ClaudiaK ha scritto:Embè...mi pare normale che chiunque li usi specificando almeno quelle caratteristiche (verificabili "a vista") che NON desidera incontrare, evitando anche perdite di tempo sia a se stesso che al prossimo... Non so, ma non riesco a vivere questa cosa come un sopruso o come un gesto di maleducazione.
Provo a dare una mia lettura.
Chi si lamenta di questa preferenza espressa apertamente, credo si senta discriminato.
Come a dire "Io vengo escluso da qualcosa che desidero, e non è colpa mia, e non posso nemmeno farci niente. Non è giusto!".
- Razionalmente, concordo con te che sia un lamento privo di senso: ognuno ha i suoi gusti, ed ha diritto ad applicarli.
- Però emotivamente, capisco anche chi si lamenta: tutti vorremmo essere trattati con equità e compassione, invece casi come questo sono la dimostrazione che nella vita non c'è giustizia o equità (nel senso di Natura, non di società), e se sei svantaggiato è un problema tuo.
Il che provoca un comprensibile malessere esistenziale
L'ambito sentimentale / amoroso, essendo mosso principalmente dagli istinti, opera allo stesso modo: "Non importa se sei una brava persona, se non hai mai fatto male a nessuno, od anche se ti sforzi: se sei brutto o sfigato o comunque ti mancano certe qualità, è alquanto improbabile che qualcuno ti amerà".
E siccome tutti abbiamo un profondo bisogno di sentirci amati, sentirsi esclusi o discriminati a questo riguardo è una ferita spaventosa.
Non è semplicemente "Non sei piaciuto a Tizia, piacerai a Caia". In questi casi, certe persone (specialmente quelle fragili e insicure) sentono la paura che non saranno mai abbastanza - e quindi non saranno mai voluti e amati.
Per cui la logica, per costoro, non ha alcuna importanza.
Se vuoi capire gli esseri umani, MAI fermarti alla logica. Sono le emozioni a definirci.
Pensa a qualcuno che ha avuto un familiare ucciso in una rapina: pensi che dirgli "Però il crimine è in continua diminuzione" (ed è vero) gli sia di alcun conforto?
Se non comprendi questi lamenti, probabilmente è perché non ti sei mai sentita realmente "discriminata in amore", e/o non hai mai provato la paura per cui "Nessuno mai mi amerà" (nelle donne è più comune, perché quasi tutte si sentono quantomeno desiderate / desiderabili - cosa che per il 90% degli uomini è utopia).
Sarà che mi hanno insegnato da piccola che "neanche Gesù Cristo è piaciuto a tutti!"...
"Se volevo piacere a tutti, nascevo Nutella."