Quando l'essere single diventa un'ossessione

LGBT (Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transessuali).
I tanti ritratti dell'Amore: condividiamo gioie e dolori e cerchiamo di imparare dalle nostre esperienze.
Inoltre, se vogliamo saperne di più e cerchiamo delle risposte sul sesso, se abbiamo dubbi o se viviamo male la nostra sessualità, possiamo discuterne in questo forum, che si dedica anche alle proprie tendenze omosessuali etero o transex.

Quando l'essere single diventa un'ossessione

Messaggioda them0508 » 10/08/2022, 0:39



Gilgamesh ha scritto:Ciao, mi sono molto rivisto in quello che hai scritto, condivido con te sia l'età che l'insofferenza legata alla paura per il futuro, nonché una recente e travagliata rottura sentimentale. Se devo essere sincero l'iter che hai descritto lo trovo abbastanza familiare, penso che la persona in questione semplicemente non avesse voglia di impegnarsi serialmente e volesse mantenere il rapporto così senza farlo evolvere. Sono abbastanza navigato in rapporti a distanza e ti confido che non è una prassi così inusuale. Perché all'inizio fosse diverso? Forse la vicinanza creava entusiasmo; forse la lontananza da casa gli creava una bolla dove coltivare serenamente le sue bugie o fantasticherei che fossero; forse semplicemente era un modo per farti legare a lui. Sapere la risposta corretta è difficile, oltre che ininfluente, ma l'unica cosa certa è che non aveva intenzione di costruire con te qualcosa proiettato al futuro. Non fartene una colpa, capitano le relazioni fallimentari e in certi casi è molto meglio sbattere la testa prima che dopo. Però queste cadute non devono mai diventare motivo per sminuire te stessa, mai e poi mai.
Rispondendo alla tua domanda: affronto la situazione con il tuo stesso sconforto. Preferisco di gran lunga la connessione emotiva ai rapporti occasionali, ma le persone con cui stabilire la complicità che vorrei sono assai rare. Potrei vivere il tutto in maniera più superficiale ma davvero, non ce la faccio e non voglio. La mia paura è quella di dovermi accontentare di una situazione che non è quella che desidero, ma più il tempo passa più sono disilluso.


Ciao. Mi fa piacere che ci sia qualcuno che possa riflettersi in ciò che ho esposto; i forum hanno questo fantastico potere talvolta, quello di farci sentire compresi, anziché magari sminuiti nelle nostre paure, come, purtroppo, qualche volta, succede nella vita di tutti i giorni. Comunque sì, penso che all'inizio fosse diverso perché, in fondo, nelle prime fasi chiunque di noi cerca di dare un'immagine il più possibile incontaminata di sé stessi, con l'obiettivo sì, di legare l'altro. Penso che, nel suo caso, sia stato questo l'obiettivo. Poi, una volta convinto di avermi conquistata, beh, finita tutta la magia. Ora, non mi interessa psicanalizzarlo, avendolo fatto un milione di volte in tutto questo tempo, ma ciò che non riesco a perdonargli è avermi fatto credere, per quasi un anno di rapporto, che non fosse lui a non volere una relazione normale con me, ma che fossi io, talmente difettosa e sbagliata, da non saper costruire. Sicuramente anche io ho fatto i miei errori, ma ho sempre cercato di essere migliore per lui e per noi e, in cambio, mi sono sempre ritrovata, non con uno, ma con dieci muri davanti. Non voglio sminuire me stessa, assolutamente, io ho fatto il possibile fino alla fine, anche quando non c'era ormai nulla da salvare, quindi non ho rimpianti.
Capisco bene quello che intendi. Qualche volta anche io penso che la soluzione sarebbe quella di arricchire semplicemente il mio bagaglio esperienziale, prendere ciò che il mercato passa attualmente, anche se è ben lontano da ciò che vorrei io e poco invitante. Ciò, però, significherebbe snaturarmi, come credo anche per te. Io non me la sento ancora di non pretendere il "meglio", cioè, quello che, nella mia accezione, è il meglio per me. Allo stesso tempo, gli anni passano e questo "meglio" sembra sempre più irraggiungibile. Spero che ne usciremo, ma è davvero difficile vivere nell'attesa dubbiosa di un qualcosa di speciale e di finalmente "giusto"
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them0508
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Messaggioda Gilgamesh » 10/08/2022, 9:11



