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buonasera a tutti.

La notte scorsa ho sognato scene dell mio passato da studente universitario, in un rapido susseguirsi di brevi flash vari: esami superati, momenti a casa, in palestra, in aula, eccetera. Tutte scene molto fumose, eccetto una, riguardante una ragazza cinese che frequentava con me un corso dell'ultimo anno. Una ragazza non molto carina, ma molto espansiva nei modi e provocante nel vestirsi. Provò a approcciare anche me lanciandomi - a detta dei miei colleghi - più volte segnali inequivocabili. Non fui in grado di percepire tali segnali e, a causa della mia inesperienza, ero comunque spaventato di un'eventuale concretizzarsi dell'approccio con una ragazza così esperta, almeno all'apparenza.
La parte del sogno con la ragazza cinese è l'unica che ricordo bene, e era costituita da un mix di scene reali/realistiche e di scene create dalla mia immaginazione. Ricordo, infatti, una scena del sogno in cui abbracciavo la ragazza ed eravamo seminudi in una sorta di spa, ma che non è mai avvenuta nella realtà.

Perché parlo di questo sogno e perché tra tutti gli episodi questo della ragazza è l'unico rimasto così impresso nella mia mente?

Perché lunedì ho rivissuto sensazioni simili: a detta di un mio collega, una cliente - 45enne, divorziata, in cerca di divertimento - mi ha lanciato segnali di interesse e di approccio. Anche stavotla non ho percepito questi segnali, e ancora una volta ho provato paura di una eventuale evoluzione. In macchina, ritornando a casa, ho capito che la mia inesperienza sessuale, le mie insicurezze, le mie scarse prestanze fisiche, rappresentavano una zavorra per qualsiasi interesse a cercare una partner. Anche perché sarebbero tutte partner mature e con molte esperienze alle spalle.
Non ho ripensato alla ragazza cinese, ma la mia mente, in mio inconscio, ha deciso un paio di notti dopo di sbattermi in faccia la realtà: non ho saputo combinare un cavolo allora, e non sono in grado di combinare un cavolo oggi.

Ciao,
hai considerato che la tua mente stia cercando di dirti di provare a cambiare quella che tu pensi essere la realtà?
Sei tu che pensi di non essere in grado di combinare qualcosa. Non puoi saperlo se non tenti e ritenti. Usa questa consapevolezza come spinta per agire.

Marcel_70 ha scritto:una cliente - 45enne, divorziata, in cerca di divertimento - mi ha lanciato segnali di interesse e di approccio.
[...]
Non ho ripensato alla ragazza cinese, ma la mia mente, in mio inconscio, ha deciso un paio di notti dopo di sbattermi in faccia la realtà: non ho saputo combinare un cavolo allora, e non sono in grado di combinare un cavolo oggi.

E se invece, la prossima volta, tu riconoscessi i segnali e cogliessi l'occasione?
Ho capito che ti senti non all'altezza ed hai paura di affrontare la situazione, ma...
Cosa avresti da perdere?

Concordo che il sogno fa il parallelo tra l'occasione perduta con la cinese, e quella recente.
Ma ti dice anche che vorresti far succedere qualcosa ("eravamo seminudi in una sorta di spa"...). Quindi non ti rimane che farlo.

Ricorda: la fortuna aiuta gli audaci, e per ottenere ciò che desideri è necessario entrare in azione.
Non vorrai mica continuare soltanto a sognare...

Marcel_70 ha scritto:buonasera a tutti.

La notte scorsa ho sognato scene dell mio passato da studente universitario, in un rapido susseguirsi di brevi flash vari: esami superati, momenti a casa, in palestra, in aula, eccetera. Tutte scene molto fumose, eccetto una, riguardante una ragazza cinese che frequentava con me un corso dell'ultimo anno. Una ragazza non molto carina, ma molto espansiva nei modi e provocante nel vestirsi. Provò a approcciare anche me lanciandomi - a detta dei miei colleghi - più volte segnali inequivocabili. Non fui in grado di percepire tali segnali e, a causa della mia inesperienza, ero comunque spaventato di un'eventuale concretizzarsi dell'approccio con una ragazza così esperta, almeno all'apparenza.
La parte del sogno con la ragazza cinese è l'unica che ricordo bene, e era costituita da un mix di scene reali/realistiche e di scene create dalla mia immaginazione. Ricordo, infatti, una scena del sogno in cui abbracciavo la ragazza ed eravamo seminudi in una sorta di spa, ma che non è mai avvenuta nella realtà.

Perché parlo di questo sogno e perché tra tutti gli episodi questo della ragazza è l'unico rimasto così impresso nella mia mente?

