Oggi, vorrei provare a raccontarvi la mia storia. Per chi non lo sapesse, mi chiamo Sara, ho 21 anni ed abito in un paesello del sud Italia di circa sedicimila anime (pure troppe a mio avviso)
Dovrei iniziare dalla mia nascita, che fu tutt'altro che semplice. Mia madre ebbe una gestosi, con conseguente distacco della placenta e io nacqui di sei mesi e qualcosa, un bel pò prima del tempo

I miei primi anni di vita, sono trascorsi in modo accettabile, purtroppo mia nonna, è morta quando avevo solo 2 anni e molto spesso penso a quanto sarebbe bello averla ancora qui tra noi. Ho un'altra nonna ma è lontana e non ci sono molto affezionata, ma questa è un'altra storia.
Verso i 7 anni la mia famiglia comincia ad avere dei problemi, i miei si separano..io pur essendo piccola ho sofferto molto perchè sin da molto piccola ho sempre dato molto valore all'unità familiare. Insomma i miei si odiavano e io soffrivo.
Mio fratello, di 10 anni più grande di me, che quindi all'epoca aveva 17 anni inizia ad entrare nel tunnel della droga.
I miei, all'inizio non si accorgono di nulla, solo grazie a mio zio iniziano a sospettare qualcosa.
Fu così che iniziò il calvario. Un anno dopo, appena maggiorenne mio fratello inizia a farsi di eroina..Io, pur andando ancora alle elementari capivo tutto..spesso capitava che trovassimo siringhe nascoste da qualche parte, io e mia madre. Una volta mio fratello per farsi dire dove ne avevamo nascosta una (già bella preparata) ci rinchiuse in casa per tutta una sera. Mio padre era assente, preso dalla sua nuova vita da single. Sono scene che non dimenticherò mai, così come non dimenticherò mai la volta in cui mio fratello rischiò di morire di overdose e fu salvato per un pelo.
Mio fratello continua a fare più o meno questa vita per 3 anni finchè un giorno, un membro dell'arma amico di mia madre la avvisa di tenere d'occhio mio fratello (che intanto si era fatto licenziare dal supermercato in cui lavorava). I miei li tagliano i viveri per impedire che si continui a drogare ma lui fa di peggio: spaccia per tre fottuti giorni per procurarsi la droga..i miei dopo averlo saputo lo chiudono in casa e lo spediscono lontano dai miei zii..
Tutto sembra aggiustarsi, mio fratello si disintossica e trova un buon lavoro al paese dei miei zii, i miei tornano assieme.
Io però, subisco bullismo alle medie. Mi prendono in giro perchè sono bassina e ho i denti storti e non posso permettermi l'apparecchio.
Le offese iniziavano alle 8 e terminavano all'uscita da quella maledetta scuola. Venivano fatti inviti ai compleanni davanti ai miei occhi per farmi capire che non ero gradita. Facevo molte assenze e non appena potevo chiedevo a mia madre di uscire prima, non volevo starci in classe.
Di converso mi trovavo molto meglio con i ragazzini dell'altra sezione..li conoscevo dalle elementari e non erano affatto snob.
Quando io facevo la seconda media una notte suona il telefono e dai miei zii ci viene comunicata una terribile notizia.
I carabinieri sono entrati di mattino presto e hanno preso mio fratello.
Perchè vi chiederte voi? Perchè dopo due anni avevano concluso delle indagini sul traffico di droga a cui mio fratello aveva partecipato solo per quei tre giorni e per procurarsi la dose.
Ci piove acqua gelida addosso. Mio fratello viene portato in carcere, in isolamento, per 5 giorni, descritto sui giornali locali come un delinquente che aveva contatti con tunisini del posto. Quando non era vero nulla e mio fratello si era rifatto una vita, anche perchè mio zio è anche un finanziere quindi figuriamoci. Mio fratello è così fesso da temere la sua stessa ombra (nel senso che è buono) mentre loro lo avevano descritto come un criminale.
Non vi dico al mio paese la gente come parlava. Tutti si giravano a guardarci e parlavano sottovoce.
Io, mio padre e mia madre partiamo non appena mio fratello viene messo agli arresti domiciliari per andare a trovarlo.
Non vi posso descrivere l'emozione che ho provato nel riabbracciarlo non appena ha aperto la porta di casa.
Era molto provato. Aveva solo 21 anni.
I miei si giocano tutti i soldi che hanno in avvocati che non riescono a cambiare per nulla la posizione di mio fratello, a cui non viene riconosciuta l'attenuante di aver spacciato solo per tre giorni e perchè era tossicodipendente.
La sentenza lo condanna a 4 anni per associazione a delinquere. I miei e lui non ci stanno, provano in secondo grado, ma passano anni anche per questa sentenza. Mio fratello intanto ripiomba di nuovo nel tunnel..è terribile..io sono cresciuta in fretta..si licenzia dal lavoro che ha lì...fa un sacco di debiti che poi ai miei tocca pagare..alla fine scende di nuovo qui giù.
I miei cari compagnetti delle medie ovviamente sanno tutto e pensano bene di farmi anche l'ultimo scherzo prima che la scuola sia finita.
Uno della mia classe fa gli anni ed abita proprio vicino casa mia..io piango perchè non mi hanno invitata (quando mai lo hanno fatto in tre anni)
Però verso sera vengono a suonarmi e mi dicono di andare alla festa. Io sono strafelice..
Mi sento parte di qualcosa, sono troppo euforica.
Ad un certo punto della festa arriva mio fratello a salutarmi..è contento perchè mi vede felice.
Una t**** si avvicina e mi chiede vicino a tutti "ma è vero che tuo fratello è stato in galera?"
Io non so cosa dire, mi si secca la gola. Rinnego mio fratello, dico che non è lui, che è un omonimo. Mi sono sentita uno schifo. Mi sentivo come Pietro che rinnega Cristo. Scappo dalla festa..mio fratello dice che non fa nulla ma io sto male comunque. Ancora oggi quando incontro quella s**** le auguro tutto il male possibile.
Mio fratello si disintossica nuovamente..passa qualche anno e cerca di trovare un lavoro invano. Trova solo gente che lo sfrutta per 3 euro l'ora.
Io intanto alle superiori trovo il mio gruppetto, diventano come sorelle per me. Sto bene con loro.
Mi fidanzo, con un cretino che mi fa soffrire. Metto l'apparecchio. il cretino mi lascia il giorno del mio 18esimo compleanno. Tacci sua. Trovo un altro ragazzo che mi vuole davvero bene. Ora sono carina e coi denti dritti (bassina lo sono comunque ma vabbè

