Sbaglio io oppure no?

Ciao a chi legge.
Negli ultimi giorni mi trovo a riflettere sulla mia situazione sentimentale e vorrei un parere esterno, ma prima è importante fare una premessa.
Ho quasi 25 anni e un anno fa ho concluso una relazione durata 4 anni, relazione a distanza e un po’ tossica. Conclusa la relazione ho avuto esperienze con altri ragazzi per puro divertimento, lo dico apertamente, fino a quando un paio di mesi fa ho conosciuto il mio attuale fidanzato. Ci siamo conosciuti in modo del tutto casuale, e prima di vederci abbiamo parlato a lungo e ci siamo presi molto a livello di contenuti e idee. Una volta che ci siamo incontrati c’è stata proprio la scintilla e quindi, dopo un po’ di titubanza da parte mia (forse più sensi di colpa verso il mio ex), ci siamo lasciati guidare dai sentimenti, che confermo essere intensi e sinceri da entrambe le parti. Tra l’altro per un mese ho lavorato nella sua città, quindi siamo stati quasi sempre insieme e abbiamo sperimentato una breve convivenza che ha funzionato in tutto.
Nonostante anche questa relazione sia a distanza, rispetto a quella precedente non sembrerebbe essere tossica (lui è quasi l’opposto del mio ex).
E qui arriviamo al NODO della questione: da quando ho concluso il lavoro e sono tornata al mio paese ho notato che le conversazioni si sono un po’ appiattite e ho paura che presto possa annoiarmi. Tralasciando i contenuti che stanno venendo a mancare, nel pomeriggio si assenta spesso o non è molto sul pezzo, la sera capita spesso che crolla improvvisamente e tutto questo perché fuma (cann3 chiaramente) e si addormenta. Ammetto che è una situazione un po’ noiosa, ma non voglio risultare pesante e soprattutto voglio capire se sarebbe un’esagerazione fare notare questa cosa.
Non voglio che in questa relazione ci siano cose non dette o eventuali rancori, ma a me la distanza e la mancanza di contatto pesano già molto e vedere che lui spesso “non c’è” per motivi banali (insomma, ho 24 anni se fossi ubriaca e non rispondessi più credo sarebbe una mancanza mia) non aiuta. Penso anche che essendo due persone adulte, non mi aspetto da lui che smetta (per esempio) di fumare ma piuttosto che riesca a gestire la cosa, privarlo di qualcosa non mi piacerebbe.
Purtroppo, per mantenere alto l’interesse è importante che in questi momenti, nella quotidianità, ci sia ogni tanto qualcosa che mi stimoli. Quindi non mi interessa fare cose “straordinarie” nei momenti in cui ci vediamo, perché sento che l’euforia momentanea potrebbe darmela chiunque e il mio interesse in quei momenti è stare con lui e godermi il tempo a disposizione, dove o facendo cosa non mi importa. Questa è una dinamica che ho vissuto già nella mia relazione precedente e mi ha logorata nel tempo.
Sbaglio io? Dovrei parlarne con lui? Ho corso troppo? Dovrei cambiare il mio modo di vedere la cosa?
Grazie sempre!
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Negli ultimi giorni mi trovo a riflettere sulla mia situazione sentimentale e vorrei un parere esterno, ma prima è importante fare una premessa.
Ho quasi 25 anni e un anno fa ho concluso una relazione durata 4 anni, relazione a distanza e un po’ tossica. Conclusa la relazione ho avuto esperienze con altri ragazzi per puro divertimento, lo dico apertamente, fino a quando un paio di mesi fa ho conosciuto il mio attuale fidanzato. Ci siamo conosciuti in modo del tutto casuale, e prima di vederci abbiamo parlato a lungo e ci siamo presi molto a livello di contenuti e idee. Una volta che ci siamo incontrati c’è stata proprio la scintilla e quindi, dopo un po’ di titubanza da parte mia (forse più sensi di colpa verso il mio ex), ci siamo lasciati guidare dai sentimenti, che confermo essere intensi e sinceri da entrambe le parti. Tra l’altro per un mese ho lavorato nella sua città, quindi siamo stati quasi sempre insieme e abbiamo sperimentato una breve convivenza che ha funzionato in tutto.
Nonostante anche questa relazione sia a distanza, rispetto a quella precedente non sembrerebbe essere tossica (lui è quasi l’opposto del mio ex).
E qui arriviamo al NODO della questione: da quando ho concluso il lavoro e sono tornata al mio paese ho notato che le conversazioni si sono un po’ appiattite e ho paura che presto possa annoiarmi. Tralasciando i contenuti che stanno venendo a mancare, nel pomeriggio si assenta spesso o non è molto sul pezzo, la sera capita spesso che crolla improvvisamente e tutto questo perché fuma (cann3 chiaramente) e si addormenta. Ammetto che è una situazione un po’ noiosa, ma non voglio risultare pesante e soprattutto voglio capire se sarebbe un’esagerazione fare notare questa cosa.
Non voglio che in questa relazione ci siano cose non dette o eventuali rancori, ma a me la distanza e la mancanza di contatto pesano già molto e vedere che lui spesso “non c’è” per motivi banali (insomma, ho 24 anni se fossi ubriaca e non rispondessi più credo sarebbe una mancanza mia) non aiuta. Penso anche che essendo due persone adulte, non mi aspetto da lui che smetta (per esempio) di fumare ma piuttosto che riesca a gestire la cosa, privarlo di qualcosa non mi piacerebbe.
Purtroppo, per mantenere alto l’interesse è importante che in questi momenti, nella quotidianità, ci sia ogni tanto qualcosa che mi stimoli. Quindi non mi interessa fare cose “straordinarie” nei momenti in cui ci vediamo, perché sento che l’euforia momentanea potrebbe darmela chiunque e il mio interesse in quei momenti è stare con lui e godermi il tempo a disposizione, dove o facendo cosa non mi importa. Questa è una dinamica che ho vissuto già nella mia relazione precedente e mi ha logorata nel tempo.
Sbaglio io? Dovrei parlarne con lui? Ho corso troppo? Dovrei cambiare il mio modo di vedere la cosa?
Grazie sempre!
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