Ritornare "vergini"

LGBT (Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transessuali).
I tanti ritratti dell'Amore: condividiamo gioie e dolori e cerchiamo di imparare dalle nostre esperienze.
Inoltre, se vogliamo saperne di più e cerchiamo delle risposte sul sesso, se abbiamo dubbi o se viviamo male la nostra sessualità, possiamo discuterne in questo forum, che si dedica anche alle proprie tendenze omosessuali etero o transex.

Ritornare "vergini"

Messaggioda germano » 15/11/2021, 16:30



Io ho 45 anni e NON sono vergine. Tuttavia è un po' come se lo fossi tornato.

Mi sono separato di recente, dopo tanti tanti anni in cui sono stato sempre con la stessa: niente tradimenti e mai nemmeno "comportamenti espansivi/biricchini" con altre donne. Insomma, fedeltà totale.
Ebbene: a parte che mi sento un po'..."uscito dal giro", quindi fuori allenamento (ovviamente intendo sul piano psicologico), la cosa più curiosa è che mi sembra di capire ADESSO ciò che in realtà provavo anche da adolescente ma che ,a suo tempo, non riuscivo a spiegarmi:
Da una parte le donne mi piacciono moltissimo, ma dall'altra non me la sento di imbarcarmi in situazioni e sbattimenti che trovo eccessivi, cioè per combinare qualcosa sono indispensabili sbattimenti emotivi e "uscite dalla zona comfort" che forse non valgono la candela.

Per sbattimenti emotivi intendo un insieme di cose: paura del rifiuto, di figuracce nel caso in cui la notizia del fallimento girasse tra le amicizie abituali, paura di avere davvero successo e quindi doverci finire in una qualche camera (albergo? Casa tua? Casa mia? Oddio non ho fatto le pulizie e non cambio le lenzuola da una vita!), paura di essere talmente teso e stranito da non riuscire ad avere prestazioni decenti, paura che poi lei si attaccherà troppo e si faccia troppi film mentali, paura di non sapere come scaricarla, paura che mi scarichi lei e che finirò con un ricordo in più a farmi sentire la malinconia, ecc ecc.

Il tutto poi anche condito da un altro fattore di cui non si parla mai, ma non è da trascurare: se da adolescente avevo gli ormoni a 1000 e un costante desiderio di sfregare il "regal augello" :) in qualunque pirtugio, adesso invece mi ritrovo a non aver più quell'insaziabile appetito sessuale che avevo prima.
in sostanze, se provo a immaginare di uscire con una donna e concludere a letto, sento più tensione che eccitazione.

Alla fine, nonostante le donne mi piacciano (mamma, quanto son belle!) e vorrei anche... finalmente approfittare di questa tanto agognata libertà, sta di fatto che...come dire... lascio perdere e "gioco liscio", anche questa volta.
"In fondo *tizia* non mi piaceva poi granché...
Ma sì, lasciamo perdere, tanto cosa dovrei fare? Ma dai... ma ti pare che ci finisco davvero a tromb@re, con la mia pancetta e le sue tette mosce... ma non saprei nemmeno cosa dire, come comportarmi..."


Forse a mettermi ansia sono anche i film e le storie che sentiamo riguardo tinder e simili: pare che se si esce con una, le strade a fine serata possano essere solo 2: o si è amici oppure ci si toglie le mutande.
Questa... "moda", questa modalità socialmente promossa, mi mette più ansia che altro. Non si potrebbe finire a chiacchierare col braccio sulle sue spalle e darsi un bacetto?
Poi magari bacetto dopo bacetto...
Ma da adolescenti succede di finire a bacetti quando lei vuole fartela sudare, mentre da adulti è...ridicolo.


Poi alla fine mi domando: ma cosa voglio? Voglio una relazione duratura? No. Allora voglio solo buttarglielo dentro? mm... beh... nemmeno, cioè non solo così tanto per eiaculare.
Mah... forse è meglio che me ne stia così, almeno non faccio sbattimenti io e non faccio rimanere male un'altra (che poi finirebbe a raccontare ,su un blog o su un forum, quanto siano deludenti gli uomini :whistling: :lol: ).

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Messaggioda Massimiliano89 » 15/11/2021, 17:01



È una cosa che capita a parecchie persone, ma pochissime ne parlano per non voler fare figuracce (che poi non lo sono affatto... conosco uomini separati che non fanno sesso da dieci anni).

