Anonimanessuno ha scritto:Non sono proprio d’accordo, sono una donna normale ma con un brutto difetto (difetto nel senso di malformazione) e posso assicurarti che vengo schifata come fossi un mostro, dalle elementari.
Come ho già detto, la mia era un
generalizzazione: quindi vera nella maggior parte dei casi, ma non sempre.
C'è sempre l'eccezione (che - appunto - conferma la regola
).
Inoltre io ho parlato di donne "bruttine": una malformazione è qualcosa di più, che scoraggia la maggior parte (siamo creature superficiali
per cui l'aspetto è importante - facciamocene una ragione
). Mi spiace, ma non faccio io le regole.
Secondo diverse ricerche,
gli uomini trovano desiderabili l'80% delle donne, cioè una
grande maggioranza di esse;
ma ciò indica pure che il 20% circa viene ignorato o scartato.
Quindi dire che una maggioranza di donne goda di una
abbondanza di desiderio è un semplice fatto, che non esclude che una minoranza di esse venga invece ritenuta "fuori mercato".
E' un fatto naturale:
le relazioni sentimentali nascono dall'attrazione per prima cosa, non da altre qualità o virtù. E' un meccanismo basato su
pulsioni evoluzionistiche.
Se ti hanno raccontato diversamente ti hanno mentito, sorry.
Io stesso, pur essendo un uomo con diverse qualità attrattive, sono stato scartato molte volte perché il mio aspetto non era abbastanza... è qualcosa che subiamo tutti (tranne i rari bellissimi).
Quello che ho notato è che invece quasi tutti gli uomini che dicono di essere “brutti” non sono brutti ma hanno la tendenza a piangersi addosso e atteggiamenti poco carini che farebbero scappare qualsiasi donna.
E' vero, ne ho visti molti così.
Direi che usano la "bruttezza" come alibi per non confrontarsi con le loro altre pecche - e scaricare la responsabilità sull'altro sesso (cosa che ho visto fare anche a certe donne).
Al contrario non ho mai visto una donna brutta comportarsi da reietta a causa della bruttezza, al contrario si valorizzano un sacco e sfoggiano tanta autostima (pur probabilmente non avendone)
Io, che forse ho più esperienza di te
ne ho viste di entrambi i tipi.
E' nella natura umana piangersi addosso e dare la colpa al mondo della propria infelicità (cioè "
fare la vittima").
Le umane debolezze non hanno un genere prediletto.
Non parliamo poi degli uomini che imputano i loro fallimenti relazionali al portafoglio.
Anche qui, direi che la verità sta nel mezzo.
- E' vero che spesso i soldi sono usati come alibi per i loro fallimenti, da uomini che hanno ben altre mancanze... (un po' come quelli che usano a tale scopo la "bruttezza").
- Ma è anche vero che, mediamente,
le donne danno un certo peso al livello economico di un uomo. Non raccontiamoci
la favola che le donne pensano solo all'amore.
Nella vita, come capita di essere scartati perché "non abbastanza belli" (e ciò capita ad uomini e donne), capita anche di essere scartati perché "non abbastanza benestanti" (e questo riguarda quasi solo gli uomini).
Insomma, come amo ripetere,
la vita è dura per tutti, maschi e femmine. E per quelli meno dotati - che sia di bellezza, qualità o denari - è più dura ancora.
Come dicono in inglese: "Life is hard and then you die."