them0508 ha scritto:Ciao. Mi fa piacere che ci sia qualcuno che possa riflettersi in ciò che ho esposto; i forum hanno questo fantastico potere talvolta, quello di farci sentire compresi, anziché magari sminuiti nelle nostre paure, come, purtroppo, qualche volta, succede nella vita di tutti i giorni. Comunque sì, penso che all'inizio fosse diverso perché, in fondo, nelle prime fasi chiunque di noi cerca di dare un'immagine il più possibile incontaminata di sé stessi, con l'obiettivo sì, di legare l'altro. Penso che, nel suo caso, sia stato questo l'obiettivo. Poi, una volta convinto di avermi conquistata, beh, finita tutta la magia. Ora, non mi interessa psicanalizzarlo, avendolo fatto un milione di volte in tutto questo tempo, ma ciò che non riesco a perdonargli è avermi fatto credere, per quasi un anno di rapporto, che non fosse lui a non volere una relazione normale con me, ma che fossi io, talmente difettosa e sbagliata, da non saper costruire. Sicuramente anche io ho fatto i miei errori, ma ho sempre cercato di essere migliore per lui e per noi e, in cambio, mi sono sempre ritrovata, non con uno, ma con dieci muri davanti. Non voglio sminuire me stessa, assolutamente, io ho fatto il possibile fino alla fine, anche quando non c'era ormai nulla da salvare, quindi non ho rimpianti.
Capisco bene quello che intendi. Qualche volta anche io penso che la soluzione sarebbe quella di arricchire semplicemente il mio bagaglio esperienziale, prendere ciò che il mercato passa attualmente, anche se è ben lontano da ciò che vorrei io e poco invitante. Ciò, però, significherebbe snaturarmi, come credo anche per te. Io non me la sento ancora di non pretendere il "meglio", cioè, quello che, nella mia accezione, è il meglio per me. Allo stesso tempo, gli anni passano e questo "meglio" sembra sempre più irraggiungibile. Spero che ne usciremo, ma è davvero difficile vivere nell'attesa dubbiosa di un qualcosa di speciale e di finalmente "giusto"


Il problema è davvero questo: sapere di star "perdendo" tempo in attesa di qualcosa che non sai se arriverà e come sarà, nel caso arrivi. E in tutto questo spesso mi capita anche di non sentirmi abbastanza per quello che vorrei, che ormai dovrei accontentarmi per forza. Mettici anche che ogni volta che finisce un rapporto importante perdo un pezzo di me e mi sento sempre meno a mio agio a dover ricominciare. Insomma, la speranza c'è sempre, però è tutto così complicato.
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Messaggioda TheDarkKnight » 10/08/2022, 9:46



them0508 ha scritto:Trovo sia interessante quello che dici. E penso che, qualunque sia la nostra scelta, viverla serenamente sia il traguardo più importante, seppur difficile da raggiungere qualora questa scelta non sia dipesa tanto dalla nostra reale volontà, ma indotta da eventi esterni. Non conosco le tue vicissitudini, ma da quello che scrivi, mi sembra che sia un po' il tuo caso. Complimenti per il coraggio e mi auguro che sarai in grado di fare queste scelte che probabilmente ti porteranno a raggiungere la pace definitiva.
Allo stesso tempo, però, l'interesse per la tua collega e il fatto che tu abbia iniziato ad indagare su di lei mi sembra comunque che sia una "controtendenza" rispetto alla tua scelta di una vita solitaria; forse in fondo anche tu ci speri ancora in un futuro non solitario per te, insomma non sei stato completamente assorbito da quello stato di "vuoto" affettivo che caratterizza spesso chi vuole fuggire dalle dinamiche relazionali/sentimentali. Ovviamente sono solo ipotesi ed impressioni


