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Messaggioda yume » 18/10/2022, 15:41



Salve a tutti. Ho bisogno di alcuni consigli su come gestire una situazione che reputo ormai al limite. Non so più come comportarmi e cosa pensare di tutto questo.
Sto da un anno con questo ragazzo, una persona a tratti premurosa e gentile che però nasconde dentro un'enorme insicurezza causata, credo, dal suo vissuto con la madre e dalla sua ultima relazione con la sua ex ragazza, con cui è finita male.
Lui è una persona che ho conosciuto in un momento di grande difficoltà, ero appena uscita da una relazione di molti anni ed era finita in modo doloroso. Anche lui era stato lasciato da qualche mese.
Ci siamo conosciuti e abbiamo da subito messo in chiaro cosa stavamo cercando e di cosa avevamo bisogno, dati i trascorsi precendenti. Sembrava che entrambi fossimo la persona mancante per l'altro. In quel momento ho pensato che era la persona perfetta per me.

I primi mesi avevamo una relazione a distanza a causa di problemi esterni alla coppia, poi dopo un po' di tempo siamo andati a convivere.
Già dopo qualche mese di relazione ho iniziato a notare dei comportamenti aggressivi da parte sua, magari una reazione esagerata per qualcosa che io invece reputavo una sciocchezza, oppure delle parole di troppo dettate dalla rabbia. Ho cercato di comprenderlo e di vedere oltre perché sapevo che aveva avuto un'infanzia difficile con la madre e che la sua ultima relazione lo aveva fatto soffrire molto, tanto che aveva perso anche dei chili per lo stress. Da persona che si interessa molto alla psicologia ho voluto fidarmi delle mie sensazioni positive e andare oltre a certi comportamenti che sapevo essere una conseguenza di varie relazioni tossiche che aveva avuto.

Successivamente abbiamo deciso di andare a convivere per poter stare insieme e non doverci più vedere ogni due settimane. Premetto che io mi trovo in una situazione complicata, per poter stare con lui ho lasciato il lavoro e insieme abbiamo deciso che i soldi che guadagnava lui sarebbero bastati per entrambi. Sono quindi disoccupata e per il momento ad entrambi va bene così.
Da questo punto di vista mi trovo in una posizione di inferiorità e lo capisco perfettamente, ma penso anche che in una società come questa, dove le donne devono costantemente rientrare nel ruolo che la società ha dato loro, cioè di donne in carriera, di madri e di casalinghe allo stesso tempo, alcune donne si possano stufare e decidano che questa vita frenetica non fa per loro. Io sono felice così e mi va bene cosi.

Il problema principale di tutta questa situazione è che lui ha occasionalmente dei comportamenti aggressivi e denigratori verso di me, del tutto immotivati per quanto mi riguarda. Stiamo bene una settimana e poi qualcosa nella sua testa scatta e inizia a rispondermi con sufficenza, così io mi rattristo e gli chiedo perché ha questi comportamenti e in lui scatta qualcosa che lo fa diventare ancora più aggressivo. Io piango e lui mi insulta, io chiedo spiegazioni e lui dice che non mi ha fatto assolutamente niente, io gli esprimo il mio dolore e lui diventa distaccato e rabbioso al punto da urlare e doversi sfogare prendendo a pugni il letto. È successo un po' di volte che lui prendesse le mie parole come provocazioni e ha alzato le mani. Parlo di pugni o schiaffi, ma solo dopo che io lo provocavo a parole e mai dal nulla quando stavamo bene. Successivamente si è sempre pentito di quello che aveva fatto e mi ha sempre chiesto scusa. So bene che questa non è una giustificazione alle sue reazioni, io non ho mai giustificato la violenza sulle donne, ma nei suoi occhi ho sempre visto il pentimento e il dolore che provava nell'aver reagito in quel modo. Mi ha spiegato più volte che le sue reazioni sono dettate dalla rabbia spropositata che prova in quei momenti in cui ci scontriamo e che in quei momenti non sa nemmeno dove si trova o cosa sta succedendo. Devo sottolineare che è un bel po' che non alza le mani ma che cerca di sfogare la sua rabbia in altri modi, comunque poco sani. Dopo averne parlato più e più volte, sembra aver capito quanto dolore mi provoca stare con una persona che reagisce in questo modo, quindi da qualche mese non ha più reazioni del genere, però a parole continua ad essere violento e mi offende per potersi sfogare. Successivamente si pente e si scusa. Ma questo circolo vizioso si ripete puntualmente, come se questa rabbia repressa fosse sempre presente in lui e dovesse tirarla fuori ogni tot tempo.

