Naoki, anche se andiamo off topic ti rispondo lo stesso. Non entro nel merito di quello che hai trovato e dei benefici che ne hai tratto; ti ho già fatto gli auguri per quello, passo oltre. Cosa sarebbe questo qualcosa di realmente esistente? La figura di Gesù Cristo è molto controversa, la ricerca non ha fornito riscontri unanimi nel valutare le coordinate storiche di tale personaggio, del quale in realtà non si sa poi molto e sul quale esiste un dibattito tuttora aperto, soprattutto per ciò che riguarda i presunti "miracoli". Se vuoi credere credi, ma non parlare di "qualcosa di realmente esistente", perché perfino i teologi più accreditati, come Ed Parish Sanders, Marcus Borg, Rinaldo Fabris e altri, non hanno fornito riscontri unanimi riguardo al ruolo messianico e alla portata soprannaturale dei fatti legati a Gesù Cristo (sorvoliamo poi le questioni aperte in ambito storico da autori come Mircea Eliade, che aveva sicuramente più elementi per giudicare rispetto a qualsiasi infervorato credente, che per definizione crede a prescindere, perché gli fa bene, perché è felice credendo, e non perché è interessato a conoscere effettivamente come stanno le cose). Se poi parliamo di miracoli di San Gennaro e di lacrimazioni varie, ti dico sinceramente, senza per questo voler offendere nessuno, che si tratta di questioni talmente puerili che perfino i teologi (quelli veri, non i fenomeni da baraccone che si vedono in tv, tipo Padre Amorth) le considerano ridicole. Una cosa è la fede popolare, altra cosa è la teologia. L'istituzione, che tu ritieni secondaria, è il mezzo che ha realmente fondato la religione in questione, riuscendo nell'arduo compito di diffonderla fino ai giorni nostri, sebbene ormai molti sociologi e storici delle religioni tendano a considerare il cristianesimo come una religione che a poco a poco sta morendo o che comunque si sta trasformando radicalmente: crisi delle vocazioni, diminuzione del numero dei praticanti, comportamenti etico-sociali non compatibili con i dettami del cristianesimo. D'altronde i testi sacri risalgono a circa duemila anni fa, dunque ciò è del tutto normale. Non so se hai mai letto la Bibbia, ma ti assicuro che ci sono passi che oggi fanno veramente sbellicare dalle risate (qualora non li conoscessi, posso indicartene qualcuno), e non parlo di passi allegorici, ma di dettami ben precisi. Ripeto, chiunque voglia credere è libero di farlo, ma in molti casi si tratta di credere a cose a cui nemmeno i teologi credono. Per far funzionare un tipo di istituzione come quella per duemila anni, per forza di cose si è dovuto scendere a compromessi: Bergoglio rappresenta l'ultimo grande compromesso, quello di una Chiesa che deve riconquistare il terreno perso attraverso una più attenta gestione dei media e offrendo un'immagine nuova, più appetibile e più aperta alla contemporaneità: se fate sesso prima del matrimonio non è poi così grave, potete anche usare i preservativi, accettiamo anche gli omosessuali e via discorrendo. Dunque, del cristianesimo delle origini è rimasto solo lo scheletro; ciò è del tutto normale per i motivi di cui sopra. Credere va benissimo, ma attento a non credere a qualsiasi cosa, perché il caso Gesù Cristo è molto più complesso di ciò che la Chiesa Cattolica Romana vuole far credere alle masse. Fra l'altro - e qui chiudo perché mi sono dilungato troppo - Matteo 16:18, nella vulgata che conosciamo, è una contraffazione. Il famoso passo sul quale si fonda il primato di Simone detto Pietro, al quale Gesù avrebbe dato il compito di edificare la Chiesa, dice in realtà ben altro. In questa pagina trovi le varie traduzioni del versetto, che è questo: κἀγὼ δέ σοι λέγω ὅτι σὺ εἶ Πέτρος καὶ ἐπὶ ταύτῃ τῇ πέτρᾳ οἰκοδομήσω μου τὴν ἐκκλησίαν καὶ πύλαι ᾅδου οὐ κατισχύσουσιν αὐτῆς
http://intermatrix.blogspot.it/2008/02/ ... ia-la.htmlCiò implica il fatto che il primato di Pietro, quale capo della chiesa e primo Papa, e tutto ciò che ne consegue, si fonda su un banale errore di traduzione!