Tuttavia, nel 2012 ci arriva l'ennesima doccia gelata addosso: arriva il definitivo di pena un anno e sei mesi per mio fratello. L'avvocato incompetente non fa nulla per fare ricorso e il 15 febbraio 2013 mio fratello viene convocato in caserma con la scusa del ritiro della tessera elettorale a causa della sentenza ma i carabinieri li comunicano che devono portarlo in carcere. Sempre per quei tre giorni del 2006.
Io non ci credo. I miei fanno in tempo a dargli qualche indumento che i carabinieri lo portano via. Perquisiscono anche casa per prassi, nonostante loro sanno che mio fratello è uno apposto. Per due settimana non riusciamo a comunicare tramite corrispondenza con mio fratello. L'avvocato incompetente è in viaggio e non torna. Finalmente riusciamo ad andarlo a trovarlo in galera.
A questo proposito vorrei sfatare un mito: non è vero che i detenuti li manteniamo noi con le nostre tasse, ma i parenti stessi che lasciano tot soldi a settimana per permettere loro di comparsi sapone e beni di prima necessità, perchè lì dentro non passano nulla oltre a tenerli rinchiusi in celle piccolissime nemmeno gli animali.
Io soffro tantissimo. Ogni sera mi addormento pensando al freddo che mio fratello patisce lì dentro (termosifoni accesi 1 ora al giorno e cella umida da far schifo in cui pioveva pure dentro)..stringo i denti, studio, prendo buoni voti, non mi faccio abbattere dal vedere i miei genitori disperati.
Il mio ragazzo mi sta vicino. Al mio gruppetto del liceo non dico tutto. O meglio, lo dico solo ad una di loro. Per uscire con loro devo chiedere a mio padre di accompagnarmi e vedendolo così distrutto molte volte non mi va di disturbarlo, così a volte non esco con loro, ma sembra tutto ok. Alle altre due non dico nulla non perchè non mi fido ma perchè non ce la faccio a parlare. E' così tanta la mia disperazione che mi mancano le parole. Arriva l'estate, io devo fare gli esami di maturità. Mio fratello mi racconta che lì dentro chiudono l'acqua per giorni interi e fa un caldo bestiale. Dai colloqui dopo aver sentito ste cose torno psicologicamente distrutta. Troviamo un altro avvocato stavolta bravo che pochi giorni prima del mio compleanno riesce a far dare a mio fratello i domiciliari. Il mio gruppetto viene per il mio compleanno e io vado per il loro.
Ad agosto non ci vediamo moltissimo. A settembre andiamo a mangiare fuori prima dei test di ammissione, e dopo mi vien data l'ennesima batosta dalla vita.
Dopo i test scrivo ad una di loro, Federica, per sapere come era andata ai test (delle altre due sapevo perchè mi ero più o meno tenuta in contatto) ma nulla. non mi risponde.
Scrivo a Rebecca per chiederle se avesse notizie, in quanto a me non rispondeva. Lei dice che a lei risponde. Innocentemente le chiedo se sa se han preso Federica a medicina o a biologia e lei mi dice di non sapere.
Dopo qualche giorno riesco a rintracciare Federica e al mio chiedere dei test mi risponde acidamente dicendo "non sai già come sono andata?" perchè sicuramente Rebecca le aveva detto che avevo chiesto a lei, solo che Rebecca a me non aveva detto se l'avvessero presa o no