Devo precisare una cosa, credo che lui sia Asperger. Sono arrivata a questa conclusione, discutendone anche con lui, perché come dicevo prima mi interessa molto la psicologia e riesco ad analizzare bene le persone. Penso che se lui andasse a fare una terapia con uno psicologo gli diagnosticherebbero un lieve spettro autistico, nello specifico sindrome di Asperger. In famiglia credo abbia altri componenti con tratti autistici.
Mi sono molto informata sulle caratteristiche delle persone Asperger e lui ne ha veramente molte. È più intelligente della media, ha una capacità innata nel risolvere i problemi in modo razionale senza farsi coinvolgere da altre situazioni circostanti, svolge due lavori e deve sempre essere occupato nel fare qualcosa, manca quasi totalmente di empatia ma allo stesso tempo è dolce e premuroso a modo suo. Oltre a tanti pregi ha anche dei lati oscuri del carattere che però lui comprende se gli vengono spiegati e che una persona normale e semplicemente violenta di natura non capirebbe.
È privo di empatia verso gli altri e purtroppo questo lo limita molto nel comprendere la mia tristezza e i miei stati d'animo quando mi sento mancata di rispetto o data per scontata. Allo stesso tempo però, quando stiamo bene in quei brevi periodi di pace, lui è la persona più amorevole del mondo, tanto che io sono talmente felice in quei momenti che ogni volta tutti i miei dubbi su di lui svaniscono.
Sembra come che lui alterni dei momenti di lucidità e (quasi) empatia a dei momenti dove gli si annebbia la mente e appena si sente provocato e messo in dubbio si altera e perde ogni briciolo di lucidità diventando aggressivo. Basta una mia parola o un fraintendimento per farlo scattare e da lì inizia un susseguirsi di azioni senza senso che portano entrambi a non capirsi e a offendersi.

Ora, dando per scontato che lui sia realmente Asperger, tutta questa rabbia repressa sarebbe giustificata? Non riesco a pensare lucidamente a questa situazione. Ovviamente l'amore ti annebbia il giudizio e ti fa passare sopra a cose che normalmente non si tollererebbero. Sto cercando di dare una spiegazione a questo suo carattere lunatico e pieno di alti e bassi, considerando i suoi tratti aggressivi e violenti ma anche i suoi lati più umani e positivi. Mi chiedo però per quanto tempo dovrò sopportare questi comportamenti denigratori, considerando che sono una persona fortemente empatica e sensibile e che dopo certe esperienze che ho avuto mi servirebbe accanto una persona più empatica e vicina emotivamente di quanto riesce a fare lui.
Forse andando in terapia di coppia lui potrebbe modificare un po' il modo di reagire che ha ora? Forse non cambierà mai e io dovrò semplicemente accettare i suoi lati più aggressivi per poter vivere una relazione tranquilla? Forse mi sto annebbiando la mente e non voglio capire che Asperger o no, non è giustificato a reagire in quei modi.. Eppure in quei momenti di lucidità che prova, io vedo l'amore che ha verso di me.. Penso che avere una relazione con una persona Asperger sia molto difficile e in alcuni momenti si vorrebbe mollare tutto. Eppure vedo in lui delle cose che non ho mai visto negli altri.. c'è un qualcosa che mi tiene attaccata a lui e mi fa pensare che sia in realtà una persona estremamente rara..
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yume
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Messaggioda Hystèria » 18/10/2022, 19:35