Io sono più giovane di te, ma il consiglio che sento di darti è " lascia che la tua vita scorra come un fiume nella sua totale natura ". In altre parole " fai ciò che per te sia meglio fare, senza farti troppe domande o voler per forza migliore qualcosa ".
Io sto vivendo una situazione simile alla tua, anche se la mia paura non sia quella di fare cilecca a letto (avendo 32 anni), ma quella di essere abbandonato e di soffrire.
Questa situazione mi blocca e spesso ripeto a me stesso " si può benissimo vivere anche da soli ".
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Messaggioda Semir88 » 15/11/2021, 17:06



Io al posto tuo, siccome non sono un brutto uomo come penso neanche tu, mi metterei in forma e inizierei a provarci con tutte le separate, divorziate, allupate dai 30 in su. Fidati che una la trovi. E dopo vedi che oltre al fisico alleni anche il coso e stai bene. Magari nasce una nuova storia seria.
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Messaggioda grotesque » 20/11/2021, 18:12



germano ha scritto:Io ho 45 anni e NON sono vergine. Tuttavia è un po' come se lo fossi tornato.

Mi sono separato di recente, dopo tanti tanti anni in cui sono stato sempre con la stessa: niente tradimenti e mai nemmeno "comportamenti espansivi/biricchini" con altre donne. Insomma, fedeltà totale.
Ebbene: a parte che mi sento un po'..."uscito dal giro", quindi fuori allenamento (ovviamente intendo sul piano psicologico), la cosa più curiosa è che mi sembra di capire ADESSO ciò che in realtà provavo anche da adolescente ma che ,a suo tempo, non riuscivo a spiegarmi:
Da una parte le donne mi piacciono moltissimo, ma dall'altra non me la sento di imbarcarmi in situazioni e sbattimenti che trovo eccessivi, cioè per combinare qualcosa sono indispensabili sbattimenti emotivi e "uscite dalla zona comfort" che forse non valgono la candela.

Per sbattimenti emotivi intendo un insieme di cose: paura del rifiuto, di figuracce nel caso in cui la notizia del fallimento girasse tra le amicizie abituali, paura di avere davvero successo e quindi doverci finire in una qualche camera (albergo? Casa tua? Casa mia? Oddio non ho fatto le pulizie e non cambio le lenzuola da una vita!), paura di essere talmente teso e stranito da non riuscire ad avere prestazioni decenti, paura che poi lei si attaccherà troppo e si faccia troppi film mentali, paura di non sapere come scaricarla, paura che mi scarichi lei e che finirò con un ricordo in più a farmi sentire la malinconia, ecc ecc.

Il tutto poi anche condito da un altro fattore di cui non si parla mai, ma non è da trascurare: se da adolescente avevo gli ormoni a 1000 e un costante desiderio di sfregare il "regal augello" :) in qualunque pirtugio, adesso invece mi ritrovo a non aver più quell'insaziabile appetito sessuale che avevo prima.
in sostanze, se provo a immaginare di uscire con una donna e concludere a letto, sento più tensione che eccitazione.

Alla fine, nonostante le donne mi piacciano (mamma, quanto son belle!) e vorrei anche... finalmente approfittare di questa tanto agognata libertà, sta di fatto che...come dire... lascio perdere e "gioco liscio", anche questa volta.
"In fondo *tizia* non mi piaceva poi granché...
Ma sì, lasciamo perdere, tanto cosa dovrei fare? Ma dai... ma ti pare che ci finisco davvero a tromb@re, con la mia pancetta e le sue tette mosce... ma non saprei nemmeno cosa dire, come comportarmi..."


Forse a mettermi ansia sono anche i film e le storie che sentiamo riguardo tinder e simili: pare che se si esce con una, le strade a fine serata possano essere solo 2: o si è amici oppure ci si toglie le mutande.
Questa... "moda", questa modalità socialmente promossa, mi mette più ansia che altro. Non si potrebbe finire a chiacchierare col braccio sulle sue spalle e darsi un bacetto?
Poi magari bacetto dopo bacetto...
Ma da adolescenti succede di finire a bacetti quando lei vuole fartela sudare, mentre da adulti è...ridicolo.


Poi alla fine mi domando: ma cosa voglio? Voglio una relazione duratura? No. Allora voglio solo buttarglielo dentro? mm... beh... nemmeno, cioè non solo così tanto per eiaculare.
Mah... forse è meglio che me ne stia così, almeno non faccio sbattimenti io e non faccio rimanere male un'altra (che poi finirebbe a raccontare ,su un blog o su un forum, quanto siano deludenti gli uomini :whistling: :lol: ).

