
Tutto ha inizio pochi mesi fa, nella gita di classe fatta durante il mio ultimo anno di liceo. Premetto che caratterialmente sono un ragazzo molto introverso e riservato (a dire il vero ho anche un po' di imbarazzo nel raccontarvi la mia vita privata.. vabbe male che vada questo topic verrà ignorato e nessuno lo leggerà

C'era una ragazza, che chiameremo LAURA, cui non ho mai rivolto la parola tranne che dal quarto anno in poi (la prendevo scherzosamente in giro per certi suoi comportamenti, ma niente più).
Bene, nella gita dell'ultimo anno ad un solo mese dal termine dell'anno scolastico mi faccio una bella chiacchierata con lei ...scopro il suo vero carattere, la sua storia.. scopro che per certi versi anche lei è timida come me, ed ecco che mi approprio anche dei momenti tristi della sua vita e la felicità che invece prova quando è felice: mi ero innamorato.
Torno indietro di qualche anno. Mi sono fidanzato una sola volta, alle medie. Lei mi aveva lasciato perchè non parlavamo quasi mai.. e in effetti era così.. per colpa del mio carattere non avevo mai nulla da dire e spesso finivamo per passare insieme lunghi silenzi imbarazzanti. Ne ho fatta una mia colpa e da quel momento in poi dialogare con gente che non fossero i miei migliori amici è diventato un problema sempre più difficile.
Oltretutto negli ultimi anni di liceo stavo iniziando a sviluppare anche un sentimento contrastante verso la gente in generale, soprattutto verso le donne. Le vedevo come persone prive di carattere, che pensano solo all'aspetto esteriore e cavolate varie.
Ritorniamo a dove mi ero fermato: lei mi stava dimostrando che mi sbagliavo, dovevano esserci ragazze diverse dagli stereotipi che avevo in testa e proprio lei era una di esse.
Termina la gita ed ecco che ho un solo mese di tempo per farmi piacere da lei. Una "bellissima" situazione contando che abbiamo passato tanti anni insieme, senza mai rivolgerci la parola e in così poco tempo dovevo riuscire a diventare non solo suo amico, ma qualcosa di più.
Così una sera decido di contattarla tramite Whatsapp.. uso come scusa dei dubbi a riguardo di un'interrogazione che avremmo fatto il giorno dopo.
Scherzando e ridendo alla fine riesco ad avere una piacevole conversazione con lei.. ero molto soddisfatto.
Provo a contattarla quasi ogni giorno sfruttando sempre scuse diverse. In classe non riuscivo a tagliarmi un po' di spazio per lei dal momento che i suoi migliori amici/amiche le stavano sempre attorno e lei giustamente preferiva chiacchierare con loro.
Nonostante i fallimenti io ho tentato sempre più volte, dando il massimo nonostante i miei problemi con l'aprirmi ad altre persone. Ci sono stati periodi in cui le nostre messaggiate si limitavano a qualche frase fino a che io, non trovando nulla da dire, smettevo di scriverle. In quei momenti mi sentivo un incapace; pensavo perfino che mettermi insieme a lei sarebbe stato disastroso (non volevo ripetere l'esperienza dello stare insieme ad una ragazza, ma rimanere muto perchè non sai che dirle).
Arrivano gli esami di stato: non riesco a studiare perchè ho solo lei in testa. Ci provo più volte, ma è inutile..
In pochi giorni arrivano anche gli orali. Il giorno prima del suo lei mi contatta.. Quasi mi spavento

Ma lei va più che bene! Rimaniamo anche insieme ad assistere all'orale dell'ultima persone di quella giornata (tutti gli altri nostri compagni di classe se ne sono andati, costringendomi a rimanere D: però lei è voluta restare per farmi compagnia).
In quelle sere molti della nostra classe uscivano insieme e ho sfruttato quella stessa sera per offrirle da bere e stare solo con lei (mi sono rifiutato di farmelo offrire da lei, così ho fatto il contrario).. tuttavia non sembrava molto interessata a stare con me, tanto che preferiva parlare con altri amici.
