Andare avanti dopo una rottura.

[Devander]

So cosa può significare perché in passato mi è capitata una cosa del genere. Si, devo ammettere che anch'io sono del tuo stesso pensiero, è inutile girarci attorno, è possibile che con il tempo lui si metta tutto alle spalle e inizi a farsi una nuova vita dove risiede adesso. È più facile, è meno impegnativo, difficilmente ho visto persone che si prendono grossi impegni e non so come hai fatto ad essere così forte da ammetterlo nei confronti di te stessa. Questa è una cosa che ti ammiro.
È così, non può che essere uno sfogo, non vedo soluzioni facili all'orizzonte. Un abbraccio anche da parte mia, ne hai bisogno.

[Prometeo]

Il mio ragazzo si è trasferito in America, è una cosa che stava progettando ancor prima di conoscermi e sono fiera di lui. Nonostante voglia far credere a tutti di essere uno strafottente, in realtà è una persona molto fragile. È andato contro il bene che prova per la sua famiglia, per i suoi amici, e forse anche per la sottoscritta, per raggiungere i suoi obbiettivi e realizzarsi nella vita. Lo ammiro molto, la sua ambizione a soli 22 anni è da apprezzare.

Non avrei mai pensato di provare questa sensazione di vuoto per colpa di qualcuno. È un effetto collaterale mai sperimentato prima, morivo per il quale sono arrabbiata con me stessa. Avere la continua necessità di sentirlo ma sapere che non è la cosa giusta da fare, mi destabilizza molto.

Mi ha fatto una promessa non richiesta: se dovesse ritornare, in un futuro lontano non esiterà a cercarmi. Io mi sono incazzata perché il mondo non funziona così. Le persone sono in continuo mutamento, e se lui in questo momento della sua vita crede di volermi bene per sempre, tra qualche anno guardando indietro si farà una grossa risata. Arriverà una ragazza che potrà abbracciarlo, asciugargli le lacrime e farlo ridere come facevo io e la sua stupida promessa perderà valore.

Inoltre, ieri mi ha confessato che se non fosse circondato da persone, nel posto dove si trova, cadrebbe in un pianto liberatorio e ha fatto intendere che sarebbe causato dalla mia assenza. Lui odia piangere in presenza degli altri, lo fa sentire nudo e debole. Io gli ho sempre detto che non c’è nulla di male nel mostrarsi umano davanti a qualcuno. Spero ascolti il mio consiglio, perché mi si spezza il cuore sapere che trattenga dentro di se tante cose, dall’altra parte del globo e di non potermi rendere utile.

Inizialmente ci siamo tenuti in contatto, ma la situazione stava distruggendo lentamente entrambi. Finché non mi sono fatta coraggio e l’ho implorato di prendere lui l’iniziativa di non scrivermi più. Io voglio sentirlo, sapere cosa fa in una giornata, essere a conoscenza del suo umore, e tenuta al corrente di qualsiasi cosa gli passi per la testa. Ma purtroppo sono giunta alla conclusione, che così facendo lo avrei tenuto ancorato a me troppo a lungo, e non sarebbe stato giusto per lui, oltre che per me. Ieri notte, quando da lui era ancora pomeriggio, gli ho chiesto di parlare per un ultima volta e al mio risveglio non ci saremmo più cercati in nessun modo. Come mi fa sentire questa cosa? Non lo so definire.

Ho paura che mi dimentichi troppo in fretta e che io ci impieghi il doppio del tempo. Durante quest’ultima conversazione mi ha rivelato di non sentirsi all’altezza, si reputa molto sostituibile e mi ha chiesto di promettergli che quando frequenterò qualcuno in futuro e posterò foto sui social di una potenziale nuova relazione, dovrò disattivargli le storie su Instagram perché non vuole vedermi con qualcun altro. Avrei tanto voluto dirgli che ho paura della stessa identica cosa, ma devo accettare che accadrà prima o poi.

Lasciare qualcuno controvoglia è un casino. Se nessuno dei due vuole allontanarsi ma si è costretti a farlo per motivi abbastanza ovvi, bisogna solo aspettare di dimenticarsi l’uno dell’altra.
So che crescendo mi rimarrà solo un bel ricordo di lui, però non faccio che pensare a come sarebbero potute andare le cose se fosse rimasto qui con me.

Finalmente avevo trovato qualcuno che mi facesse bene al cuore, ed ora devo solo cercare di cancellarlo dalla mia testa.

Scusate lo sfogo e per eventuali errori grammaticali, spero non giudichiate i miei pensieri. Ricordatevi che sono esperienze e sensazioni soggettive.

Ciao, forse sono l'ultima persona che dovrebbe dare consigli al momento, visto che io stesso sto affrontando una rottura per motivi di distanza. La sensazione di vuoto non è una cosa sbagliata, è una cosa umana e, magra consolazione, sta a significare che non fosse una semplice cotta temporanea. Ci vuole tempo per superare la perdita di una persona amata, io ci sono già passato e spero che non farai gli stessi errori che ho fatto io in passato. Cercare il conforto di amici e parenti è una cosa naturale e può aiutare a distrarsi. Ma non è la distrazione quella che ti farà superare questo momento, devi cercare di prenderti cura di te, perché per quanto ci possano essere persone che ti vogliano bene e si vogliano prendere cura di te, nessuno lo può fare se non tu.
Cerca di fare qualcosa per te che inneschi una crescita, un obbiettivo che vuoi per te e che riguardi solo la tua persona e la tua crescita come tale. Che sia un obbiettivo scolastico, o di realizzazione, quello che vuoi. Impara nuovamente a stare da sola e non cercarlo, so che non è quello che molti si vogliono sentir dire, ma medico pietoso piaga purulenta.
Te lo sto scrivendo ma sotto sotto lo ripeto a me stesso mentre lo dico a te.
So che queste parole non ti allevieranno il dolore profondo che stai provando, ma spero che almeno per il tempo che impiegherai a leggere, ti possano far sentire un pizzico meno sola nell'universo, consapevole che ci sono tanti che ti possano capire.