La pace definitiva arriverà, su questo non ho dubbio :lol: è sulla parte centrale che ho qualche riserva...
Il coraggio è discutibile, è vero che intraprendendo una certa via priva di determinati fattori positivi derivati dalle profonde relazioni sembra apparire davanti a noi un cammino piuttosto triste e vuoto, ma dall'altra parte c'è anche una certezza, quella che così facendo si potrà evitare la paura di non poter più fare a meno dell'altro o di una condizione strettamente ad essa correlata che forse io per via di un'estrema sensibilità non me lo posso neanche permettere. Immagina di trovare chi stai cercando da tutta la vita, di goderne il tempo assieme giorno dopo giorno, di scoprire e riscoprirti ecco con il passare del tempo la paura crescerebbe di pari passo con il rafforzamento di quel legame. Tu sei disposta a rischiarlo, l'hai fatto intendere, io probabilmente non ci riuscirei. Riguardo al resto, diciamo che io per le ragioni che ho qui riportato non vado mai in cerca di nessuno, lei è apparsa dal nulla e non ho potuto esserle indifferente. Credo che non possiamo reprimere il nostro istinto, ma possiamo evitare di imbatterci in simili circostanze, ovvio che se lei dimostrasse di aver in qualche modo bisogno di me non potrei tirarmi indietro. Ma visto che questa condizione credo sia altamente improbabile continuerò a restare al mio posto.

Su questi forum puoi trovare persone che là fuori non ci sono è vero, ma bada bene che si tende ad essere magari più introspettivi, sensibili e meno superficiali per via di vissuti non troppo sereni. Bisogna cadere o vivere nell'ombra per poter riemergere nella luce? Non lo so. So che qui si può discutere con le persone in un modo che là fuori non sembra concesso e ci si può in gran parte spogliarsi dalle rozze armature per interagire con la nostra vera essenza.

Ti confido che vorrei rivolgermi a lei come ora sto facendo con te, ma ho il timore che lei come tanti altri non sia in grado di interagire ad un simile livello forse per abitudine o per protezione e anche questo è fonte di quel freno morale che mi costringe a seguire quella via.
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“Con suo disappunto, non poter scegliere il proprio percorso è la triste condizione dell’uomo. Gli è solo dato di scegliere come atteggiarsi quando il destino chiamerà sperando che non gli manchi il coraggio di rispondere”.

"...tu per loro sei solo un mostro come me..."

"Sono cambiato, mi sono abituato, sono un sopravvissuto."

"Se Dio non può sconfiggere il male allora non è onnipotente,
Se può sconfiggerlo e non vuole farlo allora Dio è malvagio,
Se invece non vuole e non può farlo allora perché chiamarlo Dio???"


"Ho provato a essere come loro. A vivere come loro. Ma finisce sempre nello stesso modo.Mi hanno portato via tutto."

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Messaggioda Massimiliano89 » 10/08/2022, 10:19



Dunque, da ciò che leggo ti poni troppe domande del tipo " vado bene o sono sbagliata "? " avrò fatto o no la scelta giusta "?
Queste domande che fai a te stessa tormentandoti sono puro veleno. Chiedi invece a te stessa " a cosa serve rimuginare "?. Inoltre ti suggerisco il seguente mantra: " non dipende da me. Io vado bene così come sono. Tutti siamo unici e differenti ".
In quanto all'ossessione dell'essere single, io l'ho avuta fino a qualche anno fa, ma dopo una relazione Fantastica (anche se breve) e soprattutto dopo un lungo lavoro su me stesso (lettura di vari libri che se vuoi posso consigliarti) l'ossessione è scomparsa.
Sono arrivato paradossalmente a benedire la solitudine.
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Messaggioda them0508 » 10/08/2022, 12:31



enemyofthesun ha scritto:Ciao, sulla storia specifica ti hanno già risposto appropriatamente e non mi sembra di dover aggiungere altro.
Per quel che riguarda la mia storia personale invece, anch'io ho quest'angoscia della solitudine, di non sentirmi accettato per la mia particolare situazione di vita (non lavoro e non ci riesco, ho scarso interesse per il sesso anche in coppia, ovviamente nessun interesse per quello occasionale, ho isolamento sociale).
Ho 41 anni e quindi mi sento ancora più in crisi per questa cosa, dopo che 2 storie lunghe sono finite per questi motivi, non mi accettavano per come sono.
Se ho pensato a relazioni non monogame, ad esempio, è per far sì di non deludere le aspettative di una nuova donna, magari diminuirle su di me, anche solo un'amicizia in fondo mi andrebbe bene...
Non perchè mi servano più relazioni...già è difficile per me averne una...
Se è così pazza da volere una relazione sentimentale con me...boh proviamo...e speriamo bene...


