to the "male privilege"! :D
(sto scherzando - ma solo a metà)

(e vi giuro che dopo tanti anni è difficile parlare di sfiga, a me sembra più destino).

Io non credo al destino.
Ma, a parte la problematicità femminile (esposta anche in alcuni film a tema lesbico che ho visto), una causa potrebbe risiedere in te.
Magari hai una ferita emotiva per cui ti scegli sempre partner che ti lasciano, o che ti trattano in un certo modo.

Tipo, se uno ha una "ferita dell'abbandono", tenderà a scegliere partner che lo abbandonano. E' l'inconscio all'opera.

magari non è la mia strada.

Pas d'accord.
Se l'hai vissuto e ti sentivi felice (non solo per brevi momenti), è la tua strada. The proof is in the pudding ;)

Credo molto in Dio (non sono assolutamente cattolica, sarebbe un paradosso visto il mio orientamento sessuale)

Non confondere Dio con la religione: i due sono spesso agli estremi opposti.
Se Dio avesse qualcosa contro gli omosessuali, non li avrebbe creati :)

però sono credente e penso che ci sia un motivo se non fa altro che andarmi male con le donne.

Non scaricare la colpa all'esterno. E' una forma di vittimismo che ti toglie potere (se non dipende da te, non puoi nemmeno farci niente).

E' come uno che fa spesso incidenti: mica è destino, vuol dire che fa degli errori al volante, o la sua auto hai dei problemi... oppure vive in un posto dove tutti guidano col kulo. :D

ho completamente perso tutta la stima in me stessa

... Forse questa autostima fragile potrebbe c'entrare qualcosa...? :)
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Messaggioda Emanuele » 26/02/2021, 0:04



Cara Svertias ho letto il tuo messaggio e vorrei provare a risponderti.Spero che le mie parole possano esserti d’aiuto.Io penso che tu abbia nel profondo del tuo cuore il desiderio di sentirti amata.Penso che tu abbia provato coi ragazzi ma poi capendo che non riuscivano a darti quello che tu desideravi hai deciso di passare alle ragazze ma anche qui le cose sono andate male e ora dentro di te ti senti vuota.Dentro di te senti il bisogno di trovare qualcuno che possa riempire questo vuoto che tu hai dentro il tuo cuore.Ma non potrai mai trovare la tua gioia in una relazione perché per quel fuoco che inizialmente tiene legate due persone prima o poi si spegne e poco per volta.Io ero come te, mi sentivo vuoto col passare degli anni mi sono sempre di più chiuso in me arrendendomi al fatto che la vera pace, la vera gioia in questo mondo non l’avrei mai trovata.Finché un anno fa apri il mio cuore a Gesù e da quel momento la mia vita è cambiata.Gesù ha acceso un fuoco d’amore dentro di me e finalmente ho iniziato a vivere.Durante questo anno sono cambiato molto Dio ha mi ha resto una persona viva.Io penso che ogni persona è alla ricerca di Dio però allo stesso tempo non se ne rende conto e allora vaga in giro per il mondo cercando qualcosa che possa riempire il vuoto che ha nell'anima prova ogni cosa ma nulla le da pace e allora continua e continua a provare ma ogni volta resta delusa.Perchè solo Gesù può darti pace, solo Gesù può renderti veramente felice e solo dopo aver trovato Gesù smetterai di cercare perchè finalmente sarai completa

Giovanni 4,13-14
13 Gesù le rispose: «Chiunque beve di quest'acqua avrà sete di nuovo; 14 ma chi beve dell'acqua che io gli darò, non avrà mai più sete; anzi, l'acqua che io gli darò diventerà in lui una fonte d'acqua che scaturisce in vita eterna».
Perché Gesù è quella perla preziosa per cui vale la pena mettere in discussione ogni ogni cosa
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Ultima modifica di Emanuele il 26/02/2021, 0:32, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda Emanuele » 26/02/2021, 0:31



Navigator63 ha scritto:
SVeritas ha scritto:
Credo molto in Dio (non sono assolutamente cattolica, sarebbe un paradosso visto il mio orientamento sessuale)

Non confondere Dio con la religione: i due sono spesso agli estremi opposti.
Se Dio avesse qualcosa contro gli omosessuali, non li avrebbe creati :)

ho completamente perso tutta la stima in me stessa

/quote]


Dio non ha creato gli omosessuali la parola dice l'uomo e la donna sono stati creati per completarsi e diventare una cosa sola

Genesi 2:24
Perciò l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e saranno una sola carne.
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Messaggioda Navigator63 » 26/02/2021, 8:10



Emanuele ha scritto:Dio non ha creato gli omosessuali

Se Dio è onnipotente ed è la fonte di ogni cosa, allora anche l'esistenza degli omosessuali rientra nel suo "disegno".
Se Dio non è onnipotente e non ha creato tutto, allora la faccenda è diversa.

Ma dovete decidervi: non potete metterla giù in un modo o nell'altro, a seconda di cosa vi fa comodo. :nonono:

la parola dice l'uomo e la donna sono stati creati per completarsi e diventare una cosa sola

Potrei citarti una serie di testi sacri (anche più antichi del tuo), che dicono cose diverse, e spesso in contraddizione fra loro.

Quindi dove sta la verità? Di chi fidarsi?
Se ogni religione dice cose diverse, esistono solo due possibilità:
- Tutte si sbagliano, tranne una (ma qual è quella "vera"? Ovviamente tutte pretendono di esserlo)
- Tutte si sbagliano, e sono illusorie.

PS: Questo forum non è il luogo dove venire a fare la morale agli altri, o a giudicarli.
Vade retro, Sartana! :D
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Messaggioda 狐 善狐 » 26/02/2021, 8:52



Emanuele ha scritto:
Navigator63 ha scritto:
SVeritas ha scritto:
Credo molto in Dio (non sono assolutamente cattolica, sarebbe un paradosso visto il mio orientamento sessuale)

Non confondere Dio con la religione: i due sono spesso agli estremi opposti.
Se Dio avesse qualcosa contro gli omosessuali, non li avrebbe creati :)

ho completamente perso tutta la stima in me stessa

/quote]


Dio non ha creato gli omosessuali la parola dice l'uomo e la donna sono stati creati per completarsi e diventare una cosa sola

Genesi 2:24
Perciò l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e saranno una sola carne.



Ascolta, io rispetto l'opinione di tutti, ma per favore non parlare assolutamente come se tu avessi delle certezze, perché la fede è qualcosa di strettamente personale e non puoi permetterti di dire a qualcuno che non è completo senza un uomo/donna.
Siamo già esseri completi e in caso qualcuno desideri una relazione, è libero di amare chi gli va senza che qualcun altro lo additi per una sua, e sottolineo sua, credenza.
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