Fare il primo passo spetta sempre all'uomo?

[Massimiliano89]

La mia esperienza da trentatreenne mi ha fatto giungere alla conclusione che a fare il primo passo - quando si tratta di approcciare una donna - debba essere l'uomo.
Permettetemi di aprire questo post per dire semplicemente che questo proprio non riesco a capirlo, o meglio, non riesco a metabolizzarlo, a spiegarlo e ad elaborarlo.
La donna non è fatta di ferro, ma di carne ed ossa, come l'uomo. Dove sarebbe questa sostanziale differenza?
Sono curioso di sentire le vostre campane.

[oltrepo]

non ho esperienza ma le donne e difficile che ci provino,e se le piaci e non ci provi ti catalogano uno che non ha le balle

[Mr.Eric]

Mah... è anche un discorso "culturale" (oltre che di genere, come ci insegna bene Navigator63 ). Qua, si... in linea di massima funziona così. Ci sono altri posti in cui magari la tendenza è vagamente diversa.
Per quanto mi è parso di capire (ma non vivendoci ovviamente non so), negli Stati Uniti funziona diversamente. Sicuramente non proprio al contrario, ma dovrebbe comunque essere molto più equilibrata la cosa.
In ogni caso, nonostante (appunto) qua sia tendenzialmente più l'uomo a doversi "fare avanti", non pensare che le donne se ne stiano lì con l'acquolina in bocca ad aspettare che il ragazzo per cui provano interesse si faccia avanti... c'è chi magari per principio lo fa, ma tante volte i segnali te li mandano, il loro interesse te lo fanno percepire. Magari in modo più velato, ma ci provano anche loro. Sicuramente non lo fanno con tutti, ma con prede particolarmente "ambite" per cui provano un forte interesse... di una certa caratura, diciamo (a volte più alta della propria). Cose che forse ai disagiati medi come noi capitano poco o mai

P.S. ovviamente parlo di "tendenze".... non sto generalizzando.

[oltrepo]

si ma se uno non ha esperienza i segnali non li capisce...

[Elia]

Questo è un tratto antico del "patriarcato" che tanto odiano le femmine di oggi. Un'abitudine che in terra Italica (ed in generale sud-europea) è stata volutamente tenuta in piedi dalle stesse donne femministe e pertanto tramandata. Le nostre madri, figlie del lassismo post anni '60 hanno beneficiato di tutto quello che avrebbero potuto beneficiare; ma non hanno insegnato alle loro figlie che non tutto "è dovuto". Pertanto se oggi ci troviamo in queste situazioni di ipotrofia sociale e relazionale con le femmine (da parte di un maschio, ndr) ovvero quella menzionata in questo post, sappiamo già di chi è la colpa.
Una comunità è tanto più calma quanto più si decide (per tacito assenso) chi sta al comando e chi nelle retrovie.

[Demyx]

Come già detto, è un retaggio culturale che ci portiamo dietro dall'alba dei tempi. L'uomo è predatore e la donna è preda quindi lui caccia lei bla bla bla storia trita e ritrita. Qualcosa è cambiato negli ultimi tempi? per fortuna si
C'è più libertà ed uguaglianza anche in questo e non è raro che la donna possa avere l'iniziativa, mandando chiari segnali o proprio in modo aperto......e sinceramente la trovo una cosa bellissima. Se c'è interesse perchè aspettare sia l'uomo a muoversi? tanti di noi sono tontoloni che hanno appunto bisogno di una svegliata......ciò non toglie che a volte quello che occorre è solo il coraggio e un po' la sfrontatezza di farsi avanti in determinate situazioni e rischiare.

[Sagittario86]

Generalmente è sempre stato così da che io ricordi, dopodichè i tempi sono cambiati e le donne sono più sfrontate. La ragazza che frequento in questo periodo ci ha provato lei con me, dipende molto dal carattere di una persona, se trovi una ragazza molto timida non lo farà mai il primo passo però ti lancerà dei segnali inequivocabili per farti capire che gli piaci. In ogni caso in amore bisogna rischiare anche figuracce se vuoi concludere qualcosa quindi sì, hai ragione massimiliano, alla fine è quasi sempre l'uomo che deve fare il primo passo, almeno in base alla mia esperienza.