Ciao, mi dispiace per la tua situazione. Il fatto è che, secondo me, essere accettati completamente per quel che si è, con magari anche condizioni di vita poco positive annesse, è un po' un'utopia. D'accordo i sentimenti, ma, nell'ambito di una relazione non più adolescenziale, soprattutto ad una certa età, le persone cercano il meglio per sé stesse, cercano qualcuno che possa corrispondere maggiormente alle loro esigenze. E sinceramente non posso neanche biasimarle. Per esempio, per quanto riguarda il lavoro, non trovo strano che una donna, che non sia più adolescente, cerchi un uomo realizzato dal punto di vista professionale o che, perlomeno, abbia un tale obiettivo. Da adolescente ero fidanzata con un ragazzo che non andava a scuola, non lavorava, non aveva prospettive di realizzazione personale. Ecco, ad oggi, a 26 anni, non frequenterei una persona del genere perché le mie esigenze sono cambiate Tutto ciò per dire che, se vogliamo qualcuno nella nostra vita, non possiamo adagiarci, dal mio punto di vista. Bisogna tendere a diventare migliori, ovviamente tenendo sempre conto delle nostre possibilità. Questo è un mondo crudele: tra milioni di persone, se non sono la versione migliore di me stesso, perché una persona speciale dovrebbe scegliere me?
In bocca al lupo.
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Messaggioda VeraVita » 10/08/2022, 18:14



È normale provare le emozioni che tu descrivi, non stare più insieme a qualcuno è un po' come un piccolo lutto e si pensa di non valere abbastanza. Ma in realtà si sta insieme per un periodo per imparare qualcosa. Tu, cosa hai imparato? Mi sembra di capire che vorresti una persona seria, qualcuno con cui condividere la vita e tante altre belle cose. Inoltre, perdonami, devi lavorare sulla tua autostima ed essere meno buona. Al prossimo ragazzo che incontrerai sii un po' più ferma e vai cauta. Io penso che la vita sia fatta di relazioni, ne hai persino una insieme a me, visto che mi stai leggendo. Quindi, prendi un bel panino e pulisci via tutti i brutti pensieri. Non essere triste e spaventata e sii felice che incontrerai una persona migliore e decente e che stai imparando qualcosa di più su te stessa e la tua persona. Non essere dipendente dagli altri e di ciò che pensano. Lavora sulla tua persona, cerca di capire che anche tu da sola basti, che ci sono tanti ragazzi dolci e premurosi che vorrebbero tanto conoscerti. E, non sono illusioni. Come vedi l'amore e l'abbondanza esistono. Devi essere solamente un po' più fiduciosa e pensare con un po' di ottimismo (anche se è difficile) e non soffrire a vuoto. Dare un senso al tuo dolore. Avere il coraggio di fare qualcosa di nuovo, essere grata per i tuoi sbagli perché non li rifarai ed hai imparato qualcosa. Ma devi crederci, tu. Se tu inizi così, dubito, perdonami, che attirerai le persone giuste. Se tu lavori sulla tua autostima e sulla tua personalità vedrai che le cose verranno da sole. L'amore poi arriva quando meno ce l'aspettiamo.
Forza! Non dipendere dagli altri, sii felice per le coppie che vedi in giro, perché c'è abbondanza per tutti. Chiediti, cosa vuoi e non vuoi. Questo è un periodo di arricchimento per te stessa. Dai, tempo al tempo. E, vedrai, magari, un giorno ti ricorderai delle mie parole e mi darai ragione.
Buona serata ^-^
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Messaggioda occhigrandi » 11/08/2022, 13:13



Ciao them0508, ho letto tutta la tua storia e mi dispiace per quello che hai passato e per gli strascichi che ha lasciato su di te.
Oggi purtroppo è molto comune trovare persone che non valgono quello che mostrano. Quando hai detto che ti insultava e sminuiva avresti dovuto lasciarlo lì e scomparire per sempre. Però so che è facile parlare dopo, tu ti eri indubbiamente legata tanto e quindi non deve essere stato facile.