Insomma non l'hanno presa e io sono davvero dispiaciuta, in quanto la consideravo (erroneamente) una ragazza molto intelligente
A ottobre noto che loro tre escono da sole, allora chiedo spiegazioni. La compagna di banco (che sapeva i miei problemi) se ne lava le mani stile ponzio pilato, d'altronde era stata sempre una persona priva di attributi.
Rebecca mi chiede scusa e dice che le era stato detto che mi avevano invitata e avevo detto no


Federica (miss acidità) mi aggredisce dicendo che con loro non esco mai. Che ogni volta che mi chiamano ho il ciclo

Ovviamente alle altre due fa leggere i messaggi. Il giorno dopo come se niente fosse manda un sms a tutte e tre "quando andiamo a ballare?" e io le rispondo con uno "scusami ma oggi non è giornata". La compagna di banco mi accusa di aver fatto rimanere male la povera Federica con quel messaggio e da ragione a lei dicendo che non uscivo sempre con loro (brutta citrulla sai i problemi che ho a casa!!!


A fine ottobre vogliono che mi siede con loro ad Halloween senza che nemmeno si sia degnata la signorina di chiedermi scusa o interessarsi ai miei problemi e io ovviamente ho rifiutato. Non riuscivo a mangiare con la sua faccia davanti.
Così è finita la nostra amicizia.
Federica mi scrisse una volta per chiedermi del mio ex cretino (che tra l'altro mi lasciò perchè innamorato di lei che non se lo filava) se si parlava con una tizia. Le risposi educatamente. Lei non si degnò di scusarsi per il suo comportamento.
La compagna di banco sapeva che non potevo chiedere a mio padre di accompagnarmi (perchè era distrutto dalla situazione poi comunque andava a lavorare) e non si è mai degnata di offrirmi un passaggio per uscire. Si è limitata a guardare Federica che marcia d'invidia per la mia ammissione all'università mandava a p***** un'amicizia di 4 anni. Lei passava a prendere Federica e per uscire doveva passare dal mio paese ma non si è mai degnata di prendere le mie difese, o almeno avvisarmi che Federica non mi stava più invitando per il motivo delle mancate uscite (una scusa perchè il vero motivo che la spingeva era l'invidia, in quanto lei è abituata ad essere sempre la prima in tutto). Nulla. Le ha dato pure ragione.
Ora tutto si è risolto a casa, ho un ragazzo che mi ama, ho tolto l'apparecchio. ho preso la patente, e l'anno prossimo mi laureerò alla triennale in "corsissimo"
La batosta delle mie amiche mi ha fatta soffrire, mi ha fatta dubitare di me stessa, mi ha fatto abbassare l'autostima, ma come dice il mio ragazzo, ne ho passate di peggio, come potete leggere, non posso mica abbattermi per queste fesserie.
Grazie a chi leggerà st'odissea. Un grazie e un bacio