La violenza fisica non va MAI accettara, neanche se dopo lui si scusa in sanscrito, ti regala un anello di diamanti o un'isola deserta tutta per te.
Questa è una relazione tossica e tu ci sei dentro con tutte le scarpe e di solito nella vittima si innesca questo meccanismo di gisutificazione verso il partner violento. Già ero mezza alterata quando ho letto che ti trattava male verbalmente figurati quando sono arrivara alla violenza fisica. Io non so cosa ha lui nello specifico ma le malattie mentali (o altro) sono una spiegazione non una giustificazione.
La terapia di coppia sarebbe una soluzione in caso si problemi di coppia ma lui ha problemi con se stesso. La rabbia è un campanello d'allarme che ti fa capire che lui non sta bene. Lui deve farsi visitare, lui deve ibtraprendere un percorso. Lui deve smettere ASSOLUTAMENTE di alzare le mani e tu non puoi permetterti di scusarlo.
Anche io ho avuto brutti litigi con il mio ragazzo in cui magari mi offendeva in malo modo, io piangevo, lui si arrabbiava ancora di più perchè non capiva. Puó succedere, soprattutto se due persone sono molto diverse tra loro e se la relazione e agli inizi.
Per il discorso del lavoro è una tua scelta e sei liberissima di fare come preferisci chiaramente. Solo non renderti dipendente dagli altri. Sai quante persons si sentono anche qui che non possono scappare da rappporti tossici perchè non hanno le risorse? Non va bene. Sempre prepararsi un piano B perchè l'amore sí è bello e si fa due cuori e una capanna ma dopo con il c*lo per strada ti ci ritrovi tu.
Mi raccomando, riflettici bene.
Non voglio riaultare bacchettona ma ti giuro che questa cosa mi è molto a cuore.
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Messaggioda Cordis » 18/10/2022, 20:09



Nuuu, ha ragione l'altro utente, defilati, alza i tacchi, scappa, vattene e non tornare.
È gia brutto che ti meni, il fatto che lo fa e poi si pente vuol dire che non si controlla, le cose potrebbero peggiorare, diventare pericolose, te ne devi andare e lo devi dimenticare, dico così perché se anche decidesse di curarsi sul serio, ci vorrebbe del tempo... e nel frattempo, bene che vada non potresti contare su di lui, se non va tanto bene invece potresti trovarti con un bel peso sul groppone.
Vattene per il SUO stesso bene, perché così non potrà fare cose di cui dovrà pentirsi e perché così ci sara una donna che forse, un giorno, potrà ancora perdonarlo.
Con questo non voglio dire che poi ci devi tornare insieme, dico proprio che un domani, anche solo al telefono o per strada, potrai ancora parlargli senza odiarlo, perché ti sarai fatta una tua nuova e bella vita.
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Messaggioda yume » 19/10/2022, 0:30



Hystèria ha scritto:La violenza fisica non va MAI accettara, neanche se dopo lui si scusa in sanscrito, ti regala un anello di diamanti o un'isola deserta tutta per te.
Questa è una relazione tossica e tu ci sei dentro con tutte le scarpe e di solito nella vittima si innesca questo meccanismo di gisutificazione verso il partner violento. Già ero mezza alterata quando ho letto che ti trattava male verbalmente figurati quando sono arrivara alla violenza fisica. Io non so cosa ha lui nello specifico ma le malattie mentali (o altro) sono una spiegazione non una giustificazione.
La terapia di coppia sarebbe una soluzione in caso si problemi di coppia ma lui ha problemi con se stesso. La rabbia è un campanello d'allarme che ti fa capire che lui non sta bene. Lui deve farsi visitare, lui deve ibtraprendere un percorso. Lui deve smettere ASSOLUTAMENTE di alzare le mani e tu non puoi permetterti di scusarlo.
Anche io ho avuto brutti litigi con il mio ragazzo in cui magari mi offendeva in malo modo, io piangevo, lui si arrabbiava ancora di più perchè non capiva. Puó succedere, soprattutto se due persone sono molto diverse tra loro e se la relazione e agli inizi.
Per il discorso del lavoro è una tua scelta e sei liberissima di fare come preferisci chiaramente. Solo non renderti dipendente dagli altri. Sai quante persons si sentono anche qui che non possono scappare da rappporti tossici perchè non hanno le risorse? Non va bene. Sempre prepararsi un piano B perchè l'amore sí è bello e si fa due cuori e una capanna ma dopo con il c*lo per strada ti ci ritrovi tu.
Mi raccomando, riflettici bene.
Non voglio riaultare bacchettona ma ti giuro che questa cosa mi è molto a cuore.