Ricordati comunque che le persone, quando tornano spesso, è perché tu glielo stai permettendo e non sempre ahimé c'è un interesse reale nel tornare. Chiusa parentesi.

Anch'io in alcuni momenti della mia vita ho vissuto la ricerca di qualcuno come una specie di ossessione, sebbene non mi sia mai accontentata né abbia mai fatto sesso occasionale (non lo giudico, ma per me sarebbe impossibile e mi lascerebbe inutilmente vuota). Per eliminare un'ossessione devi innanzitutto darle meno potere, pensarci di meno. Es. pratico: se usi tinder e hai l'impulso di mettere like perché devi trovare una persona, disinstallalo. Se le immagini sui social delle coppiette felici ti "disturbano", cerca di vedere altro: video divertenti ad esempio. Più ne vedi più gli algoritmi degli stessi social te li proporranno e quindi la tua attenzione sarà più attratta da quello che dal resto. Questi sono esempi pratici che anch'io ho usato.
Altro punto fondamentale: amici, parlane con loro, possibilmente quegli amici che sono single, non per discriminare gli altri ma perché anche loro sono nella tua condizione e posso realmente capire come ti senti.
La tua vita non deve comunque ruotare intorno al fatto che devi trovare qualcuno o che non vali abbastanza da trovare qualcuno. Sono pensieri sbagliati. E non devi neanche pensare di dare il meglio di te per farti notare. Tu devi dare il meglio di te, per te, perché vuoi essere la versione migliore della tua persona, ma non per fare colpo sugli altri.
Le persone non sono o non diventano speciali per quello che mostrano/fanno, le persone sono speciali perché noi in base ai nostri valori, a quello che è importante per noi, ecc gli attribuiamo questo aggettivo. Sicuramente trovare qualcuno che condivida quello che siamo può non essere semplice, tuttavia, non è impossibile, a volte bisogna solo aspettare (e imparare a scegliere meglio chi ci circonda).
Il tuo tempo non corrisponde a quello degli altri, non devi sentirti in ritardo rispetto a nessuno.
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Messaggioda voltron988 » 11/08/2022, 18:44



Ho letto anche io la tua storia, e mi ci ritrovo abbastanza. Non tanto nell'esperienza in sé quanto dell'ossessione o nel senso di rifiuto o di solitudine che ti pervade. Per me la situazione è molto simile. In quello che hai raccontato l'unico vero errore commesso è stato aver permesso a tale persona di insultarti. Credo sia palese l'assoluta unidirezionalita del rapporto. Tu evidentemente innamorata, mentre lui non lo era affatto. tutto il resto, temo, sia stata una conseguenza. Che tu abbia paura di restare sola è normale. Poi bisognerebbe vedere quale sia stato il tuo vissuto. Se il tuo deficit affettivo, o la paura di non essere amata sia il frutto di storie sempre e solo sbagliate, o al di la della storia raccontata, della poca o quasi nulla esperienza in campo affettivo/sessuale, con la conseguenza di aver, forse, preteso troppo da questa storia, ma semplicemente perché ti ci sei aggrappata con tutte le tue forze. Quello che non devi fare è autodistruggerti, dando di fatto ragione a lui. Potrà sembrare un po' banale come discorso, ma la tua giovane età aiuta. C'è tutto il tempo per rimediare e per cercare di "recuperare" o raggiungere una vita affettiva tutto sommato normale.
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Messaggioda enemyofthesun » 12/08/2022, 0:39



them0508 ha scritto:
enemyofthesun ha scritto:Ciao, sulla storia specifica ti hanno già risposto appropriatamente e non mi sembra di dover aggiungere altro.
Per quel che riguarda la mia storia personale invece, anch'io ho quest'angoscia della solitudine, di non sentirmi accettato per la mia particolare situazione di vita (non lavoro e non ci riesco, ho scarso interesse per il sesso anche in coppia, ovviamente nessun interesse per quello occasionale, ho isolamento sociale).
Ho 41 anni e quindi mi sento ancora più in crisi per questa cosa, dopo che 2 storie lunghe sono finite per questi motivi, non mi accettavano per come sono.
Se ho pensato a relazioni non monogame, ad esempio, è per far sì di non deludere le aspettative di una nuova donna, magari diminuirle su di me, anche solo un'amicizia in fondo mi andrebbe bene...
Non perchè mi servano più relazioni...già è difficile per me averne una...
Se è così pazza da volere una relazione sentimentale con me...boh proviamo...e speriamo bene...