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Ciao, secondo me c'è stato un ulteriore cambiamento a partire da Marzo 2020 nei mezzi usati. Lo standard per provarci non è più fermare una tipa per strada, ma rispondere alle sue storie instagram. E questo l'ho imparato anche io che non ho bisogno di farlo, ma avendo amici che mi raccontano le storie più assurde legate al provarci, partono tutti da instagram ormai. Ti farei sedere a una serata con loro, risate assicurate.

Secondo me hai solo una visione un po' arretrata del corteggiamento, e lo stare insieme tanto tempo alla stessa persona non aiuta, anche perché comunque non ne hai bisogno in coppia.

Quello in cui manchi però è la sicurezza e l'ambizione, anche la più stupida delle donne queste cose le fiuta al volo e credo tu ormai sappia questo.
Se parti approcciando le donne sconfitto in partenza, passerai come un bisognoso e resterai nella friendzone o verrai ignorato al terzo messaggio.

Prova a migliorare il tuo aspetto, se non ti piaci come sei. Non dico che devi sollevare pesi dall'oggi al domani, è già pieno di palestrati senza cervello che si esprimono con grugniti. Un aspetto migliore dà più sicurezza alla tua persona.
Avete un appuntamento? Bene, pensa a come imbastire una conversazione interessante, prova anche solo ad ascoltare e capire cosa le piace. Avrai le tue passioni, se sono in comune con lei bene, potete partire da questo, sennò puoi sempre conoscere qualcosa di nuovo. Ovviamente non inventarti storie per fare il fenomeno, le bugie hanno le gambe corte. Non sono un latin lover e non ambisco a esserlo, ma con gli appuntamenti ho imparato anche quanto sia importante il linguaggio non verbale. Sono sicuro capirai a un certo punto quando è attratta da te, e quando no.
E se poi resterete amici...beh avrà delle amiche no? Magari un giorno te le farà conoscere, tra loro potrebbe esserci la tipa per te.

Per la parte prettamente sessuale, per un po' ho avuto problemi anche io. Dopo brutte esperienze, ho avuto la fortuna di trovare una persona paziente e sensibile, che mi ha buttato via in un attimo anni e anni di pensieri malati e convinzioni assurde. Spero anche tu riesca ad avere al tuo fianco una persona simile nell'intimità.

Ripeto, non sono un Casanova e non conosco il tuo carattere, però sicuramente posso consigliarti di evitare le solite guide sul rimorchio. I consigli che può darti un tizio di Los Angeles nel 2005 (data a caso) non credo possano essere applicabili a chi vive per esempio a Cosenza (città a caso) nel 2021. Realtà diverse, mentalità diverse, ecc.

Prova a essere più ottimista e intanto, goditi la singletudine :) e spero di leggere presto buone nuove.

(chiude la porta e la sbatte urlando :lol: )
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Messaggioda apparente » 20/11/2021, 19:18



Oddio ero entrata anche io nel loop del "vorrei, ma non voglio, non ne vale la pena, che ansia, e poi che si fa, e se non va bene, e se va bene ma non mi va, e come ne esco, e se ne esce l'altra persona e ci rimango male e blablablaaaa" :lol:

Però non è obbligatorio uscire per forza con qualcuno né :violin: come ricci :lol: anche io sono per le chiacchiere easy e sicuramente tanti altri la pensano allo stesso modo: si chiacchiera oggi, si chiacchiera domani... Poi beh se nasce spontaneamente la voglia di chiacchierare più da vicino, voilà, altrimenti si continua a chiacchierare ognuno nel proprio spazio vitale :lol: senza ansie
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Messaggioda germano » 22/11/2021, 11:46



apparente ha scritto:Oddio ero entrata anche io nel loop del "vorrei, ma non voglio, non ne vale la pena, che ansia, e poi che si fa, e se non va bene, e se va bene ma non mi va, e come ne esco, e se ne esce l'altra persona e ci rimango male e blablablaaaa" :lol:

Però non è obbligatorio uscire per forza con qualcuno né :violin: come ricci :lol: anche io sono per le chiacchiere easy e sicuramente tanti altri la pensano allo stesso modo: si chiacchiera oggi, si chiacchiera domani... Poi beh se nasce spontaneamente la voglia di chiacchierare più da vicino, voilà, altrimenti si continua a chiacchierare ognuno nel proprio spazio vitale :lol: senza ansie

Proprio in questi ultimissimo giorni ne ho parlato con un amico separato da più tempo di me, cioè.. ho buttato li qualche battuta tra il serio e il faceto. E lui, captando la mia serietà tra una battuta e una risata, mi ha risposto a pari modo.
Anche lui mi ha detto che non devo pensare a ciò che lei si potrebbe aspettare da me, bensì fare ciò che io ho desiderio di ottenere. Senza per forza dover fare il rocco siffredi o il cavalliere romantico.
Alla fine uno fa le cose perché ne ha piacere, per sé stesso. Com'è giusto che sia. Tutto il resto è ansia.