Perché lunedì ho rivissuto sensazioni simili: a detta di un mio collega, una cliente - 45enne, divorziata, in cerca di divertimento - mi ha lanciato segnali di interesse e di approccio. Anche stavotla non ho percepito questi segnali, e ancora una volta ho provato paura di una eventuale evoluzione. In macchina, ritornando a casa, ho capito che la mia inesperienza sessuale, le mie insicurezze, le mie scarse prestanze fisiche, rappresentavano una zavorra per qualsiasi interesse a cercare una partner. Anche perché sarebbero tutte partner mature e con molte esperienze alle spalle.
Non ho ripensato alla ragazza cinese, ma la mia mente, in mio inconscio, ha deciso un paio di notti dopo di sbattermi in faccia la realtà: non ho saputo combinare un cavolo allora, e non sono in grado di combinare un cavolo oggi.

Ciao Marcel_70,

Ora perdona se forse sbaglierò analisi, ma a me non pari così distrutto ma quanto ormai rassegnato che non ti va, di fare niente con nessuna.
Non so, mi dai più questa idea.
Una persona che non ha più voglia di rimettersi in gioco.
Ora, non so perché non vuoi vivere una storia d'amore. Avrai le tue motivazioni.
Però, ecco. Mi chiedo se sei veramente felice ad aver preso questa scelta e cosa ti blocchi.
Forse, pensi che il tempo delle mele sia passato da un pezzo o che da giovani è tutto più bello?
Io, onestamente, penso che l'amore è dentro di noi. Che non abbiamo bisogno di fare ciò che ci dicono gli altri. Poi, sembrano sempre cose che si debbano fare e basta (lavorare, sposarsi, fare figli e comprarsi casa). Tu cosa vuoi dalla tua vita? Da cosa deriva la tua vergogna? Come dovrebbe essere la tua ipotetica vita perfetta?
Buone cose

Marcel_70 ha scritto:buonasera a tutti.

La notte scorsa ho sognato scene dell mio passato da studente universitario, in un rapido susseguirsi di brevi flash vari: esami superati, momenti a casa, in palestra, in aula, eccetera. Tutte scene molto fumose, eccetto una, riguardante una ragazza cinese che frequentava con me un corso dell'ultimo anno. Una ragazza non molto carina, ma molto espansiva nei modi e provocante nel vestirsi. Provò a approcciare anche me lanciandomi - a detta dei miei colleghi - più volte segnali inequivocabili. Non fui in grado di percepire tali segnali e, a causa della mia inesperienza, ero comunque spaventato di un'eventuale concretizzarsi dell'approccio con una ragazza così esperta, almeno all'apparenza.
La parte del sogno con la ragazza cinese è l'unica che ricordo bene, e era costituita da un mix di scene reali/realistiche e di scene create dalla mia immaginazione. Ricordo, infatti, una scena del sogno in cui abbracciavo la ragazza ed eravamo seminudi in una sorta di spa, ma che non è mai avvenuta nella realtà.

Perché parlo di questo sogno e perché tra tutti gli episodi questo della ragazza è l'unico rimasto così impresso nella mia mente?

Perché lunedì ho rivissuto sensazioni simili: a detta di un mio collega, una cliente - 45enne, divorziata, in cerca di divertimento - mi ha lanciato segnali di interesse e di approccio. Anche stavotla non ho percepito questi segnali, e ancora una volta ho provato paura di una eventuale evoluzione. In macchina, ritornando a casa, ho capito che la mia inesperienza sessuale, le mie insicurezze, le mie scarse prestanze fisiche, rappresentavano una zavorra per qualsiasi interesse a cercare una partner. Anche perché sarebbero tutte partner mature e con molte esperienze alle spalle.
Non ho ripensato alla ragazza cinese, ma la mia mente, in mio inconscio, ha deciso un paio di notti dopo di sbattermi in faccia la realtà: non ho saputo combinare un cavolo allora, e non sono in grado di combinare un cavolo oggi.

Ciao Marcel_70,

Ora perdona se forse sbaglierò analisi, ma a me non pari così distrutto ma quanto ormai rassegnato che non ti va, di fare niente con nessuna.
Non so, mi dai più questa idea.
Una persona che non ha più voglia di rimettersi in gioco.
Ora, non so perché non vuoi vivere una storia d'amore. Avrai le tue motivazioni.
Però, ecco. Mi chiedo se sei veramente felice ad aver preso questa scelta e cosa ti blocchi.
Forse, pensi che il tempo delle mele sia passato da un pezzo o che da giovani è tutto più bello?
Io, onestamente, penso che l'amore è dentro di noi. Che non abbiamo bisogno di fare ciò che ci dicono gli altri. Poi, sembrano sempre cose che si debbano fare e basta (lavorare, sposarsi, fare figli e comprarsi casa). Tu cosa vuoi dalla tua vita? Da cosa deriva la tua vergogna? Come dovrebbe essere la tua ipotetica vita perfetta?
Buone cose

elle8n ha scritto:Ciao,
hai considerato che la tua mente stia cercando di dirti di provare a cambiare quella che tu pensi essere la realtà?
Sei tu che pensi di non essere in grado di combinare qualcosa. Non puoi saperlo se non tenti e ritenti. Usa questa consapevolezza come spinta per agire.

