Buongiorno, vorrei porre alla vostra attenzione una situazione che mi sta creando disagio per sapere se qualcun altro non dico si ritrovi pienamente in essa, ma magari almeno in parte per potermi offrire un qualche suggerimento in base alla sua esperienza. Grazie in anticipo a tutti quelli che vorranno, anche da esterni alla circostanza, dir la propria
Mi sento un po', non saprei, strano. Forse "turbato" è la parola più adatta...
Su sua forte insistenza nel cercarmi e chiedermi di uscire, sto tentando di frequentare con estrema calma una ragazza. A livello di connessione / feeling siamo su una simile linea d'onda, ma ho pensato di doverle dire subito tutta la verità, perché non riesco proprio a nascondere certe situazioni: vivo spesso lunghe fasi asessuali e non so come fare quando queste subentrano, in quanto in quei periodi (a volte lunghi pure mesi o anni) sparisce pure la mia libido, a volte completamente. Pertanto, pure se desiderassi fare determinate cose (e io son uno di quelli che si sforza sempre - anche quando non ne ha voglia), il mio corpo non reagirebbe in alcun modo.
Le ho detto che sono un "disabile sessuale", ho usato queste parole. La risposta da parte sua è stata molto comprensiva e pura ma anche, temo, ingenua: secondo la sua visione, una volta trovata la persona giusta, queste cose non mi succederanno. No, purtroppo io so con certezza che non funziona proprio così.
Ora volevo:
1) Sapere se qualcun altro abbia mai vissuto o viva queste situazioni, compresi disagi associati alla salute intima (es. vaginismo, dispareunia, impotenza) che rendono fondamentale, quindi, parlarne col proprio partner per valutare attentamente che tipo di strada sarebbe meglio intraprendere per la serenità di entrambi;
2) Cosa consigliereste di fare con una persona che, probabilmente, nel corso della vita prima o poi richiederà anche l'aspetto sessuale di una relazione, come giusto e sacrosanto che sia?
Io volevo (in realtà già lo ho scritto e preparato) inviarle stamane un messaggio tramite cui spiegarle per bene via scritta (perché io sono più comunicativo e limpido usando la scrittura - non per altro) tutte le mie esperienze e sensazioni, dopodiché incontrarla dal vivo un'ultima volta e salutarla per sempre. Penso sia la cosa più giusta da fare, perché ritengo non sia giusto costringere una persona innocente a tutto ciò, sarebbe un calvario, uno stillicidio di disperazione.
Voi cosa fareste, in soldoni? Continuare a frequentarla, avendole già detto tutto ed esposto la cosa, oppure chiudere tutto subito onde evitare cicli di sofferenza, delusioni, aspettative e rischio di far sentire l'altra persona "inadatta" o "poco appetibile" quando, per l'amor di Dio, non è assolutamente così! Non vorrei danneggiare l'autostima di nessuno, diamine, è proprio l'ultima cosa che vorrei fare...
{N.B.: Ovviamente io ci tengo a precisare che questo mio thread NON dev'essere visto come un insulto all'asessualità, visto che io stesso tendo a scivolare in questo spettro, né ad altre condizioni, essendo del resto io stesso reduce da abusi di una certa natura, e altro non mi sento di aggiungere. Quindi mi auguro di aver subito chiarito questo fondamentale aspetto}