Ciao, mi dispiace per la tua situazione. Il fatto è che, secondo me, essere accettati completamente per quel che si è, con magari anche condizioni di vita poco positive annesse, è un po' un'utopia. D'accordo i sentimenti, ma, nell'ambito di una relazione non più adolescenziale, soprattutto ad una certa età, le persone cercano il meglio per sé stesse, cercano qualcuno che possa corrispondere maggiormente alle loro esigenze. E sinceramente non posso neanche biasimarle. Per esempio, per quanto riguarda il lavoro, non trovo strano che una donna, che non sia più adolescente, cerchi un uomo realizzato dal punto di vista professionale o che, perlomeno, abbia un tale obiettivo. Da adolescente ero fidanzata con un ragazzo che non andava a scuola, non lavorava, non aveva prospettive di realizzazione personale. Ecco, ad oggi, a 26 anni, non frequenterei una persona del genere perché le mie esigenze sono cambiate Tutto ciò per dire che, se vogliamo qualcuno nella nostra vita, non possiamo adagiarci, dal mio punto di vista. Bisogna tendere a diventare migliori, ovviamente tenendo sempre conto delle nostre possibilità. Questo è un mondo crudele: tra milioni di persone, se non sono la versione migliore di me stesso, perché una persona speciale dovrebbe scegliere me?
In bocca al lupo.


E tu sei ancora relativamente giovane, ma se già pensi questo, figuriamoci una coetanea o anche solo una trentenne.
Io non so dove sbattere la testa e è meglio che non ci penso troppo altrimenti penso a cose brutte e definitive.
Sul fatto dell'asessualità non saprei nemmeno come rimediare, non sono capace in un certo senso, non sono cose che mi vengono spontanee.

La verità è che la vedo davvero dura. Durissima.
Ma visto che non voglio sesso e che una storia d'amore "normale" ormai mi sembra un'utopia, sto pensando di fare qualsiasi compromesso...
Essere l'amico "speciale" (non trombamico però, se non lo vuole lei, io preferirei di no) di una impegnata. Essere la relazione platonica di una donna poliamorosa.
Essere "non lo so cosa, decidi tu" di una single che può anche restare single così e reimpegnarsi quando vuole.
Non so che altro inventarmi per essere accettato un minimo.
Convivere con un'amica single che può reimpegnarsi, io ho dello spazio a casa e mi sento solo. Quando poi andrà a convivere pazienza..almeno per qualche mese o magari anno non sto da solo...
Ho bisogno di affetto, non sono un automa anche se sono una specie di disadattato sociale.
Per fortuna non ho bisogno di sesso, almeno quello...ma forse troverei più facilmente sesso e non abbracci. Boh? ci vorrebbe un Tinder degli abbracci :lol: anche se non sono per le relazioni occasionali nemmeno tenere, voglio riabbracciare la stessa persona <3

La cosa che mi fa più male è essere subito bollato come un disabile relazionale (e non solo) ogni volta che mi apro...
Non si prova nemmeno a conoscermi...
Io non voglio l'esclusiva sulla persona, sono libere di frequentare altri, di cercare il meglio per sè, lo dico sempre...
Vorrei solo qualche briciola. e giuro che sarei almeno un pochino felice, in questa vita di merda...
Perchè non posso ambire ad altro.

Ero felice con la mia ex, convivevamo, ma lei non lo era felice. E preferisco non rovinare la vita a un'altra donna. Mi dispiace di essere così, volevo essere normale :bye:
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Messaggioda cherry85 » 14/08/2022, 22:56



Sei ancora molto giovane, vedrai che tra un impegno e l'altro la persona giusta arriverà....
Che lavoro svolgeva il tipo che hai frequentato?
Secondo me tu e lui volevate solo cose diverse, meglio perderlo che trovarlo un tipo così.
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