chi mi aiuta a morire?

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Messaggioda Eliminato » 01/05/2022, 13:07



fuckthelife ha scritto:Ciao broken mirror
grazie per la risposta!molto utile!.
Comunque no purtroppo non ricordo di che tipo di psicologa si trattasse ,mi é stata consigliata dal mio medico base; ma so dirti che non ci siamo trovati. Quanto tempo sei stato in terapia?
Vorrei sconfiggere questa bestia e riuscire finalmente a realizzare la mia vita e grazie a te infondo al tunnel incomincio a vedere la luce


Ecco, non vorrei peccare di ottimismo cosmico, però io immaginavo che non fosse stato pienamente delineato il tipo di percorso psicoterapeutico cui ti eri sottoposto. Questo è positivo, perché mi fa immaginare che tu abbia invece ancora felici strade da intraprendere! ^_^

Altro elemento rassicurante è che, come avevo percepito già dal tuo messaggio iniziale del thread da te aperto qui, è che tu non vuoi realmente morire ma che, proprio perché ora non hai la vita che vorresti (successe anche a me), per una forma di rabbia interiore vorresti sopprimere quello che stai vivendo. E' un discorso parecchio complesso, neanche so bene quanto ora possa esser di aiuto realmente sbrogliarlo qui, in questo momento. Ricordo che, proprio verso la tua età, iniziai a fare sovente questi pensieri: volevo morire non perché odiassi la vita in sé, ma perché detestavo quello che stava accadendo a me, non lo trovavo giusto.

Tu comunque puoi sconfiggere questo mostro perché credo sia decisamente in tempo e mi sembri ben consapevole anche del fatto che, per poter stare davvero meglio, spesso viene consigliato (e non a caso) l'intervento di figure competenti quali una/o psicoterapeuta che possa rimetterci sui corretti binari. La buona notizia è che tu, a differenza di molti utenti che si leggono in generale in giro per il web, hai la rara caratteristica di esser propenso ad accettare il fatto di poterti sottoporre a un lavoro personale con qualcuno che ti segua. Erroneo e pericoloso, spesso, risulta essere invece la credenza disfunzionale del "posso farcela da solo, gli psicoterapeuti e gli psichiatri non servono a nulla se non a spillare soldi e rovinarti la salute".

Tu parti, insomma, da una buona base: avevi già tentato la via di aiuto presso una psicologa. Adesso, secondo me, un buon passo sarebbe ritentare con una persona abilitata a una psicoterapia cognitivo-comportamentale, ad esempio (verifica iscrizione all'albo e che abbia fatto la scuola di specializzazione, oltre ad avere la laurea magistrale in psicologia clinica).

Quanto sono stato in terapia per l'ansia sociale e la depressione conseguente, intendi? Guarda, non vorrei urlare al miracolo ma, per questi due problemi e dico solo questi due eh, nel giro di 5-6 mesi ero completamente vivo (ricordo era gennaio, a maggio/giugno ero proprio un'altra persona, fu come tornare a vivere - o, forse, nascere per la prima vera volta). Un segnale di verifica importante all'epoca, per me, fu quello di riuscire a eliminare agevolmente l'alcol per socializzare senza quell'aiuto sinistro.

Già al secondo mese di terapia uscivo, stavo all'aperto, frequentavo gruppi e conoscevo tantissime persone. Iniziai a viaggiare da solo, cosa per me surreale in quegli anni, perché soffrivo pure di attacchi di panico e ansia generalizzata, quindi avevo paura di aereo, treni, metro, bus. Non riuscivo neanche a prendere un banale mezzo pubblico. Specifico che io ero uno di quelli che smise del tutto di uscire causa fobia sociale in un periodo di circa un anno: riuscivo solo a fare la spesa e dovevo comunque prendere tanto coraggio (e bere). Quindi, se n'è venuto fuori uno come me, se ne deduce ci sia veramente speranza per tutti! <3
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Messaggioda Navigator63 » 15/05/2022, 2:14



fuckthelife ha scritto:avevo incominciato un percorso terapeutico mesi fa ma vedendo che non portava risultati e non trovandomi con la psicologa ho deciso di interrompere.

Non vorrei dire cose affrettate, ma dal poco che ho capito mi sembra che la tua situazione sia troppo complessa per un "semplice" psicologo/a. Forse avresti bisogno di uno psicoterapeuta o psicoanalista (esistono diversi livelli di competenza nel settore, ed ho più volte notato come tanti psicologi non abbiano competenze sufficienti per problematiche profonde).
Oppure può essere che lei non era la terapeuta adatta a te.
Od anche - forse - che tu non collabori o non ti metti in gioco abbastanza: il terapeuta non è un mago, e se il cliente non collabora non possono avvenire cambiamenti (è solo un'ipotesi, non so se è il tuo caso).

Questo per suggerirti di non scartare la terapia solo in base a quell'esperienza.
Da quel che dici, un aiuto professionale potrebbe probabilmente favorire dei miglioramenti, o quantomeno una migliore comprensione della tua situazione emotiva e psicologica.

Ricorda che per ogni cosa c'è una causa :)
Una volta identificata la causa, si può cominciare a lavorarci su.

Mi ritengo antipatico e mi ritengono antipatico e prima ero l esatto opposto tutti mi hanno sempre voluto bene ed ero sempre al centro delle attenzioni

A volte questo succede a chi è stato educato come "bravo ragazzo" e si è adeguato al ruolo (indossando una "maschera" che però non è la sua vera personalità).
Poi un giorno questa facciata crolla, il vero sé emerge, magari anche un malessere tenuto nascosto a lungo, e le persone intorno rimangono smarrite e reagiscono male.

Se ti interessa, ti suggerisco un punto di partenza che potrebbe farti emergere riflessioni utili: l'accettazione di te stesso.
Quanto ti accetti per come sei? Quanto ti vuoi bene? Quanto sei in conflitto con la tua vera natura? Ti hanno forse insegnato che sei "sbagliato" o inadeguato?
Prova a leggere l'articolo linkato, e vedi se ti suscita delle scoperte o intuizioni sui tuoi problemi.
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Messaggioda liliy » 25/05/2022, 22:20



Prima di fare qualsiasi cosa ti consigli di fermarti e riflettere, magari nel frattempo fai qualcosa che ti piace: a volte staccare la spina aiuta.
anche se di tempo ne è passato, molte decisioni determineranno la tua vita per sempre, quindi io consiglio veramente di essere sicuri al 100% delle proprie scelte.
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