Navigator63 ha scritto:Concordo che il sogno fa il parallelo tra l'occasione perduta con la cinese, e quella recente.
Ma ti dice anche che vorresti far succedere qualcosa ("eravamo seminudi in una sorta di spa"...). Quindi non ti rimane che farlo.

Ricorda: la fortuna aiuta gli audaci, e per ottenere ciò che desideri è necessario entrare in azione.
Non vorrai mica continuare soltanto a sognare...

Non riesco, sono bloccato dalla paura. Da solo non riesco e preferisco rinunciare vigliaccamente.
Mi sento come su un aereo per un lancio col paracadute, ma ho paura di lanciarmi. Più guardo giù e più afferro forte la maniglia dell'aereo.
Forse mi servirebbe una spinta da parte dell'istruttuore

VeraVita ha scritto:
Ciao Marcel_70,

Ora perdona se forse sbaglierò analisi, ma a me non pari così distrutto ma quanto ormai rassegnato che non ti va, di fare niente con nessuna.
Non so, mi dai più questa idea.
Una persona che non ha più voglia di rimettersi in gioco.
Ora, non so perché non vuoi vivere una storia d'amore. Avrai le tue motivazioni.
Però, ecco. Mi chiedo se sei veramente felice ad aver preso questa scelta e cosa ti blocchi.
Forse, pensi che il tempo delle mele sia passato da un pezzo o che da giovani è tutto più bello?
Io, onestamente, penso che l'amore è dentro di noi. Che non abbiamo bisogno di fare ciò che ci dicono gli altri. Poi, sembrano sempre cose che si debbano fare e basta (lavorare, sposarsi, fare figli e comprarsi casa). Tu cosa vuoi dalla tua vita? Da cosa deriva la tua vergogna? Come dovrebbe essere la tua ipotetica vita perfetta?
Buone cose

Ciao VeraVita,

sì, sono rassegnato. Rassegnato a non poter uscire da questo vicolo cieco perché ho capito che ormai il mio tempo è passato. E non parlo del tempo delle mele e né dellla bellezza della gioventù. Parlo del periodo di tolleranza, di giustificazione. Da giovani è accettato essere timidi, inesperti, insicuri....ma a quasi a quarant'anni no,e quindi nessuno è disposto ad aiutarmi, a darmi una mano - o una spinta.
In questi anni in ufficio ho visto arrivare tanti giovani, ragazzi e ragazze, freschi di maturità o appena laureati. E molti di loro erano timidi, impacciati, insicuri, con i colleghi o con l'altro sesso. Ma ho visto anche i colleghi più grandi fornire loro tanti consigli, spronarli, aiutarli o consolarli, anche in orario extralavorativo. E io stesso ho aiutato molto di loro a diventare più sicuri in ambito lavorativo, a rapportarsi coi capi e con i colleghi, ecc.
Ma a me? Chi mi aiuta? Chi mi fa da fratello maggiore?
NESSUNO.
Perché alla mia età nessuno mi vede come persona bisognosa d'aiuto.
Ma ho le mie paure e le mie difficoltà, la scarsa autostima, la vergogna dell'inesperienza, ...

Marcel_70 ha scritto:Ma a me? Chi mi aiuta? Chi mi fa da fratello maggiore?
NESSUNO.

Beh, lasciami dire che te la stai raccontando.

Perché già qui dentro, appena arrivato e tra perfetti sconosciuti, ci sono già diverse persone che ti tendono una mano e vorrebbero aiutarti...
Per cui il problema non pare proprio che nessuno ti supporta.

Perché alla mia età nessuno mi vede come persona bisognosa d'aiuto.

Magari non è questione d'età, ma dello scoprirsi, del lasciarsi vedere dagli altri, del mostrare i propri bisogni e vulnerabilità.
Qui dentro l'hai fatto e, come vedi, hai avuto reazioni positive.

Ma ho le mie paure e le mie difficoltà, la scarsa autostima, la vergogna dell'inesperienza

Quelle ce l'hanno milioni di persone, a qualsiasi età.

La differenza è semplice:
- Puoi affrontare quelle cose, e pian piano imparare a superarle (tanti altri l'hanno fatto, perché tu no?).
- Oppure puoi continuare a fuggire, rinchiuderti nel tuo angolino, e lasciare le cose come stanno.

E' una tua libera scelta.

Qui dentro ho mostrato le mie vulnerabilità perché nascosto dall'anonimato e protetto da un ambiente virtuale fatto per aiutare.
Ma lì fuori NO.
Lì fuori è tutto più difficile, e devo indossare una maschera