Il giorno del mio orale è lei che mi contatta ancora chiedendomi come fosse andato. Parliamo un po' e mi decido finalmente di chiederle di uscire quello stesso pomeriggio.. almeno potevo stare solo con lei, senza nessuna interferenza.. però lei mi dice di no.. "aveva già preso un impegno con un'altra amica"..
Il giorno dopo il mio migliore amico mi dice che, parlando con Laura, lei gli aveva detto della mia proposta di uscire e del suo rifiuto, chiedendogli anche di farmi capire che lei non è interessata a me.
Non so di preciso come spiegare la mia reazione. Lei non me lo aveva detto di persone e provavo un forte imbarazzo nello stare con lei senza aver chiarito le cose in privato. Se la incontravo per strada lei mi rivolgeva la parola come se non fosse successo nulla, ma per me non era così..
Ad un nuovo incontro della nostra classe chiarisco le cose, dicendole che mi ha infastidito il suo comportamento e che doveva dirmi di persona che non le interesso. Si scusa dicendo che era imbarazzata e non voleva ferirmi, ma alla fine le chiedo di restarle amico (ho faticato così tanto per aprirmi con lei.. non volevo buttare tutto all'aria)..
Estate. Passano diversi mesi, ma lei non mi contatta. Un giorno provo io a farlo, giusto per una chiacchierata. Ma la chattata è molto corta ed era sostenuta solo dalle mie domande.. da lei non c'era nessun interesse nel messaggiare con me.. inizio quindi a capire che non le interesso neanche come amico e smetto di contattarla. Contemporaneamente a ciò io mi odiavo sempre di più perchè non ero riuscito ad essere abbastanza interessante da farmi piacere a lei.
Di recente. Passavano i giorni, le settimane e i mesi dal termine della scuola ma io non riuscivo a togliermela dalla testa.. o meglio, non riuscivo a vedere altre ragazze come "migliori di lei" dal punto di vista caratteriale ed estetico. Per fare un esempio, una ragazza era interessata a conoscermi ma io ho declinato l'invito perchè avevo ancora Laura in testa.. Per dirla, lei era ancora la ragazza perfetta per me e tutto il resto delle ragazze le era inferiore sotto ogni aspetto.
Iniziavo però a capire una nuova cosa.. chi aveva sbagliato fino a quel momento non ero io, ma lei.. Non era di certo colpa mia se preferiva avere attorno persone che facevano gli idioti e basta, spesso la prendevano anche in giro facendola arrabbiare, invece che stare con me. Non era di certo colpa mia se quando chattavamo lei si limitava solo a rispondere senza far proseguire la conversazione. Probabilmente quella sera prima degli orali mi aveva contattato solo per avere il conforto dall'unica persona che la considerava veramente. In un certo senso ero riuscito a levarmela dalla mente.
Poche settimane fa. Una ragazza (che chiameremo LUCIA) mi contatta, scopro che ha tantissime cose in comune con me. Abbiamo parlato per ore in chat, probabilmente saranno state le conversazioni più lunghe fatte con una persona in tutta la mia vita.. Ha compreso benissimo la mia introversione e lei stessa mi ha spronato ad avere un carattere più aperto.
Siamo usciti insieme per qualche sera, ma tutto va a rotoli. Con Lucia non funziona. Non capisco perchè, ma lei non mi attrae. E mi detesto, perchè avevo incontrato una persona con le mie stesse passioni, bella fisicamente, ma che soprattutto mi stimolava a parlare. Fra tutte le ragazze con cui avevo parlato in vita mia, lei era l'unica con cui parlavo liberamente di tutto e di più, riuscivo a confidarmi e ad essere completamente sincero, cose che neanche quando tentavo di parlare con Laura mi riusciva.
Non so che diavolo avesse Laura, ma con lei sentivo l'infatuazione. Che cosa posso fare? Come posso andare avanti? Cerco sempre di dimenticarla, anche perchè mi ha fatto soffrire in più occasioni, ma non ce la faccio....
[ringrazio ancora chi è riuscito a leggere tutto questo papiro.. scusatemi se non sono riuscito a riassumerlo maggiormente
