Cara @VeraVita, come sempre grazie dell'apprezzamento e delle tue osservazioni. Alcune mi hanno ispirato dei cambiamenti all'articolo.
VeraVita ha scritto:mi sento di dirti (almeno, quando le leggo fra me e me): "insomma non è sempre ciò che dice, alle mie sorelle è successo diversamente e anche a diversi miei amici".
Il limite di queste osservazioni empiriche è che, di solito, chi le fa non sa realmente cosa c'è sotto, i
motivi profondi degli eventi.
Se dici "Dicono tutti che la bellezza conta ma il mio amico Alberto è bruttino ma è molto amato da Maria", ciò non smentisce la regola generale (Alberto è eccezione e non regola).
Al tempo stesso, tu non puoi sapere se Maria ha il bisogno X che è nutrito dalla qualità Y di Alberto; a meno che fai un'esperta analisi psicologica di entrambi.
Quando un terapeuta analizza una relazione, quasi sempre trova delle ragioni (spesso
inconsce) alla sua radice. Il fatto che siano invisibili ai più non le rende meno vere... ma la gente non le vede.
Ecco, per esempio per dirti io noto che certe persone (a volte) non danno mai ma mai nulla eppure trovano qualcuno che vuole dare tutto sé stesso.
Quelle persone "non danno nulla" dal TUO punto di vista. Ma magari soddisfano un bisogno inconscio dell'altro (quasi sempre è così).
Spesso chi "vuole dare tutto sé" (p.es. quelli che dicono "
Voglio solo amare") hanno delle significative
ferite emotive del passato, per cui si attaccano ad un certo tipo di persone (magari negative, o tossiche, o che quelli più "sani" evitano).
Il punto è che tu, da fuori, non conosci le loro ragioni, i loro bisogni profondi. Però ognuno ne ha.
Magari tu mi farai notare che queste persone hanno qualcosa da dare ma ciò non spiega per me che uno voglia una persona che non gli dia nulla.
Nessuno si attacca a qualcuno che non gli dà nulla.
C'è sempre un motivo. Ma da fuori è difficile saperlo.
P.es. chi ha una "ferita del rifiuto" è attratto da persone che lo rifiutano.
Apparentemente questi ultimi non danno nulla, ma in realtà soddisfano un bisogno inconscio di replicare la ferita del passato (so che suona illogico, ma l'inconscio spesso lo è).
Altro esempio: chi ha avuto un padre o madre freddi, può essere attratto da persone fredde, evitanti, scostanti.
Questi ultimi danno poco, eppure risultano attraenti per chi ha avuto genitori del genere (ricerchiamo figure che ci sono
familiari).
Chiaro che questo provoca sofferenza... e finché uno non si rivolge ad un esperto, non capirà il motivo delle sue scelte.
Ma ad ogni modo dici tante cose giuste. Solo che non so, per ora non trovo le mie risposte.
Magari sei troppo attaccata ai tuoi idealismi.
O magari non ti conosci ancora abbastanza.
Io forse penso di pretendere troppo. Essendo poi una persona di poco valore.
Questa è una
dissonanza cognitiva che è sicuramente indice di qualche ferita e/o conflitto interno.
Finché non arrivi a chiarire cosa c'è sotto, farai fatica a fare le scelte giuste per te (perché sarai guidata da forze che non comprendi).
Però, a volte penso che la vita vada vissuta da soli. Trovare le proprie risposte dentro di sé.
Le tue risposte sono sempre dentro di te.
Il guaio è che a volte fatichiamo a trovarle. Gli esperti servono anche a quello.
Però, non penso che uno venga amato per ciò che dà.
Naturalmente potrei sbagliarmi.
O forse, più probabilmente, è una di quelle verità scomode che le persone respingono...
Pensare che è tutto per qualcosa di meglio mi aiuta.
Certo. E' bene credere a quello che ci fa sentire bene (se non fa danni).
Che sia vero o meno è secondario.
Io per esempio è da una vita che vorrei avere un ragazzo che mi volesse bene ma non mi sento di dire che sono stata chissà quanto fortunata.
A volte siamo effettivamente sfortunati (pensiamo ad uno che subisce un terremoto).
Altre volte facciamo scelte disfunzionali che producono risultati infelici... ma ci piace credere che sia perché siamo "
sfortunati in amore". Questo ci allevia la responsabilità.
Purtroppo non ho consigli da darti.
Non è proprio così. Le tue perplessità mi aiutano a capire dove i miei argomenti non siano chiari o manchino di precisazioni.
Non tutti amano chi ha qualcosa da dare loro ma semplicemente amano i loro simili o qualcosa che erano e che gli manca.
Anche quello è un bisogno.
A volte amiamo chi ci ricorda noi stessi (magari del passato), o come noi stessi vorremmo essere, e tutto ciò ha a che fare con noi stessi.
E' complicato!
Il problema è capire, secondo me, cosa si vuole.
Verissimo.
Purtroppo molti non lo sanno davvero, o hanno le idee confuse.
Onestamente io non vorrei una persona che da me vuole solo qualcosa o chi mi manipola e mi scarica quando non sono più utile.
Ma chi ti cerca perché nutri i suoi bisogni può anche sinceramente affezionarsi e attaccarsi a te: anzi è spesso quello che accade.
Il problema non sono i bisogni (che tutti abbiamo), ma
il modo in cui li perseguiamo:
- Una persona (abbastanza) "sana" ricerca la soddisfazione dei suoi bisogni, e si affezione/attacca a chi li soddisfa (p.es. si innamora).
- Una persona "malsana" ricerca la soddisfazione dei suoi bisogni, ma si limita ad "usare" gli altri a quello scopo, perché incapace di formare relazioni positive.
Ma se trovo una persona che mi vuole bene penso che basta e avanza quella.
Vuoi dire che non hai MAI trovato qualcuno che ti volesse almeno un po' di bene?
Oppure l'hai trovato... ma per te lui era un "accontentarti" (*) e quindi non ti è bastato?
(*) Che può essere letto come "Non soddisfaceva abbastanza i miei bisogni".
Grazie per le tue riflessioni ed il tuo contributo!