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Messaggioda germano » 22/11/2021, 12:19



grotesque ha scritto:Ciao, secondo me c'è stato un ulteriore cambiamento a partire da Marzo 2020 nei mezzi usati. Lo standard per provarci non è più fermare una tipa per strada, ma rispondere alle sue storie instagram.

:D Guarda che non sono mica un vecchio barbagianni! :D
Conosco persone (amici e ragazze) anche per via telematica fin da quando la maggior parte della gente non sapeva nemmeno che cosa fosse.
Parlo degli anni 90 ,quando esisteva il dos, la grafica era fatta coi caratteri, e mi connettevo alle BBS col doppino del telefono fisso e un modem a 33k :D

C'è una cosa però che non comprendo nel tuo discorso: il PROVARCI.
Cioè secondo me internet oppure la messa della domenica sono solo dei mezzi per conoscere le donne. Poi ,da lì a concludere, la strada è sempre la stessa.
"Provarci" non è uscirci, perché uscirci è facilissimo.
Provarci è quel... quel passo in più... che sta a significare "guarda che bere e spritz e scherzare va bene, ma io adesso voglio metterti la lingua in bocca".
Questo passo è sempre un salto nel buio e richiede una dose di coraggio non indifferente.
L'unico modo per farlo un po' meno al buio è... "diluirlo" in una serie di piccole azioni che in fondo hanno lo stesso scopo: il linguaggio del corpo (come hai detto tu), un contatto fisico, un accenno di abbraccio, ecc, per vedere come lei reagisce.
Ma anche questi sono tutti dei... piccoli passetti. Sono dei piccoli "provarci".

La mia ansia più grande è che ,mentre da adolescenti il provarci significava "vincere" una slinguazzata (e il resto te lo facevano sudare), adesso non so bene cosa mi dovrei aspettare o cosa lei si aspetterebbe da me. Poi ,come già detto, alla mia età gli ormoni sono più addormentati e... una donna che vuole finire a letto al primo appuntamento sarebbe stato un fantastico sogno da ragazzo, ma una "forzatura" adesso.
Adesso mi piacerebbe che ci fosse ,come da giovani, quel periodo di solo petting in cui ,dopo ore a limonare, avevi il pisello che dovevi prenderlo a martellate :D
Forse è proprio vero che quando si ha i denti non si ha al pane e viceversa :D :D :D

Per la parte prettamente sessuale, per un po' ho avuto problemi anche io.

E finalmente siamo arrivati al nocciolo della questione di cui io volevo parlare.
Dopo brutte esperienze, ho avuto la fortuna di trovare una persona paziente e sensibile, che mi ha buttato via in un attimo anni e anni di pensieri malati e convinzioni assurde

Mah...se parli delle prime esperienze, so benissimo di cosa parli e sono perfettamente d'accordo.
Ma a 47 anni parlare della donna "paziente e sensibile" mi suona male...

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Messaggioda VeraVita » 22/11/2021, 13:03



germano ha scritto:Io ho 45 anni e NON sono vergine. Tuttavia è un po' come se lo fossi tornato.

Mi sono separato di recente, dopo tanti tanti anni in cui sono stato sempre con la stessa: niente tradimenti e mai nemmeno "comportamenti espansivi/biricchini" con altre donne. Insomma, fedeltà totale.
Ebbene: a parte che mi sento un po'..."uscito dal giro", quindi fuori allenamento (ovviamente intendo sul piano psicologico), la cosa più curiosa è che mi sembra di capire ADESSO ciò che in realtà provavo anche da adolescente ma che ,a suo tempo, non riuscivo a spiegarmi:
Da una parte le donne mi piacciono moltissimo, ma dall'altra non me la sento di imbarcarmi in situazioni e sbattimenti che trovo eccessivi, cioè per combinare qualcosa sono indispensabili sbattimenti emotivi e "uscite dalla zona comfort" che forse non valgono la candela.

