Quando si vive male la propria sessualità, ad esempio se si hanno problemi di varia natura (ad esempio eiaculazione precoce, anorgasmia, fantasie atipiche, frigidità, odori forti, etc etc) si attiva subito una spia rossa nel nostro cervello, ovvero subentra la preoccupazione psicologica, la sfiducia, la fragilità emotiva, addirittura possono subentrare panico e terrore, così da intaccare anche altri campi della nostra personalità e portarci a non sentirci liberi di vivere.
Un modo per abbattare questi fantasmi è parlarne esternamente. Più vasto è il pubblico, meglio è! Cosa può succedere se si confessano certi particolari che ci inducono alla vergogna? Perché dobbiamo vergognarci se abbiamo dubbi o problemi? Potremmo scoprire anzi di non essere soli, o di non stare peggio di altri. O di essere stati coraggiosi contrariamente alle nostre aspettative.
Il valore di una persona non si limita ai suoi problemi. Spesso accade che quando si sputa il rospo, poi si ammette che la realtà del problema sembrava più drammatica, spesso ci si accorge che ci si erano fatti problemi inutili.. Certo può succedere che parlare non ci cambi la vita, ma questo non lo sapremo mai finché non lo verifichiamo, vi pare?