Monogamia

Dopo una serie di avvenimenti personali piuttosto forti che mi hanno portato a vivere una condizione di "rinascita", dove sento di aver premuto reset, di aver voltato pagina e ricominciato da zero la mia vita, auto-assolvendo, tra l'altro, anche tutti i miei "peccati" (manco fossi il prete di paese
), mi sono imposto di volere vivere assolutamente in pace con me stesso. A posto con la mia coscienza in modo da potermi sentire libero... cosa che è veramente importante per me.
Non tradirei mai la mia ragazza... Principalmente per il semplice motivo che la ucciderei facendolo. Le farei veramente tanto male, la deluderei... e non voglio assolutamente accada. Per lei, ma tanto anche per me stesso.
Detto questo, però, io in realtà non riesco così tanto a mal vedere il bisogno di fare sesso con altre persone... Perchè, a mio avviso, fa proprio parte dell'uomo (inteso come essere umano). Sono decisamente dell'idea che l'essere umano non sia fatto per la monogamia. Quello che penso è: ci scegliamo un compagno di vita, qualcuno con cui vogliamo letteralmente condividere la nostra esistenza, qualcuno che amiamo, che vogliamo al nostro fianco, per cui daremmo anche la vita... la persona più importante per noi. Poi però può capitare, e spesso capita, di aver voglia di fare determinate esperienze anche con altre persone... voglia che anche se si reprime e si decide di non sfogare, c'è! esiste! è l'istinto che te lo chiede. Esperienze che si ha voglia di fare con persone che però (in circostanze ideali) non prenderebbero mai il posto del tuo compagno di vita. Non significheranno mai quello che significa per te il tuo compagno di vita. Se imparassimo a prendere queste "determinate esperienze" con la stessa mentalità e percezione di gravità del voler fare una partita a tennis con qualcuno, alla fin fine non ci sarebbe nulla di sbagliato... perchè non sarebbe nulla di più di una partitella a tennis con qualcuno. Il tuo compagno di vita è l'altro... con lui giochi le finali sui campi di Wimbledon, e mai nulla cambierà questo. Sono dell'idea che se veramente si riuscisse ad interiorizzare questa cosa e a percepirla, anche proprio a livello di società, in questo modo, nel profondo, addirittura le relazioni in sè ne gioverebbero. Capisco sia complicato (soprattutto interiorizzarlo) e forse anche difficile da gestire, ma è quello che penso. Il reprimere un qualcosa che fa parte della propria natura, non porta quasi mai a nulla di buono... logora e rovina, al massimo.
Cosa ne pensate voi?

Non tradirei mai la mia ragazza... Principalmente per il semplice motivo che la ucciderei facendolo. Le farei veramente tanto male, la deluderei... e non voglio assolutamente accada. Per lei, ma tanto anche per me stesso.
Detto questo, però, io in realtà non riesco così tanto a mal vedere il bisogno di fare sesso con altre persone... Perchè, a mio avviso, fa proprio parte dell'uomo (inteso come essere umano). Sono decisamente dell'idea che l'essere umano non sia fatto per la monogamia. Quello che penso è: ci scegliamo un compagno di vita, qualcuno con cui vogliamo letteralmente condividere la nostra esistenza, qualcuno che amiamo, che vogliamo al nostro fianco, per cui daremmo anche la vita... la persona più importante per noi. Poi però può capitare, e spesso capita, di aver voglia di fare determinate esperienze anche con altre persone... voglia che anche se si reprime e si decide di non sfogare, c'è! esiste! è l'istinto che te lo chiede. Esperienze che si ha voglia di fare con persone che però (in circostanze ideali) non prenderebbero mai il posto del tuo compagno di vita. Non significheranno mai quello che significa per te il tuo compagno di vita. Se imparassimo a prendere queste "determinate esperienze" con la stessa mentalità e percezione di gravità del voler fare una partita a tennis con qualcuno, alla fin fine non ci sarebbe nulla di sbagliato... perchè non sarebbe nulla di più di una partitella a tennis con qualcuno. Il tuo compagno di vita è l'altro... con lui giochi le finali sui campi di Wimbledon, e mai nulla cambierà questo. Sono dell'idea che se veramente si riuscisse ad interiorizzare questa cosa e a percepirla, anche proprio a livello di società, in questo modo, nel profondo, addirittura le relazioni in sè ne gioverebbero. Capisco sia complicato (soprattutto interiorizzarlo) e forse anche difficile da gestire, ma è quello che penso. Il reprimere un qualcosa che fa parte della propria natura, non porta quasi mai a nulla di buono... logora e rovina, al massimo.
Cosa ne pensate voi?