Per sbattimenti emotivi intendo un insieme di cose: paura del rifiuto, di figuracce nel caso in cui la notizia del fallimento girasse tra le amicizie abituali, paura di avere davvero successo e quindi doverci finire in una qualche camera (albergo? Casa tua? Casa mia? Oddio non ho fatto le pulizie e non cambio le lenzuola da una vita!), paura di essere talmente teso e stranito da non riuscire ad avere prestazioni decenti, paura che poi lei si attaccherà troppo e si faccia troppi film mentali, paura di non sapere come scaricarla, paura che mi scarichi lei e che finirò con un ricordo in più a farmi sentire la malinconia, ecc ecc.

Il tutto poi anche condito da un altro fattore di cui non si parla mai, ma non è da trascurare: se da adolescente avevo gli ormoni a 1000 e un costante desiderio di sfregare il "regal augello" :) in qualunque pirtugio, adesso invece mi ritrovo a non aver più quell'insaziabile appetito sessuale che avevo prima.
in sostanze, se provo a immaginare di uscire con una donna e concludere a letto, sento più tensione che eccitazione.

Alla fine, nonostante le donne mi piacciano (mamma, quanto son belle!) e vorrei anche... finalmente approfittare di questa tanto agognata libertà, sta di fatto che...come dire... lascio perdere e "gioco liscio", anche questa volta.
"In fondo *tizia* non mi piaceva poi granché...
Ma sì, lasciamo perdere, tanto cosa dovrei fare? Ma dai... ma ti pare che ci finisco davvero a tromb@re, con la mia pancetta e le sue tette mosce... ma non saprei nemmeno cosa dire, come comportarmi..."


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Questa... "moda", questa modalità socialmente promossa, mi mette più ansia che altro. Non si potrebbe finire a chiacchierare col braccio sulle sue spalle e darsi un bacetto?
Poi magari bacetto dopo bacetto...
Ma da adolescenti succede di finire a bacetti quando lei vuole fartela sudare, mentre da adulti è...ridicolo.


Poi alla fine mi domando: ma cosa voglio? Voglio una relazione duratura? No. Allora voglio solo buttarglielo dentro? mm... beh... nemmeno, cioè non solo così tanto per eiaculare.
Mah... forse è meglio che me ne stia così, almeno non faccio sbattimenti io e non faccio rimanere male un'altra (che poi finirebbe a raccontare ,su un blog o su un forum, quanto siano deludenti gli uomini :whistling: :lol: ).

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Mi sembra di capire che al momento non hai voglia di rimetterti in gioco a causa delle tue delusioni. Sinceramente, penso che devi fare come ti senti e se dentro di te senti questo vai tranquillo. Ma devi stare apposto con la tua coscienza.
Io, personalmente, penso che le persone non sono fatte per stare sole.
Ma è un mio parere.
Buone cose ^-^
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Messaggioda Hystèria » 23/11/2021, 8:53



Secondo me non è esattamente una questione di mettersi in gioco.
Io sono giovane e nessuno mi ha mai chiesto di uscire ne ho avuto appuntamenti di alcun genere.
Le mie relazioni si sono sviluppate tutte da una conoscenza che poi con ANNI si è trasformata.
Si trattava di conoscenze normalissime magari in gruppi di amici.
Mgari il tuo problema è che non sei fatto per il dogma tipa che mi intriga --> appuntamento ---> bacio ---> sesso al quinto appuntamento.
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Messaggioda germano » 23/11/2021, 12:00



Ringrazio per le ulteriori risposte, ma qui si sta andando sul romantico :D
Non ho alcuna voglia di ricominciare una relazione importante e ,anzi, francamente vivo abbastanza bene senza sesso (il sesso che faccio da solo è sufficiente a soddisfarmi fisicamente).

Tuttavia le donne mi piacciono e mi piace averci a che fare, uscire, parlarci, viverci un'amicizia, ecc. E non disdegnerei nemmeno dar loro un bacetto e magari anche una leccatina :shy: :angelsmile:
Per finire c'è anche la questione più psicologica, che forse possono comprendere più i maschi: il fatto di non essere interessato a una storia d'amore significa che devo farmi un nodo al pisello e dire addio per sempre alla vita sessuale?

D'altra parte però nemmeno mi piacciono i rapporti tipo con le prostitute oppure i "mordi e fuggi".
Insomma, mi rendo conto che voglio niente e anche il contrario di niente. Non ho le idee chiare.
Si dice: "nessun vento è favorevole al marinaio che non sa in quale porto vuole approdare". :dunno:


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