Apprezzo veramente tanto le parole che hai speso e purtroppo comprendo molto bene cosa significa stare in una relazione tossica. Anche la mia precedente relazione era tossica e ne sono uscita grazie al mio attuale ragazzo. La cosa assurda è che non mi aspettavo che ci sarebbero stati certi problemi anche con lui, anzi in questi casi le sue interazioni con me sono peggiori di quelle che aveva il mio ex ragazzo. Il punto è che io ho mollato tutto per ricominciare la mia vita con lui, ho mollato il lavoro e la casa dove vivevo prima perché ho investito tutto su questa relazione. Se devo pensare di ricominciare di nuovo mi sento crollare. Ho creduto con tutta me stessa in questa cosa, tanto da lasciarmi alle spalle una situazione di stabilità che avevo creato negli anni. Soffro di depressione da tanti anni e purtroppo anche di dipendenza affettiva e mi riesce veramente difficile immaginare di ricominciare ora dopo le scelte che ho fatto per questa relazione.
Ho quasi 30 anni e non ho combinato niente nella mia vita, mi rimane solo lui e il desiderio di creare una famiglia con lui. Ha tanti lati belli questa persona, so che sembra difficile da concepire, ma credo sul serio che lui non si renda conto di cosa fa e cosa dice in quei momenti in cui la sua mente si annebbia. Essere Asperger è una condizione, non una malattia, e questa condizione comporta molti problemi relazionali e nella vita quotidiana perché la mente degli autistici ragiona in modo diverso da quella delle persone normodotate. Questa sua estrema intelligenza si scontra con una quasi assenza di empatia ed equilibrio nelle reazioni che ha verso gli altri, non solo con me ma anche con la sua famiglia. So che è tossico per me e per lui rimanere in una relazione così, ma io lo amo veramente tanto e vorrei trovare un modo di convivere attutendo questo suo carattere così impulsivo. Da un po' di tempo a questa parte sembra che anche lui si stia sforzando di essere più empatico e calmo verso di me.
Vorrei trovare un equilibrio per poter rimanere con lui.. non vorrei sembrare un'illusa e una testarda, ma vorrei che ci fosse una speranza per la mia relazione..
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Messaggioda yume » 19/10/2022, 0:45



Cordis ha scritto:Nuuu, ha ragione l'altro utente, defilati, alza i tacchi, scappa, vattene e non tornare.
È gia brutto che ti meni, il fatto che lo fa e poi si pente vuol dire che non si controlla, le cose potrebbero peggiorare, diventare pericolose, te ne devi andare e lo devi dimenticare, dico così perché se anche decidesse di curarsi sul serio, ci vorrebbe del tempo... e nel frattempo, bene che vada non potresti contare su di lui, se non va tanto bene invece potresti trovarti con un bel peso sul groppone.
Vattene per il SUO stesso bene, perché così non potrà fare cose di cui dovrà pentirsi e perché così ci sara una donna che forse, un giorno, potrà ancora perdonarlo.
Con questo non voglio dire che poi ci devi tornare insieme, dico proprio che un domani, anche solo al telefono o per strada, potrai ancora parlargli senza odiarlo, perché ti sarai fatta una tua nuova e bella vita.



Anche tu, come il consiglio di un altro utente, avresti ragione. Lo comprendo. Purtroppo non ho le forze per distaccarmi da questa persona e credo che non le avrò mai perché l'altro suo lato mi attira verso di lui costantemente. Anche lui, dopo certe litigate brutte, mi dice spesso che dovrei andarmene per evitare che succeda qualcosa di troppo grave. Nelle sue parole si sente la sua frustrazione e il suo dolore per non riuscire a gestire il suo carattere. Dice sempre che ha bisogno di una persona che gli mostri vicinanza nei momenti in cui si agita troppo.. io ci provo ogni tanto, forse anche troppo e volte, ma la frustrazione mi impedisce di essere comprensiva come vorrebbe lui e alla fine non arriviamo mai ad una conclusione sana. Dopo qualche giorno stiamo bene di nuovo e va sempre avanti così
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Messaggioda Cordis » 19/10/2022, 6:56



