Io ho 45 anni e NON sono vergine. Tuttavia è un po' come se lo fossi tornato.
Mi sono separato di recente, dopo tanti tanti anni in cui sono stato sempre con la stessa: niente tradimenti e mai nemmeno "comportamenti espansivi/biricchini" con altre donne. Insomma, fedeltà totale.
Ebbene: a parte che mi sento un po'..."uscito dal giro", quindi fuori allenamento (ovviamente intendo sul piano psicologico), la cosa più curiosa è che mi sembra di capire ADESSO ciò che in realtà provavo anche da adolescente ma che ,a suo tempo, non riuscivo a spiegarmi:
Da una parte le donne mi piacciono moltissimo, ma dall'altra non me la sento di imbarcarmi in situazioni e sbattimenti che trovo eccessivi, cioè per combinare qualcosa sono indispensabili sbattimenti emotivi e "uscite dalla zona comfort" che forse non valgono la candela.
Per sbattimenti emotivi intendo un insieme di cose: paura del rifiuto, di figuracce nel caso in cui la notizia del fallimento girasse tra le amicizie abituali, paura di avere davvero successo e quindi doverci finire in una qualche camera (albergo? Casa tua? Casa mia? Oddio non ho fatto le pulizie e non cambio le lenzuola da una vita!), paura di essere talmente teso e stranito da non riuscire ad avere prestazioni decenti, paura che poi lei si attaccherà troppo e si faccia troppi film mentali, paura di non sapere come scaricarla, paura che mi scarichi lei e che finirò con un ricordo in più a farmi sentire la malinconia, ecc ecc.
Il tutto poi anche condito da un altro fattore di cui non si parla mai, ma non è da trascurare: se da adolescente avevo gli ormoni a 1000 e un costante desiderio di sfregare il "regal augello" in qualunque pirtugio, adesso invece mi ritrovo a non aver più quell'insaziabile appetito sessuale che avevo prima.
in sostanze, se provo a immaginare di uscire con una donna e concludere a letto, sento più tensione che eccitazione.
Alla fine, nonostante le donne mi piacciano (mamma, quanto son belle!) e vorrei anche... finalmente approfittare di questa tanto agognata libertà, sta di fatto che...come dire... lascio perdere e "gioco liscio", anche questa volta.
"In fondo *tizia* non mi piaceva poi granché...
Ma sì, lasciamo perdere, tanto cosa dovrei fare? Ma dai... ma ti pare che ci finisco davvero a tromb@re, con la mia pancetta e le sue tette mosce... ma non saprei nemmeno cosa dire, come comportarmi..."
Forse a mettermi ansia sono anche i film e le storie che sentiamo riguardo tinder e simili: pare che se si esce con una, le strade a fine serata possano essere solo 2: o si è amici oppure ci si toglie le mutande.
Questa... "moda", questa modalità socialmente promossa, mi mette più ansia che altro. Non si potrebbe finire a chiacchierare col braccio sulle sue spalle e darsi un bacetto?
Poi magari bacetto dopo bacetto...
Ma da adolescenti succede di finire a bacetti quando lei vuole fartela sudare, mentre da adulti è...ridicolo.
Poi alla fine mi domando: ma cosa voglio? Voglio una relazione duratura? No. Allora voglio solo buttarglielo dentro? mm... beh... nemmeno, cioè non solo così tanto per eiaculare.
Mah... forse è meglio che me ne stia così, almeno non faccio sbattimenti io e non faccio rimanere male un'altra (che poi finirebbe a raccontare ,su un blog o su un forum, quanto siano deludenti gli uomini ).
Germano