[Hystèria]

Dal mio punto di vista il primo passo spetta a chi è interessato, che sia uomo, donna o unicorno.
Mi son capitati ragazzi che ci han provato con me e mi è capitato di provarci con ragazzi, in entrambe le situazioni l'esito non è sempre stato favorevole, ovviamente. Provarci io in prima persona mi ha portato a fidanzarmi con due ragazzi fantastici, mentre la relazione quando ci hanno provato con me non è andata proprio a gonfie vele. Se proprio devo scegliere preferisco provarci. Mi piace flirtare e lo faccio solo quando sono interessata dopo aver inquadrato e conosciuto un pò il soggetto per essere sicura che mi piaccia davvero.
Ammetto però che le saggezze popolane tendevano un pò a far danno, anche mia mamma per esempio mi ha sempre detto che spetta agli uomini l'iniziativa però è la prima a parlare di femminismo ed emancipazione, boh...
E' che ci rimarcano sempre che siamo noi donne a dover fare le preziose sennò rischiamo di essere etichettate come facilone e che se non ci comportiamo così gli uomini ci sfruttano per andare a letto il prima possibile e poi ci smollano una volta ottenuto quello che vogliono.
Non siate troppo crudeli con le donne per anni ci hanno convinte che gli uomini siano grandi e cattivi e dobbiamo sempre essere pronte a difenderci, a volte anticipando noi la cattiveria e la crudeltà.
Siamo tutti vittime di un modo di pensare fallace e arcaico, uomini, donne e unicorni.

[Navigator63]

La mia esperienza da trentatreenne mi ha fatto giungere alla conclusione che a fare il primo passo - quando si tratta di approcciare una donna - debba essere l'uomo.

Partiamo col dire che ci sono in ballo sia un fattore innato che culturale:

*** Innato e istintivo
Per una "legge di mercato" biologica, gli uomini sono più interessati alle donne che il viceversa. Questo fa sì che nel "mercato relazionale" la donna valga più dell'uomo (legge della domanda e dell'offerta). E' per questo che di solito è l'uomo a corteggiare (posizione sottomessa) e la donna ad essere corteggiata (posizione di potere). Dove c'è scarsità di uomini, questo rapporto si inverte e le donne prendono molto di più l'iniziativa.
Questo è dovuto in primis alle diverse strategie riproduttive nei due sessi: il maschio tende ad accoppiarsi con ogni femmina graziosa che incontra, la femmina tende a scegliere un maschio di "alto valore" e tenerselo (anche perché su di lei pesa il rischio di gravidanza). In sintesi: il maschio è promiscuo, la femmina selettiva.

*** Culturale
In molte culture - inclusa la nostra - vigono ancora codici tradizionali che assegnano alla donna un ruolo passivo, e sessuofobici per cui giudicano male una donna intraprendente o libertina.
Le donne in queste culture subiscono un "lavaggio del cervello" che le inibisce e le induce a non esprimere i loro desideri. Questo effetto diminuisce nelle nuove generazioni, ma non è ancora sparito.
Questo condizionamento induce anche le donne ad esprimere interesse in modo ambiguo o elusivo (faticano ad essere dirette ed esplicite, perché temono il giudizio): per cui spesso gli uomini non capiscono i loro segnali di interesse. Le donna dice "Gliel'ho fatto capire"... ma l'uomo quasi mai l'ha capito!

La donna non è fatta di ferro, ma di carne ed ossa, come l'uomo. Dove sarebbe questa sostanziale differenza?

Forse sei stato ingannato dalle ideologie "woke" (femministe? sinistroidi?...) degli ultimi decenni, per cui "uomini e donne sono uguali".
E' una cavolata galattica: uomini e donne sono diversi (per molti aspetti) e lo sono sempre stati. Nei secoli passati non c'erano dubbi in proposito...