Scusa, so che sono fatti tuoi, ma tu parli di creare una famiglia...
Anche mio padre era violento e mia madre depressa...
Le cose, col tempo, vanno sempre peggio, eventuali figli avrebbero scampo da una famiglia del genere solo se qualcuno li portasse via.
Non farlo.
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Messaggioda Hystèria » 19/10/2022, 7:34



yume ha scritto:
Hystèria ha scritto:La violenza fisica non va MAI accettara, neanche se dopo lui si scusa in sanscrito, ti regala un anello di diamanti o un'isola deserta tutta per te.
Questa è una relazione tossica e tu ci sei dentro con tutte le scarpe e di solito nella vittima si innesca questo meccanismo di gisutificazione verso il partner violento. Già ero mezza alterata quando ho letto che ti trattava male verbalmente figurati quando sono arrivara alla violenza fisica. Io non so cosa ha lui nello specifico ma le malattie mentali (o altro) sono una spiegazione non una giustificazione.
La terapia di coppia sarebbe una soluzione in caso si problemi di coppia ma lui ha problemi con se stesso. La rabbia è un campanello d'allarme che ti fa capire che lui non sta bene. Lui deve farsi visitare, lui deve ibtraprendere un percorso. Lui deve smettere ASSOLUTAMENTE di alzare le mani e tu non puoi permetterti di scusarlo.
Anche io ho avuto brutti litigi con il mio ragazzo in cui magari mi offendeva in malo modo, io piangevo, lui si arrabbiava ancora di più perchè non capiva. Puó succedere, soprattutto se due persone sono molto diverse tra loro e se la relazione e agli inizi.
Per il discorso del lavoro è una tua scelta e sei liberissima di fare come preferisci chiaramente. Solo non renderti dipendente dagli altri. Sai quante persons si sentono anche qui che non possono scappare da rappporti tossici perchè non hanno le risorse? Non va bene. Sempre prepararsi un piano B perchè l'amore sí è bello e si fa due cuori e una capanna ma dopo con il c*lo per strada ti ci ritrovi tu.
Mi raccomando, riflettici bene.
Non voglio riaultare bacchettona ma ti giuro che questa cosa mi è molto a cuore.



Apprezzo veramente tanto le parole che hai speso e purtroppo comprendo molto bene cosa significa stare in una relazione tossica. Anche la mia precedente relazione era tossica e ne sono uscita grazie al mio attuale ragazzo. La cosa assurda è che non mi aspettavo che ci sarebbero stati certi problemi anche con lui, anzi in questi casi le sue interazioni con me sono peggiori di quelle che aveva il mio ex ragazzo. Il punto è che io ho mollato tutto per ricominciare la mia vita con lui, ho mollato il lavoro e la casa dove vivevo prima perché ho investito tutto su questa relazione. Se devo pensare di ricominciare di nuovo mi sento crollare. Ho creduto con tutta me stessa in questa cosa, tanto da lasciarmi alle spalle una situazione di stabilità che avevo creato negli anni. Soffro di depressione da tanti anni e purtroppo anche di dipendenza affettiva e mi riesce veramente difficile immaginare di ricominciare ora dopo le scelte che ho fatto per questa relazione.
Ho quasi 30 anni e non ho combinato niente nella mia vita, mi rimane solo lui e il desiderio di creare una famiglia con lui. Ha tanti lati belli questa persona, so che sembra difficile da concepire, ma credo sul serio che lui non si renda conto di cosa fa e cosa dice in quei momenti in cui la sua mente si annebbia. Essere Asperger è una condizione, non una malattia, e questa condizione comporta molti problemi relazionali e nella vita quotidiana perché la mente degli autistici ragiona in modo diverso da quella delle persone normodotate. Questa sua estrema intelligenza si scontra con una quasi assenza di empatia ed equilibrio nelle reazioni che ha verso gli altri, non solo con me ma anche con la sua famiglia. So che è tossico per me e per lui rimanere in una relazione così, ma io lo amo veramente tanto e vorrei trovare un modo di convivere attutendo questo suo carattere così impulsivo. Da un po' di tempo a questa parte sembra che anche lui si stia sforzando di essere più empatico e calmo verso di me.
Vorrei trovare un equilibrio per poter rimanere con lui.. non vorrei sembrare un'illusa e una testarda, ma vorrei che ci fosse una speranza per la mia relazione..

