Buonasera, senza polemizzare, devo dire che tra le risposte precedenti l'unica che mi è piaciuta è quella di Germano, che comunque secondo me ti ha dato un buon consiglio facendoti riflettere su quali luoghi potresti cominciare a frequentare per metterti alla prova e mettere alla prova la tua visione di relazione e anche di sessualità.
Detto questo, per il resto, mi sono sentito un po' triste nel leggere l'orientamento asessuale banalizzato (sicuramente non volontariamente, ripeto che è solo una mia opinione) e la demisessualità per nulla affrontata. Questo lo dico da persona che si ritrova abbastanza in entrambe le etichette, è una cosa che ho accettato (e solitamente non ne parlo proprio perché sono stanco di sentire che ho questo orientamento perché mi pongo troppi paletti, perché non voglio concedermi o perché mi voglio dare delle arie) e che sono riuscito ad apprezzare anche dopo un periodo di odio verso i miei stessi sentimenti o le mie stesse pulsioni sessuali per il fatto di non ritrovarle all'interno della mia rete sociale. Dunque per questo, ricollegandomi invece al commento di Germano, il consiglio appare chiaro: bisogna mettersi alla prova in nuovi contesti sociali!
Ognuno ha la sua storia e il suo modo di vedere, io posso solo presentarti qual è il mio e spero che tu possa trovare qualche spunto da applicare nel tuo quotidiano per star meglio, altrimenti in caso contrario pazienza, è una battaglia che sicuramente affronterai tu
Punto primo: l'asessualità non significa non avere mai voglia di fare sesso, o l'assenza totale di pulsioni sessuali. E' piuttosto una zona d'ombra ampia con diversi gradi, c'è chi effettivamente non vuole fare sesso, ma c'è anche chi, come me, non prova interesse o desiderio per il sesso finché non conosce la persona in grado di risvegliare anche questo desiderio. E' un processo faticoso ed è imbarazzante parlarne perché in qualsiasi contesto sociale sicuramente usciranno fuori discorsi prettamente estetici, e non sapere cosa dire in questi casi, davvero, è imbarazzante, non è darsi un'aria da alternativi. Io sto affrontando questa cosa cambiando il contesto sociale che ho intorno. Ho cominciato a frequentare da solo eventi come tandem linguistici, dove ciò che più conta in chi ti trovi davanti, non è la bellezza fisica ma un concetto variegato di status, dato dal modo in cui la persona si presenta, dal lavoro che svolge o ha svolto, da cosa studia o ha studiato. Si tratta di elementi che, per ciò che io ho notato, in questi ambienti sono valutati come un fattore attraente, e io condivido questa pulsione. Ho adottato questa strategia da circa un mese (partecipando a quattro serate in tutto) e una volta ho conosciuto una ragazza che mi attraeva proprio mentalmente, in questo mi ricollego al tuo discorso: dici infatti che nel tuo caso non succede di vedere una persona e provare attrazione. Bene, sono d'accordo, non succede nemmeno a me, ma ciò che voglio dirti è che appunto esistono persone che la pensano come te, non sei sola. E quindi per lo stesso motivo, potrebbero esistere anche persone in grado di svegliare in te un desiderio prettamente fisico. Non è detto questo, perché tu conosci meglio di chiunque altro la tua sessualità e le tue pulsioni, però puoi comunque metterti alla prova anche da questo punto di vista ... senza forzarti! Senza per forza di cose scendere a compromessi solo perché l'alternativa è stare da soli!
E' ovvio che persone asessuali e demisessuali abbiano molta più difficoltà nel trovare una relazione soddisfacente e stabile, ma di certo non è impossibile! Anzi, quando la si trova, dopo un periodo faticoso, è un'esperienza molto bella, capace di suscitare sentimenti molto forti e profondi. E' uno svantaggio la lentezza in una società che corre sempre di più? Sì, lo è. Ma la buona notizia è che ci sono anche dei vantaggi: la non ossessione per il sesso, il fatto di non sentirlo come una necessità, permette una serena accettazione della propria situazione. Io sinceramente mi godo i miei momenti di solitudine allo stato attuale, perché potrebbero non esserci sempre, e non cerco una relazione: mi limito a frequentare luoghi in cui fare qualcosa che mi piace, e poi il resto viene da sé. Nella nostra società liquida le persone sempre più spesso iniziano una frequentazione in modo rapido, oppure usano i social per aiutarsi nell'esprimere se stessi. Non c'è nulla di male, ma secondo me è ancora più bello conoscere qualcuno di interessante casualmente, mentre si coltivano i propri interessi. Ti consiglio di sfruttare questa cosa.
Punto secondo: la demisessualità. Tieni conto che frequentare posti affini ai tuoi interessi, ti permette di conoscere più facilmente una persona che li condivide (es personale: se vado a un tandem, mi aspetto di incontrare persone a cui piace parlare in lingua straniera). Dalla condivisione di un interesse si passa facilmente a scoprire di averne altri in comune. Queste eventualità si conciliano molto bene con un orientamento demisessuale, poiché permettono di "bruciare il tempo" nella conoscenza di una persona, e te lo dico anche da demisessuale: mi sono fidanzato con la mia ex dopo tre anni di conoscenza (e ovviamente mi sono innamorato di lei dopo tre anni), e di quella ancora prima dopo sette anni di conoscenza. E' chiaro che non le avevo iniziate a frequentare 10 anni fa con lo scopo di finirci insieme ovviamente. Comunque, tornando al discorso interessi, nel mio caso funge da fattore che crea un legame unico (condivido con la persona Y non solo l'interesse per le lingue, ma magari per la politica, per la montagna, o quello che vuoi tu, e dunque ci sentiamo in connessione anche se ci siamo appena conosciuti, forse posso conoscere meglio questa persona? Sento il desiderio di parlarle nuovamente? Magari se me lo sto chiedendo sì, a prescindere dai miei orientamenti).
Ultimo punto: essere anaffettivi e il contatto fisico non piace. Può darsi, capita. Ma mettiti comunque alla prova. Io sono stato spesso definito anaffettivo, ma magari da persone a cui non mi interessava minimamente dare affetto, soprattutto fisico! Eppure nelle mie storie non lo sono stato. Tu dici che non sei mai stata fidanzata, quindi forse questo lato potresti ancora doverlo scoprire!
Per rispondere alla tua domanda: sei spacciata? No, assolutamente. Devi scendere a compromessi? Insomma, non a compromessi in grado di compromettere la tua serenità. Compromesso verso te stessa, ovvero dire: ok, sono asessuale, sono demiromantica, ma posso comunque frequentare un luogo X e coltivare un interesse Y per il piacere di farlo, e poi il resto si vedrà.
Una persona asessuale e demiromantica è destinata a rimanere sola? Direi proprio di no, farà più fatica a trovare qualcuno e deve accettare il rischio di non trovarlo (che tra l'altro è un rischio per tutti, come anche che finisca una relazione) come anche accettare i periodi di solitudine. L'accettazione è il primo passo, poi viene il tentativo di realizzarsi. Se la tua realizzazione è anche relazionale, non smettere di cercarla. Ovviamente non lasciare che diventi un'ossessione, coltiva te stessa e contemporaneamente le relazioni. Il resto verrà.