Come già detto, la donna media è molto più desiderata dell'uomo medio: se entrambi postano un annuncio su un sito di dating online, la prima riceverà centinaia di messaggi ma il secondo pochi o nessuno. Alla faccia dell'eguaglianza!

Queste disparità è indotta da numerosi fattori, e qui non è il caso di approfondire; basti citare:
- Le strategie riproduttive (legate all'apparato riproduttivo: sperm is cheap, eggs are expensive)
- Il livello di testosterone (che produce il desiderio erotico - negli uomini anche 10 volte superiore)
- La forza fisica (che pone il maschio in un ruolo protettivo e la femmina nel ruolo protetto)
- Regole sociali (a loro volta influenzate da fattori biologici ed evoluzionistici: la donna va salvaguardata per assicurarsi le generazioni future, ecc.)...

L'eguaglianza è un ideale nobile, ma non corrisponde ai fatti. In pratica, ogni persona assume un "valore" diverso a seconda di ciò che può offrire:
- Tra me e un Einstein, ovviamente Einsten sarà considerato molto di più dalla società.
- Tra Plinio Fernando (che interpretava Mariangela, la figlia di Fantozzi) e Raoul Bova, ovviamente Bova sarà enormemente più desiderato.
- Tra un portatore di pene ed una di vagina, poiché i peni sono in libera offerta ovunque ma le vagine sono assai meno disponibili, la vagina è preziosa ma il pene vale poco o nulla.

Quando incontri qualcuno che blatera di come "siamo tutti uguali", ti autorizzo a "sputargli in un occhio" (Totò docet)

[Navigator63]

Dimenticavo un altro fattore: secondo una mia teoria, a livello relazionale il bisogno principale della donna è ricevere attenzione, mentre quello dell'uomo è fare sesso (ho detto "il principale", NON "l'unico" ).

Con la diffusione di Internet prima e dei social network poi, negli ultimi 20 anni le donne si sono abituate a ricevere un'enorme quantità di attenzione (di cui a volte si lamentano anche, non a torto): complimenti, like, followers, inviti, corteggiamento, approcci, ecc. ecc. L'attenzione nel virtuale funziona anche meglio che nel mondo reale (quantità pressoché infinita, meno rischi, meno fastidi).
La donna media che si espone su un qualsiasi social è sicura di ricevere abbondanza di attenzione. Poiché questo soddisfa (almeno in parte) quel suo bisogno, ecco che sentirà meno necessità di andare verso un uomo o cercare un partner.
Alcune donne sono così concentrate sul ricevere attenzione che usano le app di dating solo a quello scopo, per sentirsi corteggiate, senza però mai andare oltre e arrivare all'incontro (certo non vale per tutte).

Per contro, il bisogno principale dell'uomo può essere soddisfatto solo da un contatto reale con una persona fisica, il che lo rende più "dipendente" dal sesso opposto (almeno fino a che si diffonderanno dei "sexual robot" abbordabili ).

Ecco quindi che questa evoluzione tecnologia ampia ancor più lo squilibrio nel desiderio tra uomini e donne nell'epoca attuale, dove le donne sono - mediamente - più indipendenti (economicamente, socialmente, a livello di attenzione) che in passato, mentre gli uomini rimangono più "bisognosi".
E, per questo, ancor più gravati dal compito di dover prendere l'iniziativa.

Se, per pura ipotesi, immaginassimo un mondo dove gli uomini non rivolgessero nessuna attenzione verso le donne, presumo che le donne si sentirebbero talmente "affamate" di attenzione che sarebbero loro a cercare e corteggiare gli uomini. I ruoli si invertirebbero (ma ovviamente questo non succederà mai).
Anche se suona male dirlo, il bisogno genere dipendenza e sottomissione, mentre l'indifferenza conferisce potere.


PS: Ho notato che nessuno è più intervenuto nel 3D dopo il mio post. Questo mi dispiace.
Anche quando scrivo una risposta dettagliata, mi auguro sempre che ci siano altre opinioni e confronti. Non abbiate paura di contraddirmi o discutere ciò che ho scritto