A parte il fatto che tu non sei sicura di questa cosa, perchè finchè non lo cura uno specialista potrebbe essere anche psicopatico per quanto ci riguarda o sociopatico o 3mila cose diverse. Quindi già parti da un dato di fatto per "giustificarlo".
Capisco benissimo tutta la parte del "io ho solo lui, ho investito molto in questa relazione, se dovesse finire mi crollerebbe la terra da sotto i piedi" perchè ci sono passata, più di una volta purtroppo. Ma questo è stato un mio problema. Nel senso che l'amore non presuppone che tu ti debba consumare e annullare per l'altro. Capisco anche l'instabiltà emotiva che provi e lo sconforto per via della depressione ma lui non dovrebbe essere la tua ragione di vita alla quale aggrapparti, dovresti essere te stessa!
Il fatto che lui non sappia controllarsi non è una giustificazione e neanche il fatto che sia un bravo ragazzo. Nessuno lo mette in discussione, avrà passato momenti brutti nella sua vita, avrà quello che avrà ma deve trovare un modo di farsi aiutare. So che ti vuoi convincere che pian piano migliorerà ma nessuno ti può dare questa certezza.
Veramente ragazza, fai attenzione. Poi la scelta ultima è la tua e la vita è la tua, io ti dico quello che penso e le scelte le fai tu ma veramente pensaci bene...
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Messaggioda Hystèria » 19/10/2022, 7:36



Cordis ha scritto:Scusa, so che sono fatti tuoi, ma tu parli di creare una famiglia...
Anche mio padre era violento e mia madre depressa...
Le cose, col tempo, vanno sempre peggio, eventuali figli avrebbero scampo da una famiglia del genere solo se qualcuno li portasse via.
Non farlo.

Mia madre è cresciuta con un padre violento alcolizzato che ha quasi ammazzo tua sua mamma di botte e non è che stia tanto bene di teste. Poi le ripercussioni per la sua precaria salute mentale le ho avute io come figlia...
Non fate figli se non state bene di testa.
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Messaggioda Adry85 » 19/10/2022, 8:02



Magari sarà del tutto inutile lasciarti un consiglio, perchè se pensi di essere cosi compromessa in questa relazione nessuno potrà farti cambiare idea.
Lascia perdere nomi di malattie mentali, non sei un medico.
Sicuramente il tuo compagno ha dei problemi che può attenuare / risolvere.
Visto che è comprensivo invitalo ad andare da uno psicologo vedrai che migliorerà la sua situazione, tu nel frattempo cerca di non far scattare la sua rabbia e se succede fai in modo di disinnescarla immediatamente.
Però in questo modo sacrificherai la tua vita, se pensi che ne vale la pena fallo, ma non fare dei figli!
A quel punto fare dei figli sarebbe quasi un reato.
Sacrifica la tua vita se vuoi ma non compromettere quella di un'altra creatura.
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Adry85
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Messaggioda yume » 19/10/2022, 10:32



Adry85 ha scritto:Magari sarà del tutto inutile lasciarti un consiglio, perchè se pensi di essere cosi compromessa in questa relazione nessuno potrà farti cambiare idea.
Lascia perdere nomi di malattie mentali, non sei un medico.
Sicuramente il tuo compagno ha dei problemi che può attenuare / risolvere.
Visto che è comprensivo invitalo ad andare da uno psicologo vedrai che migliorerà la sua situazione, tu nel frattempo cerca di non far scattare la sua rabbia e se succede fai in modo di disinnescarla immediatamente.
Però in questo modo sacrificherai la tua vita, se pensi che ne vale la pena fallo, ma non fare dei figli!
A quel punto fare dei figli sarebbe quasi un reato.
Sacrifica la tua vita se vuoi ma non compromettere quella di un'altra creatura.



Apprezzo sempre i consigli, ho scritto un post riguardo questa cosa proprio per avere delle opinioni diverse dato che non ho nessuno con cui parlare. So anche però, per esperienza personale, che distaccarsi da persone del genere è molto difficile e quasi sempre impossibile. I nostri vissuti relazionali e il rapporto che abbiamo avuto con i genitori sono quasi esclusivamente il motivo per cui ci ritroviamo incastrati in certe dinamiche tossiche durante la vita. Per quanto io comprenda la situazione in cui mi sono incastrata non vuol dire che riesca facilmente a distaccarmi da certe persone o costruire dei rapporti sani di punto in bianco.
Per quanto riguarda i figli, non ne voglio ora e se mai succederà deve esserci una situazione che dia loro una stabilità mentale e psicologica. Vengo da una famiglia disfunzionale dove mia madre mi ha reso la vita un inferno, non voglio ricreare certe dinamiche di nuovo.
Lo psicologo mi sembra una possibile soluzione, vedrò se riesco a consigliarglielo senza creare troppe pressioni
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yume
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